Lipari - E' deceduta la signora Beatrice Biscotto, vedova Leone.
Gennaro, Salvatore e Bartolino Leone e famiglie sono vicini ai famigliari, in particolare alle figlie Annalisa e Mariuccia.
E' deceduta la signora Rosaria La Greca in Faralla.
Aveva 86 anni.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
E' deceduta la signora Marianna Giardina, vedova La Greca.
Aveva 89 anni.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
E' deceduta la signora Angela Scaramozzino.
Aveva 83 anni.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
E' deceduta la signora Nunziata Schiacchitano.
Aveva 89 anni.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
Si e' spenta a Sydney la signora Giuseppina Zaia, vedova Mezzapica. Ne danno I'll triste annuncio I fratelli Amalia e Onofrio che faranno celebrare una messa di suffraggio Lunedi' 25 agosto alle ore 19, nella Basilica Romana di San Cristoforo a Canneto.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
minore di Canneto.
Lipari - E' deceduta la signora Anna Saltalamacchia in Natoli.
Aveva 53 anni.
A Sydney è deceduto Angelino Natoli, nativo di Lipari.
Ai famigliari e in particolare a Mario e Tullio le nostre condoglianze.
--E' deceduta la signora Nina Mollica in Greco.
Aveva 50 anni.
In Canada è deceduto Giuseppe Manicotto, originario di Lipari.
Aveva 79 anni.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
E' deceduta la signora Adelfa Raffaele.
Aveva 83 anni.
E' deceduto Emilio Ziino.
Aveva 72 anni.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
NELLA PARROCCHIA DI SAN PIETROI FUNERALI DEL CAV. EMILIO ZIINO
A TUTTI I FAMILIARI LE CONDOGLIANZE DELLA NOSTRA COMUNITA' ARRIVEDERCI EMILIO
Don Gaetano Sardella
Caro Direttore,
mi associo alle condoglianze formulate alla Famiglia Ziino.
Aldo Natoli
Colgo l' occasione per porgere condoglianze alla Famiglia Ziino ed in particolare al carissimo amico Francesco da parte di Davide, Simona, Santina e Bartolino Ferlazzo.
Le sentite condoglianza alla famiglia Ziino dall'Assemblea Territoriale di Lipari e in particolare all'amico Ciccio, colgo l'occasione per associare al cordoglio la Famiglia Costa.
Benedetto Marcello Tedros
I Cantori Popolari delle Isole Eolie, in tutte le loro componenti, esprimono le loro più sentite condoglianze alla famiglia Ziino per la dipartita del caro congiunto Cav. Emilio, in particolare sentono di stringere a loro, in un fortissimo e caloroso abbraccio, il carissimo Francesco.
Luigi Profilio: Sono profondamente e sinceramente addolorato. Il carissimo Sig. Emilio era una persona tanto cara e immensamente buona oltre ad essere il Padre di Amici veri ed autentici ai quali mi sento affettuosamente vicino e che
abbraccio forte insieme alla loro mamma, la carissima Sig.ra Giovanna.
Bartolo Cappadona: Un saluto al Sign. Emilio una persona stupenda. Lo ricorderò per sempre.
Massimo Giunta: alla famiglia Ziino condoglianze.
Giuseppina De Maria: Quando ho saputo della dipartita del signor Ziino non volevo crederci. Una bravissima persona, ricordo ancora quando è venuto a dirigere la centrale Enel di Vulcano. Era il 1974 ed io ero ancora una ragazzina. Sempre molto gentile e disponibile con tutti. Oggi mi veniva in mente l'ultima volta che l'ho incontrato sul Corso, era contento di avermi rivisto dopo tanto tempo. Colgo l'occasione per inviare alla moglie e ai figli le mie più sentite condoglianze.
Antonio Iacullo: Il suo accennato sorriso trasmetteva serenità.... Riposa in pace.
