di Giulia Mietta
Si chiamava Domenico Marocchini, aveva 61 anni, nativo di Canneto-Lipari, e abitava nel centro storico di Genova, il motociclista morto ieri pomeriggio in via Milano in un incidente stradale con la sua moto. L’uomo era falegname e aveva uno studio a Borzoli. Lascia una moglie e una figlia, oltre ad altri due figli grandi avuto da un precedente matrimonio.
Poco dopo le 15 del pomeriggio in via Milano, davanti alla caserma dei vigili del fuoco e all’incrocio con via Albertazzi un uomo intorno ai 60 anni è morto in un incidente stradale mentre viaggiava a bordo della sua moto, una Guzzi.
Sul posto, poco dopo, è arrivata un’automedica, con i militi dell’ambulanza, ma non c’era niente da fare. Il motociclista era deceduto sul colpo.
Al momento sono in corso indagini della sezione infortunistica della polizia municipale per capire quale sia stata la dinamica dell’incidente. L’uomo è finito contro un marciapiede, cadendo, probabilmente dopo una brusca frenata i cui segni sono ancora visibili sull’asfalto, ma non è escluso che coinvolto nell’incidente possa essere stato un altro mezzo che magari ha costretto la vittima a modificare improvvisamente la sua guida. Se così fosse, ad ogni modo, lo si potrà capire anche dalle numerose telecamere di sorveglianza presenti nella zona.(genova24.it)
Ai familiari le condoglianze del Notiziario
IL CORDOGLIO
di Angelo Sidoti
Non trovo le parole. Sono letteralmente sconvolto. Caro Domenico non dovevi farlo… sei andato via senza nemmeno poter festeggiare con Noi il Santo Natale e scambiarci gli auguri.
Quante volte ci siamo ritrovati insieme a tutti gli amici Cannetari al Ristorante di Demetrio a Rottofreno. Arrivavi sempre in ritardo ma non dimenticavi di portare con te una teglia di focaccia genovese da dividere con i tuoi amici. Eri proprio il fratello più grande di Noi.
Non sono riuscito nemmeno a farmi un giro con te con le nostre moto lungo le coste liguri.
Mi mancherai tanto e mancherai a tutti Noi che abbiamo trascorso con te momenti particolari, pieni di ricordi della nostra gioventù, di amore per la nostra terra e di battute che ci facevano sorridere insieme.
Momenti particolari, unici che cercheremo di rivivere mantenendo vivo il tuo ricordo nei nostri cuori.
Ciao Domenico riposa in pace (sempre a capo tavola tu u frati chiù ranni)
Giovanni Ferlazzo
Non ci posso credere. Non ci voglio credere. Vederti così felice di essere insieme, di ritrovarci, di tuffarci nel passato....giá: nel passato. Perchè per te questa vita di merda ha deciso che non ci sarà più futuro. Ti voglio bene. Mi mancherai e queste cene non potranno mai
essere più come prima. Vola più in alto Domenico.