L’84% prende in considerazione l’impatto ambientale anche in riferimento ai mezzi di trasporto con il 51% che dichiara di prendere i mezzi pubblici quando possibile, il 49% che si sposta a piedi o in bicicletta, per quanto possibile, il 15% che vola meno per ridurre l’impronta di carbonio, e il 95% disposto a rimanere in un alloggio attento al risparmio energetico.
Se il concetto di “turismo ecosostenibile” viene forse ancora interpretato in vari modi dai viaggiatori, una cosa è certa: le strutture ricettive svolgono sicuramente un ruolo chiave nel rendere un viaggio veramente green. Tra i termini associati all’idea di viaggio eco-friendly gli alloggi sono sempre al primo posto: la ricerca mostra infatti come per oltre la metà degli intervistati (il 56%) la scelta di un alloggio eco-friendly sia il punto di partenza e una condizione necessaria. Per oltre un terzo degli intervistati (il 38%), viaggiare nel rispetto dell’ambiente significa risparmiare acqua, per esempio riducendo i cambi e i lavaggi di lenzuola e asciugamani, oppure (per il 35%) ridurre l’utilizzo dei prodotti da bagno, come shampoo, sapone, dentifricio e lamette.
Per molti viaggiare sostenibile è sinonimo di esperienze più autentiche e “local”: per il 38% dei partecipanti acquistare prodotti a chilometri zero e sostenere gli artigiani locali è un modo per viaggiare sostenibile, e il 36% sceglierebbe un alloggio eco-friendly proprio perché in grado di offrire un’esperienza più “vera”, per vivere come la gente del posto.
“Gli alloggi – afferma Pepijn Rijvers, Chief Marketing Officer di Booking.com – si impegnano sempre di più a fornire servizi eco-friendly, vendono cibi a chilometro zero o prodotti artigianali locali, riutilizzano acqua ed energia, riciclano e connettono gli ospiti con la comunità locale. Ed è incredibile vedere come i viaggiatori siano così interessati e pronti a esplorare e accogliere questo stile di vita”.
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