Lipari - Sospeso lo sciopero di due giorni degli aliscafi
Il maltempo che proseguirà anche nei prossimi giorni ha fatto saltare lo sciopero di due giorni degli aliscafi della Liberty Lines in servizio nelle isole di Sicilia, che era stato proclamato dal sindaco Orsa per domani giovedì e venerdì.
(2° LANCIO) LIPARI - Il maltempo che proseguirà anche nei prossimi giorni ha fatto saltare lo sciopero di due giorni degli aliscafi della Liberty Lines in servizio nelle isole di Sicilia, che era stato proclamato dal sindaco Orsa per domani giovedì e venerdì.
Difatti l’evoluzione delle condizioni meteomarine, che purtroppo in questi giorni stanno peggiorando rapidamente con venti da 30, 40 Km orari è motivo di sospensione del fermo degli aliscafi della Liberty Lines, così come previsto dall’Art. 9 della delibera ministeriale.
Tra le motivazioni dell’agitazione vi è “l’uguaglianza di remunerazione per tutti i marittimi, degli istituti di busta paga (premi compresi), dati a risarcimento di disagio o altro, unificare tabelle A,B e C dell’indennità di navigazione giornaliera e premio produzione ripartito prorata mensile”.
---Soffia lo scirocco e le Eolie sono semi isolate.
Viaggiamo le navi Laurana proveniente da Napoli, la Bridge e la Lippi della Caronte-Siremar da Milazzo per Vulcano e Lipari.
Nella città del Capo proteste di medici e personale del 118 che nonostante avessero il biglietto non si sono potuti imbarcare sulla nave partita alle 7.
Tra loro c'era un cardiologo. In ospedale tra l'altro c'è stato un soccorso per paziente con infarto e l'elicottero del 118 nonostante il forte vento è riuscito ad atterrare ed a trafserirlo al Papardo.. Il cardiologo non era presente sull'isola poiché la nave è partita - come riferito - "senza attendere che imbarcassero il personale del 118, i medici del propnto soccorso e il cardiologo che sono rimasti sul molo nonostante le proteste.
Da Lipari partiti l'aliscafo Emma M. e altro veloce mezzo della Liberty Lines per MIlazzo. Si attracca a Punta Scaliddi tra non poche difficoltà.
IL PLAUSO
di Fabrizio Di Maggio
Detti strombolani ci vonnu i vuii pi fari quaset (ci vogliono gli aghi buoni per cucire un paio di calze buone) a buon intenditore poche parole...
Grande comandante Maurizio Castrogiovanni ...dovrebbero essere tutti così comandanti allora si che le isole non resterebbero quasi mai isolate grande attracco... alle 7.15 del giorno 10 novembre con condizioni del mare abbastanza brutte...
(ANSA 1° LANCIO) Lipari - Nonostante il forte vento da sud l’elisoccorso è riuscito ad atterrare a Lipari prelevando un isolano con infarto e trasferendolo al Papardo di Messina. Il paziente è partito senza poter essere visitato da un cardiologo perché lo specialista, insieme a un medico del pronto soccorso e al personale del 118 non è riuscito ad imbarcarsi alle 7 sul traghetto “Filippo Lippi” della Siremar-Caronte. Nonostante il vento forte da sud est a 40 chilometri hanno viaggiato le navi Laurana proveniente da Napoli, la Bridge e la Lippi della Caronte-Siremar da Milazzo per Vulcano e Lipari. Da Lipari partiti gli aliscafi della Liberty Lines per Milazzo. Si attracca a Punta Scaliddi tra non poche difficoltà. A Stromboli gli isolani, dopo le polemiche dei giorni scorsi, hanno fatto un plauso al comandante dell’aliscafo della Liberty Lines Maurizio Castrogiovanni che nonostante il mare mosso, è riuscito ad attraccare al porto di Scari.(ANSA)
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METEO EOLIE
Pioggia e schiarite Temperatura: 19°C Umidità: 84% Vento: forte - SE 33 km/h
Situazione alle ore 7:00*
Lipari, è deceduto Mario Grimaldi
Ai familiari le condoglianze di Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e famiglie
Concessioni balneari, il Consiglio di Stato: “Proroga solo a fine 2023. Dal giorno dopo non più possibili rinvii, neanche per via legislativa”
Nella sentenza si afferma che "la perdurante assenza (nonostante i ripetuti annunci di un intervento legislativo di riforma, mai però attuato) di un’organica disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime genera una situazione di grave contrarietà con le regole a tutela della concorrenza imposte dal diritto dell’Ue"
La proroga delle concessioni balneari sarà possibile solo fino al dicembre 2023. E’ arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che pone un limite ai continui rinvii sulle concessioni, garantendo altri due anni di proroga “al fine di evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere”. Le sentenze, pubblicate nella serata del 9 novembre, precisano inoltre che “dal giorno successivo, tuttavia, non ci sarà alcuna possibilità di proroga ulteriore, neanche per via legislativa, e il settore sarà comunque aperto alle regole della concorrenza”.
