di Alessandra Muglia
La ragazzina - Quel sorriso innocente cancellato dai proiettili
Sorrideva orgogliosa Polina, con le sue «pepite» turchesi in mano e il viso incorniciato su un lato da una lunga ciocca di capelli rosa all’ultima moda. Ora l’Ucraina piange questa bimba che frequentava l’ultimo anno della scuola elementare, la prima vittima con un volto e un nome del fuoco russo nel Paese. Sabato era insieme ai suoi genitori e ai due fratelli quando l’auto su cui viaggiava è stata bersagliata dai colpi di un «gruppo di sabotatori russi», secondo quanto reso noto dal vice sindaco di Kiev, Volodymyr Bondarenko.
È stato lui a postare su Facebook la foto di quel momento spensierato della piccola. Gli altri due bimbi sono sopravvissuti: la sorellina è in terapia intensiva. Il fratello è stato portato all’ospedale pediatrico di Okhmatdyt, dove decine di bambini in cura vengono stipati nel bunker seminterrato, progettato dagli ingegneri sovietici negli anni 70 proprio per resistere a eventuali attacchi. Sabato scorso era circolata la notizia di un piccolo ricoverato morto sotto una bomba in questo ospedale, notizia poi smentita da un medico del centro sentito dalla ong italiana Soleterre: il bambino era stato ferito in strada nei combattimenti ed è poi morto in ospedale mentre tentavano di salvarlo.
da Gioiosa Marea in linea Aurora Bonanno Conti Natoli
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