Salina - Cresce l’attesa per la decima edizione del Malvasia Day, l’evento dedicato alla viticoltura eroica nelle isole Eolie. Un’edizione importante, la prima sotto l’insegna diretta del Consorzio di tutela della Malvasia, dopo quelle organizzate e svolte nella Tenuta di Capofaro della famiglia Tasca d’Almerita.
Sarà una festa dedicata ad un vino leggendario per storicità ma anche per la capacità di rappresentarne l’identità culturale oltre che viticola ed enologica di questi territori. Con il Malvasia Day riparte un progetto di valorizzazione del soggiorno sulle isole che vede coinvolto l’intero tessuto produttivo ma anche la filiera della ristorazione e del turismo: la più forte e rinomata attività economica delle Eolie. Martedì 20 luglio dalle ore 18 in poi, gli appassionati del vino potranno partecipare ad un programma che inaugurerà la stagione della ripartenza, con il primo evento aperto al pubblico. A Palazzo Marchetti nel comune di Malfa – ore 18.00 – si apre con un incontro letterario e storico ma anche scientifico, alla scoperta delle testimonianze e delle origini legate al vitigno principe delle Isole Eolie, raccontate nel libro a cura di Marcello Sajia: ‘Malvasia delle Lipari – Storia dell’Antico passito eoliano’.
Alle 19,30 – nella piazza antistante il Municipio di Malfa - il momento più atteso e prestigioso del Malvasia Day: dodici produttori si raccontano, e lo fanno presentando al pubblico la loro interpretazione di Malvasia. Ciascuna azienda aderente al Consorzio presenterà, infatti, la migliore selezione delle bottiglie prodotte, dai vini dolci naturali alle nuove espressioni di Malvasia secca, sempre più interessanti e identitarie del territorio e dell’isola di provenienza. Un caleidoscopio di esperienze vinicole che contribuisce a mantenere una tradizione ed un modello imprenditoriale centrato sul vigneto e sull’eccellenza enoica. Il panel delle aziende partecipanti a questo Malvasia Day 2021 è di primissimo piano e costituisce un record di presenza delle aziende produttrici di Malvasia DOC delle Lipari: Barone di Villagrande, Caravaglio, Colosi, D’Amico, Fenech, Hauner, Punta Aria, Tenuta Capofaro, Virgona a cui si aggiungono, per questa edizione del 2021, Barbanacoli, Eolia e Tenuta di Castellaro.
Con il disciplinare - più rigoroso ed attento alla tutela del territorio - e l’istituzione dell’Erga Omnes che dà nuova consapevolezza del valore e delle opportunità che queste produzioni possono avere in Italia e nel mondo, viene garantito un controllo sulla qualità in vigna prima e in bottiglia poi, per un sempre miglior posizionamento delle produzioni delle isole Eolie e una maggiore tutela dei consumatori.
“Abbiamo inaugurato questa edizione del Malvasia Day affrontando il tema della storia della Malvasia e del suo indissolubile legame con il territorio” - sottolinea Mauro Pollastri, Presidente del Consorzio Malvasia delle Lipari -. Con la narrazione della nostra DOC, insieme ai nostri ospiti e produttori, vogliamo suggerire alcuni spunti utili ad interpretare il futuro che ci attende con un occhio globale, puntando su promozione e valorizzazione sia in Italia che all’estero”.
Tra le novità proposte dal Consorzio anche un nuovo sito web realizzato da Studio Forward, con un focus specifico sulla carta dei vini del territorio; si tratta di uno strumento utile a valorizzare e a comunicare non solo le aziende ma anche le diversità che ogni isola trasferisce ai suoi vini, con un racconto sulle peculiarità delle Malvasia delle Lipari e sull’impronta enologica che ciascun produttore ha voluto trasmettere.
“Un’edizione che afferma il valore di un’economia sana, che trova il supporto di viticoltori esperti e un rinnovato slancio nell'erga omnes – dichiara il vicepresidente del Consorzio Ivo Basile – e quindi nella possibilità per il Consorzio di svolgere funzioni di tutela e sviluppo per la nostra denominazione, per un “vigneto Eolie” piccolo, costoso, e che non può non crescere guardando al valore a alla rete tra i produttori”. Alle parole di Ivo Basile si aggiungono quelle di Carlo Hauner - ex Presidente del Consorzio - che sottolinea lo slancio che l’erga omnes ha dato al territorio e come quanto seminato negli anni stia portando i suoi frutti in comparti diversi.
