Lipari - E venne il giorno dell'apertura della Porta Santa. Dopo il raduno presso la parrocchia di San Giuseppe, vi è stata la processione e il pellegrinaggio verso la cattedrale. E' seguita l'apertura della Porta Santa e la concelebrazione eucarestica presieduta da monsignor Gaetano Tripodo in una cattedrale affollata da autorità e fedeli.

di Michele Giacomantonio

Anche Lipari ha avuto l'apertura della sua Porta Santa del Giubileo della Misericordia voluto con determinazione da Papa Francesco e divenuto segno di contraddizione in un mondo combattuto fra paure e speranze. Erano le 17.30 e poco più, ieri sera, quando il corteo, partito da San Giuseppe è giunto alla Cattedrale lungo un cammino scandito dalle Litanie dei Santi, con le autorità civili – a cominciare dai quattro Sindaci con la fascia tricolore – , militari, le confraternite nei loro abbigliamenti tradizionali e con labari e stendardi, le suore, i chierichetti e le chierichette con le vesti bianche, i ministranti, i preti delle isole intorno al Vicario dell'Arcidiocesi, Mons. Gaetano Tripodo in rappresentanza dell'Amministratore Apostolico mons. Antonino Raspanti, ed una grande folla di persone, giovani ed anziani, che approfittando della giornata clemente non volevano mancare a questo appuntamento finora unico nella storia: non più solo la Porta Santa di San Pietro ma quella di tutte le Cattedrali del mondo annunciano l'entrata dell'anno giubilare.

Ed è stato Mons. Tripodo a spingere la grande porta centrale della Cattedrale con le raffigurazioni in bronzo lucidate a nuovo aprendo la strada al corteo con in testa l'unica croce ornata di garofani rossi. E quando la gente, salutata dal canto del coro diretto dalla Maestra La Cava, ha riempito la Chiesa ha ripreso la funzione iniziata a San Giuseppe, con la celebrazione della S. Messa. Sul seggio vescovile dell'altare il Vicario con a destra mons. Alfredo Adornato ed a sinistra mons. Gaetano Sardella.

Nella sua omelia mons. Tripodo riprendendo le parole di Papa Francesco ha ricordato che, non solo i cristiani, ma tutti coloro che credono in Dio si rivolgono a Lui come il Misericordioso. Ed il Dio di Mosé si è rivelato appunto come «Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6). E per noi cristiani questa misericordia ha un volto ed quello di Gesù " volto della misericordia del Padre".

Celebrare un Giubileo nel nome della Misericordia è impegnativo perché vuol dire impegnare tuti ad essere misericordiosi ed a Lipari sembra che questo messaggio abbia cominciato a dare qualche frutto come ha sottolineato mons. Gaetano Sardella nella sua omelia di domenica scorsa nella parrocchia di S. Pietro informando che durante la settimana degli esercenti di Lipari offriranno dei generi alimentari per coloro che ne hanno bisogno deponendoli ai piedi del Presepe.

I VIDEO PER IL NOTIZIARIO CURATI DA BARTOLO BALLATO.

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IL MESSAGGIO DI MONSIGNOR GAETANO SARDELLA PER IL NOTIZIARIO DELLE EOLIE ONLINE CURATO DAbnatale BARTOLO BALLATO.

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I RINGRAZIAMNETI DI DON GAETANO SARDELLA.

di Aldo Natoli

Ieri sera durante la celebrazione della S. Messa nella Parrocchia di S:Pietro il Rev. Mons. Gaetano Sardella nel porgere a tutti i fedeli gli auguri di buon Natale ha elogiato il lavoro di tutti noi giornalisti ed editori locali che consente di far conoscere le notizie, gli avvenimenti e la storia delle nostre isole. Nel porgere a Mons. Sardella un sentito ringraziamento, personale ed a nome dei miei colleghi, ricambio gli auguri di Buon Natale.

Grazie di cuore a Don Gaetano Sardella ed auguri di Buon Natale anche a tutti i sacerdoti delle chiese eoliane.(bl)

IL RITO DELLA PORTA SANTA.

