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C‘era una volta Marina Lunga, l’antica “Marina di San Niccolò”. Una lunga e larga spiaggia di sabbia scura su cui prospettava un ininterrotta cortina di case per lo più abitate da pescatori o da gente che aveva a che fare col mare e con i traffici marittimi. Ci abitava anche il mio bisnonno materno - padrone marittimo e maestro di navigazione a vela - che da Torre del Greco negli ultimi anni dell’Ottocento era approdato a Lipari e ci era rimasto, innamorato delle Eolie e di una bella isolana. Sulla spiaggia c’erano, tirate a secco, le barche dei pescatori che passavano i pomeriggi a rammendare reti e a riparare nasse ed infine a calatafare le imbarcazioni o a prepararle per la pesca notturna dei totani. Su quella spiaggia, nonostante la presenza della vicina banchina del porto, si poteva fare il bagno, anzi era proprio quello il posto deputato per i bagni di mare dei Liparoti e dei primi turisti arrivati nell’isola. Per alcuni anni c’è stato persino un lido in piena regola, di cui non ricordo più il nome, di fronte alla grande “Villa Liberty”, un unicum nella sequenza uniforme e dimessa delle case affrontate alla spiaggia.
Sto parlando della seconda metà degli anni Sessanta dell’ormai secolo scorso. In tutti i modi, mai, per quanto io mi ricordi, la Marina ha costituito la passeggiata a mare dei Liparoti, e dei primi turisti, che preferivano di solito deambulare sul Corso Vittorio Emanuele( le famose “vasche”), ed in casi speciali, come la festa di San Bartolomeo, intrattenersi nella Piazza di Marina Corta. Ricordo invece la fila delle vacche che scaricate in malo modo(ed è un eufemismo!) sul molo sotto il Monastero, passavano sotto il mio balcone, destinazione Macello che si trovava oltre la chiesa di Porto Salvo,dove oggi c’è la postazione dei Vigili del Fuoco: un’immagine che ancora mi fa stare male.
Oggi a Marina Lunga è tutto cambiato. Le barche dei pescatori sono scomparse e con loro anche i pescatori e in quel poco di spiaggia che rimane vige il divieto di balneazione perché alle tante navi che attraccano alla banchina si sono aggiunti gli aliscafi il cui arrivo e partenza da anni non avviene più a e da Marina Corta. Questa, negli intendimenti degli amministratori della Cosa Pubblica, sarebbe dovuta diventare il salotto buono di Lipari, sul modello, suppongo, della famigerata Piazzetta di Capri. Cosa che non è mai avvenuta ed è difficile che avvenga mai, data l’incongrua pavimentazione realizzata (ponticello compreso) completamente decontestualizzata rispetto all’intorno e gli ingombranti gazebo in ferro e vetro dei bar che ottundono le belle facciate dei palazzotti che fronteggiano il mare.
Intanto Marina Lunga è diventata zona portuale a tutti gli effetti ed il traffico marittimo è reso ancora più consistente dalla presenza dei tanti pontili per le barche e gli yacht da diporto. Tutto normale per un’ isola la cui economia si basa ormai esclusivamente sul turismo. Ma lo stato in cui versa Marina Lunga (e in verità tutta l’isola) è in totale disaccordo con questo intendimento. Dell’antica cortina edilizia che corona la spiaggia poco è rimasto di autentico, alcune case sono in stato di rudere, moltissime hanno subito interventi poco attenti alla loro facies originaria: colpiscono le verande e le altane in alluminio anodizzato e le ringhiere panciute che si riferiscono ad una tipologia presente nelle case “più nobili” dell’isola, quelle della zona di Marina Corta e di corso Garibaldi. Come se non bastasse, da qualche anno, nel tentativo di proporre un lungomare per passeggiate (una sorta di Croisette liparota), è stato costruito un muretto continuo che divide la strada dalla spiaggia, senza però che ci si sia posti alcun problema riguardo la delicata idrografia della zona dove i vari vicoli che prospettano sulla Marina avevano la funzione di convogliare a mare le acque delle colline e dei timponi alle spalle della cortina edilizia. Tenuto presente che la strada è stata sopraelevata rispetto al livello originario della cortina edilizia - me la ricordo così fin dagli anni Sessanta- la conseguenza è che sono frequenti gli allagamenti dei vani bassi delle case che in alcuni casi rimangono non allineate alla quota stradale.
In conclusione data la nuova, e ormai irreversibile funzione di sito deputato all’accoglienza turistica, Marina Lunga meriterebbe un’attenzione maggiore da parte degli amministratori di turno. Non può bastare certo un’auspicabile ottimale gestione della raccolta differenziata, che pure questa estate ha dato i suoi frutti evitando la iattura degli antiestetici e antigienici cassonetti. Va detto però che le positività riscontrate per Marina Lunga non sono egualmente rilevabili in altre parti dell’isola, nel centro storico e sopratutto nelle zone interne, da San Leonardo a Quattropani .
Un’ oculata messa a punto degli equilibri idrogeologici, una cura maggiore degli antichi edifici esistenti nonché la riproposizione, anche nelle case di nuova edificazione, degli elementi costruttivi ed ornamentali che da sempre hanno caratterizzato la cortina edilizia attraverso l’obliterazione degli interventi incongrui più eclatanti, riconsegnerebbe la Marina ad una rinnovata dignità estetica ripristinando nei limiti del possibile lo spirito del luogo. Un’operazione che, sono convinta, piacerebbe molto ai diportisti ospiti dei numerosi moli di attracco che sono una buona fetta del turismo di qualità cui le Eolie, dichiarate Patrimonio dell’Umanità, dovrebbero puntare. Un nuovo look dunque per la Marina che potrebbe costituire un vero e proprio volano per l’avvio di una nuova imprenditorialità privata con la creazione di nuovi esercizi commerciali di servizio al turismo nautico cui il vecchio borgo dei pescatori è stato scientemente votato.
La recente, sconvolgente, scoperta, a circa 10 metri sotto il livello del mare,nella zona dell’attracco degli aliscafi, di cospicui resti dell’antico porto romano in uso fino al IV secolo d.C.(una banchina lunga 160 metri e larga 60 ed un ampio porticato a colonne) potrebbe inoltre costituire un elemento di grande forza per la messa in valore della Marina, realizzando, quantomeno una cartellonistica esplicativa della specificità del sito in attesa che l’ambizioso progetto della Soprintendenza del Mare, quello di un tunnel sottomarino trasparente che permetta a tutti di visualizzare gli importanti resti ritrovati, venga realizzato: un’utopia vera e propria in un’isola dove non si riesce a trovare una degna funzionalizzazione alle dismesse fabbriche delle pomici e neppure alle antiche terme di San Calogero. Nel frattempo - chiedo - non è che il continuo via vai degli aliscafi farà in modo che dell’antico porto sommerso non rimanga neppure una traccia?
*Già direttrice della Reggia di Caserta e della Certosa di Padula
Lipari – Nelle Eolie la stagione turistica va avanti a gonfie vele con i vacanzieri che continuano a frequentare le sette isole. Anche stranieri. Il problema però è che da metà settembre sono state dimezzate le corse degli aliscafi da e per le sette isole dell’Arcipelago. E così come è accaduto stamane i turisti arrivati a carovane a Milazzo non hanno trovato posto sui pochi aliscafi di linea della Liberty Lines e sono andati via.