Solo ieri, fonti dell’esecutivo avevano ribadito che il governo sarebbe intervenuto sul tema dopo la pronuncia del Consiglio di Stato. Per questo, hanno spiegato, al momento si è optato per il varo del dl Concorrenza senza il tema spiagge che, fanno notare le stesse fonti, è comunque un tema fuori dal perimetro del Pnrr. Proprio la decisione di arrivare a un decreto “dimezzato” ha provocato, meno di una settimana fa, le esultanze di Assobalneari. Neanche 24 ore dopo, a richiamare l’Italia era stata l’Unione europea: una portavoce della commissione Ue ha spiegato che per Bruxelles è “importante che le autorità italiane mettano rapidamente in conformità la loro legislazione, e le loro pratiche relative alle attribuzioni delle concessioni balneari, con il diritto europeo e la giurisprudenza della Corte di Giustizia“. Il sistema italiano delle concessioni balneari è sotto accusa dal 2009: nel 2016 l’Italia è stata condannata per il mancato rispetto delle norme Ue e due anni dopo il governo Conte 1 ha ulteriormente prorogato le autorizzazioni vigenti fino al 2033. La questione ha creato anche alcuni problemi nella presentazione del Recovery plan: le spiagge non sono mai nominate ed è dovuto intervenire Mario Draghi che ha garantito personalmente con la commissaria Von der Leyern ci sarà un intervento dell’Italia.
“Situazione di grave contrarietà con le regole a tutela della concorrenza” – Con le sentenze nn. 17 e 18 pubblicate oggi, l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, rimarcando “l’eccezionale capacità attrattiva del patrimonio costiero nazionale“, ha affermato che la perdurante assenza (nonostante i ripetuti annunci di un intervento legislativo di riforma, mai però attuato) di un’organica disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime genera una situazione di grave contrarietà con le regole a tutela della concorrenza imposte dal diritto dell’Ue, perché consente proroghe automatiche e generalizzate delle attuali concessioni (l’ultima, peraltro, della durata abnorme, sino al 31 dicembre 2033), così impedendo a chiunque voglia entrare nel settore di farlo.
Secondo il Consiglio di Stato – si legge in un comunicato – il confronto concorrenziale, oltre ad essere imposto dal diritto Ue, “è estremamente prezioso per garantire ai cittadini una gestione del patrimonio nazionale costiero e una correlata offerta di servizi pubblici più efficiente e di migliore qualità e sicurezza, potendo contribuire in misura significativa alla crescita economica e, soprattutto, alla ripresa degli investimenti di cui il Paese necessita”. I concessionari attuali potranno comunque partecipare alle gare che dovranno essere bandite. Per consentire alla p.a. di “intraprendere sin d’ora le operazioni funzionali all’indizione di procedure di gara”, per “consentire a Governo e Parlamento di approvare doverosamente una normativa che possa finalmente disciplinare in conformità con l’ordinamento comunitario il rilascio delle concessioni demaniali”, nonché per evitare l’impatto sociale ed economico della decisione, le attuali concessioni potranno continuare fino al 31 dicembre 2023. Dal giorno successivo, tuttavia, non ci sarà alcuna possibilità di proroga ulteriore, neanche per via legislativa, e il settore sarà comunque aperto alle regole della concorrenza. Scaduto tale termine, quindi, “tutte le concessioni demaniali dovranno considerarsi prive di effetto, indipendentemente da se via sia – o meno – un soggetto subentrante nella concessione”.(ilfattoquotidiano.it)
di Daniele Billitteri
Arrivano i temporali Meteo di mercoledì 10 novembre
Oggi per tutta la mattinata ci sarà un vento di scirocco abbastanza forte ma la giornata sino a metà pomeriggio, sarà abbastanza asciutta. Dalle 18 in poi, invece, aumenta il rischio di pioggia e quando pioverà saranno anche rovesci e temporali sino a tarda sera.
E’ l’effetto della perturbazione nata tra il Sud della Sardegna e la Spagna che adesso viene verso di noi.
Le precipitazioni saranno soprattutto nella Sicilia Occidentale
ma si sposteranno verso Levante quindi, prima o poi, interesseranno anche quella parte dell’Isola.
Poiché i venti restano meridionali, le temperature massime arriveranno sino a quasi 24 gradi mentre le minime non scenderanno sotto i 17. Niente maglioni ancora.
Al momento, per avere un’attenuazione dei fenomeni dobbiamo aspettare almeno fino a venerdì ma io direi anche fino a sabato. Tante belle cose. Autunnali
Confermo: il tempo è all’acqua Meteo del uichend
La situazione sembra un po’ più chiara e, come vi avevo detto, le previsioni cambiano di ora in ora: Tre giorno fa per domenica si prevedeva un intero giorno di pioggia, ieri solo qualche spruzzo qui e lì. Adesso si torna a prevedere pioggia continua dall’alba fino a metà pomeriggio.