La Porta santa è quella porta di una basilica che viene murata per essere aperta solo in occasione di un Giubileo. Il rito più conosciuto del Giubileo è proprio l'apertura della porta ed esprime simbolicamente il concetto che, durante il Giubileo, è offerto ai fedeli un "percorso straordinario" verso la salvezza. L'inizio FZIINOGRUPPO1ufficiale del Giubileo avviene con l'apertura della porta santa della basilica di San Pietro. Le porte sante delle altre basiliche vengono aperte nei giorni successivi. In passato la porta veniva smurata parzialmente prima della celebrazione, lasciando un diaframma che il Papa rompeva con un martelletto; quindi gli operai completavano la demolizione. In occasione del Giubileo del 2000, invece, il papa Giovanni Paolo II ha introdotto un rito più semplice e immediato: il muro è stato rimosso in anticipo lasciando solo la porta chiusa, che il papa ha aperto spingendo i battenti. Le porte sante rimangono aperte (a parte la normale chiusura notturna) fino al termine dell'Anno santo, quindi vengono murate di nuovo. Papa Francesco in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia ha concesso l'apertura della porta santa anche nelle Chiese Cattedrali e ha concesso agli episcopi locali di individuarne anche altre in luoghi significativi per i fedeli.

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I COMMENTI.

di Aldo Natoli

Peccato! un'occasione mancata!!!

Era mia intenzione poter raccontare dell'apertura della "Porta Santa" che si è appena svolta a Lipari. Purtroppo mi è stato impedito, dagli operatori della Protezione Civile, pur qualificandomi come giornalista con tanto di tessera, di accedere alla Chiesa per potermi posizionare in modo da riprendere con la mia macchina fotografica il momento dell'apertura della Porta, per, a loro dire, disposizioni ricevute. Potevo solo accodarmi alla processione! Ovviamente ho desistito dal compiere il mio lavoro. Normalmente ai giornalisti è consentito accedere in tutte le manifestazioni. Tutti abbiamo avuto modo di ammirare le foto di Papa Francesco mentre apre la "Porta Santa", anche dall'interno della Basilica. Ma evidentemente le disposizioni che vengono emanate a Roma sono ben diverse da quelle di Lipari!

---Nel giorno dell'apertura della "Porta Santa" a Lipari colgo l'occasione per pubblicare uno stralcio della rivista edita dall'Istituto di Propaganda Italiana di Firenze "Buon senso e tricolore" dedicata al "Giubileo Regale" dell'11 agosto 1925, conservata nell'archivio della Sig.ra Lo Schiavo Marilena.
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di Sandro Biviano

E' stato un giorno importantissimo per la nostra isola perchè anche qui si è dato inizio all'anno Giubilare indetto da Papa Francesco con l'apertura della porta Santa della nostra bellissima cattedrale. Abbiamo assisitito alla suggestiva processione con la partecipazione delle varie parrocchie anche provenienti dall altre isole, ed oltre alla popolazione c'erano anche le autorità locali. E' stato bellisismo e ricco di emozioni vivere questo momento, cosi' importante nella mia amata isola con i miei concittadini, purtroppo però una cosa mi ha fatto molto male. Anche la Porta Santa aveva dei gradini e se non fosse stato per gli "Angeli di Dio", in veste di Protezione civile che subito sono volati ad aiutarmi, non avrei potuto provare l'emozione di passare quel portone come tutti. Sia davvero l'anno della Misericordia questo! Sia davvero l'anno dedicato a chi oggi ha bisogno di aiuto... dico oggi perchè purtroppo nessuno è immune alle malattie. Gli anziani o una donna incinta con un passeggino richiedono agevolazioni che ancora in quest'isola vengono a mancare. Faccio un appello alla Curia, al Vescovo, ai sacerdoti, di abbattere le barriere architettoniche nelle chiese. Mesi fa parlai con il sindaco Marco Giorgianni che si rese disponibile insieme all'assessore Sardella in una riunione per abbattere le barriere architettoniche che tanto rendono difficile la vita alle "fasce piu' biosgnose". Mi auguro che queste non siano solo parole al vento che qui da noi non manca essendo le isole di Eoilo, che lasciano il tempo che trovano e che tengono buone le persone illudendole ad una speranza che purtroppo va avanti con i giorni...con i mesi senza risultato. Sarebbe Natale davvero se chi ha la competenza ed i doversi verso i cittadini per rendergli la vita migliore, compia semplicemente il suo lavoro, anche solo questo sarebbe il regalo piu' bello. I miei piu' sentiti auguri a tutti gli isolani ed un pensiero per Babbo natale..che in questo anno di Misericordia risvegli il senso di amore e rispettao verso questa isola, verso chi ci vive e verso ci vive, ma a differenza degli altri non può viverla perchè nel 2015 ancora oggi esistono fasce dimenticate che chiedono solo il loro diritto di vivere una vita come tutti.

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