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di Piero Roux

Al Palazzo dei Congressi, un bellissimo monologo di Sergio Beninati – che ha fatto una disamina della realtà eoliana vista con gli occhi di un giovane che immagina il proprio futuro e lancia un grido di dolore verso chi è stato costretto a lasciare le isole verso mete di speranze più concrete- ha aperto i lavori del Convegno organizzato dagli studenti: Sergio Beninati, Sofia Lorizio, Marta Basile, Lorenzo Cannistrà, Lorenzo Piemonte, Giosuè Buccigrossi e Federico Raccuia dal titolo “Appartenenza e fierezza eoliana”.

Relatori, con interventi molto interessanti : Nino Paino, Presidente del Centro Studi Eoliano, Paolo Arena, Presidente dell’Associazione Mutuo Soccorso e Maddalena Donato dell’Associazione Eoliè. Tutti hanno illustrato l’impegno della propria associazione sul territorio e l’importanza di prendersene cura, seppur in maniera diversa.
La straordinaria partecipazione del duo Nicola Merlo e Maurizio Ferrara detto Zenga, che hanno riempito la sala di note nostalgiche ma anche allegre sature di eolianità.
Vorrei soffermarmi sul pezzo “a Ittata i lastricu” del compianto Vartuluzzu Ruggiero.

Sono convinto che in futuro, le canzoni di Vartuluzzu Ruggiero, saranno un testo in cui si potranno leggere con chiarezza non solo le nostre tradizioni, ma anche il nostro essere.
“A ittata i lastricu” non è una semplice tarantella, essa racchiude un pezzo di storia eoliana-
La nuova casa è la nascita di una nuova famiglia (non si costruivano case per affittarle ai turisti), tutti partecipano alla costruzione della nuova casa e quindi tutti partecipano alla crescita della comunità, vicini, parenti, parenti “scelti cu San Giuvanni” – Il testo infatti cita “i cummari, i cummareddi ora arrivanu ch’i cistieddi”, illustra i dolci tipici, ci fa sentire l’Odore “di maccarruna” rigorosamente preparati in casa con il ferro….

A chiusura del convegno, Sergio Beninati ha richiamato la platea di giovani alla rettitudine e saldezza morale, alla fedeltà delle proprie tradizioni; all' appartenenza e la fierezza che accomuna gli isolani, portatori dei valori millenari che la nascita sul suolo eoliano ha consegnato loro, al fine di proteggerli e tramandarli.

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CHIUSURA DELLA PARTITA

Il Sig. Casilli è intervenuto sulla vicenda delle due mostre Nostos (“”Il Copialettere”” e “”I mattoni del mito “”) abortite per indisponibilità dei locali.
Dubitiamo che l’intervento sia frutto della volontà personale del sig. Casilli, quanto, piuttosto, che sia stato indotto, ispirato, suggerito dal palazzo e dai suoi contorni “ presidenziali “ nel comprensibile intento di superare l’impasse, deviare l’attenzione, annacquare i termini della vicenda, … mandando nell’arena un personaggio sostanzialmente estraneo all’accaduto e, comunque, nel “ cast “ della controversia, palesemente di secondo piano .
Il sospetto di strumentalità dell’intervento Casilli, è supportato dal palese imbarazzo dell’Autore che, pur di far delle “ righe “, si abbandona ad una pregevole illustrazione della Lega Navale Italiana, fornendoci preziosi riferimenti sull’epoca di fondazione, sui numeri e le date dei vari e numerosi provvedimenti legislativi che ne hanno fatto un Ente Pubblico e che l’hanno successivamente eretta, fin dal 1907, in Ente Morale.-
E’ sicuramente interessante, ma assolutamente fuori posto, la pregevole e dettagliata elencazione dei meriti, dei programmi, delle iniziative e delle attività in corso della Sua Associazione.
Che, non ce ne voglia il buon Casilli, Associazione era ed Associazione resta, … perché così, puntualmente, ripetutamente ed orgogliosamente si autodefinisce nell’ottimo e nutrito sito ufficiale che la stessa Lega Navale Italiana mantiene ed aggiorna su Internet.-
Per orientamento personale, suffragato adesso dal suggerimento di tanti Amici testimoni di vicinanza e solidarietà, avremmo voluto non rispondere, sia perché il sig. Casilli, nella fattispecie, non è assolutamente il nostro interlocutore, sia per evitare di abboccare al tentativo di gettarla in polemica, con sicure ed inevitabili derive da cortile, per la grassa gioia delle comari. –
Con rispetto ed apprezzamento (pur disattendendoli) per i suggerimenti degli Amici, abbiamo deciso di chiudere la partita con una breve nota al sig. Casilli , perché :
I° - Dare un cenno di risposta, prescindendo dai soggetti e dall’oggetto, resta comunque e sempre un fatto di buona educazione ;
II° - E’ doveroso dichiarare che, tolta la parte celebrativa, le poche righe dedicate dal buon Casilli alla “sostanza”, sono un concentrato di inesattezze, imprecisioni, approssimazioni e disinformazione.-
Consideriamo chiusa la partita, rifiuteremo ogni sorta di polemica e non risponderemo ad eventuali ulteriori interventi.
Desideriamo aggiungere una nota propedeutica, forse, ad una più corretta lettura di questo brutto accadimento : la provvisoria, contingente (e speriamo superata) assenza dalla scena dell’Assessora De Luca, (impedita per motivi sanitari), ha probabilmente favorito, forse propiziato, il risultato negativo.- La Sua presenza e la Sua personalità, amiamo credere, lo avrebbe evitato.-

*Associazione Nostos

LE REAZIONI

di Daniele Bergamini*

Buongiorno come socio della Lega Navale Italiana mi sento di intervenire sulle inesattezze riportate in questi giorni sulla nostra sezione locale di Lipari da parte del Sig. Roux. Caro Signore la L.N.I. non è una associazione come Lei vuole lasciare intendere , la struttura ordinativa della L.N.I. è costituita dalla Presidenza Nazionale- ente pubblico non economico- e dalle Strutture Periferiche, organizzate secondo criteri di semplificazione e principi di diritto privato, attraverso le quali vengono attuate le funzioni istituzionali di pubblico interesse. La nomina del Presidente Nazionale Lega Navale avviene tramite decreto del Presidente della Repubblica secondo precise norme di controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici. L'intervento del Dott. Casilli è stato un atto dovuto come replica ad un articolo dove si menzionava la Lega Navale di Lipari, ha solo chiarito e puntualizzato in modo garbato e non offensivo che cosa è la Lega Navale . Credo non sia corretto da parte Sua dubitare della genuinita' dell'intervento del Dott. Casilli, che da buon Presidente come è accaduto in questi giorni , si è sempre messo in prima persona a difendere la nostra Sezione da attacchi e strumentalizzazioni. Buon Vento .

*Esperto Velista L.N.I. Salina

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di Antonio Casilli*

Premesso che la Lega Navale Italiana non è “altra associazione”, così come lo scrivente ha letto su un articolo di stampa, ma un Ente Pubblico Preposto a servizio di Pubblico Interesse, non solo, ma è anche un Ente Pubblico Ambientale che “promuove iniziative di protezione ambientale, agli effetti della legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive disposizioni” (fondata a La Spezia nell'anno 1897 ed eretta in ente morale con regio decreto del 28 febbraio 1907);
- nei locali in questione (ex biglietteria Marina Corta) è ospitata la Sezione LNI di Lipari che lo stesso si onora di presiedere;
- grazie alla Lipari Porto, nella persona dell'Avv. Niutta, al Comune di Lipari, nella persona del Sindaco Giorgianni, ed ai Volontari Esperti Velisti e Istruttori di vela Costiera (formatisi con grossi sacrifici), è stata regalata all'arcipelago eoliano la “Scuola del Mare”.

Numerosissimi sono stati i partecipanti in questi anni, giovani e meno giovani di tutte le categorie lavorative e di tutti gli indirizzi scolastici, finanche a prestare la nostra opera per il progetto scuola lavoro.
Si consenta un breve accenno di alcune iniziative, per quanti non sono a conoscenza della nostra “Mission”, oltre alle attività fin qui svolte dalla nostra sezione:
• corsi di preparazione al conseguimento della patente nautica;
• corsi di Educazione Ambientale;
• seminari culturali in partenariato con Enti Pubblici e Privati;
• mostre fotografiche e concorsi che vedono protagoniste le nostre isole, dal patrimonio naturalistico all'esaltazione dei beni archeologici sommersi;
• corsi di educazione alimentare, buone prassi per gente di mare;
• corsi di vela e carteggio nautico;
• corsi di primo soccorso e soccorso in mare;
• corsi di bagnino (ospitando la Società di Salvamento Italia);
• corsi di BLSD Life Support.
Infine, non per importanza, collaborando con delle fondazioni e con la Soprintendenza del Mare, si è dato seguito ad un importante documento di pianificazione territoriale.
Si vuole esaltare che l'autotassazione di alcuni soci di sezione ha dotato la nostra scuola di due imbarcazioni (rispettivamente un tridente 16 e un bateau first 30), disponibili per quanti ne vogliono fruire gratuitamente.
Nella questione si interviene solo per fare chiarezza in merito alla mostra che, a parere del sottoscritto, poteva tranquillamente avere luogo e, per evitare di ingenerare confusione, si specifica quanto segue.
Lo scrivente è stato contattato dall'Avv. Niutta che informava dell'evento “il copialettere” raccomandando, come sempre, di collaborare alla buona riuscita dello stesso.
A questo punto si dava ampia disponibilità come negli anni precedenti e si informava il sodalizio LNI e gli istruttori dei vari corsi.
Successivamente, dopo l'incontro con l'amico Pietro Roux, il gruppo Lega Navale dimostrava la volontà di collaborare con la sua organizzazione, (come del resto ha sempre fatto con tutti gli enti che nel tempo si sono avvicendati), precisando che due delle tre sale erano a sua completa disposizione.
Ma quest'ultimo desiderava libera anche l'unica stanza che ospita la scuola.
Pertanto, leggendo le disposizioni dei vari assessori circa l'indirizzo di coesistenza tra le attività, non si è dato seguito alla richiesta.
Si ribadisce peraltro che la presente è per fare chiarezza e per evitare di leggere in futuro commenti inappropriati.
Un ringraziamento particolare va all’avvocato Niutta che per primo ha favorito l’evolversi delle nostre attività sul territorio, accogliendo la nostra richiesta di ospitarci all’interno dei locali in questione.
Con l’occasione si desidera ringraziare le quattro amministrazioni del bacino idrografico Isole Eolie, i dirigenti scolastici, i giovani che frequentano e fanno parte della nostra struttura e le famiglie dei residenti e dei vacanzieri che ci affidano i loro ragazzi.

