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Lipari - Assolto per la tenuità del fatto l'ex sindaco Massimo Lo Schiavo, 47 anni, di Santa Marina Salina, è stato difeso dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "in qualità di sindaco con la fascia tricolore accedeva nell'area di proprietà di Sergio Fasulo e si posizionava davanti alla ruspa condotta da Biagio Alizzi, intimando oralmente l'immediata sospensione dei lavori non autorizzati, cosi' costringendo a fermare il mezzo, nonchè il proprietario e il direttore dei lavori Alessandro Silvestro a interrompere i lavori che disponevano dell'autorirzzazione edilizia n.23/2012. E ancora per aver offeso l'onore e la reputazione di Fasulo e Silvestro". La vicenda risale al 21 maggio 2014. 

L'INTERVENTO

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di Saro Venuto*

Gentile direttore, Ho letto il suo articolo in merito alla posizione del dott. Lo Schiavo Massimo. Lei afferma che lo stesso è astato assolto per tenuità del fatto in merito ad una vicenda che lei riassume senza poi precisare che per il medesimo fatto l’imputato è stato altresì assolto perché il fatto non sussiste in ordine all’ipotesi di diffamazione di cui all’art. 595 c.p. comma 3 , capo B) del D.C. Tengo a precisare che la formula di cui all’art. 131 c.p. bis non costituisce formula assolutoria ma semplicemente una formula che esclude la punibilità per tenuità del fatto così mantenendosi integri gli aspetti della eventuale responsabilità dell’imputo anche sotto il profilo civilistico e delle iscrizioni nel casellario. In buona sostanza il mio assistito in merito al capo A) del Decreto di Citazione a Giudizio ( ipotesi di violenza privata ex. art. 610 c.p.) si è visto recapitare una formula che lo stesso non accetta e che verrà impugnata avanti alla Corte di Appello di Messina non sussistendo alcuna responsabilità nella condotta assunta a suo tempo per come è emerso anche nel percorso istruttorio avanti alla sez. Distaccata di Lipari. In merito al capo B) sopra citato il dott. Lo Schiavo è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste. Tali precisazioni si rendono necessarie anche per completezza della notizia che viene diffusa. La ringrazio

*Avvocato

 

Assolto per la tenuità del fatto. Amedeo Giuntoli, 48 anni, residente a Lipari, è stato difeso dall'avvocato Angelo Pajno. La sentenza è stata emessa dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "si sarebbe rifiutato di dare le generalità alla guardia costiera". La vicenda risale al 29 aprile 2016. 

Assolto per la tenuità del fatto. Francesco Utano, 40 anni, di Stromboli, è stato difeso dall'avvocato Susanna La Greca. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "non avrebbe garantito le mensilità per i figli minori". La vicenda risale al 28 marzo 2014.

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Massimiliano Barone, 50 anni, di Ischia, è stato difeso dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe realizzato una piattaforma in cemento e collocato ombrelloni, lettini e sedie". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 29 settembre 2014.

Assolto perchè non si è raggiunta la prova del fatto. Natale Faralla, 56 anni, di Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Laura Saja. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "non avrebbe dato ad un lavoratore adeguate informazioni sui rischi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 12 dicembre 2014.

 Assolti per la tenuità del fatto. Gaetano Gugliandolo, 79 anni e Ernesto Gugliandolo, 43 anni, di Messina, sono stati difesi dall'avvocato Marika Ficarra. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbero realizzato un muro e un battuto di cemento". La vicenda accaduta a Lipari risale al 23 luglio 2014.

Assolto per la tenuità del fatto. Gianfranco Mento, 52 anni, di Messina, è stato difeso dall'avvocato Tancredi Traclò. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "era stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti". La vicenda accaduta a Panarea risale al 23 settembre 2015.

Non doversi procedere per il ripristino dello stato dei luoghi. Silvana Bartoli, di Santa Marina Salina è stata difesa dall'avvocato Antonio Ravidà. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe collocato due porte in alluminio". La vicenda risale all' 8 maggio 2017.  

