ebenenatipiccolaSalina - Primo soccorso nella riserva naturale nella seconda isola delle Eolie. Un ragazzo C.G. di Messina è scivolato sul monte mentre scendeva con una bici montabaik, facendosi male a una spalla. Richiesto l'intervento di Elio Benenati, capo servizio della riserva naturale orientata presso la Provincia Regionale di Messina alle 14,51 dal 118 e subito dai carabinieri e ha trasportato i medici con la macchina di servizio per prestare le prime cure. Il giovane subito dopo è stato accompagnato al presidio del 118 per un controllo piu' accurato.

di Elio Benenati*

Servizio immediato, s.o.s. Si è trattato di una grossa frana. Dal costone si sono stati numerosi blocchi di tufo. E' accaduto in località Portella, lungo la strada provinciale. Fortunatamente come si vede  nella foto è rimasta quasi a bordo strada. E' stata rimossa dagli operai del comune di Santa Marina Salina.

*Capo servizio Riserva naturale orientata presso Provincia regionale di Messina

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Visitando la Riserva di Salina non è difficile incontrare una poiana (BUTEO BUTEO), non e un falco ma è più vicino alla famiglia delle aquile.  Costruisce un solo nido sulle rocce isolate. La femmina depone solitamente 2 o 3 uova nel nido tra marzo e maggio. Le uova sono bianche con macchiettature grigie o brune. La cova dura solitamente 34 giorni, e si alternano sia i maschi che le femmine. I piccoli restano nel nido per i successivi 40-50 giorni.

poiana

---Una escursione a Monte Fossa delle Felci mostra una grande quantità di licheni e muschi nel loro ambiente. Le immagini presentano le specie più diffuse riprese nella nostra Riserva di Salina che svelano bellezze nascoste.
La differenza tra muschi e licheni è che i muschi sono piccoli vegetali singoli che crescono in luoghi umidi, e formano lo strato più basso della vegetazione e sono provvisti di clorofilla.
I licheni invece, sono organismi originati dal' unione di funghi e alghe che traggono vantaggio l'uno dal' altro, i funghi cedono acqua e sali minerali e ricevono in cambio dalle alghe le sostanze organiche che producono grazie alla fotosintesi clorofilliana.

*Capo servizio Riserva naturale orientata presso Provincia regionale di Messina

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Nella Riserva Orientata di Salina a Monte Fossa delle Felci, nel centro del cratere troviamo piante di castagne secolari, piantate dal Vescovo Coppola nel 700.
Da molti anni sono stati attaccati da una malattia il ( Cancro Corticale Cryphonectria Parasitica) il cancro corticale è stato segnalato in Europa per la prima volta del 1938 e una malattia necrotica a carico degli organi legnosi causata da un fungo.

*Capo servizio Riserva naturale orientata presso Provincia regionale di Messina

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Le grotte dei Saraceni affascinanti per la loro struttura morfologica, sono composte da diversi ambienti comunicanti dentro i quali sono ancor oggi visibili le incisioni a croce e numerosi segni votivi fanno pensare che una parte della struttura veniva usata come Chiesa. L'itinerario parte da Serro dell'Acqua e prosegue lungo il Serro Perciato, tra quota 250 e 350 m. Lungo il sentiero N°5, chiaro segno della presenza di un insediamento rupestre. Le grotte sono in parte naturale e in parte artificiali, e vennero utilizzate come abitazioni durante il periodo delle incursioni arabe per questo sono dette Grotte Saracene e risalgono nel VIII d.C. Ad oggi non ci sono studi approfonditi, per mia conoscenza in una di queste grotte nidifica il pipistrello e il barbagianni.