*Presidente LNI Sezione di Lipari

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Nei locali Lipari Porto di Marina corta c’è la Lega Navale, saltano le mostre ” Il Copialettere” ed " I mattoni del mito" ..proposte dall' associazione Nostos.

Si comunica che la Mostra “il Copialettere” a cura dell’Associazione Nostos, programmata all’interno delle attività estive del Comune di Lipari, che avrebbe dovuto svolgersi dal 28 luglio al 4 agosto, non avrà luogo per indisponibilità dei locali, verbalmente ed allegramente messi a disposizione dall’assessore delegato agli eventi culturali : i locali, infatti, sono e restano occupati da altra associazione.

Che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra, in questo Comune, è triste realtà…e cosa già nota.

Il tutto diventa paradossale e certamente allarmante quando il superficialismo e la mancanza di professionalità dei nostri giovani e goliardi amministratori vanificano l’opera di una Associazione Culturale che ha profuso invano, per settimane, tempo, entusiasmo e denaro.

C’è da temere, con sgomento, che con gli stessi criteri, si amministri in toto la cosa pubblica !

L’incapacità programmatica, organizzativa ed operativa di questi amministratori, crea nelle Associazioni un profondo senso di disagio, specie in quelle, come la nostra, che non chiedono sovvenzioni e finanziano autonomamente le proprie iniziative, esclusivamente animate dalla volontà di “fare qualcosa per il proprio paese”.

Il richiesto e concesso patrocinio del Comune, concordato con l’Assessore competente, doveva concretizzarsi nella cessione temporanea, esclusiva e gratuita dell’area espositiva, identificata nei locali di Lipari Porto S.p.a, a Marina Corta. Ottenuta verbalmente la certezza di quanto richiesto, l’Associazione ha lavorato alacremente, per settimane, a preparare l’evento.

Il progetto prevedeva la ricostruzione scenografica di un ufficio anni ‘20/50 (con arredi e macchinari originali); l’esposizione e la consultabilità di vecchi libri contabili manoscritti, e….del “Copialettere” (strumento per stampare a contatto e archiviare la corrispondenza).

La mostra comprendeva una zona descrittiva multilingue e un’area multimediale per la proiezione di un vecchio e prezioso film sull’argomento, edito da un prestigioso museo londinese.

Nel momento di concretizzare il trasferimento di arredi e accessori nell’area espositiva, ci si rende conto che la stessa continua ad essere occupata da altra associazione, che non intende cedere l’area occupata. L’assessore … risulta non “ essere al corrente “ che i locali erano stati concessi (dal Comune) alla Lega Navale !!!

Si tenta inutilmente una mediazione e si confida nell’intervento risolutore degli amministratori (i soli titolati ad intervenire e depositari del potere di intervento) per uscire dall’impasse.

A ventiquattr’ore dall’inaugurazione, dopo giorni di generose quanto inutili ricerche di soluzioni, e frastornati da irraccontabili rimpalli levantini, … l’area risulta ancora occupata.

Ci viene proposto dall’Assessore di ridurre e ridimensionare l’area espositiva e, dal Presidente di Lipari Porto, di trovare noi un accordo con gli occupanti e di usare anche la stanza adiacente : dobbiamo/vogliamo credere che il Presidente ignorasse che quel locale è attualmente adibito a …. bagni pubblici !!!

Delusi dall’intero contesto, e mortificati da quest’ultima “offerta”, comprendiamo di dover abbandonare l’impresa e cancellare le iniziative, compresa quella in programma dall’11 al 18 agosto dal titolo “I mattoni del mito” : anche questa già ampiamente “ lavorata “ e pubblicizzata.

Visti i costi affrontati dall’Associazione per la realizzazione del progetto così miseramente abortito, … mai più Nostos collaborerà con l’attuale amministrazione, ringraziandola per quanto non ha saputo fare e non ha fatto.

Vogliamo ringraziare, invece, e di cuore, l’Assessore Merenda per la pazienza profusa quale unico interlocutore rimasto che, essendo responsabile di altro settore, non possedendo alcuna conoscenza degli accordi precedenti e degli impegni assunti dai Suoi omologhi, … si è trovato senza alcun potere d’intervento : generosamente , ma sconsolatamente impotente … ed isolato !

Il rammarico è grande e la fatica sembra triplicata dalla vanificazione degli sforzi..

Non ci resta che ri-imballare mobili e materiale espositivo e ripulire l’area.

Siamo delusi ma non vinti…

Non sarà certo questa amministrazione che, mortificando la cultura in questo paese, ci toglierà il “vizio” di agire in futuro.

Gli uomini passano…le cose fatte restano…

----Precedentemente alla grande diffusione della carta carbone prima e delle fotocopiatrici poi, il copialettere e l'apposito torchio venivano utilizzati negli uffici per la riproduzione della corrispondenza in uscita e delle fatture.

-----Vista le non lontane analisi delle acque che avevano allarmato un gruppo di cittadini e costretto l'amministrazione ad emanare una ordinanza di non potabilità; considerato che le cisterne erano state (a detta dell'assessore al ramo) sanificate, chiedo come mai la cisterna della zona denominata "Due Vie" nella frazione Cugne, attraverso la quale si eroga acqua potabile alle abitazioni di Pianoconte si trova nello stato come da foto allegate: aperte e adiacenti a mucchio di macerie.

Si prega l'amministrazione di intervenire immediatamente e di prestare maggior controllo alla qualità delle acque e al derivante problema della salute pubblica.

----Lipari comune antimafia?....Manc'alicani....
C'era una volta, in mezzo ad un mare fatato chiamato Mare Nostrum, un gruppo d'isole che, per la loro ricchezza di minerali, mitezza del clima e bellezza, erano abitate dagli dei. Eolo e Vulcano vi avevano eletto dimora. Interi popoli se ne contendevano il possesso. Mitici personaggi vi facevano scalo. Sommi poeti ne descrivevano i contorni.. Viaggiatori illustri versavano fiumi d'inchiostro descrivendo le proprie forti emozioni provate nel visitarle. Queste erano le Eolie di Omero e d'Ulisse, visitate e raccontate al mondo da visitatori quali: l'arciduca Luigi Salvatore d'Austria, Houel, Dolomieu, Spallanzani, Dumas, Maupassant, Reclus, Melena, T'Serstevens, Vuillier e Von Pereira.
Qui vi dimorarono i Cnidi, i Romani, i Bizantini e gli Arabi; successivamente i Normanni, gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi.
Le Eolie erano il crocevia dei commerci e il faro del Mediterraneo.
Le Eolie erano....
Poi vennero i tempi moderni e lentamente il decorso del tempo ci portò ai giorni nostri.
Oggi le Eolie, grazie al perpetuarsi di una classe politica volutamente inetta e soggetta ai poteri forti dei politicanti regionali e nazionali, sono diventate dei miseri scogli agonizzanti da cui- periodicamente- spremere voti a favore dei grand commis della politica. Abitata da un popolo divenuto gregge; da individui vinti e soggetti all'alterno potere, ricattabile su piccoli privilegi ottenuti non per diritto ma per gentile concessione. Gente che ha abdicato alla propria dignità e dimentico della fierezza, lealtà, coraggio e perseveranza dei propri antenati.
Eolie dalla civiltà decadente ove non vige più l'onore dei patti siglati dalla "stretta di mano"; la sicurezza ostentata nel lasciare le "porte aperte"; la gentilezza d'animo nei rapporti sociali; l'obbligo d'accoglienza dovuta ai patimenti subiti dai propri esuli; l'orgoglio di essere parte di una stirpe che ha dato lustro alla civiltà mediterranea.
Eolie spente, emarginate, lontane dai pensieri del potere centrale, ove si accavalcano i contrastanti titoli: essere inserite nelle liste dei "World Heritage Sites" ed in quelle dei luoghi di "Confino mafioso".

