di Luca Chiofalo
In un momento tra i più difficili per l’Italia, tra emergenze, crisi varie e impegni da rispettare (PNRR su tutti), i grillini, in un disperato e grottesco tentativo di sopravvivere elettoralmente a danno dell’interesse del paese, non votano la fiducia al governo dell’italiano più autorevole e rispettato nel mondo libero, Draghi.
Rischiamo lo scioglimento delle camere, incertezza politica ed una bella campagna elettorale con gara a chi la spara più grossa, con i problemi che si accumulano e nessuno che prende provvedimenti.
La pagheremo cara questa cretinata, ma c’é chi festeggia e approva…
Il M5S si conferma ancora una volta l’esperienza politica più ridicola e dannosa del dopoguerra.
Stromboli, c'è "Queen Miri", di 92 metri che appartiene a una delle famiglie americane tra le piu' ricche al mondo
Stromboli, al largo della vulcanica isola si è ormeggiato "Queen Miri", di 92 metri, della famiglia del magnate americano Sheldon Adelson, morto nel 2021.
Si tratta di una delle famiglie tra le più ricche del mondo (Forbes ne stima il patrimonio in 26,52 miliardi di dollari) proprietaria di complessi alberghieri e case da gioco in tutto il mondo.
Il mage yacht vale 70 milioni di dollari e prende il nome dalla moglie Miriam, può ospitare 36 turisti con 32 d'equipaggio. È alimentato da due motori e la velocità di 17 nodi.
Può essere noleggiato per una settimana a 1 milione e 825mila euro. A bordo i colori dominanti sono il bianco azzurro (bandiera delle isole Marshall).
Lipari, il ritorno dalla Sardegna del Cavaliere Felice D'Ambra
Lipari - Il ritorno dalla Sardegna del Cavaliere Felice D'Ambra festeggiato dai nipoti Mimmo Ziino al Bar "Il Gabbiano" insieme a Nuccio Buscema, ex bomber del Cs Lipari e ancora a Patti ricordano il gol memorabile in giravolta all'incrocio dei pali (alla Boninsegna per interderci) con l'esultanza dell'indimenticabile presidente Mariano Sparacino...
Aumenta sensibilmente il prezzo dei biglietti di aliscafi e navi per le corse di “interesse statale” sulle tratte delle isole minori siciliane.
Cominciano le uscite pubbliche di sdegno, il rimpallo di responsabilità e lo scambio di accuse tra istituzioni, associazioni e politici.
Considerato che l’aumento delle tariffe era una “spada di Damocle” che pendeva sulla nostra testa da tempo, non sono convinto che gli “sdegnati” di questa vicenda siano tutti “ignari innocenti”.
In ogni caso, si dica chiaro alle popolazioni ed agli utenti interessati se gli aumenti sono inevitabili e ragionevoli per sostenere i costi dei servizi oppure (sebbene bisognava occuparsene prima dell’entrata in vigore) se esiste il modo e la volontà di congelarli o scongiurarli con intervento “pubblico”.
Basta demagogia e “cadute dal pero”: fanno male!
Intervento dell'Ancim
di Francesco Del Deo*
Nelle isole siciliane, il problema trasporti con tagli di corse e aumento dei biglietti, è un tema
ricorrente anche perché in Sicilia il servizio ha due anime: una regionale più costante nella sua
attuazione di servizio pubblico ed una nazionale non uniformata a quella regionale. Quest’ultima crea i problemi che i Sindaci lamentano e cioè tagli e rimodulazione di corse ed aumento dei prezzi.
Soluzioni non accettabili perché creano disparità di trattamento tra i viaggiatori dei vettori regionale rispetto a quelli nazionali.
La stessa Unione Europea in una recente risoluzione, oltre la declaratoria dei problemi delle Isole, per la prima volta avanza soluzioni strutturali per risolverli.
Ribadisce che l’assenza o i ridotti collegamenti influiscono sul mercato del lavoro, sulla mobilità,
trasporto delle merci. Pertanto, fondamentale è l’adozione di soluzioni flessibili, adozione di
regolamentazione specifica e di misure compensative concrete che compensino emergenze negative.
Sottolinea l’importanza di una riduzione dei costi di trasporto per i passeggeri e le merci anche con tariffe agevolate.
Se questi sono i presupposti, quale soluzione ai problemi delle isole siciliane ed alle loro proteste sui rincari e riduzioni delle corse del vettore nazionale?
L’ANCIM sostiene le richieste dei Sindaci e consapevole che il muro contro muro non serve a nessuno perché si danneggerebbe il turismo, l’occupazione e lo spostamento dei passeggeri sui vettori regionali più convenienti come prezzi.
Entrambe le parti andrebbero a perdere pertanto, l’ANCIM ritiene che la soluzione vada trovata
insieme e sia fondata sulla solidarietà e coesione.
La soluzione, per il lucro cessante, non può consistere nell’aumento dei prezzi perché in termini
contabili immediati sembra dare ristoro ai bilanci, nei tempi più lunghi tale aumento ingenera
riduzione dei passeggeri. Mentre l’incremento di essi porterebbero ad aumentare le entrate e quindi a compensare i maggiori costi del carburante.
Un tavolo di mediazione che veda partecipi i Sindaci, le Compagnie di navigazione, la Regione ed il Ministero potrebbero contribuire a questa soluzione
Come ANCIM ci si impegnerebbe a chiedere integrazione delle misure previste dal Decreto 15 maggio n. 50 in materia di politiche energetiche.
*Presidente Ancim
Le reazioni nel web
Livio Munafò, Ricordo sfilate di politici regionali solo pochi giorni fa, i quali scongiuravano l’ipotesi di tali aumenti …
Ricordiamocene… a breve li rivedremo sul nostro territorio, per le solite promesse elettorali..