Ma andiamo con ordine
In questo momento piove abbondante nelle zone di Siracusa e Ragusa. Nella Sicilia occidentale non sono previste piogge a breve ma domani il cielo si riempirà di nuvole e, alla scurata, qualche pioggerella potrebbe cominciare a cadere e diventare pioggia vera e proprio all’inizio della notte. Anche nelle zone di Trapani e Agrigento.
Poi verso l’una di domenica potrebbe smettere ma alle sette del mattino riprende e piove fino al pomeriggio inoltrato. Pioviggine o pioggia debole. E, in serata, qualche rischio di temporale.
Le temperature rimarranno abbastanza alte domenica (massime a quasi 27 gradi) ma domenica scenderanno verso valori più consoni alla stagione. I venti saranno variabili tra Libeccio, Grecale e Tramontana ma non saranno mai forti. I mari dovrebbero essere poco mossi. Se domani aggiornano novità ve lo farò sapere. Resto di guardia per tutto il uichend. Tante belle cose. Perturbate.
Pronti a un autunno d’acqua Meteo di lunedì 6 settembre
L’autunno verrà, sì. Tirate fuori gli ombrelli perché è tempo di pioggia e le giornate saranno come una ragazza capricciosa, capace di cambiare umore nel giro di un fiat: un colpo ombrosa, un colpo radiosa, un colpo piangente, un colpo gaudente, un colpo ventosa, un colpo dormiente, ora grigia come in un lutto rassegnato, ora azzurra come vestita di luce. Mi piace l’autunno.
Il vento farà volare le prime foglie che nessuno raccoglierà, quello che basta per otturare i tombini così, quando verrà giù un pezzetto di cielo, l’acqua prenderà sentieri dannosi e magari assedierà i cristiani. Eppure in autunno le foglie cadono da un bel po’ di tempo.
Il cielo si coprirà di nuvole ma non sarà mai un manto grigio continuo. Arriveranno i cumuli che sono nuvoloni a forma di cilindro o, meglio, di incudide. Sembreranno giganti in viaggio. E prima saranno bianchi, poi grigi, poi neri, poi piove come Dio la mandò e alla Protezione civile saranno contenti di avere indovinato l’allerta almeno arancione mentre ci prova anche la Pandemia, chi camurria.
A Palermo tutto questo è di là da venire. Le piogge forti, infatti, sono previste da giovedì prossimo. Ma nella Sicilia Orientale già piove abbastanza e, nelle prossime ore, continuerà a farlo specialmente tra il Catanese e il Siracusano. In tutta la Sicilia Orientale la Protezione Civile ha messo il giallo ma domani le piogge si estenderanno a quasi tutta la Sicilia escluso il Palermitano.
Domani dalle parti nostre avremo un cielo poco nuvoloso, temperature mai superiori ai 29 gradi, una brezzolina di Ponente e Maestro e il mare poco mosso. Insomma una bella giornata che peggiora se ci spostiamo verso Est, verso Cefalù, o se andiamo verso l’interno attipo nelle Madonie dove le temperature sono già da felpa e giacchetta (16 gradi di mattina, 20 a ora di mangiare). E questo è quanto.
In attesa di sviluppi e raccomandandovi di ispezionare a dovere le terrazze, vi auguro tante belle cose. Piovose.
Nuvole e vento di Ponente Meteo di giovedì 14 gennaio
C’è per ora sull’Atlantico una botta di malotempo lunga mila e mila chilometri che si sposta da Ponente a Levante e che prima o poi arriverà da noi. Questo malotempo, a un certo punto, fa un ricciolo ed è come se tornasse indietro. Il risultato è che la perturbazione si ferma e questo non è buono.
Quello che intanto sta arrivando da noi è un forte vento di Ponente che si sta incanalando sullo Stretto di Sicilia. E’ aria umida che porta nuvole grosse ma, dicono le carte, non porta pioggia se n on nel Trapanese e nel Messinese solo di mattina.
Naturalmente i mari saranno molto mossi (agitati quelli dello Stretto di Sicilia) e le temperature saranno comprese tra 8 gradi di minima e 14 di massima che corrispondono alle medie stagionali. Se la passeranno peggio nel sud peninsulare, in Calabria e in Puglia dove i fenomeni saranno più forti. Tante belle cose. Nuvolose.
Elogio della Paura Meteo di lunedì 12 ottobre
La previsione. Come vedete se vi affacciate alla finestra, il tempo sta peggiorando e continuerà a farlo fino a quando verso le nove di stasera, potrebbe cominciare a piovere. Quindi entrate la stenning…Dovrebbe essere una pioggia debole che potrebbe continuare a cadere fino alle soglie dell’alba. Poi una tregua ma, dal tardo pomeriggio, potrebbero esserci alcune altre ore di piogge sempre debole. Queste condizioni riguarderanno praticamente tutta la Sicilia e stanotte saranno sostenute da un forte Maestrale che potrebbe provocare qualche mareggiata lungo le coste esposte. La temperatura subirà un ulteriore calo soprattutto nelle minime e le massime di domani supereranno appena i 21 gradi. E’ autunno: fatevene una ragione. Tante belle cose. Piovose.