 

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Linda Calza, 48 anni, di Milano, è stata difesa dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe realizzato una scala a chiocciola e un parapetto". La vicenda accaduta a Lipari risale al 1 gennaio 2013

Assolto per la tenuità del fatto. Giovanni Bassi, 63 anni, di Parma e residente a Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Romeo Palamara. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe acquistato vasi, anfore e frammenti risalenti all'età greco-romana del II° secolo Avanti Cristo, pru sapendo che erano di provenienza illecita. La vicenda risale al 2 aprile 2004.

Due assoluzioni alla sezione distaccata del tribunale eoliano. Salvatore Spanò, 40 anni e Giovanni Lo Schiavo, 51 anni, di Lipari, sono stati difesi dall'avvocato Marika Ficarra. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avevano occupato suolo pubblico con tavoli e sedie". Spanò è stato assolto per non aver commesso il fatto, Lo Schiavo per la tenuità del fatto. La vicenda risale al 31 maggio 2012.

 Non doversi procedere per intervenuta sanatoria. Giuseppa Vallese, 76 anni, Mafalda Vallese, 71 anni, Roberto Vallese, 74 anni di Leni e Alessandro De Fina, di Milazzo, sono stati difesi dall'avvocato Alessia Giorgianni. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "era stata efffettuata una sopraelevazione di un muro, una passerella in ferro". La vicenda risale al 14 aprile 2016.

Non doversi procedere per intervenuta sanatoria. Luciano Leotta, 74 anni, di Messina, è stato difeso dall'avvocato Carlotta Panarello. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di LIpari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato un volume con blocchi di cemento e una recinzione". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 1° dicembre 2015.

Non doversi procedere per intervenuta sanatoria. Luciano Leotta, 74 anni, di Messina, è stato difeso dall'avvocato Carlotta Panarello. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di LIpari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato un volume con blocchi di cemento e una recinzione". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 1° dicembre 2015.

Reato estinto per intervenuta riparazione nei confronti della vigilessa offesa. Raimondo Paino, 40 anni, di Lipari e Stefania Alessi, 35 anni, di Milazzo, sono stati difesi dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbero offeso l'onore e il prestigio di una vigilessa di Lipari". La vicenda risale al 17 novembre 2017.

 Assolto per insufficienza di prove. Luca Natoli, 31 anni, di Lipari, E' stato difeso dall'avvocato Angela Pino. La sentenza è stata formulata alla sezione distccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino. Secondo il capo d'imputazione "avrebbe dato fuoco ad un chiosco". La vicenda risale al 20 luglio 2014.

Assolto per la particolare tenuità del fatto. Piero Salmieri, 63 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Susanna La Greca. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata formulata dal giudice Gianluca Manca (piemme Rita Lazzara, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe occupato il demanio marittimo con un fabbricato e un terrazzino". I fatti risalgono al 28 novembre 2014.

Non doversi procedere per denuncia-querela tardiva. Antonio Profilio, 63 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Antonio Scimone. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Rita Lazzara, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe preso visione della corrispondenza dell'ex coniuge". La vicenda risale al 6 maggio 2015.

Assolto per tenuità del fatto. Domenico Giuffrè, 62 anni, di Santa Marina Salina, è stato difeso dall'avvocato Davide Bongiovanni. La sentenza è stata emessa dal giudice della sezione distaccata del tribunale di Lipari Gianluca Manca (piemme Rita Lazzara, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva occupato il demanio marittimo con ombrelloni, lettini e una pedana". La vicenda risale al 14 agosto 2017.

Sei mesi di reclusione, risarcimento danni e spese processuali. Massimo Longo, 48 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Antonella Longo. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Rita Lazzara, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "non avrebbe corrisposto le mensilità all'ex coniuge". La vicenda accaduta a Santa Marina Salina risale al dicembre 2009.  

 Assolti per la particolare tenuità del fatto. Mimmo Ziino, 64 anni e Bartolo D'Ambra, 60 anni, di Lipari, sono stati difesi dall'avvocato Onofrio Natoli. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbero collocato un gazebo in ferro". La vicenda risale al 29 dicembre 2015.

