Lipari - La nave da crociera "Thomson Majesty" per le forti raffiche di vento per ben due volte ha rischiato di finire sugli scogli di Marina Corta.
IL VIDEO IN ESCLUSIVA.
http://www.notiziarioeolie.it/images/video/nave-majestic2015.mp4
LE FOTO ESCLUSIVE.
LE NOTE.
Gentile Direttore,
nel suo giornale di oggi viene riportata la notizia di una nave da crociera finita sugli scogli. Nel corpo dello stesso articolo viene poi fatto riferimento a “qualche difficoltà” che la nave avrebbe incontrato nella rada di Marina Corta. Vorrei subito tranquillizzarla: ovviamente nessuna nave è finita sugli scogli, mentre è vero che la MN Thomson Majestic ha avuto notevoli difficoltà soprattutto nelle operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri, molti dei quali anziani e con difficoltà di deambulazione. L’isola di Lipari, infatti, oltre a mancare di un ormeggio per navi da crociera, non dispone neppure di un ormeggio sicuro per i tenders delle navi che trasportano a terra i passeggeri. Il moto ondoso ha messo a dura prova sia il personale di bordo, sia quello di terra che infine ha potuto garantire a tutti i croceristi, ma con estrema difficoltà, la possibilità di sbarcare per visitare l’isola. Mi permetto farle notare che all’occhio attento ed amante della prospettiva dei fotografi sparsi su Marina Corta è sfuggito un piccolo ma significativo particolare. Proprio di fronte al punto di sbarco ed imbarco dei quasi 1500 croceristi, nel cuore dell’incantevole scenario di Marina Corta, ai piedi della suggestiva chiesa del Purgatorio, insisteva una piccola ma non graziosa discarica di materassi che offriva, questa si, l’immagine di una comunità che naviga tra gli scogli dell’indolenza, del disprezzo di se stessa e della propria reputazione.
Ringraziando per l’attenzione
Lino Natoli
LA LETTERA.
Venerdì 13 gennaio 2012 alle 21:45:05 - mente navigava tranquillamente verso Genova, la Costa Concordia urtava.... sconsideratamente... uno scoglio presso l'Isola del Giglio, tagliente come un rasoio giapponese, riportando gravissimi danni alle strutture con l'apertura di una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro. L'impatto violentissimo contro lo scoglio semi-affiorante..e la totale incuria del Comandante..assente dai comandi.... provocano in pochi minuti..il rapido allagamento della nave, capovolta sul fianco...a gambe all'aria... semi affondata, causando perdite di ogni bene imbarcato, mentre annegavano bloccate nel gelo della notte , senza alcun soccorso, molte vittime innocenti.
E' bastato uno scoglio, uno stupido scoglio.. pur segnalato su ogni carta nautica , per provocare un incidente gravissimo, perdite elevatissime alla Società., agli azionisti, con indubbi danni d'immagine all'intera flotta-turistica italiana...deficit di flussi turistici...pesantissime richieste di danni...indagini della magistratura, perdita di competitività, ... oltre che a mettere fine alla stessa Costa Concordia.
E un eventuale nuovo incidente, di una nave incagliata ...contro gli scogli.... non ha allarmato nessuno a Lipari? Tutto regolare? Sembra tutto ok a Lipari. Nessun ripensamento sui pesantissimi rischi posti da navi di grandi dimensioni ai siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Lipari ne è forse esclusa?
Il pesante traffico di navi da crociera sta invadendo ogni porto. Le navi con il loro carico.. causano pesanti movimenti ondosi, contribuiscono a peggiorare l'inquinamento con impatti negativi sull'intero paesaggio marino, deturpandolo.
Solo grazie al tempestivo intervento della Redazione del Notiziario delle Eolie, abbiamo potuto conoscere la notizia di una ennesima violazione dell'ambiente e del territorio delle Eolie. Veniamo informati che un bestione dei mari di 40.876 tonn...il Thomson Majestic -in condizioni meterologiche avverse- ha "radato" per ben due volte a Lipari. Spinto dai forti venti, ha calcolato male, dopo ardua manovra, ha spinto la sua poppa, sfiorando praticamente gli scogli dell'isola. Chi ha deciso questa infelice irregolare manovra? Grazie ai video del Notiziario veloci e normali si vede chiaramente il Thomson Majestic "appiccicato" sugli scogli...
