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di Luca Del Bono

Assolutamente Bartolino, sono tornato nella mia adorata Lipari, e per proteggerci, come programmato, sono in quarantena ben isolato per un paio di settimane.

Devo pero’ ammettere che visto gli impegni intensi delle autorità e sforzi comuni per proteggerci, fin dalla partenza ho notato anche parecchie cose che non ci proteggono abbastanza, e mi preoccupano. Per esempio all’imbarcadero degli aliscafi, ho notato piu’ movimento del previsto visto il fermo / restate a casa (mi dicono ci sono pendolari…?). Credo vivamente, c’e’ bisogno di maggiore controllo, e qualsiasi persona che arriva per motivi d’urgenza o motivi previsti dalla legge dalla “terra ferma” debba andare in quarantena / isolamento, altrimenti le Isole Eolie non sono protette. Senza eccezioni.

Anche alcuni dei passaggi piu’ semplici, tipo il controllo documenti, scambi di cartaceo, penne, il POS che non funziona (la richiesta di contanti, con uno scambio di denaro) ecc non va bene per evitare il Coronavirus. Sembra ce chi crede che con la mascherina siamo protetti, non e’ assolutamente cosi, un semplice scambio, anche di materiali, puo’ trasmettere questa terribile malattia.

Ho sentito di persone che sono tornati da zone rosse, e non proprio controllati o in isolamento perbene. Forse mi hanno informato male, pero’ verificherei se si possono implementare i regolamenti piu’ intensamente, anche se so che le forze dell’ordine sono a pieni ritmi. Per esempio, anche qui, c’e’ gente che potrebbe lavorare da casa, invece continua a spostarsi sull’isola per andare in ufficio con altri colleghi… non va bene.

Credo che l'ordinanza di ieri mettendo a disposizione strutture per la quarantena sia un’ottima idea, cosi per chi arriva sull’isola e’ non ha lo spazio per isolarsi all’interno delle proprie abitazioni o con la famiglia, potrà proteggete i propri familiari e la comunità’, per isolarsi meglio. Pero’ bisogna come con qualsiasi cosa eseguirla bene per avere efficacia. Le regole sono regole e bisogna rispettarle. Mentre oggi ho avuto il modo di riscontrare il perbenismo e solidarietà di alcuni cittadini esemplerà, apprendo anche dai notiziari un inveire tra alcuni cittadini, che e’ estremamente triste in questo momento quando ci si dovrebbe aiutare per tenere il morale positivo; indipendentemente dalle difficolta’ di alcuni rapporti tra la communita', umanamente dovremmo essere piu' rispettosi (poi ovviamente c’è chi merita più di altri!) estendendo la mano al prossimo. Magari ci si puo' tornare anche al baratto per aiutare l’un l’altro in questo periodo economicamente cosi difficile.

Comunque, mi auguro veramente che alle Isole non arrivi questo virus, visto che sta infettando il mondo intero, pertanto a mio avviso bisogna essere piu’ cauti e stringenti con le regole, impostandole al massimo, in maniera collaborativa, dove autorità e cittadini possono collaborare positivamente con buon senso, per difendersi, ed avere le isole incontaminate, tutti insieme proteggendo le Eolie!

Un abbraccio.

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"A seguito dell’interessamento dell’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale della Sicilia, Roberto Lagalla", il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, "ha firmato il decreto di finanziamento per il recupero del Centro educativo e sociale del Comune di Leni nell’Isola di Salina che, da circa dieci anni, versava in condizioni di inagibilità a causa del crollo del tetto".

"L’imminente realizzazione dei lavori di ristrutturazione, affidata al Comune, consentirà di ripristinare un fondamentale punto di aggregazione sociale e culturale dell’intera isola di Salina. Ma soprattutto permetterà agli studenti isolani, nelle numerose giornate di maltempo in cui è inibita la navigazione, di svolgere le proprie lezioni o in video-conferenza con Lipari, dove normalmente frequentano gli istituti superiori, ovvero utilizzando i docenti presenti sull’isola. Si ripristina così una virtuosa consuetudine che, fin quando il centro è stato funzionante, ha contribuito a ridurre i disagi degli studenti", si legge in una nota.

“Grazie alla collaborazione tra l’Assessorato ed il Ministero - dichiara Lagalla - si è riusciti, dopo molti anni di infruttuosi tentativi, a restituire le perdute opportunità agli studenti superiori di Salina. È un piccolo ma importante segnale di tutela e salvaguardia del diritto allo studio, anche nei luoghi più piccoli e isolati. Si tratta di una buona notizia in un momento in cui la società e, con essa, la scuola avvertono forte il bisogno di segnali di ripresa e di speranza”.

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