L’elogio. Io ho paura. La Pandemia mi fa destinatario di una condizione di rischio che non è generica ma ragionata perché legata all’età e alle ormai famose “patologie pregresse”. Non è una paura esagerata, tuttavia mi sta dettando comportamenti che cambiano (alterano?) la mia qualità della vita ma che ritengo necessari per non rischiare di crepare.
Ho sempre detto di essere un uomo fortunato: non ho rimpianti, non ho conti in sospeso, non ho debiti (tranne quelli in moneta che non mancano mai) con la mia esistenza, sono consapevole di avere alle spalle la maggior parte del segmento che la Natura mi ha assegnato. Potrei morire domani e lo farei senza dannazione, senza struggermi per le inesistenti incompiute. Ma amo così tanto la vita che la paura di rinunciarvi non è dettata dall’angoscia ma dalla perdita di una gioia, la gioia di vivere che non mi abbandona mai ed è come una pietra filosofale che trasforma in sempre nuove attività il ritmo della mia esistenza.
Per questo ho paura. E ho cominciato a fare qualche riflessione non tanto per giustificarla (chi se ne frega…) ma per spiegarla prima di tutto a me stesso.
1) E’ davvero singolare che la reazione di massa a Conad-19 abbia diviso la popolazione tra una solida maggioranza di impauriti e una minoranza di quanti rimproverano al Comune Sentire (e quindi anche alle istituzioni) di avere alimentato la paura. Magari per fini inconfessabili legati all’esercizio del potere. Secondo questa minoranza, fomentare la paura con un eccesso di allarme è un attentato alle nostre libertà individuali, un grave vulnus a un diritto naturale e costituzionale. C’è chi trama e semina terrore per potere vivere di emergenza e governare per decreto silenziando il Parlamento e le forze sociali. Una posizione certamente di spessore ma, secondo me, anche molto “politichese” e, in quanto tale, facilmente rovesciabile e rimandabile al mittente. Ma tant’è.
2) Che mondo sarebbe senza paura? Ci avete mai pensato? Lasciate perdere il “timor di Dio” che è diciamo così, il sistema legislativo delle religioni. Vediamo di pensare, se possibile, ancora più in grande. Durante la Guerra Fredda, che certo non era la più felice delle condizioni, tutto si fondava sul principio della “deterrenza”. Vuol dire che tanto imponente era l’equilibrio della capacità distruttiva delle parti contrapposte, che c’era la certezza che, anche laddove una delle parti avesse lanciato il “first strike”, il primo colpo, la risposta della parte avversa sarebbe stata immediata e, tra domanda e risposta, il Pianeta intero sarebbe andato in fumo. In un modo o nell’altro questa paura (perché altro non era la deterrenza) ha assicurato settant’anni di pace (anche se armata) alla Terra trovando sfogo solo in conflitti limitati e “tradizionali” cioè senza l’impiego delle armi nucleari. Insomma: è un gioco in cui l’unica mossa vincente è non giocare (cit.).
3) Non dovete neanche ricordarlo a voi stessi ma vi guardate bene di mettere una mano sul fuoco, se non siete Muzio Scevola. Il fuoco brucia, dunque bisogna averne paura. Ora credo sia corretto pensare che all’origine di questa paura ci sia stato chi bruciò come un tizzone per non averla avuta. E fece scuola. Alla stessa maniera, possiamo dire che gli abissi sono pieni di naviganti senza paura delle tempeste. Ma chi ne ebbe paura imparò ad evitarle e arrivò. Le Grandi Scoperte senza la paura magari non ci sarebbero state per la gioia dei terrapiattisti.
4) Che rapporto c’è tra la Paura e il Coraggio? Molti pensano che il secondo sia il contrario del primo e cioè che essere coraggiosi equivalga ad essere senza paura. In realtà è proprio vero il contrario: il coraggioso è uno che ha paura ma è capace di mettere questa variabile in una equazione che serve ad arrivare al risultato che si vuole raggiungere. Una sorta di Equazione del Rischio o, se preferite, di rischio calcolato. E’ un modo per potere affermare quella che resta perfino un banalità: che non c’è Coraggio senza la Paura.
5) Se dopo questo pippone siete ancora del parere che bisogna liberarsi dalla Paura, siete liberi di farlo. A patto che ciò non avvenga a scapito di chi, invece, la paura ce l’ha. In altre parole vi spetta il diritto della spavalderia ma anche il dovere del rispetto, secondo un sistema di pesi e contrappesi che dovrebbe regolare la nostra Costituzione esistenziale. E se tenete la mascherina sotto il naso sarete come i napoletani che (leggenda metropolitana) dipinsero la cintura di sicurezza sulle magliette. Chi fa così non è senza paura, è senza rispetto. E gli va ricordato ad ogni occasione utile. E non solo dai vigili urbani ma da tutti noi, il popolo degli impauriti.
