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Il Palazzo di Caterina è la ex-residenza estiva degli imperatori russi e risale al 1752. Inizialmente era destinata a Caterina I di Russia, la moglie preferita dell’Imperatore Pietro il Grande; ma dopo la sua morte subì notevoli cambiamenti secondo i gusti dei suoi padroni successivi.

La figlia di Pietro I e Caterina I, l’Imperatrice Elisabetta Petrovna, dopo la morte dei suoi genitori ordinò di ristrutturare tutto il Palazzo che lei riteneva fosse troppo modesto, creando una residenza sfarzosissima in stile barocco russo, con sale splendenti per la ricchezza di luce e la predominanza degli specchi e dei dettagli lignei ricoperti con vero oro in foglietti. Proprio lei ordinò al suo architetto preferito, l’italiano Francesco Bartolomeo Rastrelli, di creare la famosissima Camera d’Ambra o Sala d’Ambra: uno dei più grandi misteri del mondo dell’arte, sparita ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

La copia precisa della Camera d’Ambra, ricostruita con enormi finanziamenti del Governo russo e di quello tedesco, è stata riaperta al pubblico pochi anni fa, soltanto nel 2003 ed è oggi la più famosa attrattiva del palazzo, come potete leggere in dettaglio più avanti. Dopo la morte di Elisabetta Petrovna, la padrona del Palazzo di Caterina diventò Caterina La Grande, la quale ordinò di cambiare parzialmente l’aspetto del Palazzo, creando Sale in stile classico, poiché in quell’epoca il barocco era già passato di moda.

In questo modo, il Palazzo di Caterina era l’unico Palazzo che veniva modificato e mutava di volta in volta secondo le mode e i diversi gusti nelle varie epoche, ma, nonostante i cambiamenti, il Palazzo di Caterina rimase sempre una delle residenze estive preferite dagli imperatori russi.

La Camera d’Ambra nel Palazzo di Caterina
Si tratta di una stanza, a suo tempo adibita a studio, le pareti della quale sono ricoperte con pannelli di mosaici d’ambra con sfumature diverse. La Camera d’Ambra fu realizzata, su incarico di Elisabetta Petrovna, dall’architetto italiano Francesco Bartolomeo Rastrelli. Solo nel 1746, durante il regno di Elisabetta, l’idea della Camera d’Ambra fu realizzata, dapprima nel Palazzo d’Inverno, e successivamente trasferita nel Palazzo di Caterina a Tsarskoye Selo, nel 1755, dove rimase per quasi 200 anni, fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1941 Tsarskoye Selo fu occupata dai nazisti e la Camera d’Ambra fu trasportata dai tedeschi a Konigsberg (oggi la città si chiama Kaliningrado e appartiene alla Russia) dove rimase fino all’entrata dell’Armata Rossa nella città nel 1944. Da quel momento le tracce della Camera d’Ambra si sono perse. Nel 1979 il Governo sovietico prese la decisione di ricreare la Camera d’Ambra sul modello originale. Il progetto è stato realizzato e la Camera d’Ambra è stata aperta al pubblico nel 2003, in occasione del trecentesimo anniversario della fondazione della città di San Pietroburgo. Per portare a termine i lavori di ricostruzione e restauro furono necessari in totale: 24 anni di lavoro, 11 milioni di dollari e 6 tonnellate d’ambra. La Camera d’Ambra oggi ha di nuovo l’aspetto originale del capolavoro creato da Rastrelli.

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Bartolino Leone

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