Vulcano - Dopo che la bambina di 4 anni si è sentita male mentre nuotava nel mare che bolle, vicino al laghetto termale, la procura della Repubblica di Barcellona ha fatto chiudere tutti i varchi di acceso.
Il provvedimento è stato firmato dal piemme Bray. Dapprima ha incaricato i carabinieri per accertare qual'era la situazione. verificato che si poteva accedere, nei vari varchi sono stati posizionati dei cartelli con la scritta "area sottoposta a sequestro giudiziario".
I sigilli apposti risalgono alla scorsa estate. L'inchiesta scattò a seguito di un eposto che segnalava che l'area in questione era stata interessata da lavori edilizi privi di autorizzazione ad opera della società "Geoterme" che gestisce la pozza dei fanghi da oltre 15 anni. Dapprima l'accesso era libero, poi dopo continue richieste, si arrivò alla concessione e con pagamento di un ticket d'ingresso di 2 euro. Dalla scorsa stagione turistica continua ad essere chiusa, nonostante il legale della società Saro Venuto dopo il sequestro, abbia presentato una istanza, affinchè si trovasse una soluzione per la gestione della struttura che a livello turistico è vitale per l'economia dell'isola. O riaffidata alla Geoterme, o al Comune di Lipari, sotto la stretta sorveglianza della procura.
Ma non venne accolta. Un'altra istanza lo stesso avvocato Venuto l'ha presentata all'inizio della nuova stagione, sempre con le stesse motivazioni, e nonostante i continui solleciti, non c'è stata risposta. Per l'indagine che vede indagati l'amministratore Conti e il tecnico Emanuele Carnevale, il piemme ha richiesto altri sei mesi di proroga. Insomma, la stagione turistica è compromessa. Si consideri che Vulcano ha anche il problema della chiusura delle piscine getermiche della famiglia Marotta di Palermo, e quindi, il danno è doppio.
In consiglio comunale più volte hanno dibattuto Raffaele Rifici, Rosalba Basile, Franco Musc arà e l'assessore Massimo D'Auria che rappresentano l'isola, invocando una soluzione alternativa che evitasse la chiusura del laghetto termale che ogni anno richiama migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo per i benefici terapeutici del fango termale. Il vice sindaco Gaetano Orto per avanzare una richiesta concreta alla procura ha affermato che "si potrà fare solamente a conclusione delle indagini". Una ventina di donne isolane e vacanziere, guidate da una signora tedesca sposata a LIpari, hanno annunciato che intendono organizzare una manifestazione di protesta recandosi nella pozza e immergenosi: "per il nostro corpo - dicono - è salutare".
NOTIZIARIOEOLIE.
di Bartolo Favaloro
Ho dovuto mollare la mia postazione e lo specchio d'acqua che mi tocca controllare da associazione.bagnanti per andare a recuperare in acqua nella zona sotto i fanghi una bambina di 4 anni svenuta che era in vacanza sull'isola con i genitori.
Aveva inalato per parecchio tempo le fumarole che - spesso da due anni senza una dovuta spiegazione da parte di personale e l'assenza di cartelli comunali nella zona sequestrata lato mare - creano questi incidenti.
Io dopo averla vista in difficoltà quando sono arrivato ho notato che si era già ripresa. I genitori che erano ormeggiati nella rada di Levante con lo yacht sono giunti con un gommone e hanno detto che andavano alla guardia medica per ulteriori accertamenti. Da quel punto era anche molto difficile poterla portare alla riva perché li è pieno di rocce scivolose e dai fanghi non si poteva salire perché chiusi.
Fortunatamente c'è stato subito un gommone e sono andati via. Dalla guardia medica hanno riferito che perlustrando lo specchio di mare con la maschera probabilmente si era umbattuta nei soffioni che salgono dai fondali o al limite aveva bevuto dell'acqua. In ogni caso, hanno accertato che stava bene.
L'anno scorso, sempre con i fanghi sequestrati, erano stati effettuati due salvataggi.
Fortunatamente é andata bene nonostante il mio ritardo per raggiungere questa zona "fuori dal lido in cui lavoro", ma non è concepibile che la zona dei fanghi posta dall'anno scorso sotto sequestro, non sia tenuta sotto controllo da qualcuno!
Dalla spiaggia libera è facilissimo entrare, è facilissimo prendersi una multa penale e in diversi casi senza regole anche sentirsi male!
23 FEBBRAIO 2021
17 MARZO 2021
29 GIUGNO 2021
Vulcano, dopo il sequestro dell'area del laghetto termale ci sono anche due indagati
Oliviero Toscani: “Una Cinecittà nelle cave di Lipari”
Il fotografo si oppone al progetto della Regione Siciliana di farne un museo: "Non lo visiterebbe nessuno, neanche i bronzi di Riace si vanno a vedere"
Il fotografo rilancia con una sua proposta: "Facciamone un posto vivo, uno studio/location da affittare ai fotografi e al cinema. Facciamone una piccola Cinecittà delle Eolie. Un museo non lo visiterebbe nessuno, come capita già alle centinaia di musei italiani.".(repubblica.it)
Eolie, Sgarbi e company "valorizzare le cave di pomice trasformandole in 'Cinecitta'
"La proposta di valorizzare le cave di Lipari trasformandole nella 'Cinecitta' delle Eolie' merita di essere ascoltata e attentamente valutata, anche perche' arriva da un grande artista internazionale come il fotografo Oliviero Toscani. Chiediamo al ministro della Cultura, Dario Franceschini, e all'assessore regionale siciliano ai Beni culturali, Alberto Samona', di aprire un tavolo per verificare se l'idea di Toscani sia percorribile e se davvero non sia piu' utile alla conservazione e alla conoscenza di un luogo cosi' bello e simbolico la decisione di trasformarlo in uno studio/location per fotografi e per il cinema". Lo affermano i deputati Michele Anzaldi (Italia Viva), Pietro Navarra (Pd) e Vittorio Sgarbi. "Rendere le cave un sito vivo per artisti - aggiungono - non escluderebbe, peraltro, la fruizione ai visitatori, come accade anche per la stessa Cinecitta', pero' avrebbe il merito di garantire una migliore conservazione e porterebbe il nome delle Eolie, della Sicilia e quindi dell'Italia ancora di piu' in tutto il mondo". (ANSA)