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Moschella&Mule festeggiano i 20 anni di carriera insieme a Taormina Arte il 20 agosto  aprendo il cartellone della Villa comunale (lo chiuderà Ornella Muti). Dopo il successo di Rosa Rosae con l’orchestra sinfonica siciliana lo scorso 11 luglio e la vittoria al festival del cinema italiano 2024 con il loro film,  tornano al teatro comico, all’interno del prestigioso cartellone di Taormina Arte 2024 con “uno show x duo - 20 anni insieme “ il 20 agosto alla villa comunale di Taormina.

Giuseppe Moschella e Emanuela Mulè accompagnati dalla vocalist Valeria Milazzo, propongono, raccontando anche la loro vita di coppia, alcuni dei loro pezzi comici e ironici, ma anche divertenti aneddoti che negli anni li ha visti applauditi  protagonisti in diversi teatri italiani come il teatro Zelig di Milano , il teatro dei Satiri di Roma e tanti altri. Taormina sarà la prima data del loro Show che continuerà per tutto il 2025.

Sono felici di debuttare a Taormina,  meravigliosa cittadina a cui sono molto legati:  il papà di Giuseppe era messinese e lui ha vissuto tante vacanze un famiglia proprio a Taormina mentre con Emanuela hanno scelto di trascorrere a Taormina  parte della loro luna di miele nel 2017.  Protagonisti di Taormina arte 2009 e 2010 e del Taormina Film Fest 2023 il duo è felice di tornarci con uno spettacolo che celebra il loro percorso artistico e la magica Taormina non può non ricordare loro, da professionisti e amanti del cinema, le preziose masterclass  con il premio Oscar Lina WERTMULLER e con il mitico John Landis.

E allora buon show a tutti!

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Un ricordo di Alain Delon

di Gian Piero De Paolis

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Alain Delon davanti alla «Madonna del Parto», capolavoro di Piero della Francesca, simbolo di Monterchi. È una scena del film «La prima notte di quiete» di Valerio Zurlini (1972) con l’attore francese vicino all’affascinante opera rinascimentale che anche grazie a lui e a questo film ebbe una visibilità mondiale. 

Delon, appena scomparso all’età di 88 anni, nel film interpreta il ruolo di un professore che invita la sua allieva  di cui si era invaghito a visitare «La Madonna del Parto». Qui, regalerà una lezione emozionante rievocando la storia del dipinto, come fu commissionato a Piero della Francesca - dal popolo e non da un nobile come invece quasi sempre era la committenza -, la figura della madre del pittore che era di Monterchi, l’attesa di Gesù Cristo bambino. All’epoca, dopo l’uscita della pellicola, le visite a Monterchi fecero registrare un’impennata.