Luca Chiofalo, le “sfilate”, col loro corredo di promesse quasi mai mantenute, si ripetono da 20 anni… in questo lasso di tempo, abbiamo perso qualità e quantità in tutti i servizi essenziali a fronte di un aumento dei costi, ma i “notabili” di caratura regionale (o nazionale) legati a gruppi politici locali continuano a raccogliere messe di voti tra gli Eoliani. Masochismo incurabile?
Antonella Mandarano, la cosa che più duole in tutto questo è che per noi, nati e cresciuti alle Eolie, non più residenti ma proprietari di case, nonostante paghiamo tutte le tasse del caso, dobbiamo venire a casa nostra da ospiti. Pagare più di € 20,00 con una tassa di sbarco di € 5,00. Mi spiegate se già paghiamo la tassa dei rifiuti per i nostri immobili perché dobbiamo pagare anche € 5,00 per sbarcare? E poi si parla di turismo.
Luca Chiofalo, Concordo, questa é davvero una vessazione inaccettabile..
Marcella Paino, mi trovo nella stessa situazione. Oltre che ingiusto lo trovo offensivo
Giacomo Biviano da Parigi, Sempre, come si dice e noi paghiamo...
Il servizio del Tg3 Sicilia
NOTIZIARIOEOLIE.IT
18 GIUGNO 2022
20 GIUGNO 2022
21 GIUGNO 2022
Lipari, slitta al 15 luglio la sospensione dei lavori edili
Lipari, il sindaco Riccardo Gullo ha rivisto l'ordinanza sulla sospensione dei lavori edili. Era stata richiesta dai tecnici che hanno anche avuto un incontro al Comune. I problemi maggiori riguardavano i lavori con il bonus che poteva essere a rischio.
Ginostra, sopralluogo anche della Protezione civile nazionale per fare il punto sui lavori del costone a rischio
Ginostra - I tecnici della Protezione civile nazionale sono giunti in elicottero nel piccolo borgo delle Eolie. L'incontro è avvenuto con il sindaco Riccardo Gullo che ancora una volta a distanza di giorni ha raggiunto Ginostra, insieme al nuovo tecnico comunale Bartolo Bonino (nella foto) finalmente al lavoro a tempo pieno dopo l'assunzione a tempo inderminato nel palazzo di piazza Mazzini. Presenti anche i tecnici del Genio civile e gli isolani. Si è fatto il punbto sui prossimi lavori del costone a rischio e del porticciolo.
E' deceduto il simpaticone di Checco Tomaselli
Ai familiari le condoglianze di Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e famiglie
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Perdonate la franchezza ma, in occasione dell’assemblea cittadina per la difesa del diritto alla salute, mi è parso di assistere ad uno spettacolo umiliante per la politica e la comunità liparese.
Fatto il doveroso elogio all’impegno ed alla buonafede dei comitati spontanei, ad oltre 10 anni dall’avvio dello smantellamento dei servizi sanitari pubblici sul nostro territorio, bisogna riconoscere che gli interventi “politici” sono stati l’apoteosi dell’approssimazione e dell’impotenza che hanno accompagnato le azioni a difesa del diritto ad una sanità a misura d’isola…
Ascoltare candidati alla carica di primo cittadino sostenere che la protesta popolare sia la strada da incoraggiare, senza offrire nessuno spunto ulteriore di indirizzo e soluzione, mi preoccupa fortemente.
Dagli attori politici non sono più accettabili le analisi sui problemi ed il ricorso alla “piazza” per disperazione e inadeguatezza, il consenso che chiedono deve essere legato alle soluzioni che propongono.
Io non mi sento “innocente” e non sono in condizione d’impartire lezioni perché non mi sono impegnato sul tema, ma non posso fare a meno di esprimere la mia delusione per gli scarsi risultati prodotti in questi anni da chi ha avuto ruoli di rappresentanza, politici o istituzionali, della comunità Eoliana.
Se è apertamente violato il diritto alla salute degli Eoliani, se vengono pervicacemente elusi i livelli essenziali di assistenza stabiliti per legge, se, insomma, siamo certi di essere trattati (in spregio alle norme vigenti) da cittadini di serie b, non possiamo accettare di prolungare oltre la nostra sofferenza in tema di servizi sanitari.
Mi è noto che la competenza in materia di sanità è delegata alle regioni, ma il tempo delle interlocuzioni sterili con Asp e Regione Sicilia deve finire.
Considerate le “aderenze” che i politici locali rivendicano con notabili di caratura nazionale ed in attesa del riconoscimento in Costituzione del “disagio” dei luoghi insulari e della legge sulle isole minori che dovrebbero garantire un’adeguata considerazione delle peculiarità limitanti del vivere su un’isola e, di conseguenza, servizi e risorse specifici, perché non si procede, anche provocatoriamente ma ufficialmente, alla richiesta di un intervento diretto del governo nazionale?
L’art. 120 della nostra Costituzione credo preveda una simile eventualità e può essere usato per dare ulteriore forza alle nostre legittime rimostranze.
Eccone uno stralcio:
… Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione.
Antitrust: sanzione di quasi 4 mln a Caronte & Tourist
Prezzi eccessivi nel traghettamento sullo Stretto di Messina
(ANSA) L'Antitrust ha irrogato una sanzione di oltre 3,7 milioni di euro alla società Caronte & Tourist.
L'Autorità ha accertato che C&T, in posizione di assoluta dominanza nel traghettamento passeggeri con auto al seguito sullo Stretto di Messina, ha sfruttato il suo potere di mercato per applicare prezzi ingiustificatamente gravosi per i consumatori.
