Ultime notizie. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che personale INGV in campo ha osservato una intensificazione dell’attività effusiva sulla Sciara del fuoco, prodotta da due bocche alla quota di 485 m slm e che la colata, ben alimentata, raggiungendo la linea di costa ha formato un piccolo delta lavico, attualmente in espansione. Il flusso lavico, venendo contatto con l'acqua del mare provoca la formazione di una nube di vapore.
Si osserva altresì il rotolamento di blocchi lavici incandescenti che, cadendo in mare provocano piccole esplosioni freatiche e modeste oscillazioni della superficie dell'acqua.
L'ampiezza media del segnale sismico si è mantenuta stabile su valori medio-bassi sino alle ore 10:25 UTC circa, quando ha mostrato un picco su valori medi. L'analisi dei sismogrammi continua ad evidenziare un basso livello di attività essenzialmente caratterizzato da segnali legati ai continui episodi di rotolamento di rocce.
Dal tardo pomeriggio di ieri si registrano anche eventi di bassa energia, ben visibili alla stazione sismica STRA, con un picco in frequenza intorno ai 5-6 Hz, su cui si sta attualmente indagando.
Le analisi dei dati di deformazione del suolo non evidenziano variazioni al di fuori delle oscillazioni del rumore ambientale e di fondo sulle reti di monitoraggio.
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A Stromboli cratere “capriccioso”. Per tre volte ha già cambiato “umore”. Nel primo bollettino dell’Ingv di Catania attività in ripresa, nel secondo diminuita e nel terzo nuova escalation.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha riferito che “è ripresa l’attività effusiva dalla bocca precedentemente posta a 510 metri sul livello del mare sulla Sciara del fuoco. La quota della bocca si è attualmente abbassata a 485 metri ed il fronte della colata è a circa 200 metri dal mare. Si osserva il distacco di blocchi dal fronte lavico che, rotolando verso la linea di costa raggiungono il mare”.
“L'ampiezza media del segnale sismico – aggiungono i vulcanologi - continua a mostrare una stabilità dei valori che si collocano ad un livello basso con picchi sui valori medi. L'analisi dei sismogrammi continua ad evidenziare un basso livello di attività, nessuna evidenza di explosion quake e continui episodi di rotolamento di rocce.
Nessun aggiornamento o variazione significativa per quanto riguarda l'analisi delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo”.
Frattanto nuova riunione della commissione grandi rischi ed i centri di competenza che alla luce dei continui mutamenti del vulcano si impone la necessità di tenere sotto controllo la situazione di instabilità della Sciara del Fuoco e il conseguente rischio tsunami.
“La presenza di un maggior numero di forze dell’ordine – dice il sindaco Riccardo Gullo - l’incremento del personale sanitario, del sistema di soccorso e di Protezione Civile sono la massima garanzia di tutela per i cittadini e hanno lo scopo di assistere la popolazione e ridurre al minimo i rischi che, anche quando non ci si trova in fase di allerta rossa, sono sempre possibili quando si vive o si visita uno dei vulcani più attivi d’Europa.
Stamane è prevista una nuova riunione tecnica di aggiornamento, e alle ore 12:15 un’assemblea pubblica nella Chiesa di San Vincenzo. Mentre la natura continua a dare spettacolo, abitanti e turisti possono godere della magia del vulcano, confortati dal lavoro di tutti gli organi competenti”.
Eruzione Etna e Stromboli, ci sono collegamenti? Cosa dice il vulcanologo
Mario Mattia all’AdnKronos: "Non esiste un ‘serbatoio unico’ tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non c’è alcuna connessione”
Le eruzioni dello Stromboli e dell’Etna sono collegate? A rispondere all'Adnkronos è il vulcanologo dell’Ingv di Catania Mario Mattia, secondo il quale si tratta di "due attività che stanno mettendo a dura prova l’osservatorio. E’ molto faticoso stare dietro a queste intense attività. Al momento non ci sono assolutamente pericoli particolari legati a variazioni estreme ma resta il fatto che, essendo nel periodo estivo, vanno seguite con grandissima attenzione”.
“In merito allo Stromboli - aggiunge - c’è l’ordinanza sulle spiagge, da seguire con grande cura, su eventuali grossi franamenti che potrebbero provocare piccoli onde tsunami mentre per l’Etna c’è un rischio legato anche per chi fa escursioni in alta montagna. Sempre per l’Etna inoltre - osserva Mattia - il pericolo più grande è quello della ricaduta di cenere vulcanica, questa volta sul lato est. Paesi etnei quali Zafferana e Santa Venerina sono ricoperti come lo è stata Catania qualche giorno fa”.
“Intorno alle ore 10 di stamane - fa sapere il vulcanologo abbiamo registrato sull’Etna un decremento dell’attività stromboliana, del tremore e delle fontane di lava e si sta pian piano rientrando nella ‘normalità', anche se non possiamo prevedere se ci saranno altre attività esplosive”. “La situazione - evidenzia ancora Mattia all’AdnKronos -è quella di attenzione poiché, ribadisco, in particolare in estate ci sono molte più persone in giro considerando anche le migliaia di turisti”.
“Tra Etna e Stromboli - chiarisce infine il vulcanologo dell’Ingv di Catania - non ci sono collegamenti. Non esiste un ‘serbatoio unico’ tra i due vulcani che hanno origini differenti. La zona geologica in cui si trovano è ovviamente simile ma non c’è alcuna connessione”.
“Quello della coincidenza - conclude Mattia - è un problema, se vogliamo, solo per chi ci deve lavorare e deve ‘gestire’ tutta la fase dell’emergenza sia a Stromboli che sull’Etna se penso ad esempio a Catania con ciò che comporta la caduta di cenere sulla normale operatività dell’aeroporto”. (di Francesco Bianco)
Personalmente ho avuto modo di intervistare una decina di vulcanologi e ho sempre fatto questa domanda, ovvero se tra i due vulcani c'è collegamento, visto che prima erutta uno e subito risponde l'altro, come sta avvenendo in questi giorni. Ebbene quasi tutti hanno risposto che non c'è collegamento, tranne uno... (NDD)
La diretta del sindaco Gullo con isolani e villeggianti VIDEO
L'eruzione anche su "Le Figaro"...
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Bartolino Leone