La storia si ripete ogni anno. Le quattro amministrazioni comunali di Lipari, Malfa, Santa Marina e Leni, la federalberghi, gli operatori turistici hanno sempre richiesto alla Regione di protrarre le corse di linea estive almeno fino a fine settembre, ma purtroppo senza successo. Per questa stagione l’assessore regionale dei trasporti Marco Falcone la proroga l’ha data fino a metà settembre. Se non ci fosse stata, già i primi giorni di settembre scattavano le corse invernali.
La ristoratrice Dominga Monte, delegata provinciale della Confesercenti, non ci sta “Pensavamo di chiudere come sempre la nostra attività a fine settembre e invece per le richieste che abbiamo andremo avanti fino a ottobre e forse anche a novembre. Ma non è normale che già vi siano solo le corse invernali degli aliscafi”.
LIPARI - Nelle Eolie la stagione turistica va avanti, ma da metà settembre sono state dimezzate le corse degli aliscafi da e per le sette isole dell’arcipelago.
E così accade che i turisti arrivati a Milazzo spesso non trovano posto sugli aliscafi di linea. Anche negli scorsi anni si era verificata una situazione simile.
Le quattro amministrazioni comunali di Lipari, Malfa, Santa Marina e Leni, la federalberghi, gli operatori turistici chiedono alla Regione di spostare almeno a fine settembre il nuovo calendario dei collegamenti. Per questa stagione l’assessore regionale dei Trasporti, Marco Falcone, ha stabilito una proroga di alcuni giorni, scaduta il 15 settembre.
La ristoratrice Dominga Monte, delegata provinciale della Confesercenti, dice: “Pensavamo di chiudere come sempre la nostra attività a fine settembre, invece per le richieste che abbiamo andremo avanti fino a ottobre e forse anche a novembre. Ma non è normale che già vi sia in atto il calendario invernale”.(ANSA)
L'INTERVENTO
Il passaggio dagli orari estivi a quelli invernali e viceversa nei collegamenti marittimi con le isole minori rappresenta da sempre grosse difficoltà per visitatori e residenti. Il presidente di Federalberghi Eolie e Isole minori Sicilia, Christian Del Bono, stigmatizza l’assenza di interventi straordinari volti a compensare le minori corse a seguito dell’adozione degli orari invernali. Sottolinea inoltre e ribadisce le proprie preoccupazioni per l’impostazione del nuovo bando.
Come era prevedibile e come avevamo avuto modo di segnalare già da fine agosto ma lo facciamo ogni anno, evidenzia Del Bono, il passaggio dagli orari estivi a quelli invernali – nonostante la proroga di qualche giorno – sta creando non poche difficoltà sia ai residenti sia ai pendolari sia ai numerosi visitatori che come d’abitudine in settembre scelgono le isole come meta delle loro vacanze. La questione riguarda in particolare le Isole Eolie ma ha investito anche l’arcipelago delle Egadi.
Siamo ben consci dei limiti imposti dal miope contratto di affidamento dei servizi marittimi in essere ma non possiamo non disapprovare l’assenza di misure straordinarie volte a porre rimedio a simili disagi. Si tratta di costi enormi a carico delle nostre comunità sia in termini di tempo e servizi spesi sulla terra ferma sia per il notevole danno di immagine subito a causa dei disagi ai quali sono sottoposti i visitatori chiamati a sopportare costi extra per coincidenze e aerei/treni persi.
Abbiamo, inoltre, partecipato attivamente ai tavoli di concertazione, propedeutici alla stesura della “Rete integrata dei servizi pubblici di trasporto marittimo con le isole minori”, dove è stata finalmente recepita la necessità di una media stagione. Rimaniamo invece particolarmente dubbiosi e preoccupati sia per l’attribuzione di risorse ad alcune tratte di minore interesse a scapito di altre sia sugli itinerari orari che in alcuni casi risultano particolarmente penalizzanti nella bassa e media stagione. Tutto ciò, sottolinea Del bono, ci lascia perplessi e rammaricati a fronte di precise segnalazioni sottoposte nel corso delle consultazioni e chiediamo che la politica si attivi a riguardo.
LA NOTA DELLA LIBERTY LINES
Liberty Lines è al servizio dei territori in cui opera, in accordo con la Regione. La compagnia attende disposizioni ed è pronta a mettere i propri mezzi a disposizione in caso di una proroga dell'orario estivo o comunque di variazioni di orari che favoriscano un prolungamento della stagione turistica e un incremento dei collegamenti.
I NUOVI BANDI DELLA REGIONE PE I TRASPORTI MARITTIMI CHE GIA' SUSCITANO CRITICHE
Il presidente della commissione comunale trasporti Fulvio Pellegrino ha convocato una riunione per giovedì 30 settembre alle ore 10 per dibattere la questione.
Disservizi nei collegamenti con le isole minori e bandi in scadenza, M5S chiede audizione all’Ars
“Continuano ad arrivarci segnalazioni relative a disservizi nei collegamenti con le isole minori. Le difficoltà per residenti e turisti sarebbero persino aumentate col passaggio dagli orari estivi a quelli invernali. Ci sembra doveroso dare risposte ai cittadini. Per questo abbiamo inoltrato richiesta di audizione alla presidenza della commissione Trasporti dell’Ars”
Lo afferma la deputata M5S all’Ars, Roberta Schillaci.
“Per la verità – dice Schillaci – si tratta di un sollecito di richiesta di audizione, visto che l’ avevamo presentata già due volte nei mesi scorsi. Sarà l’occasione anche per esaminare i bandi pubblicati dalla Regione in scadenza a novembre”.
All’audizione è stata richiesta la partecipazione dell’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Falcone, del dirigente generale dello stesso Dipartimento, Bellomo, e delle rappresentanze sindacali.
Con l’annuncio dei vincitori si chiude la XV edizione del SalinaDocFest sul tema “Paure Sogni Visioni”.
La giuria, composta da Catherine Bizern (Cinéma du Rèel), François Caillat (regista) e presieduta da Richard Copans (Les Film d’Ici), ha conferito il Premio Tasca d’Almerita per il miglior documentario a Il Palazzo di Federica di Giacomo presentato al festival in anteprima regionale.
La giuria nell’attribuire il premio si è così espressa:
Il film che noi abbiamo scelto è una proposta generosa e affascinante, un film corale che chiama in causa la storia del cinema. Ci fa incontrare una comunità che si è fondata sulla fede assoluta nel cinema e che attorno al suo protagonista ha passato la propria giovinezza girando un film come fosse un capolavoro. Cosa resta oggi delle loro vite dopo che l’utopia si è dissolta nel tempo?
I giurati hanno inoltre assegnato una menzione speciale a The Blunder of Love di Rocco di Mento in anteprima regionale perché è:
Un film che racconta la mitologia di una famiglia: quella del regista. una storia, al contempo, di amore folle e di odio, di ricordi e di rimozione, di certezze e di dubbi. Ovvero la materia complessa e contraddittoria che caratterizza lo spessore delle nostre vite.
Il Premio Signum 2021 della Giuria Studenti va a Naviganti di Daniele De Michele “Donpasta”, presentato in anteprima regionale. Ad assegnare il premio alcuni studenti dell’educandato scuola Maria Adelaide di Palermo e con loro gli allievi dell’Istituto Isa Conti, Eller Vainicher di Lipari.
