di Pippo Ruggieri*
Il giardino del Mediterraneo a Capo Milazzo
Si è svolto nel giardino di Villa Paradiso Bonaccorsi l’incontro con il professore Giuseppe Barbera, già docente di Coltura arborea all’Università di Palermo dopo la visita al Boschetto dell'Ancora, verso il quale ha mostrato la sua ammirazione per il valore scientifico e paesaggistico del luogo e di cui le istituzioni devono tenerne conto. Agli amici del Boschetto e ai soci presenti parlava di un'iniziativa simile in Germania di bonifica e rinaturalizzazione che ha ricevuto addirittura un premio e un riconoscimento internazionale.
A seguire nel pomeriggio la presentazione del libro “Il giardino del Mediterraneo. Storie e paesaggi da Omero all’Antropocene” nella Villa Paradiso a Capo di Milazzo, un luogo di particolare fascino ambientale e storico da cui prende il nome la contrada Paradiso, grazie alla Chiesa ivi ubicata dove si trova la Madonna del Paradiso.
L’incontro, dedicato a Paolo Filoramo, è nato dalla cooperazione tra la Libreria Filoramo, Villa Paradiso Bonaccorsi e Legambiente del Tirreno Cultura in collaborazione con Mare Pulito. È stato anche qui un evento di grande fascino alla presenza di un pubblico attento e qualificato e in un silenzio magico si è svolta la conversazione tra lo scrittore Giuseppe Barbera e Graziella Giorgianni di Legambiente del Tirreno e con letture di Elena Bonaccorsi tratte dal libro.
Il professore, che per il FAI ha curato il recupero della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento ed è membro del Consiglio Scientifico dell’ ”Osservatorio nazionale del paesaggio rurale” e del Direttivo del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, ha parlato degli alberi come valore culturale e come sotto ad un albero è nata e si è sviluppata la cultura e ogni forma di civiltà dalla religione alle scienze; l'albero è quindi sinonimo di civiltà e cultura oltre ad essere fondamentale per la funzione vitale nell’ecosistema e da qui il valore del verde nelle città.
Il prof.re Barbera ha evidenziato nel paesaggio mediterraneo il connubio di natura e storia e conversato di mitologia e botanica, origine e diffusione nell’isola delle specie arboree e vegetali provenienti da altri ambienti mediterranei e da altre aree geografiche, ma legate oggi all’immagine della Sicilia; sono state poi trattate anche problematiche ambientali quali gli incendi e i dissesti idrogeologici.
Al termine Luciano Maio, il laeder della Taberna Mylaensis, ha arricchito ulteriormente la serata con brani dedicati alla natura e alla storia della Sicilia. ..."i giardini di Palermo chini d'arbiri e di ciuri, ...unni non passa mai l'inverno..."
*Legambiente del Tirreno