"Personaggi in soggiorno obbligato.. possono mettere a repentaglio la tranquillità delle isole Eolie" dichiarava il Sindaco Bruno il 26/01/12 durante una seduta del Consiglio a porte chiuse... e ancora, il 4 febbraio 2012, dal Corriere della Sera, apprendevamo che, lo stesso Sindaco, si dichiarava "contrario all' invio nelle Eolie di boss mafiosi in soggiorno obbligato" all' ipotesi avanzata dal presidente del Consiglio di spedire i presunti boss al soggiorno obbligato nelle piccole isole.
Non è lontano il 3 agosto 2011 giorno in cui il citato Sindaco Bruno, ricordando la rivolta degli isolani del 1971, dichiarava: "Non possiamo dimenticare l'amore per le nostre terre e, oggi come ieri, il nostro impegno a non aprire le porte dell'isola alla mafia non viene meno" e ancora "la mafia non è ancora entrata e mai entrerà"
Forse non abbiamo sufficientemente controllato affinchè ciò non avvenisse in quanto, successivamente, interessi mafiosi sulle nostre isole venivano accertate dalla Magistratura che sequestrava 16 appartamenti ad un noto personaggio mentre presunti assassini e personaggi noti, in odor di mafia, vivevano e lavoravano sul nostro territorio.

"Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente! ".
A pronunciare queste parole fu Peppino Impastato, politico, attivista, conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita.

Oggi le Eolie sono interessate da opere pubbliche milionarie finanziate dal Governo (depuratore, acquedotto) mentre opere faraoniche vengono ipotizzate da aziende private (megaporto, aeroporto ecc
Si lavora al ripristino di un immobile atto a ospitare una "tenenza dei carabinieri" che lascia auspicare un più serrato controllo del territorio visto l'enorme mole di turisti che si riversano sulle nostre coste e non credo, (come qualcuno potrebbe pensare), per aver un sufficiente controllo visto una futura, possibile, e non auspicabile, immissione di nuovi mafiosi in soggiorno obbligato sul nostro territorio.
Tralasciando -solo temporaneamente- il fatto che (forse) molti individui in odor di mafia vivono tra noi e altri (forse) in soggiorno obbligato, ritengo che l'Amministrazione Comunale abbia il dovere di munirsi di una serie di strumenti atti ad arginare l'immissione sul nostro territorio di nuovi elementi e capitali mafiosi.

Dovrebbe farlo...
Cosi la pensa un normale, semplice cittadino che decide di dedicarsi all'argomento con lo scopo di far dichiarare le Eolie un "comune antimafia" con la finalità di farle cancellare dalla lista di "luoghi di confino" che mal si coniuga con l'essere sito Unesco.

Contatta il Presidente del Consiglio (che all'epoca si mostra disponibile) e, su richiesta dello stesso, formula una bozza di delibera. Passano settimane e mesi e, dopo pressante richiesta, il Presidente si decide a comunicare che il Sindaco non approva il progetto e non lo firmerà mai.
Sconfortato ma non vinto, il cittadino in questione, consegna bozza del progetto a gran parte dei consiglieri comunali che, volutamente, data la spinosità dell'argomento, declinano la loro disponibilità. Solo il Consigliere Antonio Casilli (minoranza in consiglio) fa propria la proposta di delibera e presenta una richiesta di auto convocazione sull'argomento.
Il Presidente del Consiglio, costretto dagli eventi, calendarizza la richiesta e viene convocato il Consiglio Comunale per il giorno 12 del mese di ottobre 2015.
All'apparenza, visto l'argomento: " Adesione all'Accordo di programma quadro "Carlo Alberto dalla Chiesa" e al "Protocollo di Legalità". Aggiunta al Logo di "Comune antimafia" e approvazione del codice etico" sembra che nulla osti l'approvazione in quanto
l'argomento – semplicemente- richiama gli amministratori ad adottare un codice etico riassunto nella "Carta di Pisa".
Si riunisce il Consiglio Comunale.... Il consigliere Antonio Casilli, primo firmatario dell'auto-convocazione espone l'argomento e alla fine.... ecco l'inatteso colpo di scena....
- Giovanni Portelli (consigliere di maggioranza) con un'espressione di chi s'è appena destato da un lungo letargo e si trovi- quindi- in stato confusionale grave, improvvisando un discorso dalla logicità discutibile, dichiara di non aver capito niente e di non aver letto le carte precedentemente fornite dal consigliere Casilli...
- Il Sindaco che si rifiuta di firmare l'adesione al Patto "per motivi elettorali" (????)
- Il Presidente Sabatini che non ha ancora capito il ruolo istituzionale del Consiglio Comunale (cioè quello di deliberare sugli indirizzi: politico, sociale ed economico) impegnando la Giunta alla loro applicazione, si adegua alla volontà del "suo" mentore (Sindaco in carica) al quale è legato da profonda e inossidabile amicizia e, con la promessa di rimaneggiare la proposta, rinvia la stessa, alle calende greche.... Una farsa dai contorni grotteschi....
Che dire?
Forse il "riappropriamoci della nostra eolianità", slogans in uso dell'ex consigliere di minoranza Adolfo Sabatini nella passata legislazione era solo uno scioglilingua?
Forse che la parola "mafia" non riesce più a suscitare conati di vomito e di ribellione?
Non trovando giustificazioni valide al comportamento di un Consiglio Comunale, per la maggioranza allineato e coperto sui voleri di un ombroso Sindaco refrattario ai "protocolli di legalità", incomincio a pensare che forse della nostra eolianità, delle regole, della mafia, dei patti e delle strette di mano non gliene freghi niente a nessuno.... Qui si usa il metodo Sciesa del "tiremm innanz!"....in modo che il prossimo Sindaco possa- anche lui- dire "hanno lasciato un comune alla rovina".

LE REPLICHE.

di Adolfo Sabatini*

Gent.le sig Roux,

non ho per niente apprezzato la Sua nota, prima di tutto a livello personale perché se pur vero che in certi contesti la politica è una cosa l'amicizia è un'altra, Lei ha scritto le classiche "mezze verità" che sono la cosa più squallida che un uomo possa fare soprattutto quando si parla di mafia.

Non ho capito a cosa si riferisce quando scrive di poteri forti e se lo scrivesse capiremmo a chi o cosa si riferisce con la speranza che la sua allusione sia entro i canoni previsti dalla Legge.-

Io non sarò prolisso come lei e non mi dilungherò in spiegazioni che a lei non devo in alcun modo.

Se spiegazioni un giorno dovrò dare sarà alla mia famiglia, ai miei amici ed alla persone a me care e lei non rientra e nessuna di queste categorie.-

Solo una cosa voglio ricordarle, che il sottoscritto per l'azione politica ha subito un attentato incendiarie e ricevuto in una busta un proiettile (non faccio il nome degli altri che hanno subito le stesse intimidazione per rispetto delle loro famiglie).-

Non risponderò ulteriormente a sue repliche e le anticipo che non ho nessuna necessità di chiarire neanche per le vie brevi.-

Allego per chiarezza la richiesta che mi ha inviato il sig. Roux e che il sindaco avrebbe dovuto firmare.

*Presidente Consiglio Comunale

di Marco Giorgianni*

A Roux non rispondo non è serio, è offensivo. L'antimafia si fa con i fatti e non con le dichiarazioni. Questa amministrazione ha fatto cose importanti per il controllo del territorio senza precedenti. La convenzione con la guardia costiera, con la guardia di finanza, ai carabinieri abbiamo affittato i locali per la caserma di Panarea per evitare che chiudesse. Stiamo dando ai carabinieri di Lipari immobili per la tenenza a titolo gratuito ed ottenuto la proorga per il tribunale. Non ci facciamo dare lezioni da Roux. Poi io ho solo sostenuto che quella proposta non si poteva votare perchè è di competenza della giunta l'adozione del codice etico e non del consiglio comunale.

*Sindaco di Lipari

L'INTERVENTO.