Le isole Eolie già nel paesaggio, anticipano la chiave di interpretazione di una comunità agricola che ha nel tempo modellato il suo habitat economico e rurale, affermando un modello di viticoltura eroica, spesso caratterizzata da terrazzamenti e pendenze dove il segno della fatica, ma anche della passione, viene a costituire quella unicità di condizioni pedoclimatiche proprie dei terroir vulcanici. Qui i vigneti terrazzati con i tipici muretti a secco, raccontano storie di uomini, tradizioni e territorio che danno vita a produzioni d’eccellenza, grazie al lavoro quotidiano di vignaioli e agricoltori che si impegnano a rispettare l’ambiente e la biodiversità di queste terre marine. La Malvasia è la varietà principe che ha vissuto la leggenda dei grandi vini dolci naturali, scoperti dagli Inglesi e dai regnanti di mezza Europa. Un nettare reso unico dal calore siciliano, dal vento eoliano che soffia dal mare e dalla dedizione umana che si impegna ad allevare vigneti ricchi di storia, valori e cultura.
Una decima edizione che ritorna con un nuovo impulso dopo lo stop forzato dello scorso anno e che si terrà nuovamente nell’Isola Verde: Salina è infatti capofila di un progetto che collega differenti isole del Mediterraneo, riscoprendone l’identità agricola e tramandando il legame tra le comunità e l’ambiente che vive e tutela.
“Viviamo in una terra di mare e tramonti mozzafiato, di viticoltura estrema ed eccellenze culinarie come il cappero – presidio Slow Food da quasi vent’anni – che trova in quest’accogliente oasi una destinazione ideale per il turismo enogastronomico di qualità”. Queste le parole di Daniela Virgona - produttrice di vino e presidente del Consorzio di tutela del Cappero e Cucuncio di Salina - che esprime immensa soddisfazione e gioia per la ripresa delle attività sull’isola.
Lipari&Centro Studi Eoliano, 1981 – 2021 i primi 40 anni
Tutto è iniziato attorno al confino politico antifascista a casa del Prof Pino Paino a Castellaro, dove era ospite l’ex confinato politico Giovanni Ferro. I suoi racconti, gli ideali trasmessi, affascinarono i giovani eoliani che iniziarono così una vasta ricerca sul confino politico a Lipari. Giovanni Natoli impiegò circa un anno per fare dei 1398 confinati una scheda completa. Nel 1983, Nino Paino e Nino Saltalamacchia si recarono a Roma per incontrare l’On. Giorgio Napolitano che li introdusse presso l’Anppia. Nella Capitale incontrarono il prof. Giuliano Vassalli, Leo Valiani, Riccardo Lombardi, Riccardo Bauer, Mario Mammucari, Jaures Busoni, Peppino Fiore e tanti altri. Gli incontri e i rapporti instaurati portarono ai primi due convegni organizzati nel 1983 e nel 1985: “L’antifascismo pre-resistenziale” e “Per il 40° anniversario della Liberazione”.
Dal confino antifascista, le attività del Centro Studi si sono rapidamente allargate al cinema, all’emigrazione eoliana nel mondo, ai viaggiatori ed alla storia delle Isole Eolie; tutto questo grazie all’aiuto ed al sostegno di centinaia di amici ed estimatori, dei tre Presidenti Onorari: Giuliano Vassalli, Vincenzo Consolo e Alessandro Pajno, dell’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, del Principe Francesco Alliata, del Senatore Antonino Randazzo, del Senatore Alberto La Volpe, del Senatore Pietro Grasso, alla Senatrice Laura Boldrini, dell’On.le Walter Veltroni, dell’ On.le Giovanna Melandri, Irene Pivetti, Sandro Ruotolo, il prof. Angelo Ferro e tanti altri.
All’aiuto di giornalisti e scrittori che hanno sostenuto i pomeriggi culturali: Leonardo Sciascia, Bruno Carbone, Lidia Ravera, Paolo Mauri, Paolo Mieli, Marcello Sorgi, Giannantonio Stella, Irene Bignardi, Rita Cedrini, Barbara Palombelli, Gianni Minoli, Stefano Malatesta, Lucia Annunziata, Felice Cavallaro.
Di numerosi registi e attori: Ettore Scola, Nanni Moretti, Paolo e Vittorio Taviani, Michelangelo Antonioni, Dino Risi, Franco Zeffirelli, Stefania Sandrelli, Ricky Tognazzi, Isabella Rossellini, Elena Sofia Ricci, Veronica Pivetti, Martin Landau, Isabella Ragonese.