La frequenza degli incidenti in mare o di mare...sono ormai routine..., l'invadenza dei "colossi del mare". Ma per la Capitaneria di Porto di Lipari ...la manovra del Thomson Majestic è tutta ok? Anche quando Thomson Majestic è di poppa, sugli scogli?
Tutto avviene mentre si tentava di far imbarcare i suoi passeggeri con i battelli di bordo?
A Lipari, e nelle Eolie chi naviga in mare sa che:
" L'isola di Lipari, infatti, oltre a mancare di un ormeggio per navi da crociera, non dispone neppure di un ormeggio sicuro per i tenders delle navi che trasportano a terra i passeggeri. Il moto ondoso ha messo a dura prova sia il personale di bordo, sia quello di terra che infine ha potuto garantire a tutti i croceristi, ma con estrema difficoltà, la possibilità di sbarcare per visitare l'isola".
E allora, chi ha deciso questa pericolosa, assurda manovra? Ogni nave usa il portolano?
Lipari non ha le stesse strutture portuali di Amburgo.
Chi protegge Lipari ed i suoi scogli?
Leggo che la Thomson Majestic è lunga 207 metri, larga 28 ed ha un pescaggio di soli 6,2 metri. Una nave portacontainer ha un pescaggio che varia dai 13 ai 15 metri, una nave da crociera 12, un traghetto 9. Questa misura obbliga la nave a prendere determinate rotte, ed esclude dalla tratta tutti i porti e canali che non sono in grado di gestire queste dimensioni.
I canali di Suez e Panama riescono a garantire un pescaggio dai 12 ai 15 metri? E' noto che il porto di Genova ha poca profondità dei fondali.
Signori, 6,2 metri sono tanti o pochi per avvicinarsi a Lipari? E quanto è il dislocamento della Thomson Majestic? Quanta è semplicemente la massa d'acqua spostata, in condizioni assai avverse, proprio nel momento ... per l'imbarco? E per "togliersi "....dagli scogli?
E perché ha voluto restare in rada proprio a Lipari, sotto il bellissimo castello? Con tali avverse condizioni, pericolosissime per i suoi passeggeri?
Non si ricevono continui bollettini meteo della Marina? E gli avvertimenti meteo che fine fanno? Non poteva starsene al largo la T. M , ovvero non avvicinarsi, proprio per non esporre a seri rischi la nave ed passeggeri? Chi ha invece dato il permesso?
Il comandante del Thomson Majestic era quindi in grado, o no di navigare – con il portolano- perfettamente in rada , conscio dell'esistenza degli scogli su cui andava... a sbattere. Chi ha controllato i danni?
Cerco di saperne di più e scopro che cosa ha combinato la Thomson Majestic a Las Palmas ...e leggo:
Fiona Gova il 19 febbaio 2013 scrive da Madrid :
" It was a mess: five crew members of Thomson Majestic were killed and three injured after a rope securing the lifeboat snapped and the vessel plummeted 65 feet from the upper deck to the sea below.
Thomson Majestic had docked for a six-hour stopover on La Palma on the third day of the cruise during which a routine emergency drill was carried out.
Disappointed British holidaymakers were offered a full refund and a discount on their next Thomson Cruise after their luxury liner was detained in port indefinitely on the Canary Island of La Palma pending the conclusion of an investigation into the accident.
The cruise, which was operated by British-owned Thomson Holidays, was cancelled on Tuesday after the liner was detained in port. A spokesman for Thomson, said: "Thomson Cruises can confirm there was an incident involving the ship's crew during a safety drill on board Thomson Majesty, in La Palma, Canary Islands today 10 february 2013 at 11:50am local time.
Five persons were killed and three injured after a rope securing the lifeboat snapped and the vessel plummeted 65 feet from the upper deck to the sea below."
That's ok.!
