foto di Mario Marturano
PRIMA PAGINA: "BILANCIANDO"
In due settimane il governo ha lavorato per il testo della legge di Bilancio che il 31 ottobre è stato bollinato dalla Ragioneria di Stato e autorizzato dal presidente della Repubblica alla trasmissione in Parlamento. Il disegno di legge approdato in Senato è composto da 109 articoli e 6 allegati. Le novità principali riguardano l’aliquota sulla cedolare secca per gli affitti brevi che salirà dal 21 al 26%, ma solo «in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta», ma anche le pensioni, e i prodotti per l’infanzia che vedono l’Iva salire dal 5 al 10 per cento.
Largo spazio anche ai tagli della spesa pubblica che passano da un miliardo a poco più di due miliardi e mezzo in tre anni: il contributo maggiore alla spending review arriverà proprio dal ministero dell’Economia che - da solo - si accollerà oltre un miliardo di euro di riduzione del budget. Segue, a ruota, la Difesa con 200 milioni, il Mimit che dovrà sforbiciarne 197, gli Esteri 167 e il Lavoro 150. Più contenuti i tagli per Università e ricerca che scendono a 129 milioni, le Infrastrutture 126, l’Interno 121 e l’Istruzione 100 milioni. La Cultura dovrà tagliare 71 milioni, la Giustizia 55, la Salute 54, l’Agricoltura quasi 33, l'Ambiente 27 e il Turismo 11 milioni di euro. Anche nel 2024 si potrà lasciare in anticipo il lavoro utilizzando Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) ma rispetto a quest’anno gli assegni saranno molto più bassi, perché verranno tutti ricalcolati col sistema contributivo. Vengono poi confermate anche Opzione donna, ma il requisito dell’età sale da 60 a 61 anni (con lo sconto di un anno per ogni figlio sino ad un massimo di 2 anni), e l’Ape sociale (lavori usuranti e gravosi), ma serviranno 63 anni e 5 mesi di età e non più 63.
Vengono poi inasprite aliquote contributive a carico di circa 700 mila dipendenti pubblici (comunali, medici, già pronti allo sciopero, infermieri, insegnanti delle scuole paritarie) che a seconda dei contributi versati tra il 1981 ed il 1995 potranno arrivare a perdere anche 7-11 mila euro lordi di pensione l’anno. Per le pensioni interamente nel sistema contributivo salta invece il vincolo che costringe chi vuole uscire a raggiungere una pensione di 1,5 volte quella minima; per chi invece vuole lasciare in anticipo a fronte di 20 anni di contributi versati il requisito minino sale a tre volte la pensione minima (ma resta a 2,8 per le lavoratrici con un figlio e si riduce a 2,6 con due e più figli). È infine confermata la rivalutazione delle pensioni all’inflazione: anche nel 2024 il recupero sarà pieno solo per le pensioni fino a 4 volte l’importo minimo. I proprietari di almeno due immobili, e uno di questi lo affittate per periodi brevi, devono pagare più tasse. Dal primo gennaio del 2024 la cosiddetta cedolare secca sale dal 21 al 26 per cento. Forza Italia ha tentato di cancellare la stretta, ma ha prevalso la determinazione di Palazzo Chigi a difendere una norma che serve a contenere un fenomeno che sta creando enormi problemi all’offerta di alloggi. Secondo le stime dell’associazione dei gestori degli affitti brevi, in Italia ci sarebbero 640 mila seconde case inutilizzate dalle famiglie ( l’1,8 per cento del patrimonio immobiliare) mentre circa il 96 per cento degli alloggi proposti online apparterrebbero a proprietari singoli. Forza Italia ha proposto e ottenuto di introdurre in ogni caso uno strumento utilizzato in Spagna: un codice identificativo per stanare i possessori di immobili che li affittano per periodi lunghi o brevi frodando il fisco. La norma arriverà con provvedimenti successivi.
La manovra economica nella versione bollinata dalla Ragioneria dello Stato ammorbidisce la norma sull’accesso rapido ai conti correnti dei sospetti evasori e sul pignoramento delle somme di denaro contestate. L’agente del Fisco avrà accesso ai dati aggiornati, ma dovrà chiedere l’autorizzazione agli istituti bancari. Hanno avuto effetto le pressioni di Forza Italia e della Lega che si opponevano alla versione più hard, e spingendo la premier Giorgia Meloni a schierarsi a parole per il no: «Non se ne parla, questa norma non passa», aveva detto. Si era ipotizzato di limitare il pignoramento telematico ai casi in cui il debito col fisco supera i mille euro, ma questa ipotesi non è passata. Si è scelta una strada che a conti fatti rafforza uno strumento in vigore dal 2006, ma che fin qui non ha permesso di arrivare in fondo a più della metà dei pignoramenti.
Dal prossimo anno anche i pannolini rientreranno nel lotto di prodotti per l’infanzia e l’igiene femminile su cui l’Iva verrà portata dall’attuale 5 al 10%. Lo stabilisce un comma del testo bollinato della legge di bilancio, che reinserisce i pannolini tra i prodotti con l’Iva agevolata. Nelle ultime bozze della manovra, circolate negli scorsi giorni, pareva infatti che i pannolini, così come i seggiolini auto per bambini, venissero collocati tra i prodotti con Iva al 22%. Un’eventualità poi smentita dal testo definitivo. L’Iva, si legge nel testo della manovra, passa al 10% anche su «latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto». Della stessa lista fanno parte anche «estratti di malto, preparazioni per l’alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto, anche addizionate di cacao in misura inferiore al 50 per cento in peso». La premier ha sempre rivendicato con forza la decisione che aveva portato al taglio di 17 punti percentuali di Iva sui prodotti per la prima infanzia, per promuovere la natalità. Scongiurato il rischio di un rialzo dell’Iva al 22%, ci si è fermati al 10 per cento.
ISOLA NASO
La linea non patisce,
il cuore starnutisce
e dal naso parte la ricerca
per odorare l’amore di ieri.
Animali selvatici
diventano umani
girando per l’isola
senza sapori.
Si accostano le barche linde e pulite,
sembrano grembiuli d’asilo fumanti.
Sono i crateri che danno ormoni
anche agli omoni con il gilet.
CONTROCORRENTEOLIANA: OSSERVATORIO
Le isole Eolie sono delle osservate speciali. Hanno dei fari puntati che cercano e scavano. Una turnazione su tutti i servizi e i beni che spettano per legge alle popolazioni delle 7 isole. Lo stato di osservazione sta prendendo il sopravvento sullo stato di funzionalità o mancanza di funzione. Quasi una collana di sentenze.
VERO&FALSO
-Politico eoliano irrompe.
-Elettore eoliano rompe.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272