Eventi e Comunicazioni

 

Bisogna liberare le imprese italiane alimentari (oneste), vanno aiutate a pestare la concorrenza sleale delle produzioni straniere che porta a rischi concreti per la sicurezza alimentare dei cittadini che giornalmente si nutrono involontariamente con cibi contaminati da residui chimici e tossici come micotossine, metalli pesanti, diossine e coloranti. Esiste una lista nera che comprende, fra l’altro, le nocciole provenienti dalla Turchia che contengono aflatossine in quantità maggiore rispetto ai limiti fissati come le arachidi cinesi, il peperoncino indiano è bandito zuppo di pesticidi e di aflatossine. Il pesce spada e tonno della Spagna e il pangasio del Vietnam sono  fuori norma per via di tracce di metalli pesanti. I semi di sesamo indiani sono a rischio salmonella. Aflatossine anche per i pistacchi provenienti dall’Iran insieme ai funghi e broccoli cinesi. La frutta e verdura egiziana è stata segnalata per presenza di pesticidi, soprattutto per quanto riguarda fragole e olive. I pistacchi americani contengono le aflatossine. La paprika cinese ha troppi pesticidi. Il latte e formaggi francesi hanno contaminazioni microbiologiche come il pollame polacco. Buon appetito!

 

 

 

 

 

 

 

Tornano le zappe tirate sui piedi

per gente che cerca mestieri degli altri.

Si affollano fra ruderi acerbi

da far maturare con concerti incerti.

Scodinzolano 7 razze di cani

perché hanno scoperto i tulipani

arrivati dal mare per dividere i pani

degli altri.

Carte scoperte da non giocare

ma solo nelle teste a macinare

come dure carni ormai frullate

e poi abbandonate senza sapore e gusto.