Nella sede dell'Ordine dei Giornalisti di Palermo, il presidente Roberto Gueli* ha consegnato a Bartolino Leone, direttore del Notiziario Eolie, una pergamena per gli oltri 50 anni di giornalismo.
Un grande riconoscimento che si aggiunge ad un lavoro ricco d'impegno.
Il plauso
di Michele Sequenzia
Caro Bartolino,
i tuoi veri amici, sono sparsi ovunque, girano il mondo, tu li conosci, senza bisogno di belle parole.
Sono tanti , in altri continenti lontani, e tanti altri vicini che ti vogliono molto bene.
Sono quelli che contano poco, nessuno nota.
Quelli che vivono appartati, ignorati, che non fanno partito di maggioranza.
Sono gli emarginati, gli esclusi, quelli che campano in solitudine
Quelli che vivono nelle periferie, nelle grotte, al freddo.
Tu sai chi sono. Vivono tutti sperando , che domani ci sia il cambiamento.,
con il respiro che manca, nella confusione di un mondo che ha paura
in mezzo a tanto odio.
I tuoi amici, hanno bisogno di te, hanno fiducia in te, ti conosco e ti premiano. Lo fanno perchè sanno che sei buono.
Ma, non conta nulla arrivare, non è necessario farsi notare, mostrarsi, fare la ruota, per ottenere consensi,
basta solo respirare, e sentire che esisti e che tu fai parte del tutto, amico di tutti.
A egregie cose il forte animo accendono
l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella
e santa fanno al peregrin la terra
che le ricetta. Io quando il monumento
vidi ove posa il corpo di quel grande
che temprando lo scettro a' regnatori
sotto l'etereo padiglion rotarsi
piú mondi, e il Sole irradiarli immoto,
onde all'Anglo che tanta ala vi stese
sgombrò primo le vie del firmamento:
- Te beata, gridai, per le felici
aure pregne di vita, e pe' lavacri
che da' suoi gioghi a te versa Apennino!
Ugo Foscolo - Dai Sepolcri ( Zante 6.2.1778-Londra 10.9.1827)
di Rosa Oliva Congratulazioni grande Direttore, se penso a quella interrogazione con il Prof. Comande' rido ancora ed il telegiornale con le notizie buffe sui nostri professori...
di Rosalba Basile Direttore congratulazioni...Riconoscimento meritatissimo all'autore del Sole sempre Libero delle Eolie.
Ti auguro una lunghissima attività giornalistica , e di affrontare le inevitabili difficoltà che ogni professione comporta , sempre con Spirito giovanile e distaccato. Fraterni saluti.
di Luca Chiofalo Auguri e congratulazioni, grande Direktor!
Giuseppe Boccia Direttore le mie congratulazioni per il premio ricevuto dall'Odg. Ad maiora
*Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e condirettore nazionale della TGR Rai. Prestigiosa firma del giornalismo sportivo, vanta una lunga carriera televisiva. In Rai dal 1992, è presto divenuto uno dei volti più noti e apprezzati della televisione siciliana come conduttore sia del telegiornale delle 14, sia di trasmissioni come Buongiorno Regione.
Dal 2015 a luglio 2018 è stato capo redattore della TGR Sicilia per poi trasferirsi a Roma alla redazione sportiva del Giornale Radio come capo redattore e inviato per la storica trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”.
Dal 2018 viene nominato condirettore nazionale della TGR e dal 2021 è presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
Il residence di Riina da fortino di mafia a presidio di memoria
«Da bene della mafia è diventato un presidio di legalità e un luogo di recupero della memoria».
La villa di via Bernini da fortino di mafia di Totò Riina a sede dell’Ordine. «L’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha sede in una villa sottratta alla mafia. Non alla mafia intesa come generica associazione criminale, ma alla mafia più spietata, feroce e sanguinaria di tutti i tempi: quella di Totò Riina e dei suoi oligarchi per usare una parola oggi molto conosciuta. La villa che venne assegnata ai giornalisti fa parte del residence di via Bernini dove il capo dei capi di cosa nostra aveva trascorso con la famiglia il periodo più infernale della sua lunga latitanza. E da qui Riina era uscito in auto la mattina del 15 gennaio 1993 quando venne catturato, pochi mesi dopo le stragi del 1992».
Ha un «valore simbolico» l’assegnazione di quella villa all’Ordine dei giornalisti. «Ma perché proprio la villa di Riina finì all’organo professionale dei giornalisti? La risposta si trova nei pannelli di una mostra in occasione della consegna nel salone di rappresentanza, ora utilizzato per le sedute, le assemblee e gli incontri allargati. Il titolo della mostra, che in quel posto è rimasta, è “Il giornalismo che non muore”. Tra i giornalisti uccisi in circostanze e motivazioni diverse ce ne sono otto siciliani. Sono morti per mano mafiosa perché cercavano e raccontavano la verità. È un dovere morale elencare i loro nomi: Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giuseppe Impastato, Giovanni Spampinato, Mario Francese, Pippo Fava, Mauro Rostagno, Beppe Alfano. Otto nomi ma in realtà i giornalisti siciliani uccisi sono nove perché occorre ricordare Maria Grazia Cutuli, assassinata in Afghanistan. Questi colleghi hanno consegnato un grande patrimonio morale e civile».
Il residence ospita anche una caserma dei carabinieri e il centro studi intestato a Paolo Borsellino.
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