*Capo servizio Riserva naturale orientata presso Provincia regionale di Messina

grottesaraceni

 

Lo Scoglio Faraglione negli ultimi anni è stato oggetto di accurate ricerche naturalistiche che hanno permesso di accertare la presenza delle seguentilucertola forme di vita: una specie a forte rischio di estinzione, la lucertola delle Eolie, (Podarcis Raffoneae) la berta maggiore e il garofano delle rupi, nidificano il gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis) inoltre è presente il geco comune (Tarantola mauritanica), nonché varie sottospecie endemiche e subendemiche. Per questo motivo avrebbe bisogno di una speciale forma di tutela che ne preservi l'ambiente. Tuttavia, nonostante nelle Eolie vaste aree delle isole maggiori siano Riserva naturale orientata e numerosi scogli siano Riserva naturale integrale, ad oggi, nessuna forma di tutela è stata ancora adottata.

salinascogliolucertola

---Il barbagianni è stato classificato per la prima volta nel 1769 da parte di Giovanni Scopoli, un naturalista italiano, e un uccello rapace notturno dell'ordine degli Strigiformi In Italia è un uccello tutelato dalla legge, ma purtroppo in molte zone esiste la credenza che averlo sul tetto della propria casa è indice di sventura così viene cacciato, è un predatore notturno stenofago vale a dire che si nutre prevalentemente di micromammiferi quali topi, piccoli uccelli, lucertole, insetti. La caccia inizia dopo il tramonto basandosi sulla vista molto acuta ma, quando il buio è molto intenso, allora sfrutta il suono per individuare la preda. Come tutti gli stringiformi ha l'abitudine di rigurgitare palline (borre) di parti di animali che non sono state digerite quali ad esempio piume, peli, ossa. Si ritrovano pertanto dei mucchietti di queste palline in prossimità dei luoghi dove ha mangiato o vicino al nido e sono fondamentali per capire le abitudini alimentari di questo uccello ma anche per capire l'ecosistema prevalente in una determinata zona in considerazione del fatto che sono animali sedentari e quindi cacciano nella zona dove si ritrovano le borre.

barbagianni

---Nell' isola di Salina sono state censite dalle 90-100 coppie di falco della (regina o falco eleonorae) questo falco nidifica nelle falesie di Pollara per benenatijeepcensire le coppie riproduttrici si e' dovuto intervenire via mare grazie all'ausilio di barche e con dei binocoli e cannocchiali, il censimento naturalmente varia di anno in anno.Il nome scientifico della specie, Falco eleonorae, è un omaggio a Eleonora d'Arborea (da parte di Alberto Della Marmora), alla fine dell'autunno compie una lunga migrazione transahariana, seguendo prevalentemente rotte costiere attraverso il canale di Suez, il Mar Rosso e il Corno d'Africa, per giungere sino al Madagascar.  E' solo qualche curiosità per saperne di più sul nostro falco della regina che domina la Riserva di Salina.

IL PLAUSO.

di Antonio Famularo

Egr. Sig. Beninati, Desidero ringraziarLa sentitamente per l'eccellente articolo sulla flora e la fauna ancora presenti a Pollara e relativi scogli e falesie. Ho apprezzato tantissimo i contenuti, molto istruttivi, e spero davvero che il Suo appello ad adottare e attuare forme di tutela del ricco e variegato patrimonio fauno/naturalistico della "mia" Salina, specie di quelle minuscole e amabili 'creature' senza voce che in essa vi dimorano, non cada nel vuoto e possa essere attuato. Grazie ancora per il Suo impegno. Un cordiale saluto.

LO SCOGLIO DI POLLARA

Lo Scoglio, a Pollara,
narra alle Stagioni
vecchie storie di viaggi
e antiche leggende
di marinai e pescatori,
di mari in tempesta
e di venti impazziti.

Il Tirreno lambisce
il suo nudo profilo,
la Tramontana accarezza
lievemente il suo volto
come una madre che capisce
il dolore di un figlio
e lo conforta e rincuora
per quell'avverso destino
che staccandolo all'abbraccio
dei monti sovrastanti,
che dall'alto lo vegliano,
lo ha relegato nel mare
come qualcosa di cattivo
che una sorte arcana
ha voluto quasi sputare.

E son suoi il canto dei gabbiani
e le grida dei falchi sul mare
che s'nfrancono e si spengono
sulla nuda e impervia falesia;
e il Tempo,
testimone muto e crudele,
non gli risponde.

- Da " IL SALE DI DIDYME "
di Antonio Famularo .

Il video.

Salina di Elio Benenati

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