di Bartolino Ferlazzo

PARLIAMO DI MAFIA ?
Senza alcuna remora e senza patteggiare per questo o per quel personaggio, ritengo che sia spicciola, poco conducente e sicuramente poco edificante, attaccare questo o quel politico e non, reo solo di non aver messo in atto una proposta avanzata o non presa in considerazione o poco attenzionata, bisogna rispettare le regole in qualunque modo e capire, di chi sia veramente la competenza su certi atti di carattere amministrativo.-
Part iamo da un presupposto, che adesso sembra sia un' eresia ma non lo è dunque, < nella realtà non esistono che i mafiosi e non la mafia > lo ha detto Sciascia, non un qualunque, che a sua volta l'aveva imparato da Henner Hess, il quale aveva affermato a sua volta che < nessun mafioso sa davvero cos'è la mafia, ma si riconosce tale perché si comporta in maniera mafiosa >.-
Fatta questa doverosa premessa facciamo un brevissimo passo indietro, giorno 9 settembre 1988 La Gazzetta del Sud scrive in fondo all' articolo < ... ed a questo proposito i carabinieri rivelano l' ingresso di nuove famiglie nella mappa mafiosa a Gela, Siracusa e perfino nelle isole Eolie ... > su quali basi e su quali dati non è stato possibile riscontrarsi; nel 1993 Michele Giacomatonio in una scrive tra l' altro < ... la piovra mafiosa ha avviluppato nei suoi tentacoli anche le nostre isole, e per rispondere bisogna andare alla fonte della notizia che è la " bozza della Relazione sulla visita effettuata dalla commissione parlamentare sul fenomeno della mafia in Barcellona PG il giorno 23.01.1993 e che le Eolie e soprattutto Vulcano e Stromboli sono oggetto di investimenti immobiliari per decine di miliardi ... > notizia questa ripresa dall' Ansa il 18 marzo dello stesso anno aggiungendo nel comunicato che sono < ...circa 40 le società che agiscono collegate nelle Eolie ... >; il 23 marzo 1993 il defunto Don Nino La Rosa parroco di Malfa, <... invitava Sindaci ed amministratori ad attivarsi per rendere libera la gente di esprimere cosa pensano, cosa criticano, cosa condannano, cosa vogliono e vogliono fare vista la scarsa attenzione posta dallo Stato ... >, dopo 15 anni si ritorna a parlare di infiltrazioni mafiose ed esattamente il 27 marzo 2008 si riunisce il Consiglio Comunale di Lipari in seduta straordinaria per deliberare sulla sicurezza e la legalità.-.
Non sono ricordi sono fatti documentabili, ma da questo a parlare di quasi connivenza ce ne passa e pure tanta, cosa vogliamo contestare ad una persona che si ritrova la quasi quasi tutta bruciata, che riceve una busta con una pallottola dentro, vogliamo contestargli che non fa nulla per arginare o controbattere tali azioni, che è colpa sua se queste intimidazioni si sono verificate, dobbiamo essere certi sempre, scusami Piero questo vale anche per chi scrive, che sia sempre tutto collegato, bocca, cervello, notizie e riscontri altrimenti non facciamo altro che buttare fango su gente che sinceramente non lo merita, al di là di ogni qualsivoglia colore politico o di appartenenza; è vero nessuno può arrogarsi il diritto di azioni ed interventi propri di una giunta comunale, ne il Presidente del Consiglio, ne i consiglieri comunali, pertanto rimaniamo tranquilli e cerchiamo di collaborare, più o meno anche se di fede e colore opposto, verso un fenomeno che non ha avuto inizio ieri o due anni fa, ma si trascina da anni e dove nessuna amministrazione comunale ha mai dato una vera e seria impronta in tal senso.-
Auguri Lipari.

di Piero Roux

Non era mia intenzione dare lezioni al Sindaco che è, per natura, nato "mparato" e corredato da una buona dose di arroganza che lo rende, per queste sue qualità, amato dai suoi elettori.
A me sembra che qui, lo stesso, voglia immedesimarsi nel manzoniano ruolo dell'"azzeccagarbugli", mischiando le carte e rendendo incomprensibile ai più il vero nocciolo del problema.
E allora provo a riassumere i fatti in modo cronologico.
Il sottoscritto all'inizio di aprile 2014, esprime al Dott. Giacomantonio (allora portavoce del Sindaco) e al Presidente Sabatini, la propria volontà di agire nella direzione di far cancellare le Eolie dalla lista dei luoghi di confino delineandone le tappe:
1) Dotare il comune dell'appellativo di " Comune antimafia" –operazione estesa ad altri comuni della Sicilia in corso di approvazione
2) Iniziare una campagna di "raccolta firme" da allegare alla nostra richiesta.
3) Creare un pool di "comuni antimafia" che ci aiutassero a far pressione, affinchè si raggiungesse l'obiettivo.
Mi premetto anche di ricordare al Presidente, che il raggiungimento di tale obiettivo avrebbe dato lustro futuro ad una amministrazione che di luce ne emanava pochina.
E' lo stesso Presidente del Consiglio che mi prega di elaborare le bozze e di inviargliele poiché avrebbe fatto in modo di sottoporle al Consiglio Comunale nell'imminente riunione del 21 aprile ( sempre 2014).
Preparo due bozze distinte di delibere:
1) una "sindacale" consistente in un "Codice etico", atto basato sul testo predisposto dalla Associazione "Avvisopubblico" la "CartadiPisa" che doveva essere accettato e firmato dal Sindaco (se ne aveva voglia);
2) una "consiliare" - Adesione all'Accordo di programma quadro "Carlo Alberto dalla Chiesa" e al "Protocollo di Legalità". Aggiunta al Logo di "Comune antimafia" e approvazione del codice etico.
Le due delibere erano indipendenti ma, qualcuno, per errore o volutamente, ha voluto "mischiare le carte"; le ha unite come fosse un unico documento, facendone un pot-pourri e rendendo ambigue le competenze dei signatari.
Qualcuno ha –anche- ricordato durante il Consiglio Comunale del 12 del mese di ottobre 2015 che l'adesione alla "Carta di Pisa"vincolava direttamente il Sindaco, gli assessori e gli amministratori legati al Sindaco...i quali si impegnavano preventivamente a rispettarne i codici.
I consiglieri comunali potevano aderire volontariamente al codice mediante sottoscrizione pubblica in occasione del primo consiglio comunale utile, impegnandosi così all'adempimento delle sue disposizioni.
Quindi nessun conflitto di competenze era ipotizzabile visto la chiarezza degli esposti e la libertà per ogni amministratore di aderire personalmente ed individualmente alla "Carta di Pisa". Tornando al Sindaco, non ritengo di essere stato poco serio ne offensivo, mi sono limitato a raccontare i fatti.
Questa amministrazione avrà anche fatto cose importanti per il controllo del territorio ma questo non va nella direzione voluta: "Cancellare le Eolie dalla lista dei luoghi di confino".
Si adoperi in tal senso colui che, volente o nolente, è anche il mio Sindaco, eletto per mandato popolare e obbligato, per il ruolo che ricopre (cioè quello di rappresentante del popolo eoliano) ad ascoltare me come tutti coloro che danno del proprio per migliorare le condizioni di vivibilità del proprio paese e allora si, avrà il mio plauso, la mia considerazione e chissà...forse anche la mia amicizia.

A BARTOLINO FERLAZZO.

(Mafia si mafia no).
Caro Bartolino, mi spiace che, anche tu, lettore attendo e serio, abbia letto, nella mia esposizione dei fatti, quello che io non ho scritto. Non ho mai rimproverato una benchè minima "connivenza" dei soggetti citati con il fenomeno mafioso. Sulla loro onesta individuale sarei pronto a mettere la mano sul fuoco. Ricordo che l'altra persona destinataria di una lettera con una pallottola è un membro della mia famiglia e che quindi l'argomento mi tocca da vicino. Deploro solo il fatto che nel gioco subalterno dei ruoli il Presidente Sabatini non abbia esercitato il suo potere istituzionale per dotare questo comune di uno strumento importante che lo stesso aveva precedentemente ritenuto necessario. Credo fermamente, per conoscenza diretta, che il citato Presidente sia uomo di sani principi ma gli contesto la non ferma gestione del suo ruolo troppo legato all'opportunità politica piuttosto che al radicale ed auspicato reale cambiamento. Ritengo di aver sempre le idee chiare quando scrivo e tengo sempre collegate; bocca, cervello, notizie e riscontri, assumendomi, sempre, le conseguenze dei miei scritti . Inoltre è mio costume qualora sbagliassi di chiedere scusa ma non è questo il caso. La mia non è una battaglia politica o di colore...è una battaglia di civiltà. Con il passar degli anni il mio colore politico si è sbiadito ma l'amore per le mie isole si rafforza in misura del loro avvicinarsi all'orlo del baratro.
Con stima.

---Oggetto: Adesione all’Accordo di programma quadro “Carlo Alberto dalla Chiesa” e al “Protocollo di Legalità”. Aggiunta al Logo di “Comune antimafia” e approvazione del codice etico

La lotta alla mafia non deve essere soltanto un distaccata opera di repressione delegata alle Procure o agli organi di Polizia ma – come disse Polo Borsellino- “un movimento culturale, morale ed anche religioso che coinvolge tutti, istituzioni e cittadini che debbono abituarsi a sentire il fresco profumo della libertà, quella che si oppone al prezzo del compromesso morale, all’indifferenza della contiguità e quindi della complicità.

Premesso

- che da esponenti delle istituzioni territoriali locali e da diverse forze sociali viene costantemente rappresentata l’esigenza di una più efficace tutela della sicurezza, intesa nell’ottica complessiva di una intensificazione dei controlli mirati a prevenire o reprimere ogni possibile tentativo di destabilizzazione del normale vita civile quotidianamente minata da piccoli e/o più importanti atteggiamenti ed azioni illegali;

- per prevenire infiltrazioni della malavita organizzata nel mercato del lavoro e nell’esercizio delle attività produttive;

- per creare le necessarie condizioni ambientali favorevoli – attraverso un più esteso controllo del territorio e la previsione di ogni altra misura tendente a rafforzare le condizioni di legalità e sicurezza;

- per evitare che il normale svolgimento delle attività imprenditoriali venga negativamente condizionato ed ostacolato da tentativi di infiltrazioni della malavita organizzata;

VISTO che in data 30/09/2004 è stato stipulato l’Accordo di programma quadro “Carlo Alberto dalla Chiesa” tra il Ministero dell’interno, il Ministero dell’economia e delle Finanze e la Regione Siciliana, avente lo scopo di contribuire ad una azione di prevenzione rivolta a garantire permanentemente il miglioramento delle condizioni di convivenza civile e di sicurezza dei cittadini, nonché a favorire la collaborazione nella lotta alla criminalità nel territorio regionale stimolando altresì l’azione delle amministrazioni locali su politiche integrate di governo della sicurezza con particolare riferimento alla coesione sociale e alla diffusione della legalità;

ATTESO che l’art.4, comma 4, del predetto Accordo prevede, in particolare che il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Siciliana “si impegnano dare impulso al coordinamento delle attività finalizzate a prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti pubblici;