Tempo buono nel “trichend” Meteo di mercoledì 29 aprile
Non ci crederete ma stanotte verso l’una ci saranno 20 gradi. Ma forse pioverà e, soprattutto, ci sara un vento bello robusto da Libeccio. Di conseguenza trasiti la stenning perché 1) si vagna; 2) vola.
Questo libeccio durerà alcuni giorni e, a guardare la carte adesso, solo domenica prossima dovrebbe girare a Maestrale. Ma sino a quel giorno avremo temperature massime capaci di sfiorare pure i 25 gradi.
Domani arriveremo a superare i 23 mentre le minime non scenderanno sotto i 18. Questo Libeccio viene da una situazione di instabilità che comunque dovrebbe migliorare nei giorni di questo “trichend” visto che il Primo maggio è venerdì e il “ponte” potrebbe andare anche da giovedì a domenica.
Ma che ce ne dobbiamo fare? Manco i congiunti possiamo andare a trovare prima di lunedì. Quindi meglio i congiuntivi: mi piacerebbe augurarvi tante cose belle. Annoiate.
Nuvole, poi due giorni con piogge Meteo di lunedì 27 aprile
La pressione, come avete visto, è scesa da qualche giorno di cui il tempo è stato un po’ così e un po’ colì nel senso che ci sono state allargate e cummigghiate e pure, qua e là, qualche catino d’acqua. Domani sarà la stessa cosa , a parte – tranne sorprese-, l’acqua. Il cielo, dunque, sarà coperto, ci sarà poco vento da grecale e le temperature saranno comprese tra i 14 e i 22 gradi.
Questa situazione avrà vita breve perché martedì e mercoledì è previsto un certo peggioramento con un calo di temperatura e qualche pioggia. Al momento, invece, ci sono buone notizie per il Primo Maggio che dovrebbe essere una bella giornata.
Scirocco e acqua Meteo di martedì 21 aprile
In questi due otre giorni a tutta l’Italia ci attocca l’acqua. La pattubbazzione dello Tlantico, infatti, è entrata trionfalmente a coprire tutto il paese ed è arrivata vorticando pure in Sicilia richiamando vento di Scirocco che tra qualche ora potrebbe inforzare al punto che vi consiglio di dare un’occhiata a balconi e terrazze casomai c’è qualcosa che il vento se la porta-
L’acqua è prevista, nel Palermitano, da stanotte quado sarà debole ma inforzerà nelle prime matinate e dopo un poco scamperà. Ma il cielo resterà nuvoloso e domani a metà pomeriggio dovrebbe riprendere a piovere fino alle siritine.
Nel resto della Sicilia stasera acqua nel Trapanese e nel Messinese Tirrenico. Mercoledì invece acqua e forse pure temporali un po’ in tutta l’Isola.
La temperatura da domani sarà più bassa perché lo Scirocco gira a Ponente e l’aria rinfresca: massima di 18 gradi e mercoledì anche un paio in meno. Ma ne riparleremo domani. Tante belle cose. Piovose.
Ecco un freddo miglioramento Meteo di giovedì 6 febbraio
Il vento si fa sentire ancora: un po’ Grecale, un po’ Tramontana, un po’ Maestro. Porta sempre aria fredda come infatti a Palermo la temperatura massima sarà di 11 gradi. Ma la buona notizia è che la pressione sta salendo e questo vuol dire che l’area ciclonica si sta allontanando. Il risultato è che cala il rischio di piogge mentre fino a stanotte è sempre possibile. Le carte dicono, addirittura, che verso mezzanotte ci potrebbe essere un temporale nel Palermitano.
Intanto abbiamo fatto il pieno di nuvole e oggi ce ne sono state di bellissime e spero che qualcuno le abbia fotografate così le mettiamo sul Meteobilli.
Nel resto della Sicilia sarà più o meno come a Palermo se si escludono possibili piogge nel Messinese dove, infatti, la Protezione Civile Regionale ha messo il giallo. I mari saranno ancora agitati. Oggi nessuno andò a fotografarli: lagnusi! Tante belle cose. Freddose.
Ricordate l’inverno? Eccolo. Meteo di mercoledì 5 febbraio
Vi sono piaciuti 25 gradi il 4 febbraio? Vi è sembrato che il tempo impazzì? Tranquillizzatevi perché domani vi sembrerà di esservi svegliati da un sogno perché: numero 1, stanotte piove quindi trasitivi i robbi. Numero 2; domani la temperatura massima sarà di 11 gradi, il vento bello fresco e anche forte di Maestrale. Insomma, inverno, avete presente?
E giovedì sarà quasi uguale con un poco di pioggia di prima mattina e l’aria bella fredda.
Da venerdì in poi le temperature alzano di nuovo ma non com’è stato fino a oggi. Una cosa un poco più invernale attipo minima di 11 e massima di 16, che sarebbe ancora altina ma ci può stare.
Sul resto della Sicilia confermo la pioggia, il drastico calo delle temperature e la possibilità di temporali nel Messinese tirrenico. Aggiungo la possibilità di nevicate sulle Madonie e sui Nebrodi a quote collinari (700/900 metri). Da venerdì miglioramenti su tutta l’isola e promessa di un uichend più che gradevole. Tante belle cose. Invernali.
