Rapporto Coop 2020, il gioco stravince nel periodo di lockdown
Fondamentale e puntuale come ogni anno, il Rapporto Coop dà un quadro generale della situazione in Italia all’indomani del lockdown. Quest’anno occhio particolare ad alcune forme di intrattenimento digitale, protagoniste durante la pandemia con una crescita rapida e soprattutto senza precedenti.
Non tutti, dunque, sono usciti “indeboliti” dalla mazzata del Covid-19. Ed anzi, esistono delle categorie che paradossalmente sono uscite rinforzare dal periodo. Crescendo alla velocità della luce.
Ecco il documento per intero:
Rapporto Coop 2020. Anteprima digitale
Fase 4: Bonus e promozioni salvano il Gioco Online
Un fattore determinante per questo repentino rialzo è stato senza ombra di dubbio il prolungato periodo di tempo in cui molte persone si sono ritrovate, di punto in bianco, a casa e con aumento clamoroso del tempo libero. Da dover occupare, ovviamente. Un grande balzo in avanti è stato compiuto dai casinò online: questi hanno sfruttato molto i bonus senza deposito, appositamente messi a disposizione da molte piattaforme e che in poche parole hanno consentito al giocatore medio di poter ottenere potenziali vincite. Il tutto senza spendere danaro su tutti i siti autorizzati al gioco a distanza da parte dell’ADM. E dunque così l’Italia si è risvegliata con un modo diverso di vivere i propri spazi domestici ed ha vissuto poi un conseguente cambiamento nell’immediato periodo del post-lockdown.
Secondo il rapporto Coop, tra le altre cose, è emerso che la dimensione casalinga ha preso il sopravvento, pur non oscurando spazi per il tempo libero. Dove le attività ludiche hanno dominato. Il gaming online, stando ai dati del Report, si è affermato ed è andato aumentando il volume delle scommesse via web. Inoltre sono aumentate le connessioni.
Durante il lockdown è cresciuto il numero di iperconnessi, di età compresa tra i 14 e i 20 anni. Tutti a rischio hikiko-mori, con circa 1 milione di unità in pericolo. Tra marzo e giugno 2020, inoltre, rispetto allo stesso periodo del 2019, le chiamate al numero antiviolenza di genere hanno visto una impennata del 119%. Così come le vendite di alcolici e superalcolici, in parte spinti dalla riduzione dei consumi fuori casa e i volumi di gioco in scommesse online. Il rapporto, tuttavia, inserisce questi elementi in quella categoria definita “disagiante”. In cui finiscono anche le attività da gioco remoto, anche se non viene specificato se si tratta di operatori della filiera legale o al contrario illegale. Il gioco viene equiparato così alla vendita e al consumo di alcoli, che registrano incrementi di uso e consumo di circa l’80%.