Eventi e Comunicazioni

PRIMA PAGINA: “INCOLPANDO"

In Italia aumenta il divario tra centro e periferia. Tutti nell’aree metropolitane e nei capoluoghi a forte sviluppo elevato che si trascinano l’hinterland. Dall’altro lato c’è la pletora dei piccoli comuni dimenticati da Dio. Ben 2430 "comunicchi" (il 30% del totale) rischiano di non sopravvivere a causa del lento spopolamento. L’85% dei Comuni (6875) ha meno di 10 mila abitanti. Di questi 5627 sono chiamati piccoli perché non hanno i 5 mila residenti. Ben 3532 (il 43,8% del totale) restano sotto i 2 mila abitanti. Il crollo demografico é conseguenza della mancanza di lavoro di servizi locali e sicurezza. Negli ultimi 25 anni  una persona su sette se n’è andata dai piccoli comuni. La densità è scesa a 36 persone per chilometro quadrato. Tredici volte in meno rispetto agli insediamenti con oltre 5 mila abitanti, con 2 anziani per ogni giovane. Le previsioni sono allarmanti, i borghi siano destinati a diventare i paesi fantasma del terzo millennio dove le abitazioni vuote sfiorano i 2 milioni. Una su tre. Il turismo non é riuscito a salvare il patrimonio dei...comunini... C’è chi vuol puntare sulla semplificazione amministrativa, mantenere presidi come scuole, servizi postali, ospedali e garantire risorse per la valorizzazione come prevede il ddl in discussione alla Camera. Intanto si affaccia la corsa alle fusioni per razionalizzare spese e gestioni dei servizi. Il primo gennaio 2016 sono spariti 40 Comuni e il governo ha confermato il contributo straordinario pari al 40% dei trasferimenti erariali dell’anno 2010 per chi si fonde. Altri sette progetti di accorpamento hanno già ottenuto il via libera dei cittadini tramite referendum. Piccolo é bello ma non é conveniente.

ISOLA  SPIAGGIA

Il mare semina onde contro il muro,

li sbattono i ricordi con 7 galleggianti di pescatori andati.

Bambini piangono forte quello che non c’é più.

Pittore sfoglia i colori per dare anima al cavalletto

mentre un bagnante ripone il costume perfetto nello zainetto.

L’isola perde di colpo la spiaggia,

quasi andata in fumo con una grigliata.

Volano tristi gabbiani in cerca di comodi divani

ma si scontrano violentemente con i sogni che lasciano i segni.

CONTROCORRENTEOLIANA

Le isole Eolie hanno bisogno del caos. Colorato e controllato. Bisogna dare dei tocchi di movimento estremo alle opere incompiute o in fase di disfacimento. Bisogna “gallerizzare” l’immondizia sparsa per le strade ed accanto ai cassonetti. E’ necessario aggiungere montagne di polvere di pomice accanto ai sentieri incolti. E’ opportuno segnare le buche stradali con lunghe e larghe frecce tricolori come la patriottica bandiera. Le piazze incompiute vanno recintate con mucche al pascolo. Le 4 sedi comunali delle isole Eolie andrebbero “lenzuolate”, appendendo nei loro balconi su fili metallici solo la biancheria comunale. Trasformare in arte architettonica tutto quello che le amministrazioni locali non riescono a seguire o inseguire. Tutto come opera che gioca a nascondiglio con l’attualità. Non come sfottò quotidiano, ma come momento di esposizione culturale che insegue il realismo. Gli artisti non mancano per dare una mano al modo di vivere sfuggito alla civiltà.

VERO&FALSO

-Politico eoliano aspetta l’estate per i suoi bagni di sudore.

-Al Castello di Lipari scoperto antico turista svizzero fine 700.

-Le scalate sul cratere dello Stromboli saranno servoassistite.

-Salina offrirà biciclette come ricordo del postino.

-Panarea usufruirà di una piscinona  a Basiluzzo.

-L’idea del totano eoliano in brodetto arrapa gli chef eoliani.

-Nel 2076, le isole Eolie ospiteranno il raduno degli alpini.