Caterina Conti: Carissimo Emilio (scusa se arrivo in ritardo ma la tua scomparsa , per tutti i vecchi vulcanari, non può
passare sotto silenzio), carissima Sig.ra Giovanna, carissimi Francesco, Gisella e Paola, Queste parole servono a ricordare i nostri tempi eroici quando è stata messa per la prima volta la luce elettrica a Vulcano ed io, abbracciando mio padre ho pianto a lungo per la felicità dicendo addio alle candele, alle lampade ad acetilene, al motore a testa calda con il quale cercavamo di dare luce per alcune ore all'albergo dove la sera i clienti tutti insieme tiravano la corda per accendere il motore. Un addio a tutto quello. Poi finalmente la luce elettrica, insieme a te che ti aggiravi per l'isola sempre tranquillizzante e che venivi e ci risolvevi tutto e ci spiegavi tutte le cose. Caro amico, è stato un tempo felice ed indimenticabile, hai avuto ed hai una splendida famiglia dove, a parte le eccezionalità delle capacità di Gisella e Paola, hai Francesco che è un riferimento e una garanzia per tutta la nostra comunità. Egli ci ha abituato al decoro delle nostre chiese ed all'eleganza e raffinatezza dei suoi fiori. Francesco è una persona attenta, che ama il suo paese e la sua gente e si ricorda di chi è nato, di chi è morto, di quale anniversario c'è, in maniera sbalorditiva, è tuo figlio e quindi è tutto merito tuo e della sig.ra Giovanna. Padre Sardella è l'eccezionale sacerdote che noi ci ritroviamo sempre anche perché ha una spalla come Francesco. Noi continuiamo nei figli e tu ,oltre al tuo lavoro e alla tua presenza, hai ben seminato. Ti abbiamo voluto e ti vogliamo bene, a te e ai tuoi.
di Maria Carnevale
Gentile Direttore,
per quanto la riservatezza dei propri sentimenti e delle personali opinioni sia sempre preferibile all’odierno costume del tutto biasimare, pontificare o semplicemente dire, ci sono momenti in cui il bisogno di condivisione ci convince a rivolgerci a chi, come Lei, raccoglie e pubblica, e quindi veicola la “parola scritta”, che poi, volando e divulgandosi sul web, oramai autonoma nel suo divenire “parola letta”, viene diversamente interpretata a seconda di dove piomba, diventando pietra o sassolino, erba o fascio, nidificando o dissolvendosi.
Sempre comunque, essa divide o unisce.
Ed è nel senso di questa ultima ipotesi che mi accingo a proseguire.
Viviamo e soffriamo un momento di angosciante disagio morale ed economico, paralizzati, nelle nostre speranze di un futuro possibile, da scandali quotidiani di nome Expo o Mose, da violenze individuali e collettive che i giornali nazionali, più per scoop che per dovere informativo, ci propinano intrise di particolari morbosi; brancoliamo di fronte ai nostri riferimenti ideologici, finiti nel fango di ripetute corruzioni da parte dei partiti politici di appartenenza, in una società in cui magistrati indagano altri magistrati, l’Arma indaga al suo interno, le carceri straripano di coloro che dovrebbero sovrintendere all’ordine costituito e al suo governo.
Quando va bene, si respira la meschinità della guerriglia elettorale e della strumentalizzazione, e la volgarità di certa terminologia da squadrone inquina la sensibilità dei più.
Eppure qualche fiore sboccia.
Ieri, durante le esequie religiose del Sig. Emilio Ziino, ho avvertito quanto di buono possiamo ancora sentire e dare. Nella Chiesa di San Pietro, officianti tutti i sacerdoti eoliani, si sono celebrati il ricordo di un uomo buono e il lutto di una famiglia, ma da tutta quella comunità riunita si elevava particolarmente il “grazie” a Francesco. Era una muta riconoscenza per i suoi Presepi, per i bianchi Sepolcri, per i Santi festanti di fiori nelle loro ricorrenze, per lo splendore degli argenti del nostro San Bartolo, per l’organizzazione minuziosa delle processioni, per aver coadiuvato l’infaticabile Parroco, Monsignor Sardella, nel dar vita alla Chiesa, quella in muratura e l’altra, quella che abbraccia i bisogni della gente, spesso in silenzio, eppure a volte sporcata dalle maldicenze di chi non vuol capire come tanto più tristi e poveri saremmo senza di loro.
Il necrologio della Congregazione di San Bartolomeo definiva il Rag. Francesco Ziino “Sacrista della Basilica Cattedrale”; io aggiungerei “Custode”, nel senso del “custodire” i piccoli grandi riti della tradizione, i costumi del passato, parte della storia di un paese che serba l’orgoglio del suo essere stato sede vescovile.
Francesco che regala i santini, i bambinelli, i biglietti gialli e rosa per l’estrazione della statuetta di turno, che ascolta e provvede, che tutti conosce, che infonde allegria e coraggio. Presente, sempre.
Ed ecco che Lipari risponde. E si unisce al tocco lento, lunghissimo, della campana di San Pietro che chiama.
E' deceduta la signora Assunta La Greca, in Russo.
Aveva 75 anni.
Ai famigliari le nostre condoglianze.
E' deceduta la signora Erina Merenda, vedova Natoli.
Ai famigliari, i figli Rosy, Lino e al fratello Pino le nostre condoglianze.