L'analisi di eccessiva onerosità è stata effettuata applicando un test in due fasi: le tariffe applicate ai passeggeri con autoveicolo risultano sproporzionate rispetto ai costi sostenuti (eccessività) e tale sproporzione è irragionevole rispetto al valore del servizio reso (iniquità).(ANSA
Caronte & Tourist: “Prendiamo atto del provvedimento dell’AGCM. Riteniamo di aver esposto convincenti tesi difensive e dimostrato la correttezza della nostra politica di pricing nello Stretto di Messina.”
Prendiamo atto con rammarico del provvedimento con il quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha contestato a Caronte & Tourist un abuso di posizione dominante ritenendo ingiustificatamente gravosi i prezzi per il trasporto marittimo degli autoveicoli nello Stretto di Messina.
Eravamo fiduciosi che l’Autorità avrebbe acclarato la correttezza della politica di pricing da noi praticata e riconosciuto che le scelte aziendali in materia non hanno mai configurato alcun tipo di abuso.
C&T ha posto sempre grande attenzione ai prezzi praticati per l’offerta del servizio di attraversamento dello Stretto. Sono anche stati commissionati studi economici da parte di professionisti di primario rilievo che hanno elaborato analisi di benchmark con operatori attivi a livello nazionale ed estero, soprattutto tra compagnie non destinatarie di contributi pubblici, come appunto è notoriamente Caronte & Tourist.
Avevamo altresì argomentato che l’esposto che ha convinto l’Autorità ad avviare l’istruttoria del procedimento, invece, paragonava le tariffe dello Stretto - peraltro non dissimili da quelle praticate dagli altri due vettori impegnati sulla stessa rotta tra Messina e la Calabria - con quelle di una compagnia di navigazione che opera in Sardegna e in regime di convenzione.
Tariffe che hanno fin qui garantito la sostenibilità economica di un servizio che storicamente assicura collegamenti frequenti, rapidi, puntuali, h 24 e in ogni condizione meteomarina, garantendo un alto livello di servizio diurno e notturno anche nei periodi in cui lo scarso traffico degli autoveicoli non rende economico il servizio. Caronte & Tourist ha scelto di garantire alla clientela la certezza di poter traghettare ogni giorno ed ogni momento dell’anno con celerità e, soprattutto, con orari delle corse certi e ravvicinati durante le 24 ore della giornata.
Prezzi che sono stati mantenuti sostanzialmente costanti negli ultimi 40 anni, e i cui incrementi sono sempre stati inferiori all’Istat del settore.
Caronte & Tourist non potrà che tutelare le proprie ragioni in sede giurisdizionale, confidando nel riconoscimento della correttezza del proprio operato.
Chi é avanti con gli anni (come me) e ha qualche trascorso in politica sa che non cambieremo la nostra difficile situazione con l’ipocrisia del torrenziale attivismo pre-elettorale e nemmeno con l’idealismo genuino ma ingenuo dei più giovani e meno “scafati”.
Il problema é che a Lipari ci conosciamo tutti e, diciamocelo, l’etica non é mai stata un valore fondante della nostra identità culturale.
Ergo: tutte le “rivoluzioni” finiscono a tavola…
Tuttavia, sperare in meglio per le elezioni locali di giugno é dovere e necessità.
Anche se serve uno sforzo di “ricostruzione” sociale, politica ed economica da far tremare i polsi (e non credo tutti i candidati ne abbiano piena consapevolezza), voglio guardare avanti con l’ottimismo della volontà: “(non) lasciate ogni speranza o voi che entrate” (o votate)!
Eolie, per lo scirocco corse ridotte e fine settimana a rischio isolamento
Lipari – Continua l’ondata di scirocco alle Eolie e già da ieri pomeriggio c’è stata la sospensione di alcune corse di linea da e per Milazzo. Il cattivo tempo dovrebbe perdurare fino a domenica con il rischio di isolamento per l’Arcipelago. Il traghetto della Siremar che collega le Eolie con Napoli ha soppresso il collegamento.
Gli aliscafi della Liberty Lines collegano le isole ma con difficoltà soprattutto negli approdi esposti al vento che arriva da sud. A Lipari si approda nello scalo alternativo di Punta Scaliddi, mentre sono state soppresse le corse per Alicudi e Filicudi. Nelle altre isole minori si viaggia con riserva. Difficoltà anche per l’ormeggio delle navi della Siremar.
Nella rada di Lipari si sono rifugiati la nave cisterna della Marnavi di Napoli e il traghetto della Green Fleet di Messina che trasporta i rifiuti.
Continua l’ondata di scirocco alle Eolie e già da ieri pomeriggio c’è stata la sospensione di alcuni collegamenti con Milazzo. Il cattivo tempo dovrebbe durare fino a domenica con il rischio di isolamento per l'Arcipelago. Il traghetto della Siremar che collega le Eolie con Napoli non è salpato. Gli aliscafi della Liberty Lines collegano le isole, ma con difficoltà soprattutto negli approdi esposti al vento che arriva da sud. A Lipari si approda nello scalo alternativo di Punta Scaliddi, mentre sono state soppresse le corse per Alicudi e Filicudi. Nelle altre isole minori si viaggia con riserva. Difficoltà anche per l’ormeggio delle navi della Siremar. Nella rada di Lipari si sono rifugiati la nave cisterna della Marnavi di Napoli e il traghetto della Green Fleet di Messina che trasporta i rifiuti. (ANSA)
Lipari, la beffa: "revocati i finanziamenti dei cantieri di lavoro per disoccupati..."
di Gianluca Giuffrè
REVOCATI I FINANZIAMENTI DEI CANTIERI DI LAVORO PER DISOCCUPATI DI LIPARI. UN' OCCASIONE SPRECATA.
