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di Antonio Borrelli
Contrariamente a quanto è avvenuto per tante fondazioni di Famiglie religiose, costituitasi in grandi città e da lì diffuse poi in posti lontani e nei piccoli centri, con l'Istituto delle "Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari", invece è stato il contrario, partito da Lipari nell'Arcipelago delle Eolie, si è diffuso poi in Sicilia, in Italia e all'Estero.
Fondatrice di questa Istituzione, fu madre Florenzia Profilio, che nacque a Pirrera - Lipari il 30 dicembre 1813, quarta figlia dei coniugi Giuseppe Profilio e Nunziata Marchese, al battesimo ebbe il nome di Giovanna.Crebbe ricevendo dalla famiglia una solida educazione cristiana, e frequentando le attività parrocchiali presso la Cappella del piccolo villaggio di Pirrera, dedicata al Ss. Nome di Maria.
La vocazione religiosa maturò in un insieme di prove dolorose, che resero sempre più consapevole e generosa la sua vita di relazione con Dio e la fecero progredire nella pratica della virtù. Sopravvenne un lungo periodo di difficoltà familiari, che bloccarono il suo desiderio e fecero intravedere l'impossibilità ad attuarlo.
La madre ebbe incomprensione per la vocazione di Giovanna, la morte del padre nel 1895 e le particolari situazioni in cui venne a trovarsi la famiglia, determinarono l'emigrazione dei Profilio negli Stati Uniti d'America, come del resto tante altre migliaia di persone del Sud Italia, che in quell'epoca emigrarono alla ricerca di un avvenire più sicuro in terra straniera.
La famiglia emigrò nel marzo 1896, stabilendosi a New York e prendendo residenza in Sullivan Street; in Italia rimase Antonio, fratello di Giovanna, studente nel Seminario di Roma.
In quella terra lontana, tanto diversa dalle solari Isole Eolie, che aveva dovuto lasciare a malincuore, Giovanna prese a lavorare in fabbrica per aiutare la famiglia, frequentando il vicino Convento di S. Antonio dei Frati Minori Francescani e sotto la guida di un frate suo direttore spirituale, coltivò la propria vocazione alla vita religiosa.
A 25 anni, il 22 gennaio 1898, ottenne di poter far parte della Congregazione delle Suore Terziarie Francescane di Allegany, nello Stato di New York; il 14 luglio 1899, ricevette l'abito francescano e cambiò il nome di Giovanna in Florenzia; il 22 luglio dell'anno successivo emise i voti temporanei.
Dopo quattro anni di permanenza a New York, la madre Nunziata per le condizioni di salute cagionevole e su consiglio dei medici, decise di ritornare in Italia nel 1904 con i cinque figli che aveva con sé, ristabilendosi a Lipari, dove nel frattempo anche il figlio Antonio, diventato sacerdote, si era trasferito da Roma.
Così alla riunita numerosa famiglia della vedova Profilio, mancava solo la figlia Giovanna rimasta ad Allegany come religiosa Terziaria Francescana; ma la madre desiderosa di averla accanto a sé, perlomeno non così lontano, con l'appoggio del figlio sacerdote, parlò al vescovo di Lipari, mons. Francesco Maria Raiti, suggerendo l'idea di coinvolgere la figlia suor Florenzia, nella formazione di una nuova comunità religiosa locale, a servizio delle necessità dell'isola.
L'idea, condivisa anche da altri prelati diocesani, piacque al vescovo Raiti, che invitò suor Florenzia a tornare a Lipari, mettendosi a disposizione della sua diocesi d'origine, con la fondazione di una nuova Famiglia religiosa.Dopo aver chiesto consiglio al francescano mons. Diomede Falconio, delegato apostolico negli U.S.A., suor Florenzia aderì all'invito ricevuto e tornò in Italia il 7 febbraio 1905, mettendosi al servizio della Chiesa liparese.L'opera cominciò in un locale preso in affitto, di proprietà del canonico Costa, trasformò la stanza migliore in Cappella, adattando i restanti spazi all'attività che si intendeva svolgere; inizialmente ebbe come solo aiuto e compagnia la sorella Maria, che si era offerta finché non si fossero aggregate delle aspiranti alla vita religiosa.