Bianco Natale? No, Natale in bianco Meteo di martedì 24 dicembre
E’ inutile che cantate Bianco Natale e che vi battete il petto. Vi siete ammuccati, nell’ordine: le moffolette per i Morti, lo sfincione per la vigilia della Madonna, una quantità industriale di arancine per Santa Lucia,. Avi di tanno che vi strafogate di pandoro e panettone e domani sera vi attocca il capretto con le patate e tutto il resto. Se avete fatto tutte queste cose, altrpo che Bianco Natale: vi dovrebbe toccare un Natale in bianco, attipo semolino con l’olio crudo, merluzzino bollito e una mela imperatore. Il tutto innaffiato con la Geraci.
Ma non lo farete, già lo so. E so pure che oramai nell’albero di Natale si mettono i pizzini con le promesse che ci vengono fatte ogni giorno perché se non sono palle quelle, che altro? E nel presepe c’è solo un tipo di statuetta: u scantatu. Allora meglio guardare in cielo sia per raccomandarsi all’Altissimo, sia per vedere com’è il tempo.
E dduoco vi consegno qualche buona notizia perché Meteobilli vi vuole bene e non vuole aggiungere mutrio a mutrio. Domani in Sicilia piove solo lungo mezza costa Settentrionale, quella che va da Cefalù a Messina. Sono le zone pedemontane dei Nebrodi e il vento, che è ancora robusto, è di Maestrale. E questo favorisce la pioggia.
Nel Palermitano solo qualche nuvola e il giorno di Natale dovrebbe essere addirittura soleggiato con temperatura massima di 17 gradi.
Ma io lo so che voi volete sapere del vento e io me la conservai per ultima: il vento è ancora bello teso ma è calante. Ora dopo ora è sempre un poco di meno. Domani si farà sentire ancora ma è già un’altra cosa rispetto a stamattina e ieri. Per Natale ancora qualcosina ma da ora di pranzo in poi dovrebbe calare quasi del tutto. Meteobilli, tranne emergenze, tornerà a informarvi il 26 mattina. Non mi resta che farvi tanti auguri. Fate una carezza ai bambini e dite loro che gliela manda Meteobilli (cit). Tante cose belle. Natalizie.
---Il vento? C’è pure a chi piace Meteo di lunedì 23 dicembre
Per chi ama il vento domani è la giornata giusta. Non tanto per ché ci sarà più vento di oggi perché non è così, ma perché ci sarà il vento in una giornata serena o comunque con poche nuvole in cielo. Io vi devo confessare che, entro certi limiti, gradisco le giornate ventose. Quello di domani sarà Maestrale e allora, quando è così, mi piace andarmene in riva al mare a guardare i cavalloni (domani il mare sarà molto agitato) e a sentire il rumore che si mischia con quello dell’urlo dei gabbiani. La schiuma delle onde sotto il sole resta l’unica titolare del colore bianco di questo quadro affascinante. E sul bagnasciuga l’onda impetuosa rallenta e si trasforma in una carezza che alliscia la sabbia.
E se andate in un bosco sentirete la sinfonia degli alberi che diventano una specie di orchestra che intona senza bisogno di un direttore. Un bosco è capace di ammansire una tempesta di vento che è sempre appena nata mentre gli alberi sono vecchi guardiani severi che sanno farsi rispettare, ma si lasciano … suonare.
E se andate a godervi il vento su un promontorio penserete a Mosè che apre il Mar Rosso col suo bastone. Vedrete passare le navi che vi sembreranno barchette di carta e assisterete all’esibizione della squadriglia acrobatica dei gabbiani, maestri di volo.
Domani mattina dunque il cielo comincerà a liberarsi dalle nuvole e il sole a farsi vedere. Col passare delle ore la tendenza del vento sarà a calare, quella del cielo sereno ad aumentare.
Sul resto della Sicilia domani ci sarà pioggia in una vasta zona Nord Orientale che la Protezione Civile Regionale ha segnato col giallo. Ma la tendenza sarà a un netto miglioramento e il giorno di Natale, eccezion fatta per la zona dello Stretto di Messina, dovrebbe essere una bella giornata. Ma di questo parleremo domani. Tante belle cose. Prefestive.
ALLE EOLIE E' ALLERTA METEO
di Marco Giorgianni*
Considerate le previsioni metereologiche che indicano vento di forte intensità sul nostro territorio, mareggiate e possibili temporali a partire dal pomeriggio di oggi 22 dicembre e per tutta la giornata di domani 23 dicembre 2019, visto l’avviso di allerta meteo per il rischio meteo - idrogeologico e idraulico diramato dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Sicilia, si raccomanda alla popolazione la massima attenzione e l’adozione di tutti i comportamenti e le azioni cautelative di auto protezione, al fine di scongiurare disagi o possibili rischi per la propria incolumità e la pubblica sicurezza.