Assolti perchè il fatto non costituisce reato e perchè il fatto non sussiste per insufficienza di prove. Silvestro La Greca, 64 anni e Bartolo La Greca, 67 anni, di Lipari, sono stati difesi dall'avvocato Luca Zaia. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbero rimosso dei paletti di una recinzione impossessandosi della recinzione metallica". 

Assolta perchè non ha commesso il fatto. Zsuzsanna Szabò, 39 anni, romena, è stata difesa dall'avvocato Antonella Longo. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe acquistato un telefonino cellulare pur sapendo che era statio rubato". La vicenda risale al 19 marzo 2012.

Due mesi e 20 giorni di reclusione e 450 euro di multa (pena sospesa). Calogero La Fiura, 26 anni, di Palermo, è stato difeso dall'avvocato Luca Zaia. La sentenza è stata emessa dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesca Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "era stato trovato in possesso di 65 gr di marijuana". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 7 agosto 2017.  

Assolti perchè il fatto non costituisce reato e per insufficienza della prova. Bartolo e Silvestro La Greca, di Lipari, sono stati difesi dall'avvocato Luca Zaia. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Erano accusati, rispettivamente, di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza consistita nel rimuovere dei paletti di recinzione, nonché del reato di minaccia, oltre che del reato di furto aggravato, in concorso tra loro, della suddetta recinzione. I fatti risalgono al 16 novembre 2013.

Non doversi procedere per ripristino dello stato dei luoghi prima dell'emissione della sentenza. Mario Davide Zanghì, 36 anni, di Santa Marina Salina è stato difeso dall'avvocato Giuseppe Zanghì. La sentenza  stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato un battuto di cemento". La vicenda risale al 24 maggio 2016.

Non doversi procedere perchè il fatto non è piu' previsto dalla legge per intervenuta sanatoria. Nunziata Gallo, 69 anni, di Lipari, è stata difesa dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziaio Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato una tettoia abusivamente". La vicenda risale al 28 ottobre 2015.

Assolto per non aver commesso il fatto. Massimo Ziino, 55 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Luca Frontino. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato una tettoia con due pilastri in zona vincolata". I fatti risalgono al 24 novembre 2011.

Un mese di reclusione ed il pagamento delle spese processuali. Felice Profilio, 45 anni, di Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Onofrio Natoli. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). E' stato anche condannato al risarcimento alle parti civili che si sono costituite e difese dall'avvocato Luca Zaia. Secondo il capo d'imputazione "recava molestie ad una minore sulle utenze telefoniche". La vicenda risale al 19 novembre 2012.

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione e per rilascio dell'autorizzazione dalla Soprintendenza. Angela D'Amico, 77 anni, di Mazzarrà S.Andrea e Gaspare Sammartano, 81 anni, di Alcamo, sono stati difesi dall'avvocato Giuseppe Sgrò. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "avevano effettuato il cambio di destinazione d'uso di un locale tecnico in camera da letto con bagno in zona vincolata". I fatti accaduti a Lipari risalgono al 23 aprile 2014. 

Non doversi procedere per il ripristino dello stato dei luoghi. Luciano Ausiello, 51 anni, Pellegrino Vietri, 47 anni,  Salvatore Barraco, 47 anni, di Napoli, Michele Di Bella, 47 anni, di Zafferana Etnea,  sono stati difesi dagli avvocati Gennaro Belvini, Cristina Aglietti, Giuseppe Cusurano, Francesca Pirri e Renato Radice. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata formulata dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "in qualità di procuratore della Wind, della Vodafone, progettista e direttore dei lavori realizzavano una stazione radio sul tetto del Comune di Santa Marina Salina". La vicenda risale al 24 agosto 2015.

Non doversi procedere: il reato è stato estinto per oblazione. Carolina Tesoriero, 49 anni, di Panarea, è stata difesa dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziaio Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva occupato una porzione piu' ampia di demanio marittimo". La vicenda risale al 3 agosto 2016. 

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Antonino mandarano, 50 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "recava molestie telefoniche e con messaggi ad una donna". La vicenda risale al 7 novembre 2012.