Per essere riuscito, con l’abilità costruttiva di un ostinato visionario, a suggerire nuove soluzioni che diano spazio e respiro all’arte, nelle sue diverse forme, intesa come linguaggio universale, ma anche come terapia per il corpo e l’anima, necessaria a superare e lenire l’attuale periodo di disagio emotivo ed esistenziale che stiamo attraversando.
Tra i partner tecnici dell’edizione 2021 del festival anche MYmovies.it che, grazie alla sua piattaforma, permetterà di raggiungere spettatori appassionati in tutta Italia. Una scelta, da parte del festival, volta ad ampliare la platea degli amanti del documentario narrativo italiano e internazionale.
L'intervento
di Christian Lampo
La Bellezza della Cultura, può Salvare e far Rinascere le nostre Isole?
Ripartire, dopo un periodo nefasto e segnato dalla Pandemia, sfruttando i Tesori della nostra Terra. Ma per farlo, occorre una sinergia, tra tutte le componenti attive presenti, all'interno della Regione Siciliana e del Territorio Eoliano, affinché si dia vita, ad una efficiente cabina di regia, capace di promuovere e pubblicizzare adeguatamente, le Bellezze Culturali, Ambientali, Architettoniche, Artistiche e soprattutto, agevolare e sostenere, tutte quelle iniziative Culturali ed Artistiche, che vengono organizzate nel nostro Arcipelago, attraverso una campagna, in grado di sensibilizzare e divulgare tutte le manifestazioni e le attività di cui le Eolie sono ricche, favorendo così, il cosiddetto turismo interno e di prossimità. L’obiettivo comune, deve essere quello di far conoscere le Eolie, ai tanti Siciliani che, ignorano le Nostre Bellezze, le nostre Ricchezze.
A tal proposito, mi permetto di sottolineare un evento artistico che, in questi giorni ha alzato il sipario nella splendida cornice dell' Isola di Salina. Il Salina Doc Fest 2021, un festival Internazionale del Documentario Narrativo, che si è tenuto in questa settimana, (dal 15 al 18 settembre c.a.) e che ha avuto, come scopo primario, quello di promuove la rinascita del documentario narrativo, rivolgendo l’attenzione ed i riflettori, sulle problematiche degli abitanti dell’arcipelago Eoliano, al fine di fornire un contributo, alla crescita sociale e culturale di tutti gli abitanti di Salina e non solo. Parola d'ordine "Valorizzare le Bellezze del Territorio".
Sicuramente è stata questa, la musa ispiratrice di Giovanna Taviani, ideatrice e fondatrice del Festival nel lontano 2007, con il sostegno della Sicilia Film Commission e del Mibact Direzione Cinema, in collaborazione con l’associazione Salina Isola Verde e con i comuni di Santa Marina Salina e Malfa. Da allora, con uno storico di oltre 1.500 film iscritti e 400 proiettati, 1.000 tra registi e produzioni provenienti da 12 paesi, 200 giornalisti accreditati, 700 ospiti speciali, si è affermato tra gli eventi di punta per il cinema documentaristico internazionale, riuscendo in pieno, nella valorizzazione di quanto le Eolie hanno da offrire, riqualificando i luoghi, i siti, e tutti quegli eventi che rappresentano una vetrina adeguata al rilancio del turismo destagionalizzato. Cala dunque il sipario, sull'ultima edizione del Salina Doc Festival, ma è solo un arrivederci al prossimo anno, con tanta voglia di stupire, coinvolgere con un' offerta ancora più ricca di contenuti e di opportunità.
Loro ci sono da sempre. Sono l'oro delle Eolie. Le gemme dell'amore più fotografato. Il simbolo della preistoria, del richiamo selvaggio del mare e per un mare dei ricordi. Due faraglioni, due simil scogli vivi dove la natura si crea sopra e sotto ma anche accanto. Il richiamo é il dovere al loro rispetto che isolani e forestieri devono continuare a nutrire per loro e simbolicamente per tutti i popoli del mondo. Un simbolo di fede e di forza della natura in giro per il mondo. Sono l’unica pezzo d’intoccabilità delle Eolie. Al momento! Salvo che qualche associazione culturale ci faccia una sosta sul percorso degli aperitivi con vino bianco in nero.
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Quali sono le isole più belle del mondo? A sancirlo è il World Best Awards che anche quest’anno ha stilato una lista delle 25 isole da non perdere e premia, come nel 2020, la Sicilia, inserendola nella top ten delle più belle di tutto il pianeta. A premiare la nostra isola sono stati gli utenti che ogni anno partecipano al sondaggio indetto da Travel + Leisure.
La rivista ha infatti chiesto ai lettori di valutare le esperienze di viaggio in tutto il mondo e di condividere le opinioni su città, hotel e isole, misurandole in base ad attività e attrazioni, bellezza naturali, spiagge, cibo e accoglienza.
La Siciliam insomma, anche nell’edizione 2021 del World Best Awards ha conquistato gli utenti e i turisti di tutto il mondo, anche se è la Grecia il paese col maggior numero di presenze in classifica con Mílos, al primo posto, e Folegandros, al secondo.
Due isole italiane premiate: Sicilia e Sardegna L’Italia ha conquistato ben 2 posizioni tra le 25 isole più belle del mondo. La Sicilia è nella top ten, quest’anno addirittura al 6° posto. Nella classifica troviamo anche la Sardegna, in 16esima posizione.
Qui di seguito la classifica delle 25 isole più belle del mondo:
Mílos, Grecia Folegandros, Grecia St. Vincent and the Grenadines Madeira, Portogallo Andaman Islands, India Sicilia Koh Samui, Thailandia Bali, Indonesia Isola di Hawaii Galápagos, Ecuador Kauai, Hawaii Maui, Hawaii Santorini, Grecia Maldive Hvar e Dalmazia, Croazia Sardegna Harbour Island, Bahamas Aruba Palawan, Flippine St. Lucia Maiorca, Spagna Anguilla Eleuthera, Bahamas Seychelles Sri Lanka
Le statistiche dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, il rapporto dell’istituto indipendente di studi e di ricerca Scenari Immobiliari e pure le analisi fatte con strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati: Genova è regina nella ripresa del mercato immobiliare. I prezzi sono aumentati in media del 6% a metro quadrato. E le proiezioni nazionali prevedono un nuovo balzo per il prossimo anno, grazie alla posizione strategica e grazie allo smart working.
ISOLA EOLO
Invano.
Invece addormentati sul bisolo del “bagghiu”
sotto la loggia profuma d'uva
e circondata da maestose api,
si appisola il mondo
che guarda oltre il mare.
Si sognano antichi velieri
con buoni pirati sciabolati.
Tutti figli di un vento
padrone dell'isola.
Eolo c'é e respira.
Calde giornate senza stagione
offrono silenzi e ondate di schiuma
figlia di un cavallone imbizzarito
che corre senza fatica.
CONTROCORRENTEOLIANA: FUTURO
Il vero futuro delle Eolie é il loro passato. Qualche gruppo di studiosi dovrebbe analizzare, dopo i totani e animali vari, anche il comportamento degli abitanti per capire chi é tenuto sotto pressione e chi crea pressione. Nello spazio di mezzo si capirebbe chi ha studiato sui libri e chi sulla vita, chi per fregare e chi per ricordare la vera cultura con e senza. Anche questo é futuro.
VERO&FALSO
-Politico eoliano reprime.
-Elettore eoliano esprime.
-Stromboli sarà protetta.
-Panarea avrà un protettore.