Il Comune di Lipari non è riuscito ad avviare i cantieri di lavoro per disoccupati e la Regione dopo diversi solleciti senza riscontro è stata costretta a revocare i finanziamenti.
Tanti disoccupati eoliani che speravano in questa boccata d' ossigeno resteranno con l'amaro in bocca.
Per governare le nostre isole serve gente preparata e capace. Eoliani riflettere e cambiate.
Lipari, è nato Lodovico Munafò
Lipari a breve vota… ma non sembra si coltivino genuini sogni di riscatto per la comunità, avverto piuttosto una preoccupante assuefazione al peggio.
L’aria che si respira è quella di un collettivo regolamento di conti e di una smaccata contrapposizione di interessi “particolari” più che di idee sul futuro delle isole.
Spero di essere clamorosamente smentito dalla qualità delle proposte e dalla forza dei progetti dei candidati alla guida del paese.
Questo passaggio non lo possiamo sbagliare: si abbia diffusa consapevolezza della “delicatezza” del momento e sia il senso di responsabilità nei confronti di tutti gli Eoliani e del loro futuro a ispirare chi parteciperà alla contesa elettorale.
"OP...POSIZIONE"
Federica Ristuccia si è laureata in scienze biologiche
La tragica e dissennata guerra in Ucraina non è (ancora) la causa dei rialzi pazzeschi di bollette e carburanti. Quali, dunque, i motivi?
L’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, aveva comunicato negli ultimi giorni dello scorso anno le cifre esatte dell’aumento delle bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022, da gennaio a marzo.
Per la famiglia-tipo (che ha consumi medi di 2700 kilowattora all’anno di energia elettrica e 1400 metri cubi di gas) per la bolletta dell’elettricità ha previsto un incremento del 55 per cento, mentre per quella del gas del 41,8 per cento. C’é stato, va detto, un intervento del governo per contenere i rincari, che altrimenti sarebbero stati ancora più significativi (65% luce, 59% gas). Questo il link del comunicato Arera: https://www.arera.it/it/com_stampa/21/211230cs.htm
Se l’incremento dei costi rispetto al passato (a parità di consumi) è maggiore, bisognerebbe indagarne i motivi, comunque, a sentire le diffuse proteste e constatare sulla propria bolletta gli aumenti “monstre” dell’energia, servono altri rapidi interventi, perché a breve tali oneri diventeranno insostenibili per famiglie e imprese. Ciò vale, ovviamente, anche per il prezzo dei carburanti, in merito al quale il ministro Cingolani ha parlato di “speculazione e colossale truffa ai danni di imprese e cittadini”, considerando ingiustificati i recenti e bruschi aumenti. Il governo pensa di porvi rimedio tagliando accise ed iva, ma, se di “truffa” si tratta, va fermata una volta per tutte.
Si sono mossi i comitati dei consumatori, che in Sicilia, per voce del “Codacons”, hanno lanciato il seguente appello: “Magistrature locali e Antitrust attivino Nas e guardia di finanza per ispezioni in tutta l’Isola, sequestrando le bolle di acquisto dei carburanti e tutti i documenti fiscali utili, verificando le differenze esistenti nei prezzi di acquisto e di vendita dei prodotti petroliferi prima e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina”.
Vedremo gli esiti…
Incrociamo le dita, ma tutto sommato stiamo reggendo…
Grazie alle misure che il governo italiano ha adottato in anticipo rispetto ad altri stati (che oggi ci seguono) ed alla responsabilità della stragrande maggioranza dei cittadini italiani che hanno aderito alla campagna di vaccinazione ed accettato di buon grado richiami e green pass, non viviamo la situazione drammatica di altri paesi.
Stamane, ho fatto la terza dose e mi rincuora aver trovato in fila diversi ragazzi finalmente decisisi a farsi inoculare la prima dose, contribuendo così a incrementare la quota di cittadini immunizzati contro il Covid.
Spiace constatare che continua a “resistere” alla realtà una sparuta minoranza di no-vax e no-green pass rumorosa e agguerrita, che rifiuta i dati ufficiali e dimostrati sull’efficacia e sulla sicurezza dei vaccini, oltre a mettere in discussione la validità e la “legittimità” degli strumenti introdotti dal governo per il contenimento del contagio.
Beh, anche rispettando il diritto a dire idiozie, garantito in un paese libero e democratico come il nostro, bisogna comunque chiarire (a beneficio dei ragionevoli) che le alternative ai vaccini ed al green pass sono le chiusure ed il confinamento in casa, perché il contagio e le ospedalizzazioni dilagherebbero.
N.B. ecco l’articolo 16 della nostra solida e lungimirante Costituzione che legittima le temporanee limitazioni alla libera circolazione introdotte nel nostro paese causa Covid:
“Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza…”.
In attesa da ieri pomeriggio che parta una nave da Milazzo per Lipari, alle 7 di stamattina finalmente si parte. Interruzione dei collegamenti legate, in questo caso e come accade sempre più spesso, non tanto ad onde proibitive quanto ad attracchi indifesi dai venti provenienti da sud/est… per gli altri quadranti, la protezione è naturale.
Motivo per il quale, addebiterei più alla nostra incapacità di realizzare porti adeguati che alla supposta pavidità dei comandanti dei mezzi navali (che decidono discrezionalmente perché rispondono personalmente) le nostre sciagurate avventure da isolani erranti per bar, agenzie e alloggi del milazzese in attesa di un mezzo che ci riporti a casa.
Per i prossimi amministratori del Comune di Lipari, dopo decenni di pannicelli caldi e costosi ma non risolutivi, sia una priorità programmatica la progettazione e la realizzazione di attracchi finalmente adeguati alle necessità di una popolazione e di luoghi che pagano pesantemente un vergognoso ritardo.