ATTESO che in data 12/07/2005 è stato stipulato il “Protocollo di Legalità” tra il Ministero dell’interno, l’Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici, la Regione Siciliana, le Prefetture di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani, l’INAIL e l’INPS;

CONSIDERATO che con il “Protocollo di Legalità” la Regione Siciliana ha assunto impegno ad emanare direttive per l’inserimento nei bandi di gara delle “clausole di autotutela” che consentono l’applicazione di procedure finalizzate a prevenire i fenomeni di devianza e di vulnerazione del principio di concorrenza “sostanziale” e trasparenza, che trovano riscontro nella giurisprudenza amministrativa (sentenza CdS n.5903 del 30/11/2000;

VISTA la Circolare dell’Assessorato dei LL.PP. 31/01/2006 n.593 con la quale è stata emanata la clausola di autotutela d inserire nei bandi di gara di lavori pubblici;

VISTO l’atto di indirizzo applicativo in materia di trasparenza ai sensi della legge regionale 5 aprile 2011, n.5 ed in osservanza degli articoli 8,9 13,14,16,17,18 e 20 del codice antimafia ed anticorruzione della pubblica amministrazione approvato con deliberazione di giunta n.514 del 4 dic.2009

VISTO l’articolo 15 della legge regionale 5 aprile 2011 n.5 recante “ azioni   per il contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata di stampo mafioso”

RITENUTO di aderire idealmente e formalmente ai dettami del “protocollo di Legalità” stipulato in data 12/07/2005, in esecuzione alle disposizioni di cui all’art.1 ultimo comma, al fine di sperimentare forme di collaborazione con gli altri enti locali territoriali e soggetti pubblici aderenti, impegnandosi ad adottare nei bandi di gara “clusola di autotutela” che consentono l’applicazione delle procedure previste nello stesso Protocollo di Legalità, contro fenomeni collusivi tra i concorrenti partecipanti alle gare di appalti pubblici e al fine di prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione dei medesimi appalti;

RITENUTO che la libertà ed i diritti dei cittadini sono un bene supremo ed inalienabile;

CONSIDERATO che la mafia non è solo una organizzazione criminale ma , soprattutto, uno strumento di oppressione della democrazia e delle libertà individuali dei cittadini;

RITENUTA questa convinzione condivisa da tutti gli esponenti delle forze politiche, oltre che dall’esecutivo, per i motivi e le disposizioni normative citati in premessa il Comune di Lipari decide di dichiararsi

COMUNE ANTIMAFIA

Il Comune di Lipari nell’ergersi a “Comune antimafia” e fregiarsi di tale dicitura nell’intestazione del Logo comunale, dichiara di aborrire ogni forma di illegalità e voler mettere in atto delle iniziative rivolte al potenziamento di azioni di contrasto alla criminalità organizzata promuovendo i valori della legalità, della solidarietà e della giustizia sociale.

A tal fine, oltre ad aderire al “protocollo di legalità” stipulato in data 12 luglio 2005 tra il Ministero dell’Interno, l’autorità di Vigilanza LL.PP, La Regione Sicilia, la prefettura dell’Isola, l’INAIL e l’INPS e all’Accordo di programma quadro “Carlo Alberto dalla Chiesa” stipulato in data 30/09/2004 tra il Ministero dell’interno, il Ministero dell’economia e delle Finanze e la Regione Siciliana,

Si impegna:

- a combattere la mafia con tutti i poteri e gli strumenti consentiti dalla democrazia;

- a mettere in atto, tramite le forze dell’ordine operanti sul territorio, un sistema di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali atti a ripristinare l’affermazione della legge e dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte ad essa;

- a promuovere esperienze di educazione alla legalità, alla solidarietà e alla partecipazione democratica vissute nelle scuole di ogni ordine e grado quale antidoto all’acquisizione di comportamenti illeciti e veicolo per l’affermazione di valori morali e civili di indubbia valenza;

- ad elaborare piani di intervento e predisporre campagne di sensibilizzazione nelle scuole al fine di far maturare una nuova coscienza civica nei giovani;

- a promuovere forme di partecipazione alla vita democratica, incoraggiando il protagonismo dei giovani alle istituzioni;

- a istituire un osservatorio permanente che, fra i suoi compiti, preveda di promuovere la cultura della legalità democratica e dell’antimafia come elemento fondamentale per la crescita sociale, civile, economica delle Eolie;

- ad attivare interventi qualificanti per il contrasto allo spaccio della droga, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo, abusivismo commerciale ed edilizio;

- a collaborare fattivamente con le associazioni, le fondazioni, i centri di studio e documentazione legalmente riconosciute, operanti su tutto il territorio, che abbiano come finalità statutaria la promozione di iniziative, anche formative, per la diffusione della legalità ed il contrasto alla mafia e alle attività criminali alla medesima riconducibili.

-a conformare i propri regolamenti, l’organizzazione, i criteri di nomina, gli appalti, i contratti, al fine di prevenire e rimuovere impedimenti ed ostacoli che il sistema mafioso oppone al primato della Legge e alla imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione.

Adotta contestualmente il seguente Codice Etico quale espressione d’intenti dell’esecutivo rappresentato dal Sindaco Rag. Marco Giorgianni:

Codice Etico

Atto basato sul testo predisposto dalla Associazione “Avvisopubblico” la “CartadiPisa”

DISPOSIZIONI PRELIMINARI

1. I principi e le disposizioni del presente Codice etico (di seguito “Codice”) costituiscono specificazioni degli obblighi generali di diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità che sono disposti dalla Costituzione della Repubblica, dalle leggi e che qualificano l’esercizio delle funzioni di pubblica responsabilità da parte degli amministratori. Riferimento del presente atto è il “Codice di comportamento per gli eletti locali e regionali”, approvato dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa.

2. Ai fini del presente Codice, il termine “amministratore” designa il Sindaco e gli assessori da lui nominati; designa altresì qualsiasi dipendente o funzionario che eserciti un mandato conferitogli mediante nomina da parte del Sindaco, ovvero eserciti una funzione rappresentativa o esecutiva per conto dell’Amministrazione comunale in Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica.

Il Codice vincola direttamente il Sindaco e gli amministratori legati al Sindaco da un mandato fiduciario.

Amministratori ai quali il Sindaco partecipa il testo del Codice qualora siano già in carica e lo sottopone perché sia assunto con impegno in caso di nuove nomine o designazioni.

L’esecutivo rappresentato dal Rag, Marco Giorgianni, Sindaco di Lipari, si impegna a:

PRINCIPI

3. Conformare la condotta ai doveri istituzionali di servire la Comunità con diligenza, rettitudine e

trasparenza, nel rispetto dei principi del buon andamento ed imparzialità dell’Amministrazione e dei

principi di disciplina ed onore nell’adempimento delle funzioni pubbliche sanciti dall’art. 54 della

Costituzione. A tale fine, svolgere il mandato evitando situazioni e comportamenti che possano

nuocere agli interessi o all’immagine della Pubblica Amministrazione, prestando particolare attenzione a proteggere l’istituzione che è eletto a governare e il territorio che rappresenta dalle infiltrazioni della criminalità organizzata mafiosa o similare, partecipando all’azione associata degli enti locali per promuovere la legalità e la trasparenza come impegnato a fare anche dall’adesione del Comune all’associazione “Avviso Pubblico”, programmando azioni di educazione alla legalità in concorso con le istituzioni del sistema formativo.

TRASPARENZA

4. Fermo restando l’obbligo di astensione nei casi previsti dalla legge e nei casi in cui sussista un interesse diretto e personale in merito all’oggetto della decisione:

a. utilizzare il diritto di accesso agli atti e alle informazioni conosciute per ragioni d’ufficio con le

cautele necessarie ad evitare che sia arrecato indebitamente un vantaggio personale o arrecato un

danno a terzi;

b. garantire una piena trasparenza patrimoniale fornendo, tramite la pubblicazione su Internet nel sito dell’amministrazione www.comunedilipari.gov.it i dati relativi alle attività professionali svolte, ai redditi, agli incarichi ricevuti, nonché ai potenziali conflitti di interesse.

c. garantire la pubblicità delle proprie personali appartenenze associative, senza nessuna esclusione od omissione, tramite la pubblicazione su Internet nel sito dell’amministrazione.

DIVIETI

5. Regali.

Non accettare per sé, congiunti, familiari o affini regali eccedenti il valore usuale dei doni scambiati in occasione di ricorrenze o festività, quantificato per ogni soggetto nella cifra massima di 100 euro

annui, da impiegati negli uffici, nei servizi, nelle società e nelle altre organizzazioni partecipate o

controllate dal comune, ovvero da concessionari dell’ente o da gestori di pubblici servizi da esso

affidati, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione

(appaltatori, fornitori, etc.), o che hanno domandato od ottenuto licenze e concessioni da essa nei

cinque anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali abbia svolto una diretta funzione

decisionale o istruttoria. Non accettare alcun tipo di vantaggio o altra utilità che sia indirettamente

riconducibile a prestazioni erogate da detti uffici, servizi o organizzazioni.

6. Clientelismo.

Astenersi dall'esercizio delle proprie funzioni o dall'utilizzo delle prerogative legate alla sua carica

nell'interesse particolare di individui o di gruppi di individui a detrimento dell’interesse generale.

7. Conflitto di interessi.

In caso si realizzino situazioni di conflitto di interessi, a rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione, anche qualora non vi sia un obbligo giuridico in tal senso.

