di Diana Cavalcoli
Gli yacht degli oligarchi in fuga per evitare i sequestri, da Putin a Abramovich. Ecco dove sono
Icosti dell’invasione in Ucraina e le sanzioni varate da Ue, Stati Uniti e Regno Unito stanno mettendo a rischio il patrimonio degli oligarchi della Russia. A rischiare il sequestro sono anche i maxi yacht che ogni estate si fanno notare nei porti italiani da Portofino alla Costa Smeralda. Il ministro degli Esteri francese, Bruno Le Maire, ha fatto sapere che la Francia si prepara a sequestrare i beni di funzionari e imprenditori russi presi di mira dalle sanzioni dell’Unione europea. Parigi, ha detto, è in procinto di elencare le proprietà tra cui attività finanziarie, immobili, yacht e auto di lusso.
Anche il Regno Unito farà lo stesso. Il segretario ai trasporti, Grant Shapps, ha detto di aver scritto a tutti i porti del paese chiedendo loro di non fornire accesso alle navi battenti bandiera russa o a imbarcazioni registrate, di proprietà, controllate, noleggiate o gestite da russi. Non a caso, per molti di questi giganti del mare è scattato il fuggi fuggi dall’Occidente. E il primo a dare il via libera alle grandi manovre delle super imbarcazioni dei miliardari russi è stato il Grande Capo del Cremlino, Vladimir Putin.
Il Graceful di Putin al sicuro a Kalinigrad
Con i suoi 80 metri di lunghezza, «Graceful», lo yacht personale di Vladimir Putin, è stato spostato da Amburgo a Kaliningrad - la vecchia Konisberg, enclave russa tra la Polonia e i paesi baltici - appena due settimane prima dell’invasione russa in Ucraina. Una mossa preventiva per mettere al sicuro una parte del patrimonio dalle sanzioni e rappresaglie dell’Occcidente. L’ultima posizione nota dello yacht, secondo MarineTraffic, è infatti nel porto della città, storico snodo commerciale della provincia della Prussia Orientale.
Gli yacht degli oligarchi in fuga per evitare i sequestri, da Putin a Abramovich. Ecco dove sono
L’Eclipse di Abramovich in paradiso (fiscale)
Ma non è solo Putin a preoccuparsi dei suoi asset sul mare. Il patron del Chelsea, Roman Abramovich, che ha rinunciato al controllo del club, punta a trasferire il suo My Solaris, lo yacht da 140 metri dal porto di Barcellona per evitare che venga bloccato. L’altro gioiello dell’imprenditore, l’Eclipse, è ormeggiato invece al sicuro a Saint Martin nei Caraibi.
Stessa preoccupazione anche per il magnate russo Andrey Melnichenko. Che, come riporta il Piccolo, ha dato al comandante del mega panfilo Sailing Yacht A, nel porto di Trieste per manutenzioni, l’ordine di salpare al più presto possibile.(corsera.it)
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Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e famiglie sono vicini ai familiari