Per una dettagliata informazione: la BBC mostra un interessante video-news dell'incidente mortale del Thomson Majestic a Las Palmas del 10 febbraio 2013. Le scialuppe della T.M., mentre sfiorava gli scogli di Lipari, imbarcavano i crocieristi "molti dei quali anziani e con difficoltà di deambulazione" come scrive l'eoliano Natoli. Meno male che é finita così... Ma l'evidenza dei fatti obbliga ad una maggior sorveglianza per le persone e per l'isola.
di Lino Natoli
Gentile direttore,
Il signor Michele Sequenzia interviene sul suo giornale, a proposito della manovra della nave da crociera Thomson Majesty dello scorso mercoledì citandomi più volte e sollecitandomi alcune riflessioni.
Sorvolo sulla citazione di incidenti drammatici che hanno coinvolto altre navi in altre situazioni, nel caso della Thomson Majesty si è trattato di una manovra determinata dalle condizioni del vento e non dal desiderio di farsi vedere da vicino. Così come non c'entra niente un incidente avvenuto in altre in altri luoghi e con altre modalità che hanno determinato la rottura di un cavo. Si tratta di fatti e situazioni non accostabili tra loro.
Invece mi sembra molto interessante il riferimento alla questione della sostenibilità ambientale del traffico crocieristico. Nell'isola di Lipari, infatti, ogni anno si registrano tra i 70 ed 80 approdi circa di navi da crociera di piccole e medie dimensioni, più o meno la metà di quanto avviene ad esempio a Taormina. Si tratta di navi che non potendo ormeggiare si fermano in rada alla fonda. Dunque un impatto minimo, nullo se lo si paragona al traffico commerciale e di linea che durante tutto l'anno, e in particolare nel periodo estivo, si concentra nella rada di Lipari. Converrà che traghetti, aliscafi, i cosiddetti barconi per escursioni ma anche imbarcazioni da diporto producono un impatto ambientale di gran lunga più consistente. Inoltre, se la questione si sposta sulla sicurezza, nessuna nave da crociera ha mai causato incidenti o è stata coinvolta in incidenti, al contrario di quanto avvenuto, anche recentemente, con mezzi di linea. Ma se vogliamo rimanere nel campo della tutela e della salvaguardia del patrimonio ambientale, anziché lasciarci distrarre da foto che ritraggono una nave che esegue con difficoltà una manovra in condizioni particolari, con il vento che muta di intensità più volte durante la giornata, forse potremmo anche spostare la nostra attenzione sui servizi fondamentali che determinano un corretto rapporto con l'ambiente, ed in particolare con un ambiente unico come quello delle Eolie. Mi riferisco alla qualità del servizio di depurazione fognaria, alla qualità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, al servizio di distribuzione idrica, alla tutela del patrimonio boschivo, alla tutela dell'ecosistema marino grazie all'istituzione mai avvenuta delle riserve, alla salvaguardia del territorio con riferimento agli interventi nelle zone a rischio come torrenti (spesso ostruiti da discariche abusive) o costoni franosi, al corretto incanalamento delle acque pluviali nel centro storico, al transito di automezzi pesanti non compatibili con le nostre strade.
Marina Corta non è balneabile, tra l'altro, non per via delle navi da crociera, ma perché l'impianto fognario è in una condizione scandalosa. Marina Lunga è divenuta non balneabile quando inopinatamente si decise di porvi lo scarico dell'impianto di pretrattamento dei liquami fognari. Potrei continuare con l'elenco, ma continuo ad insistere: mercoledì scorso a Marina Corta, accanto la chiesa del Purgatorio vi era una discarica abusiva di materassi, eppure nessuno ha voluto accorgersene, nessuna foto, nessun video.
Alla fine di tutta questa incredibile polemica potrà anche rimanere a qualcuno il dubbio se la nave si sia o no e perché avvicinata troppo alla costa, ma mi permetto di dire che a me rimane la certezza che ci vorrà ancora del tempo prima che ci rendiamo conto dei nostri limiti.
CONTROCORRENTEOLIANA del 3-8-2015
Se 10 barche, di modica stazza, alla fonda nella baia di Filicudi sono giustamente definite ormeggio selvaggio perché danneggiano le praterie di poseidonia, chissà i danni che procurano le barche più grosse fino ad arrivare alle navi crociera. Lo stesso discorso vale per i pontili e i campi boa. Dovrebbero essere gli ambientalisti ad osservare il problema, se esiste. Gli appelli per il bene delle Eolie vanno accolti e risolti. Per il futuro di tutti.