-Vulcano cerca un rettore.
-Lipari organizzza spettacolo con la cantanta Rettore Donatella.
-Salina avrà 3 dame.
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Questa è la vita accanto al vulcano Stromboli, in attività permanente
“È conosciuto come il 'gigante buono', che ogni anno attira migliaia di turisti da tutto il mondo; siamo pieni, un boom senza precedenti”, racconta all'ABC il direttore di un quotidiano locale
«Per riferirci al vulcano lo chiamiamo sempre 'Iddu' (it). Lo consideriamo e lo chiamiamo anche il "gigante buono". Vivi con lui e ti fidi ciecamente. 'Iddu' è uno in più sull'isola, anche lui fa parte della famiglia perché rappresenta la nostra ricchezza. Parliamo chiaro: per colpa sua i turisti vengono a Stromboli tutto l'anno”, racconta all'ABC Bartolino Leone, direttore de 'Il notiziario delle isole Eolie', quotidiano locale dell'arcipelago eoliano, che segue da vicino anche le notizie del vulcano di La palma.
Come fai a vivere vicino al vulcano? Non hai paura? Cosa ti costringe a vivere vicino a un vulcano in attività permanente? Sono queste le domande più ascoltate dagli abitanti che stanno vicino ai vulcani e in particolare dai circa 400 cittadini di Stromboli (possono soggiornarvi circa 5.000 in estate), una delle isole più belle dello spettacolare arcipelago vulcanico delle Eolie, dichiarata Sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, situato a nord della Sicilia, sul Mar Tirreno. Con una superficie di 12,6 chilometri quadrati, l' omonimo vulcano emerge sull'isola di Stromboli , uno dei vulcani più attivi del pianeta. Da almeno 2500 anni la sua attività eruttiva è permanente.
Il vulcano Stromboli si eleva a 924 metri sul livello del mare, ma la sua altitudine dal fondo dell'oceano è di 2.000 metri. Le sue fontane di lava e fuoco possono essere viste da lontano, soprattutto di notte. Per questo Stromboli è chiamata 'il faro del Mediterraneo' ed era vista come amica da Greci e Fenici, Romani e Cartaginesi.
Stromboli ed Etna, in simbiosi
Il vulcano Stromboli ha un'attività parallela all'Etna. Entrambi hanno segnato in modo indelebile e continuano a farlo nella storia della Sicilia e dell'arcipelago eoliano.
I siciliani esprimono la stessa familiarità e rispetto che Stromboli ha per il suo vulcano sull'Etna. Curiosamente lo chiamano al femminile: 'Idda' (lei), perché il riferimento è la Montagna , che viene percepita come una madre, madre natura, che i siciliani amano perché impone la sua maestosità e bellezza. 'Iddu' e 'Idda' vivono come in simbiosi, come due gemelli, circondati da leggende. "Quando c'è un'eruzione sull'Etna, lo Stromboli risponde, e viceversa", dice Bartolino Leone. Infatti le attività dei due vulcani sono definite stromboliane [il vulcano stromboliano, come lo è anche alla Palma, si caratterizza perché le sue eruzioni esplosive non sono continue e non emette lava in modo continuo]. A Stromboli l'eruzione di lapilli incandescenti e magma termina lungo la 'Sciara del Fuoco'. Poi questo fiume di lava arriva anche al mare, così diventa uno spettacolo davvero incredibile che attira ogni anno migliaia e migliaia di turisti da tutto il mondo”, spiega Leone.
La grande villa di Dolce & Gabbana
L'isola di Stromboli e il suo vulcano sono stati evocati dalla letteratura e dal cinema. Divenne particolarmente famoso negli anni Cinquanta dopo che Roberto Rossellini girò 'Stromboli: Tierra de Dios' (1949), con Ingrid Bergman , sua compagna per anni. Qui è nato il suo amore ardente. Ci sono ancora targhe e foto sull'isola per ricordare gli episodi del film, e il locale più famoso è il bar di Ingrid. Molto si è parlato anche di Stromboli in quanto residenza estiva di Dolce & Gabbana sin dagli anni Novanta. I due stilisti hanno ospitato qui grandi feste e ospitato personaggi famosi, tra cui Madonna, Naomi Campbell e Tom Cruise.
«Madonna ha parlato - come tutti - con 'Iddu'. Lo senti parlare [il vulcano], e quando sta zitto vuoi che parli ancora con le sue eruzioni. Il vulcano ti trasmette energia, potenza. Non abbiamo mai avuto paura. Tom Cruise chiedeva ogni giorno di fare un'escursione. E tutti andarono matti, naturalmente, per l'escursione pomeridiana con una piccola imbarcazione verso l'altra parte dell'isola per contemplare la 'sciara di fuoco', il ruscello di fuoco, prima della consueta partita a carte", dissero Dolce e Gabbana quando a Un paio di anni mettono in vendita la loro magnifica villa a sei milioni e mezzo di euro, che si estende su poco più di 500 mq, di cui 235 corrispondono alla casa, che ha 7 stanze, ognuna con un colore diverso; e 300 mq per giardini e terrazzi e una spiaggia privata.
L'hanno messo in vendita quasi in concomitanza con la violenta eruzione del vulcano Stromboli, iniziata il 3 luglio 2019, provocando una vittima. "Era come essere all'inferno, con una pioggia di fuoco che cadeva dal cielo", disse il parroco di Stromboli, all'epoca Giovanni Longo . Il religioso ha sempre ripetuto, e continua a dirlo ancora oggi, che "non ho mai avuto paura del vulcano, e nemmeno gli isolani".
Lo conferma la realtà attuale di Stromboli. La passione che suscitano l'isola e il suo vulcano è più forte del possibile timore di un'eventuale violenta eruzione. La villa di Dolce e Gabbana, infatti, è stata venduta nel dicembre 2020 quasi allo stesso prezzo a cui era stata messa in vendita: sei milioni di euro. È stata acquistata da un imprenditore italiano.
"boom" turistico
Il coronavirus non ha fermato il turismo nell'isola. “Questa estate abbiamo avuto un boom turistico senza precedenti in tutto l'arcipelago eoliano e a Stromboli in particolare. Siamo pieni di turisti. Le previsioni sono ancora molto buone per ottobre e fino a metà novembre", spiega Bartolino Leone. Dalla sua esperienza descrive l'emozione provata dai turisti che vengono a contemplare la bellezza di Stromboli: “Attualmente è possibile scalare il vulcano solo fino a 400 metri di altezza. Ovviamente gli escursionisti devono essere sempre accompagnati da guide specializzate. Quando invece l'attività vulcanica è meno intensa, allora gli escursionisti, sempre accompagnati da guide, possono raggiungere la sommità del cratere, raggiungendo un'altezza di 900 metri.L'ho fatto due volte ed è uno spettacolo nello spettacolo , soprattutto quando si ha la fortuna di assistere da vicino alle esplosioni.
Oltre agli 'scalatori' del vulcano, Stromboli vede anche l'invasione di un turismo veloce che visita l'isola per poche ore e non pernotta. “In estate - spiega Leone - l'isola è invasa da barche che organizzano escursioni, cariche di circa 300 turisti. Arrivano la mattina e poi partono nel pomeriggio. Vengono dalla Calabria e dalla Sicilia. È impressionante questo pellegrinaggio di escursionisti , che ha motivato l'intervento delle associazioni locali per regolamentare questo grande afflusso, perché l'isola è piccola.
