Alle Eolie ora si ha paura dei cicloni. L'esperienza dagli eoliani è stata vissuta. Vento che in alcuni frangenti ha raggiunto i 70 chilometri di velocità con montagne di mare che hanno investito le sette isole. Danneggiando porti, Sottomonastero è inagibile e non potrà arrivare stamani neppure la nave Nerea, inghiottendo le già ridotte spiagge, strade invase da sassi, ciottoli e sabbia, auto, motorini, raggiungendo bar, ristoranti, negozi, case e mettendo in ginocchio l'Arcipelago. A Canneto distrutto pure il parco giochi dei bambini. E nel lungomare ha spazzato di tutto. Panarea, ieri sera dalle 19,30 fino a mezzanotte è rimasta pure senza energia elettrica per un guasto, poi riparato.
foto Gabriele Costanzo
A Canneto per circolare si è utilizzato il surf a remi come ha fatto il giovane studente Diego Rizzo o la canoa nella Marina Garibaldi che ancora una volta è stata sommersa dalla violentissima mareggiata.
Vittorio Pavone, operatore turistico per raggiungere nel vicolo la sua casa si è dovuto togliere le scarpe alzare i pantaloni e camminare a piedi scalzi.
"Col cambiamento climatico le isole scendono e il mare sale" Marco Anzidei, ricercatore dell'Ingv di Roma, habituè delle Eolie, lo dice da anni e lo ha ribadito in questi giorni. Le Eolie sono indifese. Non hanno protezione. Anche il porto di Lipari, la piu' grande,non è sicuro. La super nave "Nerea" della Sirtemar che ieri è stata l'unica in mezzo ai cavalloni di quattro metri che è partita da Milazzo per raggiungere Vulcano (ma non ha operato), Lipari rischiando di finire per il vento pazzesco sul pontile degli aliscafi - come nel porto di Levante anni fa era accaduto ad un altro traghetto di sbattere sul pontile - Rinella e far ritorno nella città del Capo.
"Eppure - dicono in coro i lupi di mare dei pescatori con i capelli bianchi - basterrebbe allungare le due estremità di Punta Scaliddi e di Pignataro per aver un signor porto sicuro. Pensate se questo mini ciclone si fosse verificato ad agosto, quando la "baia scoperta" è piena di yacht e barche nei pontili galleggianti ,cosa sarebbe potuto succedere...".
Vulcano, porto di Levante
Sui lavori anche nei porti e di protezione recenti di Ginostra, Lipari, Acquacalda, Canneto, Tenente Mariano Amendola, Porto delle Genti, Vulcano, Stromboli, Filicudi, strutture tutte danneggiate, si lanciano accuse pesanti.
"Non ci devono essere scusanze ne tanto meno giustificazioni - racconta Stefano Bonica, isolano di Filicudi - per i danni al molo a causa della forza del mare, per l'esposizione del molo a nord est che tutti sappiamo, la furia del mare con quanta forza si abbatte in quel punto, con quanta violenza, ed e per questo motivo che quel tipo di lavoro non andava fatto, così com'è stato fatto. Ne tanto meno andava usato qul tipo di materiale. Quelle mattonelle vanno bene per allestire le piazze. La pavimentazione del molo andava allestita con blocchi di pietra lavica concatenati tra loro. Soldi e tempo buttati...".
Come accaduto a Canneto. Muraglione rifatto e quasi tutto sventrato o nel porto di Vulcano dove il mare ha investito l'area portuale penentrando anche in un bar.
"Oggi si farà il punto con ricognizione dei tecnici per i danni - dice il dirigente del Comune di Lipari Mirko Ficarra - e posso già dire che sono enormi. Incaricata la ditta Eolian Service per aprire dei varchi a Canneto per autorizzare la circolazione. E andremo sempre avanti nell'emergenza continua...". Tindaro Fonti con i mezzi piu' grossi è già al lavoro a Unci.
Stamane Lipari sarà isolata per l'inagibilità di Sottomonastero dopo una ricognazione con la guardia costiera si farà il punto sull'approdo degli aliscafi. Per le navi difficile anche se già a furordi popolo si chiede in questi casi di far fare piu' corse giornaliere per garantire la continuità territoriale da e per Milazzo.
I VIDEO
Vulcano i danni al porto di Levante
Porto di Sottomonastero
La baia di Lipari
Canneto
Via Tenente Mariano Amendola
Porto delle Genti
Filicudi
Vulcano
Stromboli
L'intervento
di Salvatore Agrip*
Il pessimismo per avere una portualità giusta e adeguata alla mobilità e alle aspettative di chi vive in queste Isole io non lo condivido per ovvie ragioni.
Oggi abbiamo un Amministrazione che ha avviato il Piano Regolatore Portuale, unico strumento di pianificazione per il futuro, ma questo strumento che dovrebbe essere l'aspirazione e la necessità di chiunque viene avversato e combattuto, principalmente in seno al Consiglio Comunale e lo dimostra in primis la non unanimità del voto, che passa solo con 10 voti favorevoli su 16, nella richiesta della Delega al Regione per avviare l'iter.
Ma cosa c'è dietro a questo ostruzionismo? Ci sono gli interessi dei pochi, che non riguardano solo l'aspetto portuale, che ha sviluppato una logica politica perversa e velenosa verso il senso democratico a cui una buona politica deve sempre guardare.
Per questo Rinascita Eoliana, che io sostengo nel ruolo di Consigliere, pone come primo punto nel programma il P.R.P. perché rappresenta una azione politica prioritaria e imprescindibile verso il nostro territorio di sei Isole, verso chi li abita e verso la nostra economia turistica, questo rappresenta il punto cardine del nostro futuro, perché i porti per ogni Isola sono oggi la certezza e la base di una vita democratica.
Quindi invito chiunque legge su questa pagina a guardare e considerare la nostra attività politica, anche in senso generale, che sicuramente non ha avuto e non avrà mai nessuna logica clientelare (vero male e danno sociale). Chi si pone come opposizione politica nei nostri confronti produce solo azioni lesive per una vita democratica, alimentando anche una propaganda mediatica, con il solo e unico obbiettivo di voler riportare il Paese come prima e anche peggio.
Il Sindaco Gullo, come giusto che sia, è il garante, del nostro programma e la nostra azione politica in seno al Consiglio persegue e accompagna l'attività Amministrativa verso il Bene Comune.
*Capo gruppo Rinascita Eoliana