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SUCCESSO PER IL MALVASIA DAY A SALINA

Dodici cantine, oltre 50 vini in degustazione e tanto pubblico. Così le Eolie hanno salutato il primo evento pubblico promosso nelle isole dopo le restrizioni. Una ripartenza che ha nella Malvasia il suo cuore propulsivo. Nasce la Carta dei vini delle Malvasie e una nuova strategia di comunicazione e sviluppo.

Una decima edizione tutta da ricordare quella del Malvasia Day che si è tenuta a Salina, la prima direttamente organizzata dal Consorzio di tutela della Malvasia. Un segno di fiducia nella ripartenza ma anche il risultato di un “lavoro di squadra” che, a Palazzo Marchetti, a Malfa, ha visto la partecipazione di tutti i produttori e di una moltitudine di appassionati winelover che hanno potuto degustare oltre 50 diverse Malvasia delle Lipari, ognuna espressione di un terroir specifico ma anche di uno stile produttivo che ha, oggi, nelle versioni secche, un punto importante di riferimento.

L’evento dedicato alla viticoltura eroica nelle isole Eolie ha visto la partecipazione di centinaia di visitatori e appassionati del vino, diversi giornalisti di testate nazionali e delle istituzioni locali.

“Un vino leggendario per storicità ma anche per la capacità di rappresentarne l’identità culturale oltre che viticola ed enologica di questi territori – racconta Mauro Pollastri, Presidente del Consorzio Malvasia delle Lipari – ; siamo molto soddisfatti di questa edizione del Malvasia Day, per diverse ragioni: il primo evento aperto al pubblico nelle Eolie dopo la pandemia, l’affermazione di un processo di radicamento che ha nei produttori una ritrovata unità di intenti, anche in sinergia con la filiera del turismo e della ristorazione, e, infine, l’eclettismo produttivo della Malvasia nelle sue diverse Denominazioni e tipologie,- ha concluso il Presidente - soprattutto nella versione secca.

Dalle Eolie escono vini bianchi di straordinaria eleganza e intensità. Dobbiamo farne scoprire il valore enologico identitario anche fuori dai nostri territori. Lavoreremo intensamente per questo”.

Grande affluenza di pubblico, molti turisti italiani ma anche diversi stranieri, per un’esperienza di degustazione collettiva che si è svolta in piena sicurezza e con efficienza, garantendo un’affluenza ordinata senza grandi assembramenti ai punti di somministrazione delle 12 cantine partecipanti.

Nel corso dell’evento spazio anche alle visite nelle cantine eoliane, Punta Aria a Vulcano, Tenuta di Castellaro a Lipari e poi Tasca d’Almerita, Colosi, Caravaglio, Eolia, Fenech, Virgona, Barone di Villagrande e Hauner a Salina. Interessante il dibattito nato dalla presentazione del libro a cura di Marcello Sajia: ‘Malvasia delle Lipari – Storia dell’Antico passito eoliano’ che ha anticipato la degustazione dei vini.

“Tra le diverse versioni della Malvasia delle Lipari, particolari apprezzamenti sono arrivati per la versione secca, ideale per un aperitivo al mare ma adatta ad ogni momento della giornata – ha commentato Piero Colosi, uno dei produttori più attivi per questo Malvasia Day –, è un bere più contemporaneo, attento alle nuove generazioni che esprimono un bisogno di novità. La Malvasia, nella sua poliedricità produttiva, può esserne un punto di riferimento, soprattutto nei consumi fuori dal pasto”.

Queste Malvasie si distinguono per la facilità di beva, per i profumi ammalianti e intensi e anche la una gradazione più moderata. Sempre nel segno dell’eccellenza invece le versioni classiche Malvasia delle Lipari passito, oggi conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, nelle diverse tipologie ammesse dal disciplinare. In tanti hanno riconosciuto il valore e l’autenticità di un prodotto leggendario.

Anche questa edizione del Malvasia day – dichiara il vicepresidente del Consorzio Ivo Basile – ha sottolineato la grande qualità dei vini eoliani e soprattutto la loro diversità, ciascuno espressione di caratteristiche pedoclimatiche peculiari e di suoli differenti. Una viticoltura sicuramente eroica e faticosa quella delle Isole Eolie, ma che al tempo stesso beneficia della perfetta sinergia tra territorio e varietà, di un terroir privilegiato ed esclusivo per la produzione della Malvasia nelle diverse interpretazioni”.

A tal proposito nasce la Carta dei vini della DOC e IGT delle Lipari – una proposta collettiva di degustazione (si parte da un vino per azienda) che verrà proposta stabilmente nei luoghi del vino della Sicilia, a partire dalle Enoteche regionali e dai luoghi della cultura. Le Eolie e la sua tradizione vitivinicola è tempo che escano dai territori d’origine per raccontare il valore di una produzione ed assicurane un futuro.