Oggi 22 ottobre. Masaccio e Bridge (rispettivamente CdI e NGI) sono gli unici mezzi che stamane effettuano i collegamenti con Milazzo. Isolate Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli, dove Carlo Lanza (Stromboli) segnala come l'ufficio postale resta chiuso. Classico disservizio invernale. Vento di ponente 31Kn.
A Canneto una macchina (Fiat Punto) di C.L.G. é stata sepolta dalla sabbia e pomice in località Calandra. Fortunatamente il conducente pur travolto dalla piena é riuscito a mettersi in salvo. Al momento solite ruspe al lavoro.
foto di Zaia Angelo ---Previsto un peggioramento delle condizioni meteo marine sulle Eolie. L’intensificazione del vento proveniente da est soffierà in nottata da nord fino a raggiungere domani i 50 nodi . Il traghetto delle 18,30 non mollerà gli ormeggi da Milazzo. La nave da crociera Thomson Majestic ha avuto qualche difficoltà nella rada di Marina Piccola. Ma anche con il cattivo tempo, per chi ha tempo, le isole sono uno spettacolo.
Dove si trova in questo momento la nave ? Scopri Thomson Majestic
---Lipari, lo scandalo delle opere pubbliche. 3-10-2015 di Salvatore Leone
Quando piove, a Canneto, si pensa subito al Torrente di Calandra, al suo bianco fiume che ha sotterrato ben 800 mila euro di lavori affidati alla ditta Kruber di Nicosia che ancora oggi ha lasciato qualche debito sull'isola. Una soluzione tecnica che ad oggi non ha risolto nessun problema, anzi ne crea in continuazione con costi straordinari sempre sulle spalle degli isolani, delle loro attività commerciali e degli immobili confinanti col torrente.
I cannetari gente paziente, sopportano in silenzio ogni inutile soluzione. Vasca da "manutentare" mensilmente, mediante il prelievo del materiale che si accumula ad ogni pioggia. Vasca abbandonata a stessa, alla mercé degli eventi e dei miracoli. Fra il dire che per il Torrente Calandra non c'è niente da fare e il poter fare qualche cosa, c'é la via del torrente vista mare.
Il miglior consiglio che si può dare è quello di fare una passeggiata fino alla vasca, affondare i piedi nello spesso materiale pomicifero e scoprire anche i caratteristici piastrelloni della pavimentazione che tanto il corso principale di Lipari invidia. Questo si, è un lavoro ben fatto, nel rispetto della natura, ma inutile perché la pomice ricopre tutto, come sempre. Per il resto parlano le foto.
Piaccia o no, la situazione non è bella ed i rischi continuano a vivere sempre più nell'oasi naturale a due passi dal mare dove anche le papere non riescono a galleggiare. E si continuano a buttare quattrini a mare. Come ad Acquacalda. Con due milioni di euro si doveva proteggere l'abitato di San Gaetano dalle mareggiate invernali e invece... Titolo piu' appropriato non ci poteva essere: lo scandalo delle opere pubbliche!
LETTERA AL DIRETTORE.
Caro direttore, Avendo seguito la vostra interessante inchiesta sulla tanto criticata vasca di Calandra vorrei dare qualche suggerimento. Quando si parla del torrente Calandra, si dimentica volutamente e non, che spesso quello era il posto più ricco per il prelievo di sabbia.
Tutti arrivavano, si rifornivano del prezioso materiale e contemporaneamente avveniva la manutenzione del torrente. Dimenticando il passato e guardando in faccia la realtà, chi vive nell'edilizia consiglia semplicemente di affidare l'appalto per vendere il prezioso materiale per l'edilizia, invece di farla arrivare fuori dalle Eolie e contemporaneamente potrebbe dare almeno dei posti di lavoro.
Qui c'è la migliore sabbia per costruire, per guadagnare e per risparmiare. Interessa? Cosi' parlano gli esperti maestri dell'edilizia. Certo di aver dato un prezioso contributo alla "causa Lipari" la saluto cordialmente.
Lettera firmata