A Stromboli la parola paura sembra bandita. Nessuno vuole sentirlo pronunciare. "Paura? Assolutamente no”, risponde Leone. Perché la gente dell'isola è abituata a vederli di tutti i colori. Si vive serenamente con il vulcano, che è uno di famiglia e rappresenta una grande attrazione.
A Ponente pontile di emergenza…. O emergenza pontile?
nessuno ha ancora capito che qui se succede qualcosa facciamo la fine del topo.
Inagibili gli attracchi di emergenza, inesistenti i campi di riunione che furono identificati nella prova di evacuazione degli anni 90.
Bisognerebbe rifare almeno un’altra prova di evacuazione e sensibilizzare la popolazione facendo capire il reale problema e come gestirlo.
Chissà è utopia?
LA REPLICA. IL VICE SINDACO ORTO "STIAMO PROVVEDENDO..."
di Gaetano Orto*
Per la struttura portuale di Ponente è stata incaricata la ditta Eltrotermimpianto di Isgro' per sistemare il molo. Previsto anche un intervento nel porto di Alicudi. La spesa sarà di 20 mila euro.
A Levante, dopo l’incidente della nave della Siremar, per ricostruire il pontile, grazie a un finanziamento regionale di oltre 2 milioni di euro, siamo in attesa da parte del ministero, (commissione Valutazione d’impatto ambientale), della presa d'atto del progetto esecutivo. Dopo di che potranno iniziare i lavori”.
Eletta la nuova Giunta di ConfesercentiMessina. Si tratta di un ulteriore passaggio che completa gli organi direttivi, dopo l’assemblea elettiva del 25 giugno scorso.
Ad affiancare il presidente Alberto Palella e il direttore Daniele Andronaco ci saranno 𝐁𝐞𝐧𝐧𝐲 𝐁𝐨𝐧𝐚𝐟𝐟𝐢𝐧𝐢, a cui è stato affidato l’incarico di Vice Presidente Vicario, e gli altri componenti della nuova Giunta composta da:
Il laser ci salverà. La Tesla vuole adoperarlo per sostituire i tergicristalli tradizionali delle auto. Alle Eolie pensano di usarlo per eliminare i rifiuti e magari anche la brutta politica. Alcuni animalisti vogliono usarlo per la conta delle formiche, capire il tragitto e la quantità per poi usare il programma per contare i turisti per la tassa di sbarco. Il raggio laser fu la prima applicazione per eliminare i peli superflui sul corpo umano. Oggi che si resta pelati in tutti i sensi, le nuove applicazioni fanno e faranno furore. Salvati dal laser, da un colpo di laser. La nuova tecnologia porterà mostruosi finanziamenti alle prime 7 isole che faranno domanda. Il ricordo della cambiale in bianco con origine dalla montagna bianca, il famoso monte pelato e depilato. La cambiale fu la garanzia come la montagna pomicifera per produrre ricchezza.
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EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Il 1 novembre, a Glasgow in Scozia, inizierà la Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima: oltre duecento leader mondiali saranno chiamati a un confronto per trovare una strategia unitaria, ed applicarla, nella lotta alla crisi climatica. Le grandi economie mondiali, come Cina, Usa, India o Giappone, tra i principali responsabili delle emissioni “climalteranti”, negli ultimi mesi - soprattutto dopo l'elezione di Joe Biden alla guida degli States - sembrano essere compatte nel concordare sulla necessità che il mondo intero si impegni a decarbonizzare, puntando su forme di energie alternative per aiutare il mondo. Le potenze mondiali si compattano per l'addio al fossile ma lo stato "downunder", che continua a puntare sul carbone, crea frizioni. Insomma l'Australia non vuole decarbonizzare.
ISOLA PERA
Esulta la gente,
batte le mani,
scende nelle piazze
e vola fra le nuvole.
Certi pensieri
costruiscono una nuova
era senza guadagnare una pera.
Soldi buttati o guadagnati
senza natura ma con i sogni
per dividere la vita a ore.
Soli al sole
fra le ole di un campo verde
senza porte e senza pietre
per segnare i pali.
CONTROCORRENTEOLIANA: TREKKING
Scarponcini da trekking, zainetto e cappellini. Le Eolia a settembre con tanti turisti amanti del trekking e delle camminate sui sentieri. Questo mese assieme ad ottobre e alla primavera, (purtroppo persa negli ultimi due anni a causa della pandemia), sono da sempre i mesi di chi ama percorrere i sentieri di 7 isole colorate e pure per certi versi.
VERO&FALSO
-Politico eoliano cerca sensibilità.
-Elettore eoliano anche interista vuole Senzi .
-Salina promuove i capperi lessi.
-Lipari scappera.
-Alicudi raccoglie il seminato.
-Panarea conterà i super ricchi dell'estate 2021 .
-Stromboli non molla.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Lipari - Dirk Galuba, della fiction "Tempesta D’Amore" su Rete4, in vacanza alle Eolie.
L’attore è stato più volte a Lipari, tramite l’agenzia tedesca di Klaus Gerard che da parecchi anni collabora con la famiglia Bernardi. E' tornato con la moglie Enrica (di Genova) per rilassarsi e godere ancora una volta della bellezza dell’isola. Ama rilassarsi all’hotel Tritone (ospite ormai abituale) a bordo piscina con la musica del bravissimo musicista Nicola Merlo, gustare la cucina tradizionale dello storico ristorante Filippino ed anche E Pulera.
Al suo arrivo ha trovato la sorpresa organizzata dal "patron" Antonio Bernardi dell’esibizione del gruppo Folkloristico, dei Cantori POpolari delle Eolie, e si è goduto lo spettacolo gustando una granita presso il bar "il Gabbiano", di Mimmo Ziino&Bartolo D'Ambra.
E’ stato inoltre riconosciuto da molti passanti e sempre volentieri si presta per foto e autografi, restando sempre molto sorpreso dal calore e dall’accoglienza della gente del posto. Ha avuto modo di esplorare anche le altre isole con lo storico veliero "Sigismondo", di capitan Felice Merlino, l'"ultimo pirata" dei mari del Sud. .
Si è emozionato ammirando le continue eruzioni del Vulcano di Stromboli a bordo della compagnia di navigazione "Aliante", gustando i maccheroni Eoliani del capitano Sebastiano. Ringrazia la famiglia Bernardi e gli abitanti di Lipari per i bei giorni trascorsi qui con l’auspicio di ritornare il prossimo anno.
Lipari, cambia la circolazione stradale vicino la scuola elementare
Si avvisa la cittadinanza che, al fine di decongestionare il traffico in prossimità del plesso scolastico di San Domenico Savio in Lipari, ridurre i disagi e meglio disciplinare la circolazione stradale in concomitanza con gli orari di uscita degli alunni, sono state disposte, con Ordinanza di Polizia Municipale n. 73/COM del 21/9/21, le seguenti modifiche alla viabilità, valide per tutta la durata dell’anno scolastico.
- In Via Stradale Pianoconte dall’incrocio con Via Avv. Antonino Maggiore sino all’incrocio con Via Isabella Conti E. Vainicher è istituito il senso unico da est a ovest (ovvero sarà transitabile solo in direzione Pianoconte), ad eccezione dei mezzi di soccorso e delle Forze dell’Ordine.