Importante anche il ruolo delle Istituzioni regionali e locali che hanno sostenuto, attraverso il Consorzio, questa decima edizione del Malvasia Day. Per Dario Cartabellotta, direttore regionale del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, “Le isole rappresentano un modello di agricoltura mediterranea sostenibile e multifunzionale, coerente con il Green Deal e il Farm to Fork della nuova politica agricola comunitario. Come già fatto con il bando 4.1 degli investimenti del PSR, si continuerà a prevedere la riserva finanziaria per chi vuole investire nelle perle del Mediterraneo”.

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SALINA - Dodici cantine, oltre 50 vini in degustazione e tanto pubblico. Così le Eolie hanno salutato il primo evento pubblico promosso nelle isole dopo le restrizioni. Una ripartenza che ha nella Malvasia il suo cuore propulsivo. Nasce la Carta dei vini delle Malvasie e una nuova strategia di comunicazione e sviluppo. Una decima edizione tutta da ricordare quella del Malvasia Day che si è tenuta a Salina, la prima direttamente organizzata dal Consorzio di tutela della Malvasia.

Un segno di fiducia nella ripartenza ma anche il risultato di un “lavoro di squadra” che, a Palazzo Marchetti, a Malfa, ha visto la partecipazione di tutti i produttori e di una moltitudine di appassionati winelover che hanno potuto degustare oltre 50 diverse Malvasia delle Lipari, ognuna espressione di un terroir specifico ma anche di uno stile produttivo che ha, oggi, nelle versioni secche, un punto importante di riferimento.

L’evento dedicato alla viticoltura eroica nelle isole Eolie ha visto la partecipazione di centinaia di visitatori e appassionati del vino, diversi giornalisti di testate nazionali e delle istituzioni locali. (ANSA)

W W MUSUMECI - RIAPRE IL PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE DI BRONTE

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BRONTE – (21 luglio 2021) – L’attesa è stata più lunga del previsto, perché alla fine è stato deciso di riqualificare anche l’impianto per i gas medicali, inizialmente non previsto. Adesso però, dopo circa 4 mesi di sospensione delle attività, è arrivato il momento di rispolverare culle e biberon.
Lunedì 2 agosto, alle ore 11, infatti, l’Asp 3 di Catania riapre il Punto nascita dell’Ospedale di Bronte dopo i lavori di riqualificazione.
Ad annunciarci la notizia è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che in questi mesi ha seguito con impazienza la fine dei lavori.
“Adesso – afferma Firrarello – finalmente i nostri operatori sanitari saranno nella condizione di operare efficacemente ed i nostri neonati di nascere nel loro paese, in condizioni agevoli e sicure.
 
Per anni – continua – ci siamo battuti affinché il nostro Punto nascita, nonostante i rigidi dettami delle normative nazionali, non venisse soppresso. Lo abbiamo fatto perché il territorio attorno a Bronte, costituito da tanti Comuni montani la cui popolazione sfiora i 50 mila abitanti, è distante dai grandi ospedali. Inoltre, essendo raggiunto da una viabilità ancora anacronistica, ha bisogno di servizi ospedalieri per garantire salute e qualità della vita ai residenti. Per questo – ribadisce – abbiamo gioito quando l’Asp, accogliendo le nostre richieste, ha affidato i lavori in urgenza per riqualificare gli ambienti del Punto nascita. In un colpo solo ha fatto felici non solo alle future mamme ed ai futuri papà, ma a tutti quelli che per anni si sono battuti affinché questa fondamentale Unità operativa dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte non venisse chiusa”.
 
Ed i lavori realizzati hanno certamente migliorato la funzionalità degli ambienti. Gli 8 posti letto del Punto nascita adesso sono 2 per ogni stanza, ed ognuna di queste è dotata di servizi igienici dedicati. Di fronte la sala operatoria sono stati realizzati una sala parto ed una sala travaglio, oltre agli ambienti di servizio per medici e infermieri. Sono state automatizzate alcune porte ed adesso un corridoio esclusivamente dedicato fra la sala parto e la sala operatoria garantirà maggiore privacy e maggiore igiene alle neo mamme.
 
Per l’intero versante nord ovest dell’Etna, la realizzazione dei lavori è il segnale più evidente che per il Punto nascita si investe. E se si investe, non solo si inverte la tendenza negativa che ha caratterizzato per anni l’ospedale, ma forse è il segnale che questo non chiuderà.
E che il momento sia importante lo si capisce anche da fatto che all’inaugurazione, oltre al direttore generale dell’Asp 3 di Catania, dott. Maurizio Lanza ci sarà l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
 
“Io ringrazio il direttore Lanza, l’assessore Razza ed il presidente Musumeci. – conclude Firrarello – Questa è la terza inaugurazione che facciamo in pochi mesi dopo il Pronto soccorso, l’ambulanza la Tac ed il Punto vaccinale”.

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