METEO EOLIE
Pioggia e schiarite Temperatura: 18°C Umidità: 77% Vento: moderato - SE 26 km/h
Situazione alle ore 7:00
Lipari, i complimenti della ditta al Rag Roberto La Greca per i suoi 50 anni di attività
L’assessore regionale alla sanità Razza è rassegnato: “è questione di giorni e la Sicilia passerà in zona gialla, pesa l’impatto dei turisti”, ha dichiarato.
Beh, io dico che ha pesato di più la nostra sub-cultura nella crescita di contagi e ospedalizzazioni.
Un mix micidiale di atavica allergia alle regole, superficialità nei comportamenti e pregiudizio, in questo caso verso i vaccini.
Inevitabile, dato che siamo tra i primi in Italia per numero di contagi e tra gli ultimi per numero di vaccinati, che crescano (più che in altre regioni) i ricoveri ed il ricorso alle terapie intensive, ormai vicine al limite previsto dalla legge per il cambio di “zona”.
Avremo l’obbligo di utilizzare le mascherine anche all’aperto e nei ristoranti i non conviventi potranno essere al massimo in 4 allo stesso tavolo, restrizioni leggere rispetto a quelle viste nei mesi scorsi, ma comunque capaci di condizionare in negativo lo scorcio restante della stagione turistica.
Le regioni con spiccata vocazione turistica in Italia sono tante, la prima in seria difficoltà è la nostra:
destino cinico e baro o, più ragionevolmente, abbiamo sbagliato qualcosa noi…?
LIpari - Davanti al castello si è ancorato "Ilona" di 82 m costruito da Amels nei Paesi Bassi presso il cantiere navale Makkum.
Ospita 18 persone con 28 membri d'equipaggio.
Mentre il territorio del comune di Lipari annaspa nei soliti problemi, a cui si è aggiunto quello dello sciagurato avvio di una raccolta differenziata dei rifiuti senza adeguata pianificazione, l’isola di Salina è celebrata da stampa e ospiti come meta ideale per godere dei piaceri unici offerti dall’insularità.
Noi liparesi sembriamo senza identità e, più che a comportamenti volti a dare un indirizzo costruttivo alle cose, si continua ad assistere ad un lamento scomposto, sterile e stucchevole.
Svenduto negli anni il nostro appeal turistico di meta elitaria ad un modello simil Riccione che svilisce il pregio che possiamo vantare ma non comprendiamo, siamo nelle mani di pseudo-imprenditori voraci e di politici senza visione che si muovono come elefanti in una cristalleria e non dimostrano alcun amore e rispetto per il territorio unico che abbiamo ricevuto in dono.
Classe dirigente insignificante se non dannosa e, di conseguenza, cittadini comuni in preda agli istinti.
Una gara autodistruttiva a chi è più “furbo” ad eludere leggi e regole di civiltà, con proliferare di abusi, soprusi e insulti al buonsenso: perfino riuscire a transitare col proprio veicolo a motore nelle vie in cui vige “l’isola pedonale”, evitando le telecamere, diventa dimostrazione di “scaltrezza” (riconosciuta dai più)! Mancu li cani…
Nessun passo avanti, un’alienante tensione allo stato brado che tocca la dignità e l’amor proprio dei LIPAROTI ancora lucidi e perbene, un declino penoso al quale spero sapremo prima o poi opporci… esistono tra noi gli “eroi” capaci di compiere l’impresa?
Si vedrà, ma, attualmente e con fastidioso dovere di ammirazione, bisogna riconoscere che, nonostante le differenze di “potenziale”,
Salina batte Lipari 5-0…
Il segreto di Procida
Non solo Capitale Italiana della Cultura 2022, adesso pure prima isola con popolazione completamente vaccinata dai 18 anni in sù, quindi già in condizione di offrire garanzie agli operatori e ricevere in sicurezza i turisti.
Procida (circa 10000 abitanti) oltre alla dovuta ammirazione, comincia a suscitarmi un sentimento che non conoscevo: l’invidia…!
Quale sarà il segreto dei successi dell’isola campana?
Forse una classe dirigente e politica all’altezza del ruolo, oltre ad una popolazione che ne segue la visione illuminata?
Varrebbe la pena fare una gita di istruzione…
Isole di Sicilia. Covid: intesa tra Figliolo e Musumeci, al via vaccinazione
Il videomessaggio del sindaco Marco Giorgianni su vaccini e differenziata
AZIONE-Isole e vaccinazione di massa: “Bene Musumeci”
“Accogliamo con grande soddisfazione la decisione del Presidente Musumeci di aprire, da
Lipari, da lunedì volontari per la pulizia delle spiagge
di Luigi Sabatini*
L’associazione Balneare delle Isole Eolie è lieta di comunicarvi che a far data dal 08.05.2021 incomincerà la campagna di pulizia di quelle spiagge difficilmente raggiungibili, site nel Comune di Lipari, tutti coloro che vorranno partecipare a tale iniziativa, sia singola persona che Associazione potranno contattare la sig.ra Michela La Greca al numero 333.3844985 al fine di meglio organizzarci nella logistica e negli spostamenti.
Il primo appuntamento e fissato per giorno 08 c.m. alle ore 09.00 presso porto Pignataro.
Si fa presente inoltre che tale evento sarà organizzato nel rispetto delle normative anti covid19 vigenti.
Ringraziamo anticipatamente quanti vorranno unirsi a tale iniziativa.
La nostra gratitudine va infine all’ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera di Lipari ed al Comune di Lipari per la loro collaborazione.