Per andare verso est (ad es. da Pianoconte verso il centro, Via Franza, contrada Mendolita, Ospedale ecc…) sarà necessario accedere dalla Via Isabella Conti E. Vainicher alla via Guglielmo Marconi e percorrere il senso obbligato in via Avv. Antonino Maggiore.
Tali misure sono valide ESCLUSIVAMENTE dalle ore 12:00 alle ore 12:40 sino al 1 ottobre mentre a partire dal 4 ottobre dalle ore 13:00 alle ore 13:45, dal lunedì al venerdì ovvero nei giorni di svolgimento dell’attività didattica.
La Marnavi esce fuori dall'inchiesta della Procura di Trapani su un vasto giro di corruzione a Favignana, inchiesta che, ricordiamolo, portò nel 2020 all'arresto dell'allora Sindaco, Peppe Pagoto. Per la società è arrivato infatti il provvedimento di archiviazione.
I nomi dei due armatori italiani al vertice di Marnavi e di Vetor figuravano nell’elenco di 24 persone indagate nell’ambito della condotta dalla Guardia di Finanza , che aveva accertato un “accordo corruttivo” tra il sindaco, il vice sindaco pro tempore e un assessore del Comune di Favignana con i referenti ed alcuni dipendenti di una compagnia di navigazione partenopea e di un’altra società di capitali con sede a Roma, entrambe facenti parte di un unico Raggruppamento Temporaneo di Imprese che aveva ottenuto dal ministero della Difesa l’aggiudicazione del contratto di fornitura di acqua potabile mediante navi cisterna nelle isole minori della Sicilia.
Secondo le indagini dei finanzieri, sarebbe emerso “un sistematico scambio di favori”, che avrebbe visto alcuni funzionari comunali omettere volutamente l’effettuazione dei prescritti controlli sul quantitativo di acqua potabile trasportata e scaricata dalle navi della società di navigazione, nonché attestare falsamente la fornitura di quantitativi superiori a quelli effettivamente erogati, rappresentando mensilmente al competente assessorato regionale Energia e Servizi di pubblica utilità – Dipartimento Acqua e Rifiuti – un fabbisogno di acqua potabile ‘gonfiato’. Lo scopo – secondo la finanza – sarebbe stato quello di consentire un ingiusto vantaggio patrimoniale per le società concessionarie del servizio di approvvigionamento idrico sull’isola. Con un connesso danno erariale che i finanzieri hanno accertato per circa 2 milioni di euro.
Dal canto loro, gli imprenditori avrebbero ricompensato i pubblici funzionari con vari vantaggi, tra cui l’assunzione di parenti e conoscenti quali lavoratori dipendenti in seno alla compagnia di navigazione partenopea o mediante contributi annuali di svariate migliaia di euro a favore del Comune di Favignana
“Con riferimento all’indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, teniamo a precisare che le navi coinvolte non sono di proprietà di Marnavi s.p.a., né dalla stessa gestite” era stata la precisazione della società armatoriale partenopea in una nota. “Marnavi è unicamente la capofila del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario del servizio di approvvigionamento idrico per le isole minori siciliane, e come tale estranea alle contestazioni della Procura. Quanto al personale, precisiamo che la dipendente Marnavi coinvolta nell’inchiesta si limitava a coordinare il programma di approvvigionamento idrico per le Egadi, e che ogni nostro collaboratore, inclusi i marittimi, è sempre stato selezionato dal nostro ufficio del personale secondo criteri di competenza e professionalità, al di là di ogni denegata logica clientelare”.
Alla società marittima con sede a Napoli, in particolare, era stato contestato un illecito amministrativo “per aver adottato modelli di organizzazione e gestione illecita per l’esecuzione del contratto di pubblica fornitura di acqua potabile delle Isole Egadi con nave cisterna, appaltato dalla Regione Sicilia alla Marnavi con le isole minori; questo tramite i suoi dirigenti Domenico Ievoli e Antonia Vitozzi, fra i destinatari del provvedimento.
Secondo l'accusa Marnavi aveva una "responsabilità amministrativa" sulla vicenda, con Domenico Ievoli, amministratore unico, e Antonia Vitozzi, Responsabile del dipartimento che si occupa delle forniture di acqua potabile, che avrebbero causato un vantaggio a Marnavi, nella gestione del contratto di fornitura di acqua potabile all'isola tramite il Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da Marnavi e Vemar (che è partecipata per il 50% da Marnavi) dal 2013 al 2018.
Marnavi ha prodotto alla procura di Trapani copia del suo modello organizzativo, risalente al 2014, con la descrizione dei processi di lavorazione che riguardano l'incarico avuto, cioè la fornitura di acqua potabile alle Egadi. Il modello prevede regole molto stringenti, per evitare casi di corruzione, tra cui anche il divieto di assunzione per "dipendenti della pubblica amministrazione" che hanno rapporti con la società, e anche per parenti e affini. Il modello organizzativo è controllato da un organiso di vigilanza indipendente.
Proprio per questo, la Procura ha stabilito di archiviare la posizione di Marnavi. Non può avere responsabilità amministrativa la società per il comportamento di suoi dipendenti, che hanno fraudolentemente aggirato un modello di vigilanza funzionante e idoneo a prevenire i reati.(tp24.it)
Si è svolta l’annuale visita del Governatore del Rotary - Distretto 2110 che ha soggiornato a Vulcano e Lipari, sempre accompagnato dal presidente Mariano Bruno, dai Soci del club Lipari –Arcipelago eoliano e da un folto gruppo di rappresentanti dei Club dell’area Peloritana.
In pieno spirito d’amicizia rotariana si sono svolti incontri istituzionali… e interessanti riunioni per la descrizione delle attività svolte e per la presentazione dei programmi per l’anno 2021-2022, che vedrà anche la realizzazione del Progetto NIKE, rivolto al territorio ed alle scuole. Tra le riunioni conviviali, caratterizzate da proficui scambi di opinioni e idee, ed alcuni momenti spensierati nell’incantevole paesaggio eoliano, centrali sono state le visite agli scavi condotti dall’Università di Roma 3 e diretti dal prof. Alessandro Guidi, Ordinario di Archeologia Preistorica e Protostorica e studioso di fama internazionale, e dal suo più stretto collaboratore, dott. Federico Nomi, nonché da un nutrito gruppo di studenti di Roma3 e di altre prestigiose Università italiane.
Autorizzati, dall’Assessore ai Beni Culturali e I.S., avv. Alberto Samonà, gli scavi sono stati seguiti dal direttore del Parco archeologico delle Isole Eolie, arch. Rosario Vilardo, coadiuvato dall’archeologa Maria Clara Martinelli, ed hanno consentito di individuare un’area archeologica, solo parzialmente indagata negli anni ’50, che ha restituito un grande numero di frammenti di vasi, un’ importante struttura idraulica di età tardoclassica riutilizzata in età normanna (XI sec.) e un’area di particolare interesse per la presenza di una stratigrafia di età preistorica, con una sequenza pressoché ininterrotta dalla fase di Serra d’Alto e Diana (età neolitico medio, 4500 – 4000 a.C.) alla fase del bronzo finale (Ausonio II, 1150-900 a.C.).
Il Governatore, prof. Gaetano de Bernardis, per la sua formazione classicista ha particolarmente gradito la relazione presentata dal prof. Guidi e dai dott. Nomi e Truffi ed ha visitando il cantiere di scavo, potendo così cogliere l’impegno degli scavatori e la cornice che tutto il club liparese ha loro ha fornito, con ogni tipo di supporto logistico, gestionale, strutturale ed umano.
