Dopo un'ispezione iniziale con delle piccole imbarcazioni per confermare la presenza della rete da posta derivante, l’equipaggio si è immediatamente coordinato con la Guardia Costiera italiana per far salire a bordo della nave di pattuglia dell'Autorità Marittima di Catania gli ispettori nazionali della pesca. Una volta verificato che la rete lunga 5 chilometri (a maglie di 20 cm) fosse una spadara, l'equipaggio ha proceduto alla confisca della stessa.
Intrappolati tra le maglie della rete mortale sono stati trovati 40 animali, compresi due squali di cui uno vivo e quindi rilasciato in mare.
L'operazione è supportata da Aeolian Islands Preservation Fund e Smile Wave Fund.
Il video di Nina Hoelzl / Sea Shepherd: https://www.facebook.com/seashepherditalia/videos/482214472581520/