*Presidente
500.000…
Era l’obiettivo, da molti giudicato impossibile da raggiungere, di vaccini inoculati quotidianamente che il generale-commissario Figliolo aveva perentoriamente, come si addice ad un militare di rango, fissato
per la fine di aprile.
Ci siamo arrivati ed è una iniezione di speranza e fiducia per tutto il paese.
Non siamo fuori dai guai, ma mettendo gli uomini giusti nei posti giusti (Draghi in primis), un “sistema” traballante come quello italiano ha dato segnali di efficienza,
affidabilità e rigore.
Ci serve l’ottimismo, ci serve credere che volontà e capacità di uomini e donne possano cambiare in meglio
le cose.
Ne abbiamo bisogno come Italiani e forse ancor di più come Eoliani.
Credere fermamente di poter superare zavorre e ignavia, facendo scelte consequenziali, agevola l’opera.
Buon primo maggio!
LE CLIENTELE, IN POLITICA, NON HANNO MAI RAGIONE.
La politica clientelare, soprattutto al sud, è un triste retaggio storico che ci accompagna da sempre.
Ma oggi si è passato il segno, perché piazzisti (politici) e clienti (elettori) hanno perso il senso della misura che contraddistingueva le passate generazioni.
Quel modo di concepire l’attività politica è difficile da superare, ma la stretta attualità, con l’evidenza di problemi ingigantiti, ne sancisce il fallimento: illegalità crescente, servizi peggiorati e bilanci sempre più difficili da quadrare, con la beffa che anche il guadagno spicciolo dei furbi che “usano” la macchina pubblica e la politica per vantaggio esclusivamente personale è spesso eroso dalle gravi difficoltà del “sistema Eolie”.
Ai futuri candidati Sindaci il buonsenso imporrebbe di costruire un progetto politico-amministrativo che guardi oltre le singole fortune. Riusciranno a resistere alla tentazione di blandire l’elettorato con le solite e calibrate (a seconda dell’interlocutore) promesse e resistere alle pressioni dei predatori che tentano di spacciarsi per imprenditori?
Colui o colei che porrà attenzione alla qualità dei servizi al cittadino, si impegnerà a restituire piena capacità operativa agli uffici più esposti e vitali per presidiare la legalità sul territorio e l’equità, che vorrà dare alle Eolie un orizzonte turistico finalmente d’avanguardia, puntando sulla protezione e valorizzazione del nostro preziosissimo patrimonio ambientale e su un potenziamento sostenibile di infrastrutture, trasporti e accoglienza, sarà il mio candidato.
Pensare che il governo italiano (peraltro, con quasi tutti i partiti dentro) voglia uccidere l’economia del paese va oltre il complottismo più creativo, arriva all’idiozia cosmica.
Ci potranno essere stati e ci saranno degli errori sui singoli interventi, ma la prudenza sulle riaperture è dettata da “scientifiche” considerazioni circa i rischi di una rapida e incontrollabile risalita dei contagi e delle ospedalizzazioni.
Vogliamo aprire tutto oggi e richiudere tra 1 mese?
Non credo.
L’ emergenza è mondiale, ma neppure questa volta una parte di italiani riesce ad affrancarsi dal provincialismo di visione e giudizio: basterebbe osservare l’asprezza delle misure restrittive di altri paesi con economie vicine ma più grandi della nostra (tipo Francia e Germania) per comprendere che non si può scherzare col fuoco, pena un peggioramento repentino della situazione e compromissione delle aspettative di ripresa economica.
Con cifre ancora attorno ai 500 morti quotidiani, è cinica e fuori luogo la protesta scomposta.
Vivo anch’io le difficoltà derivanti da un’economia dimezzata e dalle prospettive incerte, ma continuo a credere che anche una sola vita umana salvata valga di più del fatturato perduto.
In ogni caso, sia chiaro che, se non si riparte in sicurezza e con alta percentuale di persone già vaccinate, il problema Covid e le sue ricadute su vita ed economia non vedranno soluzione definitiva.
N.B. I ristori non saranno adeguati, ma sono il rovescio della medaglia di un paese con infedeltà fiscale e debito pubblico tra i più alti al mondo in rapporto alla popolazione. Qualunque politico regalerebbe i soldi per ottenere consenso, ma i soldi non ci sono ed i debiti “costano”. Anche a chi pensa erroneamente che quelli di stato (o comunali...) non siano affar suo.
Il cambio di passo c’è stato.
Dopo oltre un anno di incertezze e sofferenze diffuse, grazie all’accelerazione della campagna vaccinale, possiamo ragionevolmente sperare di uscire presto dall’incubo Covid.
I paesi più avanti con la vaccinazione, come l’Inghilterra, hanno abbattuto morti e contagi e cominciano ad allentare le restrizioni. Prima dell’estate riapriranno praticamente tutto.
A noi, con ancora decine di migliaia di contagi e centinaia di morti quotidiani, toccano ancora un paio di mesi di sacrificio, ma le previsioni, se forniture di siero e vaccinazioni rispetteranno le attese, fanno sperare (come ha detto il ministro leghista al turismo) in un’estate migliore di quella passata.
“Passaporto” sanitario per spostamenti sicuri e, forse, vaccinazione anticipata per tutti gli abitanti delle isole minori potrebbero darci un’ulteriore spinta per ripartire presto col turismo e lasciarci alle spalle il periodo più difficile della nostra storia recente.
L’ultimo sforzo...
PER ASPERA (tributi) AD ASTRA!
Siamo in pandemia e non si parla d’altro, ma proviamo a vedere oltre: parliamo dei soldi, quelli pubblici, quelli di tutti.
Senza equità impositiva e recupero delle somme non pagate dai furbetti, le difficoltà per le casse comunali e per la redazione di bilanci “verosimili” cresceranno...