Sono considerate situazioni di conflitto di interessi:

a. la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto;

b. la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni

specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme;

c. la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado, ovvero di

convivenza o di frequentazione assimilabili, di fatto, ai rapporti di coniugio, parentela o affinità, con

persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui

l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno

luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme;

d. l’appartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virtù della quale l’amministratore acquisisca

un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa, anche nei casi in cui detta appartenenza non generi le incompatibilità previste dalla legge o da altre norme.

8. Cumulo.

Attendere a qualsiasi regolamentazione in vigore volta a limitare il cumulo dei mandati politici,

evitando strategie dilatorie volte a posticiparne l’applicazione.

Astenersi dall'esercitare altri incarichi politici che interferiscano indebitamente con l’esercizio del

proprio mandato.

Astenersi dall'assumere o esercitare cariche, professioni, mandati o incarichi che implichino un

controllo sulle sue funzioni amministrative o sui quali, in base alle sue funzioni di amministratore, egli avrebbe il compito di esercitare una funzione di controllo.

9. Esercizio delle competenze discrezionali.

Integrare le sue decisioni discrezionali con una rendicontazione pubblica delle motivazioni di ordine

generale e di carattere giuridico che hanno determinato la sua decisione. Coerentemente con le

disposizioni di cui all’art. 6 del presente Codice, nell'esercizio delle sue competenze discrezionali

l'amministratore astenersi dall’attribuire a sé, ad altri soggetti od organizzazioni un indebito

vantaggio personale diretto o indiretto.

10. Pressioni indebite.

Astenersi dal chiedere o dall'esigere da concessionari o da gestori di pubblici servizi, ovvero da

soggetti che hanno in corso rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori,

fornitori, etc.) l'esecuzione di o l’astensione da qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio

personale diretto o indiretto, o che assicuri ad altri soggetti od organizzazioni un indebito vantaggio

personale diretto o indiretto.

11. Restrizioni successive all’incarico

Avendo negli ultimi cinque anni esercitato poteri autoritativi o negoziali, personali e diretti secondo le sue competenze per conto dell’amministrazione, a non svolgere nei cinque anni successivi alla

cessazione del suo mandato attività lavorativa o professionale presso soggetti privati destinatari delle sue decisioni e attività.

FINANZIAMENTO DELL’ATTIVITA’ POLITICA

12. Non accettare alcuna forma di sostegno e di finanziamento irregolare o non dichiarato, sia diretto che

indiretto (ossia tramite associazioni, fondazioni, centri studio ed altri enti nei quali svolga un ruolo

direttivo) della sua attività politico-amministrativa; rendere altresì pubbliche, con cadenza annuale,

tutte le fonti di finanziamento politico regolare.

Astenersi dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno alla propria attività politica da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.), o che hanno domandato od ottenuto

provvedimenti da essa nei cinque anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali abbia svolto una diretta e personale funzione decisionale o istruttoria, secondo le sue competenze.

CONFRONTO DEMOCRATICO

13. Tenere un comportamento tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra cittadini e

amministrazione, dimostrando la più ampia disponibilità nei rapporti con i cittadini nel favorire

l’accesso alle informazioni e favorendo l’esercizio e la salvaguardia dei loro diritti.

Operare con imparzialità nell'esercizio del mandato, assumere le decisioni nella massima trasparenza e respingere qualsiasi pressione indebita rendendola pubblica ed eventualmente, ove ne ricorrano le condizioni, avviando azione penale a tutela della pubblica amministrazione. Non determinare, né concorrere a realizzare con l'attività amministrativa situazioni di privilegio personale o di indebito vantaggio, e non usufruirne nel caso gli si presentino.

Osservare e praticare un comportamento consono al ruolo sia nell’ambito istituzionale sia nell’espletamento del proprio mandato.

Più precisamente:

a. assumere atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni di tutti gli amministratori e i rappresentanti politici, pur nella normale conflittualità dialettica;

b. favorire la più ampia libertà di espressione;

c. evitare toni e linguaggio che sottintendano messaggi di aggressività e di prevaricazione.

PROMOZIONE DEL CODICE ETICO E DELLA PARTECIPAZIONE POPOLARE ALLA VITA AMMINISTRATIVA

14. Incoraggiare la diffusione del presente Codice e promuovere la sensibilizzazione ai principi in esso contenuti di cittadini, personale, mezzi di comunicazione.

Inoltre, favorire la conoscenza della vita amministrativa del Comune con adeguate iniziative, sia

attraverso l’informazione (tramite l’ufficio stampa del Comune, i social network e il sito Internet

www.comunedilipari.gov.it che con atti concreti per la partecipazione dei cittadini (Consulte di Partecipazione).

RENDICONTAZIONE DELLA PROPRIA ATTIVITA'

15. L'accettazione del presente Codice, che si realizza tramite sua sottoscrizione, costituisce un vincolo di responsabilità assunto nei confronti dei cittadini, ai quali è così assicurato uno strumento trasparente di valutazione della legalità e dell’efficacia dell'operato.

Attraverso la presentazione e la pubblicazione con cadenza almeno annuale di un documento relativo alle attività svolte http://www.comunedilipari.gov.it si dà conto del rispetto degli obblighi del Codice e si descrive la corrispondenza tra obiettivi assunti alla base della sua azione e risultati ottenuti.

I documenti collegati alla sottoscrizione del Codice e al rispetto degli impegni assunti sono resi pubblici a tutti i cittadini attraverso il sito internet dell’amministrazione.

RAPPORTI CON I CITTADINI

16. L'accettazione del presente Codice, che si realizza tramite sua sottoscrizione, lo impegna, quale responsabile per la durata del suo mandato nei confronti della comunità locale nel suo

complesso, a rispondere diligentemente, direttamente o tramite i servizi a sua disposizione e i suoi

collaboratori, a qualsiasi ragionevole richiesta dei cittadini relativa allo svolgimento delle sue

mansioni, alla loro motivazione o al funzionamento dei servizi di cui è responsabile. Incoraggiare e

sviluppare ogni provvedimento che favorisca la trasparenza delle sue competenze, del loro esercizio e del funzionamento dei servizi di cui ha la responsabilità.

RAPPORTI CON L' AMMINISTRAZIONE

17. Opporsi a ogni forma e modalità di reclutamento del personale amministrativo basato su principi che non siano il riconoscimento dei meriti e delle competenze professionali e su scopi diversi dalle esigenze del servizio. Valorizzare, nell'ambito delle sue funzioni, il ruolo, le responsabilità e gli incarichi dell'amministrazione, incoraggiando e sviluppando ogni provvedimento volto a favorire un miglioramento dei servizi di cui è responsabile, nonché la motivazione del personale. Ridurre allo stretto necessario il ricorso a consulenti esterni e a collaboratori di supporto agli organi di direzione politica, motivandone l’impiego.

Per il reclutamento o la promozione del personale, assumere indirizzi perché i responsabili prendano decisioni obiettive e diligenti, giustificate con motivazioni pubbliche.

Nell'esercizio delle sue funzioni, rispettare la missione affidata all'amministrazione di cui è

responsabile.

Astenersi dal chiedere o dall'esigere da parte di pubblici dipendenti l'esecuzione di, o astensione da, qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri un indebito vantaggio diretto o indiretto a organizzazioni, persone o a gruppi di persone.

Esigere il rispetto del “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni” (D.M. 28-11-2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10/04/01 n. 84).

Usare e custodire le risorse e i beni assegnati dall’Amministrazione con oculatezza e parsimonia,contrastare gli sprechi e divulgare le buone pratiche in tutti i settori della Pubblica Amministrazione.

NOMINE IN ENTI, CONSORZI, COMUNITA’ E SOCIETA’PUBBLICHEO A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

18. Condizionare qualsiasi nomina o designazione, effettuata singolarmente o collegialmente, presso Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica, alla preliminare adesione dei soggetti da nominare al presente Codice. Applicare per ogni nomina o designazione le prescrizioni del “Codice di autoregolamentazione” proposto dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare. Vigilare sulla successiva adesione alle disposizioni del Codice da parte dei soggetti nominati e, in caso di mancato rispetto, porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento, conformemente a quanto previsto dall’art. 21 del presente Codice. Rendere pubblico sul sito Internet del Comune l'elenco delle nomine e i termini di scadenza dei mandati perché, qualora queste richiedano competenze di natura tecnica, chiunque sia interessato possa inviare in tempo utile il suo curriculum perché sia valutato per la scelta motivata del soggetto da nominare.

RAPPORTI CON I MEZZI DI COMUNICAZIONE

19. Rispondere in maniera diligente, sincera e completa a qualsiasi ragionevole richiesta di informazioni da parte dei mezzi di comunicazione per quanto riguarda l'esercizio delle sue funzioni, ad esclusione di informazioni riservate, confidenziali o relative alla vita privata. Incoraggiare l’adozione di ogni misura che vada a favorire la diffusione presso i mezzi di comunicazione di informazioni sulle sue competenze, sull'esercizio delle sue funzioni e sul funzionamento dei servizi che si trovano sotto la sua responsabilità.

RAPPORTI CON L’AUTORITA’ GIUDIZIARIA

20. In presenza di indagini relative all’attività dell’ente, assicurare la massima collaborazione con

l’autorità giudiziaria, fornendo, anche se non richiesta espressamente, tutta la documentazione e le

informazioni utili all’attività degli inquirenti e assicurando analoga collaborazione da parte degli uffici.