Sei mesi di reclusione, il risarcimento dei danni e il pagamento delle spese processuali (pena sospesa). Giuseppe Cincotta, 36 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Francesco Rizzo. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "eludeva le investigazioni dei carabinieri dichiarando di non aver assisitito ad una lite". La vicenda risale al 3 dicembre 2013.

950 euro di multa. Bartolo Mandarano, 45 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Marica Ficarra. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di LIpari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "nell'attività commerciale utilizzava additivi chimici non autorizzati". La vicenda risale al 7 aprile 2016.

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Mario Cincotta, 62 anni, Stefano Mandarano, 50 anni, di Stromboli e Bruno Vincenzo Bellomo, 57 anni, di Tortorici, sono stati difesi dagli avvocato Saro Venuto, Roberto Materia e Rosario Contiguglia. La sentenza è stata pronuncioata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "in concorso tra loro realizzavano un muretto entro la fascia di rispetto del confine del demanio marittimo, in zona di interesse paesaggistico". I fatti risalgono al 1' giugno 2010.

Assolta per la particolare tenuità del fatto. Rosalba Basile, 62 anni, di Vulcano, è stata difesa dall'avvocato Antonella Longo. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "non ottemperava all'ordine dei carabinieri circa il divieto di transito per il pericolo derivante da un incendio. La vicenda accaduta a Vulcano risale all'11 settembre 2014.  

In 9 anni al maggior Comune delle Eolie presentò 63 richieste di documenti e ora dovrà pagare 258 euro piu' le spese processuali. Antonino Maniaci, 56 anni, di Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Peppe Cincotta. Il giudice della sezione distaccata del tribunale di Lipari Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino) ha sentenziato di non doversi procedere perchè il reato è stato estinto per intervenuta oblazione. Secondo il capo d'imputazione era accusato di "petulanza, ovvero aveva assunto un atteggiamento di insistenza fastidiosa, presentando numerose istanze al Comune di Lipari". Le richieste di documenti riguardavano atti di abitanti di Vulcano che lo denunciarono. I fatti vanno dal 2006 al 2015.

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Nunziata D'Alia, 70 anni, di Lipari, è stata difesa dall'avvocato Alessia Giorgianni. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Era stata accusata di illecito edilzio. La vicenda risale al 16 gennaio 2014. 

Assolto per non aver commesso il fatto. Angelo Francesco Pollastri, 70 anni, di Caponago (Mb), residente a Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Nicola Giacobbe. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "deteneva nella sua azienda prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione". La vicenda risale al 28-8-2013.

Non doversi procedere perchè il reato è stato estinto per avvenuto pagamento dell'oblazione. Valentina Bravin 46 anni, di Sacile (Pn) e Edi Stoffo, 46 anni, di Pordenone, sono stati difesi dall'avvocato Concetta Barbera. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). SEcondo il capo d'imputazione "si rifiutavano di fornire le proprie generalità ai carabinieri". La vicenda accaduta a Vulcano risale all'1 maggio 2016.

Non doversi procedere per remissione di querela. Bartolo Biviano, 78 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Romeo Palamara. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Agatino Allegra, assistente giudiziario Nino Paino). Doveva rispondere di "minacce e detenzione di un fucile senza averlo segnalato alle autorità preposte". I fatti risalgono al 24 febbraio 2015.

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Salvatore Sacaffidi, 65 anni, di San Domenica Vittoria e Salvatore Russo, 48 anni, di Agrigento, sono stati difesi dagli avvocati Elena Montaòlbano e Luca Frontino. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata emessa dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco cannavò, assistente giudiziario Nino paino). L'accusa era di illecito edilizio. La vicenda risale al 5 marzo 2010.

Non doversi procedere perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato. Pietro Nicolò, 39 anni, di Modica, è stato difeso dall'avvocato Salvatore Silvestro. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Gianluca Manca (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "al fine di avadere le imposte sui redditi per un importo pari a 154 mila 682 euro e sul valore aggiunto per un importo pari ad euro 108 mila 2788 non presentava, essendovi obbligato, le previste dichiarazioni annuali relative al periodo d'imposta 2007, in presenza di una imposta evasa superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte, alla soglia di punibilità prevista". La vicenda accaduta a Lipari risale al 31 dicembre 2008.

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