E’ dunque vivamente consigliato
- Limitare gli spostamenti a piedi e in automobile allo strettamente necessario e, nel caso, mantenere una velocità ridotta
- Evitare di sostare o di parcheggiare i veicoli in luoghi potenzialmente pericolosi come alvei dei torrenti
- Prestare massima attenzione e prudenza nel percorrere le strade a ridosso delle spiagge o allo sbocco dei torrenti, e in tutti I tratti stradali esposti
- Assicurare tutti gli oggetti lasciati in zone esposte che, cadendo, possano arrecare danno all’incolumità delle persone (ad esempio vasi o oggetti posizionati su davanzali o balconi o gazebo, tendoni e stand espositivi)
- Evitare di sostare all'aperto, in particolare in presenza di alberi e strutture temporanee o pericolanti.
- Prestare attenzione e adottare misure a protezione dei locali siti al piano strada o inferiori al piano strada e/o potenzialmente allagabili
*Sindaco
Non lavate le macchine Meteo di mercoledì 18 dicembre
Abbiamo un’aria meridionale. Ma non nel senso che basta che ci guardano e dicono: quelli sono del Sud. Lì’aria è proprio aria che si muove re continua a muoversi da Sud portando sabbia e calore. Al momento è perfetto Scirocco (Sud Est) ma domani in serata comincia a girare e per prima cosa potrebbe piovere qualche goccia di acqua (più facile che sia fango rosso quindi non lavate le macchine). Poi comincia a girare prima a Mezzogiorno (Sud) e poi a Libeccio (Sud Ovest). Quest’ultimo è un vento quasi sempre molto umido quindi facilmente porterà acqua. Ma questo, almeno a Palermo, dovrebbe avvenire verso la fine della settimana. Domani invece solo qualche velatura se si esclude, come detto prima, il rischio di pioggia verso la fine del pomeriggio. Ma parliamo sempre di poca cosa.
Nel resto della Sicilia già giovedì ci sarà maggiore instabilità soprattutto nel Centro e a Oriente. Per sabato, invece, piogge diffuse. Ma di questo torneremo a parlare tra un paio di giorni. Tante belle cose. Sabbiose.
Scirocco e proverbi Meteo di lunedì 16 dicembre
La previsione. Come si appresenta la simanata? Di lusso, secondo i punti di vista. Domani? Fa tombola chi trova una nuvola in Cielo e mi potete abbanniare se domani verso ora di mangiare il termometro non arriva a toccare i 22 gradi aiutato dal vento (scarso9) di Scirocco. Questo tempo buono dovrebbe riguardare tutta la Sicilia almeno i primi tre giorni della settimana. Ci andiamo sentendo. Tante belle cose. Sciroccose.
Racconto proverbiale. Stavolta spero di fare ridere i miei amici con questo Incubo Palermitano dentro il quale si nascondono (neanche poi troppo) tanti proverbi o semplici luoghi comuni. Alcuni sono di facile individuazione, altri meno. Lì ci vogliono quelli che la Settimana Enigmistica definisce "solutori più esperti". Benvenuti all'inferno. E buon divertimento
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Troppo pane con frattaglie ieri sera. Ho la bocca impastata. Forse ho bevuto troppo vino mischiato con la Sprite o saranno state le uova sode. Certo è che mi sento come preda di una leggera sensazione di vomito. Troppi giri tra vecchie pietre, troppe chiacchiere con gli amici passeggiando sulle lastre di marmo della strada. Ricordo a malapena che dovendo attraversare mi ritrovai a chiamare un cieco per farmi accompagnare. Ma che egli aprì gli occhi facendomi sussultare. Un incubo.
Come quando chiesi del fuoco per accendere una sigaretta e uno di questi amici ebbe a dirmi: come disse il re alla regina, prima delle sigarette acquista dei fiammiferi. Fu così che mi cadde l'occhio su un topo, uno dei tanti abitanti della città vecchia, che stringeva una grossa noce tra le zampette e le parlava, sì le parlava. E le diceva: dammi il tempo e vedrai che ti perforerò. Ma la noce resisteva forse perché il topo non si rendeva conto che la parola migliore è quella che non viene pronunciata, chissà. Ma io sto davvero sognando e non so più neanche dove mi trovo, anzi mi sento senza fili, wireless, non vorrei finire dentro la Rete. Preferisco trovarmi qui anche se, certe volte mi sento di vivere in un'abitazione con una parete in comune con un nosocomio. Be' forse me la sono cercata perchè gli occhi che hanno provocato pianto, meritano di piangere e ora eccomi catapultato in questo incubo agiografico. E perché a me? Allora è proprio vero che il cane azzanna senpre in più sfortunato. Forse perché non ho saputo unirmi con quelli migliori di me e rimetterci le spese? Forse perché non sono uscito e quindi non ho meritato di riuscire. Adesso mi vedo a tirare un asino che non ne vuole sapere e io lo sto portando verso una staccionata. Nell'incubo so che devo legarlo là dove vuole il padrone.
