Lipari - Nel giardino del Centro Studi Eoliano si è tenuta una speciale manifestazione di musica, poesie e riflessioni dedicata a Madre Floriana Giuffré , Superiora generale delle Suore Francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari scomparsa il 3 aprile scorso. Non è un caso che questa iniziativa abbia avuto per sede il Centro Studi – ha ricordato nel saluto iniziale il Presidente Nino Saltalamacchia - perché c'era e c'è un rapporto intenso con l'Istituto delle suore promotore di diverse iniziative culturali a cui il Centro collaborava e faceva da teatro.
"Madre Floriana – ha osservato il dott. Michele Giacomantonio nella sua introduzione – è stata fedele all'intuizione ed al carisma di Florenzia; a quel legame che riportava sempre la ragazza di Pirrera alla terra della sua infanzia e della sua giovinezza. Una fedeltà ricca però di novità che scaturivano dalla sua forte personalità e creatività. Lipari è stato il teatro di tutte queste novità nel solco di una missione che ha spinto le suore a portare il nome di Lipari per la Sicilia, per l'Italia fin nelle terre del Brasile e del Perù. E strade, piazze, edifici, opere sociali sono dedicate a Florenzia e ricordano Lipari a Palermo, Roma, in diversi centri dell' America Latina. Il nome di Lipari accompagnato ad un messaggio di amore e di fraternità francescana. Per questo abbiamo chiesto al Sindaco di Lipari di concedere la cittadinanza onoraria o comunque un titolo di riconoscimento civico all'Istituto ed a Madre Floriana alla memoria".
Questa "benemerenza civica" è stata comunicata dal vice Sindaco avv. Gaetano Orto che ha consegnato, a nome dell'Amministrazione, un pergamena col riconoscimento alla nuova Superiora delle suore, Madre Liliana Pagano ed al fratello di Madre Floriana, Giuseppe Giuffré.
Ma il momento centrale della manifestazione sono state le musiche, le poesie e la bella riflessione di mons. Giuseppe Liberto, già direttore della Pontificia Cappella Sistina, riassunte nel tema "Cielo Terra e Mare/ Tempo Spazio e Infinito/ notturno eoliano/ nello stupore fra ascolto e visione".
"Madre Floriana – ha ricordato mons. Liberto – fu la donna saggia dal cuore saggio che seppe contare i suoi giorni con la sapienza del cuore. Questa lucidità, però, non era incubo che inquietava e che escludeva dalla gioia; anche nei momenti più terribili della prova, era percezione della presenza di Dio che illuminava tutti i giorni offerti in dono e sapienza che guidava l'umano pellegrinare dell'esistenza. Vivere è ricominciare la vita ogni giorno. Le "gocce del tempo" non andranno mai perdute come lacrime nel mare, ma perle preziose immerse nell'eterno".
E' toccato alla scrittrice dott.ssa Macrina Marilena Maffei delineare l'"eolianità" di questa donna nativa di Erice, che aveva imparato non solo ad amare le Eolie ma anche la cultura popolare della nostra gente tramandata nei "cunti" fantasiosi e fantastici affidati alla memoria degli anziani.
Quindi il saluto commosso di Giuseppe Giuffré a nome della famiglia e le conclusioni di Madre Liliana Pagano che ha confermato l'impegno dell'Istituto a proseguire sulla strada intrapresa affrontando le nuove sfide che ogni giorno ci vengono dalle realtà delle nostre città e paesi come anche di quelli lontani del Brasile e del Perù.
La manifestazione, aperta al suono del violino, continuata con il flauto che ha sottolineato le liriche di Mons. Liberto, è stata chiusa delle arpe di Sabrina e Simona Palazzolo due giovani artiste che, fin da bambine, Madre Floriana invitava alle iniziative più importanti dell'Istituto.
La serata si è conclusa con un momento conviviale offerto dalla "Officina Gastronomica di Trapani".

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Le interviste al dottor Michele Giacomantonio, a monsignor Giuseppe Liberto e al vice sindaco Gaetano Orto.

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