È stata una Pasqua di sole e turismo per la Sicilia dove i turisti sono arrivati persino dall’Australia e ai riti della Settimana Santa di Enna c’erano tanti giapponesi. Un trend confermato anche dai dati dei due principali aeroporti dell’isola.

A Catania sono 180mila i passeggeri in transito nel periodo compreso fra il 13 e il 19 aprile, in crescita del 29% rispetto alla Pasqua 2016, quando i viaggiatori furono 140mila. Per l’intera settimana presa in esame, tra arrivi e partenze, la media giornaliera nello scalo è di 25mila passeggeri.

Bene anche l’aeroporto di Palermo che ha registrato “un incredibile +87% di viaggiatori internazionali”, come sottolinea il sindaco Leoluca Orlando. “Un dato che fa il paio con l’aumento delle presenze di turisti nelle strutture alberghiere e che conferma il ritrovato appeal internazionale della nostra città e del nostro territorio. Un trend decisamente positivo che si conferma da anni e destinato a crescere ulteriormente in vista del 2018 con le iniziative legate a Capitale della Cultura e a Manifesta”.

Ed è positivo anche il bilancio di Confesercenti Palermo. “I dati elaborati dal Centro studi turistici di Firenze confermano come il capoluogo siciliano sia una delle mete preferite per le festività pasquali e per il ‘ponte’ del 25 aprile. Segnali sicuramente incoraggianti, ma a cui bisogna far seguire investimenti e interventi seri e puntuali: solo così potremo fare del turismo un vero volano della ripresa economica”, ha sottolineato il presidente Mario Attinasi.

Il monitoraggio effettuato dal Cst (Centro studi turistici) sui portali web Booking, Expedia, Trivago e Airbnb evidenzia una diminuzione della disponibilità di camere in vista del lungo “ponte” pasquale, primo week end lungo primaverile del 2017 in Italia. A Palermo è prevista una saturazione dell’offerta ricettiva pari al 74%, che sale all’80% per le notti del 15 e 16 aprile (sabato e domenica di Pasqua); numeri in crescita di oltre il 5% rispetto al 2016.

Numeri positivi anche in vista del 25 aprile: da giorno 22 a giorno 25 l’indice di saturazione delle camere tocca il 65% (+2% rispetto al 2016), con percentuali destinate ad aumentare.

“Confesercenti da tempo invita a una stretta sinergia fra istituzioni e tessuto produttivo locale – ha concluso Attinasi – solo così sarà possibile offrire un’accoglienza di qualità e stabilizzare i flussi turistici che ad oggi rappresentano una boccata d’ossigeno per Palermo. Al tempo stesso chiediamo con forza un controllo serrato sulle attività che operano in ‘nero’, al di fuori di ogni regola e a scapito delle attività economiche sane che pagano le tasse”.

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