PRIMA PAGINA: “OLIANDO"
Liscio come l’olio l’allarme per un crollo del 38% della produzione in Italia, scesa ad appena 298 milioni di chili. Il che vuole semplicemente avvisare gli utilizzatori dell’olio italiano che sono rimaste scorte di olio extravergine fino a giugno del 2017. Fra aumenti dei prezzi e il rischio di frodi alimentari si condirà sempre meno all’italiana. I prezzi hanno segnato un +43% per l'extravergine rispetto all'inizio dell'anno, solo nell’ultima settimana mentre le stime produttive classificano l'Italia come secondo produttore mondiale nel 2016/17 con la Puglia che resta la prima Regione produttrice, al secondo posto la Calabria e al terzo posto la Sicilia dove le condizioni meteorologiche primaverili hanno causato perdite in fioritura. In tutto il mezzogiorno si stima un calo produttivo del 39%, al nord di appena il 10%, mentre al centro del 29%, con la Toscana in linea con questa riduzione. Malissimo anche il mercato dell’olio in Grecia con un crollo del 20%, la Tunisia cala del 21%, mentre la Spagna é sempre leader mondiale. La Turchia aumenta la produzione del 33% per 190 milioni di chili. La produzione mondiale é 2,785 miliardi di chili con un calo del 9% e movimento conseguenziale sui prezzi.
ISOLA BUIO
Esiste come una scossa
senza darsi una mossa
ma correndo da una riva all’altra
per vedere chi arriva e quando.
Uomini slavati come crepe al sole
fumano foglie di fico secche
giusto per darsi l’aria diversa col fumo
che rende triste il pensiero.
Così saltano le stelle nel cielo
rubando libertà di pensiero
lungo un tragitto sconosciuto
che si nasconde al buio della vita.
Il grande passo che vuol fare il comune di Lipari, mentre i 3 di Salina hanno anticipato i tempi fra campi boe, lidi, porti turistici e porticciuoli, lasciano speranze al futuro ma sempre accompagnate da una quantità enorme di perplessità che si tende a smorzare come il concorrente in campagna elettorale. Troppa robona al fuoco che quando brucia diventa, da queste parti, incontrollabile, sia come qualità di lavori, come prezzi, come collaudi e come previsione ed impatti ambientali. Non piccoli movimenti ma una massa enorme ed incontrollabile di futuro i cui risultati, se tutto va ben si vedranno fra 30 anni. Basta vedere l’inizio della perimetrazione della riserva e il progetto del porto turistico di cui si discute ancora. Se mezzo secolo non é bastato si arriverà a vedere passare un secolo fra il dire e il fare.
VERO&FALSO