Assicurare l’adozione sollecita di tutti i provvedimenti disciplinari previsti nei confronti dei dipendenti che siano incorsi in violazioni dei doveri d’ufficio o in illeciti di natura penale, amministrativa o contabile.

Assicurare la massima collaborazione con gli inquirenti, anche in presenza di indagini relative alla sua attività politica o amministrativa, astenendosi da qualsiasi azione od omissione volta a ostacolarne l’attività e facendosi carico di chiarire pubblicamente la sua posizione nei confronti delle ipotesi accusatorie.

In caso sia rinviato a giudizio o sottoposto a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti, e ogni altra

fattispecie ricompresa nell’elenco di cui all’art. 1 del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia nella seduta del 18 febbraio 2010, impegno a dimettersi ovvero a rimettere il mandato.

In caso di rinvio a giudizio per i reati sopraelencati di dipendenti o di altri amministratori dell’ente,

impegno a promuovere la costituzione parte civile della propria amministrazione nel relativo processo.

Qualora nel territorio amministrato siano presenti beni confiscati alle organizzazioni criminali,

impegno – nei limiti delle proprie competenze – favorirne la conoscenza, promuoverne l’utilizzo a fini sociali, contribuire a renderne note le modalità di utilizzo.

SANZIONI IN CASO DI INADEMPIMENTO

21. In caso di mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente Codice, impegno ad assumere tutte le iniziative necessarie, dal richiamo formale, alla censura pubblica, fino alla revoca della nomina o del rapporto fiduciario, al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento, dandone comunicazione al Consiglio Comunale e con la più ampia informazione pubblica.

MODIFICHE E REITERAZIONE DEL CODICE

22. La procedura di modifica o integrazione delle disposizioni del presente Codice, avviata su istanza degli amministratori o dei cittadini, sarà aperta al dibattito e alla partecipazione pubblica. Le disposizioni del presente codice si adeguano ad eventuali modifiche legislative e regolamentari sopravvenute.

Impegno a favorire – nei limiti delle competenze – l’integrazione e il coordinamento del presente Codice con il Programma triennale per l’integrità e la trasparenza, che verrà approvato con Deliberazione della Giunta Municipale e con le disposizioni normative miranti ad assicurare trasparenza, efficienza,responsabilità e integrità nell’esercizio delle funzioni pubbliche.

Impegno a sostenere l’adozione ovvero la reiterazione dell’adozione del presente Codice in sede di approvazione del Programma di mandato, in caso di un successivo mandato, ovvero degli altri atti di indirizzo politico dell’ente e promuovere la previsione di un codice etico da parte dello Statuto del Comune.

                                                                     Il Sindaco

.Marco Giorgianni

---Video realizzato da me sulle note di una bellissima canzone cantata dall'amico Nicola Merlo (Chitarra Bar) con sfondi dell'isola di Lipari.

Alba Marina - Nicola Merlo.avi

---Si porta a Sua conoscenza che i bidoni per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sparsi sul territorio, non vengono – da tempo- lavati , per cui sprigionano un olezzo disgustoso che allontana l'utente dal corretto conferimento della proprio spazzatura. Si prega la S.S. di voler intervenire presso la ditta incaricata all'uopo, affinchè operi un azione di bonifica delle aree interessate, rimuovendo le tracce di percolato e lavando periodicamente i bidoni.

Inutile segnalare che l'azione "raccolta porta a porta" operata quest'estate è stata fallimentare in quanto "tutti" deponevano i loro rifiuti in ogni angolo del paese e gli operatori ecologici passavano a mattinata inoltrata con la consequenziale visione della nostra disorganizzazione ed inciviltà messa in mostra per il privilegio del turista sempre in cerca di folklore.

Vista che ci troviamo in argomento, sarebbe utile trovare una nuova sistemazione logistica ai su-citati bidoni, evitando al massimo i luoghi di fermata dei pullman, dei luoghi panoramici, degli incroci... Insomma mimetizzarli al massimo con recinti di arbusti..canne... o quant'altro materiale idoneo a non mostrare, al turista o alle persone minimamente civili, le nostre miserie.

Sicuro della Sua sensibilità e dell'amore che Ella nutre per il nostro comune "scoglio", La ringrazio anticipatamente per quanto andrà a disporre.

---Se da una parte si plaude all'iniziativa dell'amministrazione di rendere pedonale il centro storico dalle 11 alle 6 del mattino, lasciando una ampia fascia oraria (dalle 6 alle 11) per carico e scarico merce, si fa fatica a comprendere gli arcani misteri che albergano le menti dei nostri rappresentanti quando si verifica l'apposizione a Marina Corta (P.zza Ugo di Sant'Onofrio) del cartello di "Isola pedonale dalle ore 14 alle ore 06".
Sorvoliamo sul fatto che – a mio parere- l'unica piazza accessibile, (giacché Piazza Mazzini è- ormai da anni- lasciata in stato di abbandono per lavori iniziati e mai finiti) dovrebbe essere chiusa al traffico 24 ore su 24 spostando in aree più idonee parcheggi invalidi e mezzi a servizio pescherie.... ma, anche cosi, sorge il dubbio che in quest'isola si adottino due pesi e due misure.
Non si capisce –infatti- come mai la via Garibaldi debba seguire gli orari legati al centro storico (con apposizione di barriera cartello3antiveicolo e via Roma (malgrado il divieto) debba caricarsi di tutto il traffico veicolare da e verso Marina Corta.
Ricordo a me stesso e a chi ci rappresenta, che in detta via sono localizzati due ristoranti, che ogni santo giorno della settimana sono costretti –clienti inclusi- a mangiare respirando monossido di carbonio, elargito, gratuitamente da mezzi autorizzati quali taxi, pulmini in dotazione agli hotel, macchine per disabili, mezzi in uso alle pescherie e quelli non autorizzati che, malgrado il divieto (dalle 11 in poi) si recano impuniti -per mancanza di controllo- in piazza.
Se si adibisce la piazza a uso pedonale dalle 14, significa che fino a quell'ora i mezzi autorizzati ,che in questo paese vuol dire "tutti", vi possono accedere, passando incuranti delle proprie emissioni davanti ai ristoranti proprio nel periodo di punta degli stessi
Si chiede all'amministrazione di rivedere la questione: chiudendo al traffico veicolare Via Roma con barriera antiveicolo (dalle 11 alle 6 cosi come avviene per Corso Vittorio Emanuele e Via Garibaldi); spostare taxi e pulmini nell'adiacente piazzetta d'Albora; predisporre in piazza un servizio di sorveglianza e informazione con la presenza di un vigile plurilingue e dotala di servizi igienici, riaprendo quelli concessi in dotazione a Condotte d'Acqua.
Cosi facendo, l'amministrazione, riconsegnerebbe Piazza Ugo di Sant'Onofrio ad una reale fruizione pedonale, dandole quella dignità che merita per essere una delle marine più belle del mediterraneo.

Giovani ambientalisti crescono...  Due giovanissimi di Marina Corta, animati da precoce senso civico e voglia di essere utili, muniti di "carriola" hanno ripulito la spiaggetta. Si segnala il merito di questa iniziativa che dovrebbe essere presa ad esempio da molti adulti. Personalmente ammirato e commosso, abbraccio virtualmente questi due piccoli cittadini della nostra grande comunità e dico loro "grazie per la lezione di civiltà"-

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Da più voci, apprendo che alcuni marinai in forza al Circomare di Lipari, hanno vietato ai pescatori di Marina Corta di tirare a secco i propri gozzetti oltre l'area di alaggio.
In alcuni casi particolari, i pescatori di questo piccolo borgo, usano- da epoca remota- inoltrare le loro imbarcazioni , per alcuni metri , sulla Piazza Ugo di S.Onofrio. Questo accade quando spira forte vento di scirocco che mette a repentaglio le imbarcazioni con onde che si alzano al di sopra del muraglione della banchina arrivando a lavare una buona parte della stessa piazza
Non si discute sulla liceità del divieto che per altro - a mia conoscenza- non risponde a nessuna ordinanza della locale Capitaneria ma, da abitante di questo Borgo mi pongo delle domande:
poiché Porto Pignataro, un tempo porto rifugio, non assolve più a questo ruolo in quanto saturo di pontili mobili a gestione privata;
considerato che la spiaggia di Marina Corta, una volta di larghezza tale da permettere il tiro in secca di più importanti imbarcazioni, a causa dell'erosione e dell'allargamento della piazza, s'è ridotta a un lembo impraticabile;
atteso ch'è inagibile alla funzione anche la spiaggia di Marina Lunga poiché si trova nella traiettoria dei marosi di scirocco;
faccia sapere il Comandante di Porto dove si possono tirare in secca i gozzetti in questione.
Gli stessi, peraltro, hanno da sempre dato un'anima alla disadorna piazzetta e questo è facilmente deducibile dalla quantità di turisti che giornalmente fotografano le variopinte imbarcazioni.
I gozzetti di Marina Corta identificano il borgo marinaro e una marineria sempre più bistrattata da leggi e lacciuoli che allontanano i giovani da questo nobile e secolare mestiere.
Consigliamo al Comandante di Porto, in accordo con il Sindaco, di giungere a una soluzione che non pregiudichi le tradizioni pur garantendo la libera fruizione della Piazza.

