L'estate all'insegna dello scontrino pazzo non si arresta. L'ultima stranezza ci è stata raccontata da quattro ragazzi in vacanza a Panarea che si sono visti arrivare in un noto ristorante dell'isola un conto maggiorato in ogni voce rispetto ai prezzi segnati sul menù.
Panarea, scontrino con sovrapprezzo a 4 ragazzi romani
È metà agosto e 4 ragazzi romani decidono di affittare un caicco per fare un giro delle isole Eolie. Una vacanza tra le bellezze della Sicilia e le prelibatezze della cucina. Dopo essere stati a Stromboli, Vulcano e Lipari, non poteva certo mancare una sosta sulla bellissima Panarea.
Il racconto
Decidono così di andare a cena in un noto ristorante di carne con vista mozzafiato sull'isola e ordinano la loro cena.
Tra antipasti, secondi e beverage gli arriva però un conto che li ha insospettiti. «Quando ci è stato portato lo scontrino ci siamo subito accorti che molti dei prezzi erano stati maggiorati, così per verificare prima di chiedere spiegazioni decidiamo di farci riportare il menù con la scusa di voler ordinare un dolce». F.O., imprenditore nel settore del turismo, ci racconta cosa è accaduto. Alla sua richiesta il cameriere piuttosto che portare il menù (con il listino prezzi) decide di dire a voce che tipo di dessert aveano e questa cosa li ha insospettiti ancor di più. «A quel punto pretendiamo il menù dicendo che i conti non ci tornavano e il ragazzo non ha potuto far altro che accontentarci». Purtroppo avevano ragione. Su diverse pietanze c'era una maggiorazione che variava dai 3 ai 6 euro.
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La reazione del direttore
«Abbiamo voluto parlare con il direttore». E purtroppo anche in questo caso la reazione del ristoratore ha spiazzato i 4 ragazzi. «Inizialmente ha detto che era colpa del sistema. Poi messo alle strette, visto che anche io sono del settore, non sapeva più cosa dirci. È rimasto in silenzio senza darci spiegazioni». Ma non si è mortificato, tutt'altro. «Quasi stizzito ci risponde alla fine: “Cosa dorei fare più che chiedervi scusa?”». A far indispettire i ragazzi è stato proprio l'atteggiamento del titolare del noto ristorante che «piuttosto che mortificarsi ha provato fino alla fine a dire scuse campate in aria che non reggevano».
Il motivo della rabbia
«È stato tutto vergognoso. Essendo io del settore trovo anti etici questi atteggiamenti, che nuocciono solamente a tutta la categoria e fanno fare all'Italia una figuraccia che non si merita. La nostra nazione si regge sul turismo e le truffe non sono contemplabili». Di fronte all'evidenza il ristorantore comunque non ha potuto far nient'altro che togliere i 16 euro in più che erano "sfuggiti" nello scontrino. «Non è per il costo perché sapevamo di stare in un ristorante costoso e non ci saremo mai lamentati per il prezzo, ma essere presi in giro, proprio no»(ilmessaggero.it)