Lipari - Una scaletta salva vita nel porticciolo di Marina Corta. Francesco D'Ambra, in arte "Figliodoro" attraverso il Notiziario delle Eolie lancia l'appello. E rievoca il drammatico frangente che lo ha visto protagonista nel tentativo di salvare la signora Gianna Bianca che per togliersi la vita si buttò in mare.

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La testimonianza. 

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IL COMMENTO.

di Giansanto Lo Giusto

Magari se evitassero di usarla come "bitta" di ormeggio sarebbe meglio....

---Una donna si è tolta la vita buttandosi in mare. E' accaduto intorno alle 21,30 nel porticciolo di Marina Corta. La signora Gianna Bianca, 79 anni, recentemente aveva avuto un lutto in famiglia (era deceduto il marito Filippo Virgona della stessa età) e probabilmente è stata questa la motivazione che ha scatenato l'insano gesto. L'isolana che lascia due figli Marcello e Maurizio, prima di gettarsi in acqua si è spogliata. Inutili si sono rivelati i tentativi di salvarla, nonostante c'è stato chi si è tuffato in mare per cercare di soccorrerla. Sul posto sono intervenuti l'ambulanza del 118 ed i carabinieri. Ma per la signora non c'è stato nulla da fare per l'asfissia che ha causato l'annegamento.

IL RICORDO.

di Felice D'Ambra

Gent.mo Direttore Bartolino, con le lacrime agli che mi bagnano il viso e profondamente addolorato, ho letto la tragica notizia della morte per asfissia della Signora Gianna Bianca vedova del carissimo amico Filippo Virgona deceduto qualche settimana fa, riportata sul tuo Notiziario online di oggi 1 ottobre. La signora Gianna Bianca vedova del carissimo amico Filippo Virgona, deceduto, una settimana fa circa. Era appena ritornata da Messina dove era stata per una visita medica, era stanca e distrutta, mi disse al telefono, quando ieri pomeriggio la chiamai a casa sua. col, mio cellulare esattamente alle 18,15 come registrato nel telefonino. Non credevo ai miei occhi, non era possibile dicevo a me stesso e rabbrividito guardai il mio cellulare, l'avevo chiamata ieri pomeriggio per salutarla e per confermarle la via vicinanza, esattamente alle 18.15. Ma, che tristezza la vita, piena di dispiaceri, di ansie, di dolore e Gianna forse avvilita dalla dipartita del marito, stanca e depressa forse anche da questo lungo viaggio del ritorno da Messina, non ha retto alla disgrazia. Certo che non è piacevole vivere a Lipari se una persona debba recarsi a Milazzo, Messina a Patti o a Barcellona Pozzo di Gotto oppure all'ospedale di Taormina, per una visita, una Tac o una Risonanza magnetica o per altre visite specialistiche siano esse a pagamento o non, non aiutano di certo la popolazione isolana. E' veramente una situazione indescrivibile e vergognosa per un Arcipelago di quindici mila abitanti che tra poco per fare anche la pipi, dovrà recarsi fuori Isola, altro che terzo mondo, è una situazione semplicemente agghiacciante per una Sicilia, Regione con una popolazione di oltre sei milioni d'abitanti, e non solo.
Subito, dopo aver letto la triste e drammatica notizia, chiamai immediatamente mio cognato Enzo Virgona, che mi ha confermato che Gianna ieri sera era stata a trovarli a casa ed era andata via verso le nove di sera. Sicuramente lei aveva già nella sua mente preso la decisione di farla finita, e così recandosi sulla banchina di Marina Corta, ha voluto lasciare lì, la sua anima. Che Dio abbi pietà di lei e della sua anima, e che Gianna ora, possa riposare in pace assieme a Filippo. A Margherita a Enzo, Annamaria, Marcello e Maurizio e a tutti i parenti, le mie più sentite condoglianze.

Ai figli Marcello e Maurizio ed ai familiari anche le condoglianze del Notiziario.

IL CORDOGLIO.

di Caterina Conti

Carissimo Marcello, Carissimo Maurizio, Carissimi nipoti con la famiglia tutta
A volte la vita è così tragica ed imprevedibile che non vi sono parole per dimostrarvi la nostra partecipazione in questo tragico ed imprevedibile avvenimento. Io sono certa che la nostra comunità Vi abbia fatto e vi faccia sentire la sua presenza e il suo affetto. Vostro padre e vostra madre erano due splendide persone ed è evidente che il loro era un legame indissolubile per cui non è stato accettato la vita dell'una senza l'altro. Sono cose che nella mentalità corrente sfuggono e sono addirittura incomprensibili. Vostra madre nell'espletamento del suo lavoro presso il nostro ospedale è sempre stata professionale, utilissima ed affettuosa con i suoi pazienti.L'età, il tempo, le malattie fanno ovattare e dimenticare tutto. Vi vogliamo bene e Vi abbracciamo forte forte insieme alla mia famiglia Zitelli

 

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