Il suo sorriso attraeva, il suo sacrificio suscitava emulazione, la sua donazione stupiva: "L'Amore sia il movente di ogni vostra aspirazione e di ogni opera intrapresa, l'Amore che innalzi all'Onnipotente un cantico di gloria, di gratitudine e di riconoscenza...", ecco il motore e l'ispirazione della sua attività e che lascerà come consegna alle sue figlie.
Con la tempra forte e generosa, acquisita dalle radici del popolo delle Isole Eolie; terra di vulcani, verdi colline, abissi marini, vaste pianure, sferzata da venti e dal mare, suor Florenzia si mise al lavoro per sollevare le sorti degli orfani, degli anziani, delle famiglie, che vivevano una vita disagiata per le particolari circostanze del luogo, isolato dal mondo e privo di risorse economiche (il turismo arriverà decenni più tardi).
Con l'arrivo delle prime postulanti, si aprì la prima Casa del nuovo Istituto il 30 ottobre 1905, e il successivo 1° novembre, mons. Raiti emanava il decreto di approvazione della Congregazione delle "Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari", approvandone le Costituzioni.
Il 3 dicembre 1905, suor Florenzia Profilio emise i voti temporanei nelle mani del vescovo e il 2 agosto 1906 emetteva le professione perpetua ed era nominata fondatrice e prima Superiora Generale del nuovo Istituto, conservando tale ufficio fino al giorno della sua morte.
La nuova Famiglia religiosa, che madre Florenzia pose sotto l'insegna dell'Immacolata Concezione, seguendo la spiritualità francescana, sviluppatosi dapprima nell'ambito della diocesi di Lipari, si estese successivamente in Sicilia, in Italia e all'Estero.
Il 25 aprile 1949 la Congregazione delle "Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari", ottenne dalla Santa Sede il decreto di lode e il 7 marzo 1958, l'approvazione definitiva delle Costituzioni.
L'Istituto ha come culla Lipari con la Casa Madre, Stromboli ne è il nido, Acireale ne è il vivaio; tutti i vescovi che si sono succeduti nella diocesi di Lipari nei 100 anni di vita dell'Istituto, lo hanno benedetto, sostenuto, incoraggiato, difeso e incrementato le opere e i campi di lavoro delle suore.
Lipari, Canneto, Stromboli, Petralia, Acireale, Trapani, Catania, Noto, Adrano, Palermo, Giarratana, Rosarno, Piombino, Assisi, Giarre, Messina, Roma, hanno visto e sperimentano tuttora, lo zelo e la dedizione delle suore in vari campi di assistenza e apostolato: asili, educandati femminili, refezioni scolastiche, orfanotrofi, ospedali, pensionati, assistenza anziani ed invalidi abbandonati, colonie estive, scuole elementari, scuole artigianali con laboratori, istruzione catechistica, cooperazione alle opere parrocchiali.
Madre Florenzia Profilio, nel 1953 fondò la prima Casa in Brasile e poi in Perù; tre anni dopo, al termine di una lunga vita, tutta dedicata ad alleviare sofferenze e solitudine e ad istruire generazioni di fanciulli e adolescenti, la madre fondatrice morì nella Casa Generalizia di Roma il 21 febbraio 1956, circondata da diffusa fama di santità.La Santa Sede, il 20 dicembre 1985 concesse il nulla osta per l'inizio del processo diocesano in vista della causa di beatificazione, esami e processi che adesso continuano presso la competente Congregazione Vaticana.
-A Pirrera, in un icantevole scenario naturale e paesaggistico, nella Casa di Culto" è stato ricordato anche quest'anno il 140° anniversario della nascita di Madre Florenzia Profilio con il "carisma della Madre" e cioè i tre misteri che Florenzia aveva messo al centro della propria esistenza e del suo Istituto: il Presepe e cioè l'amore incarnato, la Croce l'amore immolato, e l'Eucarestia l'amore donato. L'auspicio sarebbe che la casa di preghiera rimanesse aperta tutto l'anno accogliendo chi voglia ritirarsi a meditare e pregare.