Tradotto: minori servizi e prelievo medio in aumento.
I tributi e i canoni locali hanno previsioni di incasso puntualmente non rispettate ed elusione ed evasione crescenti.
Non è un fenomeno iniziato con le difficoltà della pandemia, ma si
trascina, peggiorando, da molti anni.
Come si fa a non percepire la profonda ingiustizia e non provare vergogna se un pensionato che percepisce 800 euro al mese (o anche meno) onora con rigore le proprie scadenze e, invece, grandi “utenze” e “signorotti” accumulano insoluti o evadono quanto dovuto alle pubbliche amministrazioni sperando nel colpo di spugna che cancelli il debito o nelle carenze
nell’accertamento e riscossione degli enti pubblici?
Superata l’emergenza Covid, se non si inverte l’andazzo, si finirà per convincere anche il cittadino “onesto” a cambiare atteggiamento: perché essere tra i fessi che pagano quando i furbi che non contribuiscono quota parte al costo della macchina pubblica la fanno franca?
Non si tratta di perseguitare qualcuno, soprattutto se in difficoltà, si tratta di ristabilire un principio di giustizia.
La forsennata corsa alle poltroncine di palazzo per le amministrative del prossimo anno sarà animata anche dalla voglia di abolire iniquità e squilibri attuali o si continuerà a tollerare il “privilegio” di pochi a danno di molti?
Mah... la “statura” dei prossimi candidati sarà un indizio...
Per non esporre i nonni e le persone fragili a gravi rischi.
Per dovuto rispetto agli oltre 100000 morti italiani causa covid.
Per evitare ulteriori restrizioni.
Perché anche giovani e individui in salute possono sviluppare forme severe di infezione.
Per non compromettere la campagna vaccinale.
Per non privare ancora i nostri bambini e ragazzi della scuola e della “socialità”, fondamentali per la loro crescita.
Per sperare di vivere un’estate quasi normale.
Servono altri motivi per convincerci a rispettare con rigore le disposizioni per il contenimento del contagio e smetterla con le feste, i pranzi di gruppo, gli assembramenti al bar o per strada e le sciocche lamentele…?
Come auspicato circa un mese fa con la segnalazione sulle pagine del “notiziario” di un articolo che illustrava il modello greco, i Sindaci delle isole minori italiane sembrano muoversi verso la richiesta di vaccinazione di massa delle loro comunità.
Questa soluzione ci metterebbe presto al riparo dagli enormi rischi sanitari che corriamo data la carenza di strutture e ci consentirebbe di essere una meta sicura per i flussi turistici che a breve si rimetteranno in moto.
Spingere forte, dunque, se la strada è percorribile.
Intanto, bisogna purtroppo notare che, “nel silenzio”, aumentano i contagi ma non diminuiscono gli assembramenti ed i comportamenti a rischio…
Non ha senso ma sembra tollerato.
Eppure, noi ed il resto della Sicilia stiamo reggendo l’urto del virus meglio di quasi tutto il resto d’Italia in questa fase, perché compromettere una situazione al momento gestibile senza essere obbligati a chiusure radicali?
Perché rimandare ad un eventuale aggravamento della situazione (cioè chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati) controlli più rigorosi sul rispetto delle disposizioni anti contagio, consentendo, frattanto, ad un manipolo di sprovveduti di mettere a rischio l’intera comunità?
Il buonsenso sia il “senso” del momento…
L’emergenza sanitaria da Covid-19 non è finita, anzi negli ultimi giorni sembra che in Italia vi sia una recrudescenza dovuta alle varianti.
Osservando però i luoghi di ritrovo della nostra bella e rilassata isola (come altrove) sembra che pochi se ne preoccupino.
Assembramenti (con mascherina optional) da seduti, in piedi e, se si può, anche da sdraiati...
Bene. Se questo è l’approccio alla libertà concessa di muoversi e sedersi ad un bar o su una spiaggia, si spiega il perché le restrizioni ed i controlli rigorosi sono assolutamente necessari per questo scriteriato popolo di eterni bambini.
Evidentemente, non è chiaro che ci vuole poco a tornare in guai seri (come se gli attuali non fossero abbastanza); il centro-nord Italia, con molti centri tornati in zona rossa, lo dimostra.
Non sia mai, ma se scoppiassero focolai, ci fossero casi “seri” (considerate le nostre strutture sanitarie per noi ingestibili e pericolosissimi) e ci trovassimo obbligati a chiudere tutto, con chi
dovremmo prendercela?
Con le istituzioni (aguzzine o lassiste a seconda dell’umore dello scemo di turno che commenta) o con gli atteggiamenti imbecilli di chi gioca, spensierato, col fuoco e rischia di bruciare tutti?
Ai posteri (di senno) l’ardua sentenza...
N.B. Oltre ai rischi sanitari, usate la testa anche pensando ad altre conseguenze: auspicando che gli spostamenti saranno consentiti, per salvare almeno una parte della stagione turistica dobbiamo mantenerci quasi indenni dalla diffusione del virus... altrimenti, potremo ripiegare sul reddito di cittadinanza o sulla questua.