Perché, io ho un padrone? Sì, eccolo, mi pare di vederne il contorno inquetante nei fumi onirici. Mentre un'assemblea di prefiche innalza il coro tragico: "Camilleri, Camilleri..." Ma io mi chiamo Billitteri.... Perdinci, fa pure rima. Non mi libererò mai, lo so. Mi ritrovo in una stanza grande, enorme piena di terribili putti del Serpotta, dal soffitto pendono pupi del Ciclo Carolingio e scacciapensieri. Rischio di procurarmi una ferita lacero contusa al cuoio capelluto direttamente sulla Durlindana del Feroce Saladino mentre procedo verso il centro della stanza dove c'è un cerchio e io ci sto in mezzo. Davanti a me ho Amauri con una stampella. E' proprio un incubo. Ma sono in un campo di calcio? Non si capisce. Così comincio a sgranocchiare del pane e dissemino il pavimento di mollichine. E dagli scranni in fondo, severe figure in toga nera puntano il dito su di me: "Chi mangia, caro Billitteri, fa molliche, eccola colta in fragrante. Lei ha mangiato, lo ammetta". Beh, in effetti sì, ho mangiato... "E le molliche? Eh?, Come la mettiamo con le molliche? Lo sa che vuol dire?". "veramente ehm... no". "Vuol dire che lei è sceso a compromessi pur di mangiare. E ne sta lasciando traccia. E questo non depone a suo favore". Non depongo neanche io, nessuno mi chiede niente. Le toghe nere confabulano. Una mi guarda e mi dice: "Aranci! Aranci! E chi ha guai se ne assume la responsabilità fino a piangerne, caro Billitteri". Aranci? E che c'entrano? E un altro, uno che sembra un musulmano, un certo Ibrahim, mi guarda con aria triste: "Billitteri, lei dovrebbe sapere bene che con gi amici e i familiari non bisogna intrattenere rapporti commerciali vero?". "No, non lo so. Perché?". "Perchè è così e basta, perché lo dico io che non sono di qui, che sono qui per legittima suspicione. Lei invece con amici e familiari ha intrettenuto commerci. "Si, vabbè, e allora?". "Allora niente! Ma mi consenta: è utile che le navate di una chiesa siano attraversate da una brezza leggera, ma non al punto di provocare lo spegnimento delle candele, si renda conto...".
"Certo sì, in efetti...". "E poi la smetta, neanche se nel mondo ci fosse solo Palermo. Non possiamo essere clementi con lei. Sarebbe come fare del bene ai maiali e delle elemosine ai sacerdoti. Qui caro Billitteri, rappresentiamo i Guardiani Globali. Da quanto tempo non vede un film di Woody Allen? Ha rivisto ultimamente il Musical Democratico "Nel gran sole carico d'amore" di Luciano Berio? E l'ultimo giallo di Carofiglio che non si svolge, com'è giusto, da nessuna parte? Lo ha letto eh? Lo ammetta che non ascolta Capossela, per non parlare di Caparezza. Confessi di non sapere neanche chi è Travaglio, lei che - nella sua irredimibile località - lo scambia certamente per un'attività". Un altro si alza furente. Con voce tagliente, senza guardare me ma la togata dalle labbra carmiglie, mi chiede quasi sibilando: "Billitteri vuole dirci per cortesia cosa mangia? Lei, di solito di cosa si nutre?". Ma che ne so, quello che capita. Insomma non è un problema. "E si che lo è, perbacco! Non vorrà dirci che si astiene dal nutrirsi di quelle folcloristiche frittelle di farina di ceci, o che partecipa al desco selvaggio di povere bestie sventrate. E magari mangia gli spaghetti aiutandosi col cucchiaio. Non ne siamo certi ma c'è chi l'ha vista mettere il parmigiano negli spaghetti alle vongole!!! Fin qui è arrivato! Ammetta che adora suggere quelle disgustose lumachine, lo ammetta, si liberi l'anima". "Ma non lo so..cosa vuole che le dica. Sì spesso mangio agnello. E anche sugo.
Specialmente ai Battesimi. Ma verso la fine. Non si può?". "E no che non si può! Lei se ne viene qui con la prosopopea di chi pensa che l'aria pulita non teme il tuonare della procella, ma cosa ci vuol fare credere? Abbiamo sentito abbastanza... Cosa ha da dire a sua discolpa?"."Il resto di niente"."Come? Che vuol dire in ITALIANO il resto di niente?". "Lasci perdere signor Toga Nera, vuol dire una cosa che per spiegarla ci vuole mezzo trattato di matematica ma noi la diciamo in quattro parole". "Arrogante! Etnoantropologo! Camilleriano! Compare Turiddu, don Corleone, Parlappiuppiano, Franchingrassia, Ficarrepicone, Burruano!!! E non le dico Civiletti perché poi magari si illude che è un complimento. Billitteri: lei non ha speranze".
Poi mi sono svegliato, la testa appoggiata sulla scrivania, il pc ancora acceso su Facebook. Ho dato un'occhiata fuori. Montepellegrino era ancora lì. Metti che mi svegliavo a Gerusalemme.