PRIMA PAGINA "AZZARDANDO"
Lo Stato deve coerentemente lavorare per ridurre il gioco e rinunciare ad entrate consistenti anche vietando la pubblicità, soprattutto per tutelare i minori. Il progetto nazionale è drammaticamente motivato perché sono aumentate del 47% in soli due anni le richieste di aiuto da parte dei giocatori d’azzardo. Dal 2011 al 2013 sono aumentate le persone che hanno fatto richieste di sostegno ai servizi dei dipartimenti di salute mentale e dipendenze, passando da 116 a 347, di cui il 22% donne, con un’età media che va dai 40 ai 54 anni». Un fenomeno, quello della dipendenza dal gioco, che risulta in crescita a livello nazionale a causa anche della crisi economica che spinge tante persone a cercare fortuna. Aumenta anche il gioco on line tra i nuovi utenti che si attestano nel 2013 al 53% del totale. In due anni è triplicato il numero delle persone dedite al gioco d’azzardo che si sono rivolte alle strutture pubbliche per essere aiutate. Dietro al fenomeno conosciuto si annida un’ampia fascia di persone sommerse che giocano ma di cui nessuno sa nulla. A reclutare vittime al gioco d’azzardo, non è soltanto una forma psichica. La criminalità ha tutto l’ interesse ad alimentare il dramma perché vince sempre il banco e soprattutto la criminalità organizzata che è sempre dietro il gioco d’azzardo.
ISOLA MOMENTO
L’isola cerca pezzi d oriente
mentre ruota il timone da vecchio marinaio.
Lancia la cima appesa alla nave
e scende l’uomo che conosce gli slavi.
Religione senza confine prega con lingue divine.
Sale più in alto il pagamento
mentre introduce l'oro e l’argento.
Santificare non serve per il vino
ora é il momento, poi il tormento
di chi decide chi parte e chi resta.
CONTROCORRENTEOLIANA
Anche la programmazione per la lotta e le alternative per combattere o convivere con il “punteruolo rosso” è un modo per mantenere in vita la speranza di conservare qualche palma in più. Cosa stanno facendo i comuni di Leni, Lipari, Malfa e Santa Marina Salina dovrebbe essere scritto in un unico documento. Certo, tutti sanno che gli enti sono pieni di altri problemi, ma è triste vedere ogni giorno palme abbattute senza nessuna prova per salvarle. Perché i comuni non obbligano gli isolani a curare le palme prima che vengono abbattute oppure iniziare a piantare altre palme piccole sotto le palme esistenti? Magari con la scritta "coraggio, lottiamo insieme visto che alle piante si parla ma non si scrivere".
VERO&FALSO