L'INTERVENTO
di Francesco Coscione
Ho letto, approvando e condividendo, lo scritto di Luca Chiofalo titolato molto sapientemente "gli imbecilli dello struscio". Qualche giorno fa avevo anche io evidenziato questi comportamenti evitando di entrare nei particolari ma bene ha fatto Luca a porre l'accento su una realtà evidente... forse soltanto a noi due. Pretendiamo, facendone cavalli di battaglia, le vaccinazioni di massa nelle isole minori perchè viviamo di turismo, colpevolizziamo governi, regioni e sindaci se chiudono le attività e le zone, ce la prendiamo con le forze dell'ordine se non elevano contravvenzioni (agli altri!) ma poi basta che vediamo giallo per dedurre che possiamo fare tutto. Dopo un anno non abbiamo capito che le vaccinazioni sono un aiuto ma, ancora, non la soluzione. La soluzione siamo noi! Se teniamo la mascherina tutti, almeno quella chirurgica non quella fiorata di stoffa tanto carina, se osserviamo le distanze e ci laviamo e/o disinfettiamo le mani le probabilità di infezione sono prossime allo zero. Una cosa che vorrei evidenziare è che se ci troviamo in auto con colleghi di lavoro, la mascherina è obbligatoria e che molti si sono infettati proprio in queste occasioni. Purtroppo la parola obbligatorio per l'italiano si traduce con: vediamo come posso fregare la legge. Il risultato è che non solo ti freghi tu ma, purtroppo, freghi anche gli altri.
AVVISO AGLI STUDENTI E FAMIGLIE AI DOCENTI AI COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA MEDIA DI MALFA
SI COMUNICA Che il giorno 1° marzo 2021 avrà inizio il CORSO PON “PIU’ ITALIANO SEMPRE PIU’ INSIEME 2” Rivolto agli studenti della classe 3^ Scuola media di Malfa Con il seguente calendario ed orario: Tutti i lunedì dalle 13,30 alle 15,30
Docente: prof.ssa Teresa Oliviero Tutor: prof.ssa Rosangela Ziino
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Mirella Fanti
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Il piano della Grecia per diventare Covid free (e le isole che lo sono già)
Immaginate un luogo dove poter passeggiare senza mascherine, senza igienizzante, senza distanziamento sociale. Un posto dove potersi baciare, ballare, uscire a cena e, magari, inciampare in qualcuno senza paura d’essere infettati. Sarebbe un posto al riparo dalla pandemia globale che ci ha paralizzati per un anno, un paradiso Covid free. Bene, invece di sognare l’utopia sanitaria c’è chi sta lavorando per realizzarla: il primo ministro greco Kyriakos Mītsotakīs.
Mentre il Paese ellenico aveva retto bene alla prima ondata grazie a chiusure precoci, la seconda ondata seguita all’afflusso del turismo estivo è stata durissima. «Il picco dei contagi d’autunno sembra scavallato in tutta Europa» calcolano i matematici del Consiglio Nazionale delle Ricerche. In tutta Europa, tranne che in alcuni Paesi tra cui proprio la Grecia. Martedì la regione di Atene è tornata in lockdown rigido con anche le scuole serrate completamente. Eppure il piano per avere isole immuni alla pandemia da offrire sul mercato del turismo internazionale è una priorità nazionale, il governo ci lavora sul piano sanitaro e su quello diplomatico.
La Grecia ha vaccinato poco meno del 5 per cento della popolazione al ritmo di 5mila al giorno, 3mila meno del previsto. Si è vaccinato il personale sanitario e ora si stanno vaccinando gli over 80. Si cominciano a prendere appuntamenti per i cittadini sopra i 60 anni. Più o meno il ritmo è quello di tutto il resto d’Europa con i ritardi dovuti alla mancanza di dosi. Nonostante questo, però, in Grecia un pugno di isole sono già oggi Covid free. Tutti gli abitanti di Meganisi, Kalamos e Kastos sul Mar Ionio e Ikaria nell’Egeo sono stati vaccinati. Greci e stranieri residenti. Poche migliaia di persone, ma su quelle isole le potenzialità ricettive si contano a decine di migliaia. Per ogni isolano vaccinato vanno calcolati almeno 10 potenziali turisti durante l’intera stagione.
La vaccinazione a tappeto prosegue isola per isola, appena si trovano le dosi sufficienti per tutti. «Vuoi mettere – spiega entusiasta Alypios Tsagaris, albergatore di Rodi – se potessimo dichiarare che in tutta l’isola non ci sono e non ci possono essere infezioni perché siamo tutti vaccinati? Basterebbe che i turisti che arrivano in traghetto o in aereo provassero di essere sani o a loro volta immunizzati dal vaccino, che la vita qui potrebbe tornare assolutamente normale, tutto come prima di questo maledetto Covid».
«Quest’anno ci sarà una grande richiesta di viaggi e dobbiamo farci trovare pronti. Dobbiamo riuscire a garantire che le isole siano sicure – ha detto il premier conservatore durante la visita ad un ospedale -. Chi lavora negli hotel, nella ristorazione, nella nostra industria del turismo dovrà essere protetto, più saranno i vaccinati e più visitatori avremo». Per un turismo fuori dall’incubo Sars-Cov2 il primo ministro sta insistendo in Europa e fuori per il varo di un «passaporto sanitario internazionale». L’ha fatto anche durante una video conferenza con il presidente cinese Xi Jinping. «La Grecia vorrebbe la creazione di un certificato di vaccinazione. Questa sorta di “passaporto sanitario” può diventare uno strumento per facilitare i viaggi e permettere ai turisti cinesi di venire in Europa in totale sicurezza». Magari proprio sulle isole greche liberate dal Covid.
La Grecia è appena dopo l’Italia il Paese che ha visto il Pil diminuire di più in Europa con un calo del 10%. Il crollo del turismo ne è la causa prima. La proposta greca del passaporto sanitario ricorda quella del governatore sardo, Christian Solinas, agli esordi della pandemia. Forse vaccinare l’intera Sardegna o la Sicilia, isole da milioni di abitanti, è un obbiettivo troppo ardito per le vacanze di Pasqua. Ma l’idea di esportare il progetto greco a Eolie, Egadi, Pontine, magari persino l’Elba e altre nostre piccole isole potrebbe essere utile anche per il nostro turismo.(corriere.it)