Nuovo condono su piccoli abusi nelle case.
Nel provvedimento "salva casa' 'ci sono interventi su piccole irregolarità che riguardano la vita di tutti giorni: verande, tende soppalchi, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne.
Tra le misure, l'inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l'ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell'accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d'ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l'introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l'Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l'istanza si considera accettata.
Viene semplificato inoltre il cambio di destinazione d'uso di singole unita' immobiliari nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali. Un decreto che regolarizza piccole difformità, liberando gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari.
L'obbiettivo primario è la semplificazione burocratica delle pratiche necessarie per poter regolarizzare alcuni interventi edilizi in casa, con 'tolleranze costruttive tra il 2% e 5% in base alla superficie'.
Il decreto inoltre semplifica le procedure vigenti: è introdotto il regime di silenzio-assenso, principio particolarmente rilevante e che va nella direzione della massima semplificazione. Significa che se l'amministrazione non risponde nei tempi previsti di 45 giorni l'istanza del cittadino è accettata. Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera.
Il provvedimento prevede sanzioni che sono proporzionali all'aumento di valore dell'immobile e potranno essere utilizzate, tra l'altro, nella misura di un terzo, per progetti di recupero e rigenerazione urbana. Il comune incassa, il cittadino paga e rientrare in pieno possesso del suo bene. Può vendere, comprare, rogitare e mutuare.
Le sanzioni introdotte dal decreto salva-casa vanno da 1.032 a un massimo di 30.987 euro. Per le difformità più gravi, si prevede che il rilascio del permesso e la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria sono subordinati al pagamento di una sanzione pecuniaria pari al doppio dell'aumento del valore dell'immobile conseguente alla realizzazione degli interventi, e comunque in misura compresa tra 1.032 euro e 30.987 euro.
Questo intervallo si applica agli interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività che risultino conformi alla disciplina edilizia e urbanistica vigente sia al momento della realizzazione dell’intervento, sia al momento della presentazione della domanda.
Ma già ci sono le prime preoccupazioni…
Servizio del tg3 Sicilia
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