Degli storici e scrittori eoliani: Giuseppe Iacolino, Alfredo Adornato, Margaret Allen, Massimo Marino, Roberto Cincotta, Susanna Tesoriero, Clara Raimondi, Ettore Barnao, Attilio Borda Bossana, Adriana Pignatelli Mangone, Vincenzo Cabianca, Gaetano Barresi, Michele Giacomantonio, Danilo Baroncini, Susan Lord, Giuseppe La Greca.
Il cinema, con la rassegna Un mare di cinema, è stata la grande vetrina di notorietà sia del Centro Studi sia dell’intero arcipelago eoliano. Le Eolie sono state, per oltre mezzo secolo, un set naturale che ha ispirato Antonioni, Rossellini, Visconti, Moretti, i fratelli Taviani, Dieterle e molti altri. Al Cinema, il Centro Studi ha dedicato il premio L’Efesto d’oro, ed ancora oggi presenta regolarmente la rassegna dei “Corti”. Numerosi i libri editi dal Centro Studi che parlano di cinema: tra i più celebri “La favola del Postino” a cura di Giulio Baffi (2001) e “Tra le quinte di Stromboli”, premio italiano per il miglior libro di cinema in Italia dell’anno 1999, presentato anche al Museo del Louvre di Parigi.
Grande attenzione è stata dedicata al fenomeno dell’emigrazione, che massicciamente ha colpito la comunità eoliana fin dai primi del ‘900: una diaspora che ha dato vita a numerose realtà di origini eoliane in tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti d’America, dall’Argentina alla Nuova Zelanda. Grazie al contributo del Centro Studi, è stata costituita l’associazione Eoliani nel mondo. Naturalmente, sono numerose le pubblicazioni rivolte allo studio di questo fenomeno.
Resterà nella storia eoliana degli ultimi decenni del secolo scorso, l’incontro al Waldorf Astoria tra le isole-stato del mondo e le Isole Eolie, fortemente voluto dal Centro Studi.
Nel corso dell’Estate 1996, Nino Paino e il Principe Alliata iniziarono insieme a pensare di promuovere una settimana del cinema eoliano a New York per promuovere il volume “Le Eolie della Panaria Film” (1995). Paino contatta il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York, Gioacchino Lanza Tomasi, il quale invia il 20 Settembre una prima bozza del programma della settimana di cinema. Il MOMA (Museum Of Modern Art), su richiesta di Lanza Tomasi, inserisce nel proprio calendario la settimana del cinema eoliano. Il 28 Agosto, l’ambasciatore Fulci organizza nella sua casa una cena con alcuni americani eoliani, in particolare il giudice Edward Re, Peter Galluzzo e tanti altri. Viene creato un comitato organizzatore e l’idea si concretizza. L’ambasciatore Fulci, proprio in quei giorni, ottiene un grande successo: “che nessuna decisione sulla riforma del Consiglio di Sicurezza può essere approvata senza il voto affermativo di almeno due terzi dei membri dell’ONU”.
La collana dedicata ai grandi viaggiatori che hanno transitato e riscoperto le Isole Eolie, scrivendo bellissimi diari di viaggio, ci trasmette ancora oggi forti emozioni. Basti ricordare il “Diario di Viaggio alle Isole Eolie” scritto a quattro mani da Dumas e De Maupassant (2010), o il suggestivo “Viaggio alle Isole Eolie in 100 ore” di Alfred Freiherr Von Pereira (2002).
La riscoperta del passato delle Eolie è stato uno dei grandi motori del Centro Studi, con numerose pubblicazioni dedicate in particolare alle storie dei confinati politici che quivi trovarono esilio e alle attività artigianali che maggiormente si svilupparono nell’arcipelago, prima fra tutte la lavorazione della pomice.
Per quanto riguarda la prolifica produzione dedicata alle storie eoliane, curata da scrittori del passato e del presente, merita una menzione particolare la “Recitazione della Controversia Liparitana dedicata ad A.D.” di Leonardo Sciascia.
Attualmente il Centro Studi ha dato inizio ad una collana dedicata agli eoliani che in vari settori con le loro attività hanno contribuito allo sviluppo delle isole. Il primo volume pubblicato tratta della realizzazione della centrale elettrica di Lipari ad opera del Comm. Bartolo Zagami.
Il Centro Studi comprende al suo interno quattro centri di documentazione relativi alla storia della pomice, al confino politico, all’immigrazione e al cinema. Inoltre, ogni anno offre una Borsa di Studio biennale a livello nazionale su tesi di laurea che parlino, a vario titolo, delle Isole Eolie.
Il 16 luglio alle ore 19,30 presso il Turmalin di Lipari, il Centro Studi attende i soci e gli amici per ricordare e festeggiare i 40 anni di attività.
Ufficio Stampa centro Studi