La mattinata è continuata con la visita del Museo Regionale che il governatore aveva molti anni fa visitato con l’impareggiabile guida del prof. Luigi Bernabò Brea e in particolare con l’assistenza del prof. Monaco, grande conoscitore e ammiratore delle maschere teatrali scoperte nella necropoli liparese e animatore dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) e del teatro greco di Siracusa.
La visita ha incluso anche una parentesi alla Cattedrale, già abbazia benedettina di San Bartolomeo, fondata in XI sec. (verso 1885 d.C.), ed al suo prezioso chiostro, che il club liparese concorre, per volontà del Presidente Mariano Bruno, a valorizzare in sinergia con la Curia, con la Parrocchia e con mons. Gaetano Sardella, che ha ricevuto gli ospiti e, insieme all’architetto Rosario Vilardo ed alla socia dott.ssa Maria Amalia Mastelloni, ha narrato le vicende del prezioso monumento.
Il Governatore De Bernardis, a conclusione di tutto, si è complimentato con il club eoliano, sia per la progettualità in cantiere sia per le attività che porta avanti il club e per la presenza nel territorio, a proposito di ciò il Governatore ha affermato che il Club di Lipari geograficamente è decentrato ma che ma che all’interno del Distretto Rotary 2110 è centralissimo.
Il tumore alla prostata non sempre va operato perché oggi è possibile intervenire con terapie innovative e particolarmente efficaci, grande attenzione all’alimentazione e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti con disturbi della minzione: questi alcuni degli argomenti al centro dei riflettori in occasione della giornata di studi che ha visto protagonisti urologi e oncologi all’hotel Viola di Villafranca Tirrena (ME) per il convegno promosso dall’Unità operativa complessa di Urologia diretta da Francesco Mastroeni. “Abbiamo analizzato le patologie che comportano l’ipertrofia prostatica – spiega Mastroeni – e che danno al paziente una qualità di vita non eccelsa, a causa dei fastidiosi disturbi minzionali.
Oggi abbiamo la possibilità e siamo più propensi a trattare la malattia con una metodica che migliora il recupero a livello lavorativo del paziente, diminuisce le complicanze dell’intervento stesso e consente, in generale, di avere una vita migliore. Nel caso del cancro sia la terapia, come primo trattamento, sia quella come secondo trattamento, quando la forma prostatica non va più trattata chirurgicamente, nasce da un lavoro multidisciplinare di urologo e oncologo insieme che, sinergicamente, concorrono al miglioramento dello stato di salute del malato e a una condizione quanto più ottimale possibile di vita”.
Il responsabile scientifico del convegno Pietro Pappa, dirigente di primo livello della stessa Unità operativa, si è soffermato sui disturbi minzionali, l’urgenza, in questi casi, di urinare, nonché sulla difficoltà di gocciolamento post minzionale: “Abbiamo approfondito le cause che portano a tali situazioni che iniziano a verificarsi negli uomini dopo i 40 anni, per avere poi una percentuale elevata sopra i 70 anni; sia dal punto di vista fisiologico che fisioterapico e illustrato tutte le tecniche utili e più all’avanguardia dal punto di vista medico e chirurgico”.
I lavori sono stati aperti dal sindaco di Villafranca Tirrena Matteo De Marco: “Mi fa molto piacere accogliere nel mio comune un evento scientifico così importante, diamo un’immagine non solo turistica di Villafranca Tirrena”.
Il focus è stato patrocinato dall’Università degli Studi di Messina, dalla Società siculo calabra di urologia e dall’Ordine dei medici e odontoiatri dei Messina, rappresentato dal consigliere Salvatore Rotondo, specialista urologo alla casa di cura San Camillo: “È opportuno sostenere iniziative di valore, che divulgano la scienza, la realtà e la verità scientifica - ha detto Rotondo - e l’Ordine è da sempre vicino a eventi che permettono agli esperti di confrontarsi, ma che sono utili anche per informare la popolazione.
Spazio alla nutraceutica con Carlo Magno, responsabile dell’Unità funzionale di Urologia della Casa di Cura ‘Cappellani Giomi’: “La terapia farmaceutica è di grande aiuto nel trattamento dei sintomi del basso apparato urinario, accanto a questa si sta affermando sempre più l’uso di nutraceutici derivati da sostanze naturali, che vengono in parte trattati a livello industriale e poi messi sul mercato. Perché hanno meno effetti collaterali, rispetto i farmaci tradizionali; c’è una maggiore predisposizione dei pazienti ad assumerli e c’è anche da parte di noi specialisti, ma anche dei medici di medicina generale, un approccio sempre più favorevole all’uso di tali farmaci. Il lato negativo della nutraceutica è che è del tutto a carico del paziente non è ancora rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale”.
Infine focus sul ruolo dei medici di medicina generale: solo il 25% dei pazienti incontinenti si rivolge al proprio medico, mentre per quanto riguarda la vescica iperattiva, solo il 60% degli europei e il 21% degli asiatici ne ha parlato con un medico o ha richiesto un trattamento.
Il seminario ha accolto anche la presentazione del libro ‘Giustizia e Sanità’ scritto dal chirurgo Diego Celi, sull’evoluzione attuale del contenzioso medico-paziente.
Nell’ambito del progetto Sicilia Carbon Free, allo stabilimento Florio di Favignana, è stato presentato il rapporto Isole sostenibili.
Si sono svolte tre sessioni nel corso delle quali si è fatto il punto della situazione nelle isole siciliane, sono state illustrate le buone pratiche messe in campo, ad esempio, alle isole Baleari ed in Islanda. Nell’ultima sessione Legambiente ha chiesto alla Regione siciliana di accelerare gli interventi nelle isole minori.
“Le isole minori siciliane – ha detto nel suo intervento Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale Legambiente – possono diventare un laboratorio della transizione ecologica con benefici ambientali e economici, e per la vivibilità in questi delicati ecosistemi. Sono tanti i ritardi da recuperare, dalla depurazione alla produzione di energia oggi quasi tutta da fonti fossili, fino ai rifiuti che oggi viaggiano via nave con costi enormi. Questa mattina abbiamo raccontato con tanti esempi italiani ed europei come oggi vi sia la possibilità di trasformare questi problemi in opportunità in tutte le isole siciliane, grazie a progetti sempre più efficienti e risorse statali ed europee. Ora è il momento di accelerare e per questo chiediamo alla Regione, alla soprintendenza e ai comuni di rendere possibile questo scenario. A partire dalla semplificazione per l’installazione del solare, regole che permettano di realizzare impianti eolici e biodigestori anaerobici nelle aree compatibili”.
“La giornata di oggi – dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e clima di Legambiente Sicilia, ci conferma che quella del progetto di Sicilia Carbon-free sia la strada giusta da intraprendere per creare una partnership per gli obiettivi di decarbonizzazione con tutti gli attori territoriali coinvolti, dai soggetti decisori alle comunità locali. Non è più il tempo di opposizioni sui territori ma di lavorare insieme, perché la transizione energetica è adesso!”.
Una buona notizia intanto viene da Favignana grazie al progetto di Terna di collegamento elettrico sottomarino, che permetterà di spegnere la centrale a gasolio e puntare su rinnovabili, efficienza in edilizia, mobilità elettrica e ciclabile.
