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di Francesca Alascia

Violenza sessuale su quattro bambine, non andrà in carcere un trentanovenne di Panarea, in virtù del vincolo della continuazione dei reati. S.C., 39 anni, che per ben due volte ha patteggiato la pena di un anno e otto mesi di reclusione, accumulando complessivamente quaranta mesi, per i reati di abusi sessuali nei confronti di quattro bambine in vacanza sull’isola, ha ottenuto una sensibile riduzione della pena finale a causa del riconoscimento del vincolo della continuazione dei reati di violenza sessuale.
La decisione è stata presa dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Fabio Gugliotta, su richiesta degli avvocati difensori, Simone Giovannetti e Salvatore Puleo. Per effetto di ciò, l’uomo, ristretto ai domiciliari dallo scorso dicembre, è tornato in libertà perché ha ottenuto la sospensione della pena finale, rideterminata a seguito del riconoscimento del vincolo della continuazione dei reati, in due anni di reclusione.

L’imputato, a seguito dell’incidente di esecuzione effettuato in Tribunale a Barcellona, non andrà pertanto in carcere, come previsto dalla legge per questo tipo di reati. I legali hanno assicurato che il trentanovenne ha iniziato un ciclo di terapie presso il servizio di salute mentale dell’ospedale di Lipari. Gli abusi sessuali risalirebbero all’estate del 2016 ai danni di tre diverse bambine che si trovavano in vacanza sull’isola e sarebbero stati consumati in una zona dove si trovavano ancorate delle imbarcazioni. L’altra violenza sessuale sarebbe stata compiuta nel dicembre del 2015 ma, scoperta solo successivamente, nei confronti di una piccola di appena tre anni, che secondo l’accusa sarebbe stata palpeggiata a seguito di un disgustoso “gioco del dottore”.

I genitori della minore, che ignari avevano affidato temporaneamente la bambina all’uomo, si sono accorti dell’abuso subito, solo tempo dopo perché la bimba, incontrandolo sull’isola avrebbe avuto paura ed avrebbe iniziato a piangere. Da qui scattarono le indagini, che portarono alla sua condanna. Le due sentenze di patteggiamento divenute definitive furono emesse l’1 marzo 2017 ed il 28 marzo 2018.

NOTIZIARIOEOLIE.IT 21 DICEMBRE 2017

Panarea - Nella mattinata odierna, i Carabinieri di Milazzo in ottemperanza all'ordinanza di misura cautelare emessa dall'Ufficio del G.I.P presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Capo Emanuele Crescenti, si sono trasferiti nell'isola delle Eolie con la motovedetta e hanno tratto in arresto un 38enne, già noto alle Forze dell'Ordine, perché ritenuto responsabile di atti sessuali con minore, aggravato per essere stato commesso in danno di una persona minore degli anni dieci.
L'articolata attività d'indagine, protrattasi per diversi mesi, durante la quale la vita e le abitudini dell'arrestato sono state oggetto di attento e continuo monitoraggio, unitamente ad indispensabili consulenze psicologiche svolte, hanno permesso di acquisire numerosi ed oggettivi riscontri che hanno portato a delineare, a carico dell'uomo, la pesante accusa di atti sessuali con minore aggravata, compiuta nel dicembre 2015, ai danni di una minorenne che gli era stata affidata ed approfittando della fiducia che gli era stata accordata.
In particolare l'uomo, approfittando del rapporto di fiducia che intercorreva con la famiglia, rimasto da solo con la fanciulla di appena cinque anni, nel simulare il gioco del dottore e l'ammalato la palpeggiava, baciandole le parti intime. La bambina, successivamente confidava alla madre l'episodio. Ricevuta la denuncia nel mese di ottobre 2016, i Carabinieri coordinati dal Sost. Proc. Dott.ssa Sarah Caiazzo, avviavano tempestivamente le indagini, che con accertamenti tecnici, ascolto protetto della vittima e riscontri alle sue dichiarazioni, raccoglievano gravi indizi di reità a carico del 38 enne C.S.
I prevenuto, dopo le formalità di rito, su disposizione dell'A.G. mandante è stato condotto presso la sua abitazione al regime degli arresto domiciliari.

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