Vulcano – A distanza di quasi un anno il laghetto termale dell’isola eoliana continua ad essere sequestrato e prosegue l’inchiesta della procura della Repubblica di Barcellona. Nella pozza dei fanghi è stato effettuato un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici nominati dalla stessa procura per nuove verifiche, accompagnati dai carabinieri di Vulcano. Dallo scorso giugno il laghetto che per i benefici terapeutici richiama turisti da ogni parte del mondo per quasi tutto l’anno, è chiuso, con l’ingresso sigillato dai carabinieri del Noe. Tra i vulcanari e gli operatori turistici c’è grandissima preoccupazione in vista dell’imminente apertura della stagione turistica che già a marzo richiama i primi vacanzieri, che l’impianto possa essere ancora “fuori uso”, con gravissimi danni d’immagine, oltre che a livello economico, visto il momento difficile che anche l’Arcipelago sta vivendo a causa della pandemia. La società Geoterme che lo ha gestito, piu’ volte ha richiesto il dissequestro, ma l’istanza non ha avuto esito positivo.
Anche la giunta Giorgianni una volta definita l’indagine che vede già due indagati, potrebbe richiedere la gestione, per salvare la prossima stagione turistica. Secondo il capo d'imputazione "sono stati eseguiti interventi edilizi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico in assenza del permesso di costruire”. Contestato anche alla società che “avrebbe esercitato abusivamente l'attività di gestione dello stabilimento termale, in assenza della speciale abilitazione e autorizzazione prescritte dalla legge e rilasciate dalla Regione e dall'Usl; con artifizi e raggiri consistiti nell'indicare con piu' note al Distretto Minerario di Catania e all'assessorato all'Energia che il pagamento del ticket richiesto per l'accesso alla pozza dei fanghi costituiva il corrispettivo per effettuare una visita turistica dell'area e per la manutenzione ordinaria della stessa e non per l'immersione nella pozza dei fanghi e l'inalazione delle limitrofe fumarole, cosi' si procurava un ingiusto profitto consistito nell'omettere di corrispondere parte dei profitti del ticket di 4 euro all'assessorato regionale”.
Nell’isola c’è mobilitazione per sollecitare la riapertura anche con una gestione in “autotutela”. Il consigliere comunale Franco Muscarà ha già scritto anche al presidente della Regione, agli assessorati competenti ed alla procura di Barcellona: “In un momento di gravissima crisi – ha esordito - che ha investito il nostro paese la chiusura della pozza dei fanghi, rappresenta per Vulcano un’ulteriore mazzata dalla quale l’isola difficilmente riuscirà a risollevarsi”.
Anche il presidente della federalberghi Christian Del Bono si è attivato scrivendo all’assessorato regionale dell’energia ed al Distretto Minerario di Catania affinché pongano in essere “ciascuno per gli ambiti di propria competenza, ogni azione utile e necessaria a restituire in tempi brevissimi la pozza dei fanghi alla fruizione della comunità”.
Regione, Daniela Baglieri nuovo assessore all’Energia e servizi di pubblica utilità
Daniela Baglieri, comisana, è il nuovo assessore nel Governo Siciliano. La docente dell’Università di Messina sostituiisce Alberto Pierobon, sacrificato dai centristi su richiesta di Nello Musumeci che dopo l’uscita di Bernardette Grasso vuole almeno una donna in giunta.
Professoressa ordinaria in Economia e Gestione delle Imprese nell’ateneo messinese, Baglieri è anche Pro- Rettore all’Innovazione & Trasferimento Tecnologico. Baglieri è stata anche presidente della Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania.
«L'assessore Pierobon - evidenzia il presidente Musumeci - ha completato il mandato che gli avevo affidato, in qualità di tecnico, quando l'ho chiamato in Giunta: predisporre il disegno di legge sulla riforma dei rifiuti ed il definitivo Piano regionale dei rifiuti. Lo ha fatto con competenza, tenacia e trasparenza, proprio secondo le linee che gli ho indicate al momento del suo insediamento. Lo ringrazio per l'importante apporto fornito e spero di poter contare, nel futuro, su consigli e suggerimenti. Alla professoressa Baglieri, donna di alto profilo culturale, rivolgo l'augurio di buon lavoro».