L’incontro è visibile sulle pagine Facebook di Legambiente Sicilia e La Nuova Ecologia.(siciliaogginotizie.it)
Scrivere sapendo che non ci saranno risposte. Chiedere lumi e trovarsi solo quelli di cera.
Non rispondono si continua a dire! Il cittadino fa presente alla p.a. il valore storico di attrezzature che nel tempo hanno pubblicizzato le Eolie, stampato volantini, giornali, libri, annunci di nascite e morte.
L’Artistica, la tipografia di Spartaco Persiani, nata a Marina Piccola e poi trasferita sul corso Vittorio Emanuele, era un bene d'interesse storico.
Oggi quelle attrezzature della storica Nebiolo, sono ancora ammucchiate e terribilmente abbandonate sotto una tettoia del palazzo congressi di Lipari, a testimoniare il disinteresse verso detti strumenti di lavoro unici e rari.
La testimonianza dell’evoluzione della civiltà e della cultura. Chissà perché, nessun interesse è trapelato dal Comune e dalla Soprintendenza rispetto a quello della terra bianca che in passato si era tentato di farla diventare verde con alcune specie vegetative. Quell'esperimento non riuscì come tanti altri desideri, tutti carta straccia e non stampata…
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Lipari - A Marina Lunga ha attraccato "RoMa" di 62 metri. L'interno è stato firmato da Newcruise. Vanta una moltitudine di ponti, assicurando agli di vivere la dolce vita in mare aperto. Offre sistemazioni per un massimo di 12 ospiti anche in una master suite, con 17 membri dell'equipaggio.
Smantellare, soprattutto al Sud...mai valorizzare... Non mi interessa addentrarmi nel ginepraio dei fondi... Vedo solo con dispiacere che il piccolo museo della pomice a San Calogero Lipari è stato smantellato. Ci ho portato i miei cugini venuti in vacanza ma non c'era più.Sono anni che vengo in vacanza a Lipari, insegno storia in un liceo di Roma.
Come pensiamo di far crescere i nostri giovani? Portandoli solo a far aperitivo a Marinacorta? Non solo le parole servono per insegnare ma far vedere degli oggetti,dei filmati,le fonti della storia insomma.
Non sempre i giovani sono colpevoli di essere superficiali. Colpevole è chi non trova fondi e smantella . È una offesa,un affronto alla memoria di persone che nelle cave di pomice ha perso la vita lavorando e morendo in modo orribile.
Sono una turista Marchigiana e sono un’ ospite affezionata delle Isole Eolie, con mio marito accompagniamo annualmente turisti a Lipari, e sia in passato che in questa occasione abbiamo avuto la necessità di cure mediche presso l’Ospedale Civile di Lipari.
Ho sentito la necessità di fare un ringraziamo pubblico perché ho avuto modo di riscontrare ancora una volta professionalità e gentilezza da parte dei medici e di tutto il personale.
Quando ci si trova in ospedale, in una città che non è la propria, fa molto piacere trovare un ambiente amichevole e ricco di umanità che da conforto e sostegno al paziente.
Grazie ancora a tutto il personae, auguri per il vostro impegnativo lavoro Federica
Lipari - A Canneto, vicino alle Poste, si affitta da ottobre a giugno casa con 2 camere da letto, cucina, soggiorno, bagno, climatizzata tel 3203278807
Filicudi - Nel "mini ospedale" gestito dalla biologa romana Monica Blasi e dai volontar non si curano solo tartarughe e delfini, ma anche la capretta.
È stata morsa da cani o incornata da altre capre e ha una zampa lacerata, forse andrà amputata. Per ora si sta medicando e prende antibiotico.
L'associazione "WildLife Conservation" in questa caldissima estate ha curato 32 tartarughe marine Caretta caretta recuperate presso il Pronto soccorso di Filicui di cui solo due morte dopo il recupero perché arrivate in condizione critiche.."Già 19 di queste - dice la dottoressa Blasi - sono state curate da noi è rilasciate nel mare Eoliano, tre sono ancora sotto cure e in attesa di rilascio, mentre 8 dopo una prima fase di degenza a Filicudi sono state trasferite in altri centri di recupero di referenza per interventi operatori e riabilitazione. Inoltre durate la stagione estiva ulteriori altre 10 tartarughe sono state trovate già morte galleggianti in mare o spiaggiate lungo le coste.
Le cause di recupero o morte da attribuirsi al 50% all'ingestione di ami e lenza di palangaro pelagico, 30% intrappolamenti in attrezzi da pesca abbandonati e plastica che hanno provocato mutilazione arti e altre conseguenze, il rimanente occlusione intestinale da ingestione di plastica e collisioni con imbarcazioni (in aumento rispetto agli altri anni). Fondamentale per il recupero é stata la rete di segnalazioni "TartaNet Eolie" con diportisti, guardia costiera e pescatori grazie alla quale abbiamo potuto recuperare tartarughe in diverse parti dell'arcipelago.
Infine abbiamo documentato e monitorato i 20 tentativi di deposizione di Caretta caretta lungo le coste di Stromboli, Salina e Lipari a testimonianza che anche le coste Eoliane devono essere protette e tutelate perché potenziali siti di deposizione di Caretta caretta. Essenziale l'istituzione di un area marina protetta delle isole Eolie per la salvaguardia non solo delle tartarughe marine ma anche dei delfini. Continuano infatti le azioni di conservazione finalizzate alla riduzione delle interazioni negative tra delfini e pesca nell'ambito del progetto Europeo Life Delfi. Al momento questa è la situazione, ma l'autunno è lungo e molti recuperi avvengono in questo periodo".
FILICUDI - Nel "mini ospedale" di Filicudi, nelle Eolie, gestito dalla biologa romana Monica Blasi e dai volontari non si curano solo tartarughe e delfini, ma anche una capretta che ha una zampa lacerata, forse andrà amputata. Per ora si sta medicando e prende antibiotico. L'associazione "WildLife Conservation" in questa caldissima estate ha curato 32 tartarughe marine Caretta caretta recuperate presso il Pronto soccorso di cui solo due morte dopo il recupero perché arrivate in condizione critiche. "Già 19 di queste - dice la dottoressa Blasi - sono state curate da noi è rilasciate nel mare Eoliano, tre sono ancora sotto cure e in attesa di rilascio, mentre 8 dopo una prima fase di degenza sono state trasferite in altri centri di recupero di referenza per interventi operatori e riabilitazione. Inoltre durate la stagione estiva ulteriori altre 10 tartarughe sono state trovate già morte galleggianti in mare o spiaggiate lungo le coste”.
“Le cause di recupero o morte – spiega - da attribuirsi al 50% all'ingestione di ami e lenza di palangaro pelagico, 30% intrappolamenti in attrezzi da pesca abbandonati e plastica che hanno provocato mutilazione arti e altre conseguenze, il rimanente occlusione intestinale da ingestione di plastica e collisioni con imbarcazioni (in aumento rispetto agli altri anni). Fondamentale per il recupero é stata la rete di segnalazioni "TartaNet Eolie" con diportisti, guardia costiera e pescatori grazie alla quale abbiamo potuto recuperare tartarughe in diverse parti dell'arcipelago. Infine abbiamo documentato e monitorato i 20 tentativi di deposizione di Caretta caretta lungo le coste di Stromboli, Salina e Lipari a testimonianza che anche le coste Eoliane devono essere protette e tutelate perché potenziali siti di deposizione di Caretta caretta".(ansa)