Filicudi - Nel giardino di "Villa la Rosa" si è tenuta la "Festa della Vendemmia" organizzata da un gruppo di coltivatori dell'isola. E' stato un importante momento di condivisione, non solo di tutte le prelibatezze che i coltivatori hanno offerto, ma anche per il reciproco scambio di esperienze vissute e progetti futuri al fine di recuperare le antiche tradizioni e perché tutti possano godere dei prodotti che questa meravigliosa terra offre.

L'INTERVENTO.

di Salvatore Leone

Guardando sul Notiziario quel trio di giovani arti inferiori che pestano l'uva in quel di Filicudi, i ricordi galleggiano e profumano. Il tempo dell'uva trattata con i piedi. Classico pestaggio naturale, come il vino che poi si beveva. Piedi, pestaggio e palmento. Il trio delle "P". Oggi, sofisticate macchine per produrre un vino sempre più sofisticato, vittima del progresso, dell'economia e della fretta. I vecchi palmenti, anche se modificati, sono rimasti tali solo per salvare la categoria catastale e risparmiare sulle tasse. Mentre le cantine, senza più le classiche botti di legno lavate a mare sono state sostituite con moderne cantine prive di eolianità. La produzione deve creare profitto anche nella terra dove gli approfittatori non mancano. Chiedi dove prendono l'uva per produrre tanto vino e ogni isola dice che arriva dall'isola vicina. E' lo scambio dei vigneti l'origine di tutto. Peccato che sia virtuale come la degustazione per la valutazione dell'intensità e della persistenza con i profumi e i sapori sprigionati nel cavo orale dal vino che invece una volta si beveva e basta e si giudicava solo per la compagnia che non sapeva mai di tappo.