---Storia di ordinaria follia amministrativa.
Capita a Lipari che un qualunque mercoledi, alle dieci del mattino, ti rechi in Comune all'ufficio anagrafe e lo trovi chiuso.
Appeso alla porta, un laconico cartello, con il quale si avverte la cittadinanza della chiusura.
Si chiede il perché di questa repentina chiusura ...Peccato che nessuno ne sa niente; peccato veniale che nessuno abbia pensato di darne preventiva comunicazione tramite i locali giornali on line; peccato mortale nel considerare che, per consuetudine, proprio il mercoledi, gli abitanti delle isole minori si recano a Lipari per sbrigare le pratiche burocratiche....
Stamane, sbigottiti, davanti all'ufficio anagrafe sostavano decine di persone, increduli nell'apprendere che l'ufficio restava chiuso perché, dirigente e impiegati avevano preso le ferie contemporaneamente...
Costernata una coppia di giovani sposi che dovevano registrare la nascita del proprio figlioletto.
In compenso su una panchina posta di fronte al detto ufficio stavano seduti quattro ex lavoratori della Pumex in attesa che qualche "burocrate" trovasse il tempo per comunicare come impiegare, lavorativamente, il loro tempo.. Si dice in giro che questa amministrazione abbia toccato il fondo ma, a mio giudizio, si sono attrezzati di buona volontà per continuare a scavare...

---Calato il sipario sull'evento, "Mostra L'Arte" e, recuperate le forze, eccoci al resoconto di una manifestazione che, per tre giorni, ha animato il nostro comune. Vogliamo ricordare e ringraziare per la loro partecipazione tutti gli artisti che presi da grande entusiasmo hanno reso possibile la realizzazione di un progetto che, nato in una qualsiasi serata invernale tra uno sparuto gruppo di amici si è, col passare dei giorni, riempito di contenuti .
Il progetto si concentrava sulla libera espressione dell'arte quale strumento di recupero del concetto del "bello". L'Arte quale linguaggio immediato ed universale per condividere le medesime emozioni ed elevare le coscienze ad un maggior rispetto e decoro del nostro territorio, teatro di civiltà ed erede della classica bellezza attraverso la quale, i nostri antenati, con l'apporto del "pittore di Lipari" si sono ritagliati un posto importante nella storia. "Ecco dunque la necessità di aprire spazi all'arte, mostrare la tensione verso la bellezza comunque si esprima, sottraendola a ogni forma di timidezza, di pudore, di riservatezza".
"L'arte è scesa in strada, si è esibita, ha occupato le piazze, diffondendo emozioni, aprendo spazi di aggregazione nel nome del bello e dell'impegno sociale,perché l'amore per la bellezza ha la forza di cambiare il mondo".
Il progetto ha coinvolto un gran numero di artisti che, per tre giorni, hanno invaso le vie e le piazze incontrando e dialogando con turisti e passanti sui valori "appannati", recuperabili attraverso una maggiore coesione sociale amalgamabile dal comune senso del "bello" e dall'appartenenza individuale ad una terra che per la sua naturale conformazione vulcanica e la bellezza del proprio territorio è unica al mondo.
L'evento che ha raccolto un gran numero di artisti, ha accolto-anche- favorevoli consensi di critica e pubblico il che ha incoraggiato gli organizzatori a ripetere l'esperienza con scadenza annuale.
Un doveroso grazie a tutti.
Per il settore pittura: Renata Conti, Gianluca Lo Surdo, Nora Hache, Geri Palamara, Tania Klimkovich, Marcella Di Benedetto, Anna Coluccio, Franca Scappin, Paola Lo Cascio, Aurora Valvaro, Silvano Saltalamacchia, Janet Little, Costanzo Peppuccio, Rosario Rossano, Armando Saltalamacchia, Loredana Salzano, Paola Prato.
Per il settore scultura e manufatti: Carlo Merlino, Favorito Iona, Matteo Greco, Basile Bartolo, Michele Pastore, Luigi Monaldi, Basile Francesco, Natalie Rossi.
Per il settore poesia: Franco Gitto, Giannina Zurardelli, Davide Cortese.
Per il settore teatro: tutti i componenti della compagnia "I teatri del sud"
Per il settore film: Sara Basile e Flavia Grita.
Per il settore musica: i gruppi "A Malarazza" e "Marco Manni & C"; il duo "Pietro Lo Cascio & Noemi De Pasquale".
Si ringraziano gli sponsor: Cafè du port, Bar Gabbiano, Bar la Precchia, Bar Alta Marea, Bungalow sport, Chitarra Bar, Coiffeur Carmelo Bertè, La dolce vita di Massimo taranto, Dream Sport, Edilcisa, Eolian Bunker, Gilberto& Vera paninoteca, Ghibli&Paloma, Escursioni, Life style di Sonia Raffaele, Paradise di Luca Chiofalo, Ristorante Sfiziusa, Ristorante al Pescatore, Ristorante Filippino, Ristorante il Galeone, Ristorante Sottomonastero, Supermercati D'Anieri, Torrefazione Chicco Tosto, Zizzi Boutique.
Un particolare ringraziamento all'amministrazione che, attraverso l'assiduo, costante e impagabile impegno dell'assessore al Turismo Davide Starvaggi ha reso possibile il superamento delle mille difficoltà incontrate sul percorso organizzativo. Assente invece l'assessore alla viabilità, il mio amico Giovanni Sardella che, in tutt'altre faccende affaccendato (sfilata di auto d'epoca e processioni) ha snobbato l'evento creando, con il suo mancato intervento, non poche difficoltà alle installazioni delle opere a Marina Corta invasa dalle auto e occupata da giovani calciatori che hanno costretto gli artisti -ai quali erano state assegnate le aree espositive- ad abbandonare – definitivamente- la manifestazione.
Di sicuro, ne siamo convinti, il prossimo anno ci dedicherà un po' più del suo prezioso tempo...

L'OPINIONE DEL CRITICO D'ARTE.

di Anna Maria Schmidt*

MOSTRA L'ARTE CRONACA CON RIFLESSIONI CRITICHE.
Organizzata da Aggreg Art Eolie e sotto il Patrocinio dell' Assessorato al Turismo del Comune di Lipari, organizzatore Piero Roux, si è tenuta dal 4 al 6 luglio per strade e piazze cittadine una mostra a cui hanno partecipato molti degli artisti che operano in città.
Senza intenzione, l'itinerario tra gli artisti espositori e le loro opere è in iziato dal gruppo di discepoli avviati ai segreti dell'arte espressa attraverso segni e colori da Franca Scappin, la maestra, che e sponeva in mezzo a loro. Molti i soggetti in repertorio e già presenti i paesaggi
eoliani, principale filo conduttore di tutto l'evento e presente nell'intero percorso della mostra. Particolarità della scuola: adolescenti e adulti liparesi d'antica data e liparesi per scelta uniti dal comune universale linguaggio dell'arte.
L'atelier d'arte NIKE di Aurora Varvaro e di Paola Lo Cascio ha esposto dipinti, sculture e oggetti resi preziosi dai tocchi artistici delle due autrici. Belli i piatti, pezzi unici con profili femminili ispirati alla pittura vascolare del Museo Archeologico Bernabò Brea creati da Aurora Varvaro, autrice anche di una serie di piccoli quadri di una Lipari in notturno, di sapore neometafisico. Paola Lo Cascio ha trasformat
o un oggetto di relativa importanza quale il fermacarte in piccoli capolavori di terracotta ingigantendo le monete greche del III secolo a. C., custodite nel museo di Lipari.
Vivaci, coloratissimi, trasognati, i paesaggi eoliani di Gianluca Lo Surdo, che diviene onirico nelle sue notti dove il fuoco di Stromboli va a legarsi ai raggi della luna e stelle gigantesche e brillanti si sposano con i riflessi del mare. Divertenti i suoi personaggi evasi dal mondo delle
carte da gioco e dal Teatro dei Pupi per dominare sul mondo degli umani.
Nelle sue quattro tele "Porte dimensionali" Geri Palamara propone un'isola sospesa tra il reale e l'immaginario, emergente dai rosati colori dell'alba per stagliarsi, nelle diverse ore del giorno con contorni sempre più netti fino a divenire un'enorme scultura scaturita dagli abissi
e dominata in alto da un'inquietante sfera: sole, luna, oggetto misterioso? Materializzazione delle nostre paure per quanto ci è ignoto.
Nel segno del ricreare a nuova vita, lanciando un S.O.S. per oggetti che l'ignoranza condanna alla distruzione, si muove Nora Hache che disegna figure in controluce su fogli di un vecchio dizionario o dipinge ex novo mattonelle di distrutti pavimenti di misure giganti fino alla
minidimensione di un ciondolo per collana.
Insenature delle Eolie, la sagoma della cattedrale di Lipari, Stromboli e Salina in veduta aerea, il tutto realizzato con il colore e frammenti di materiali riciclati, raccolti tra quanto il mare deposita sulle rive, costituiscono la tematica con cui Silvano (Saltalamacchia) crea divertendosi nell'esprimersi, una sua personalissima e originale visione dell'arcipelago eoliano.
La grande bellezza delle Eolie, il trionfo dei colori, ha fatto vibrare la corda artistica sopita in Tania Klimkovich, una giovane donna bielorussa approdata nell'arcipelago. Passata dai primi rudimenti del disegno all'uso del colore ha dipinto fiori e poi paesaggi eoliani sentiti come
esigenza del suo esprimersi.
La firma di Marcella Di Benedetto era nota come illustratrice di libri di racconti per bambini, editi da Strombolibri. Ora è presente alla mostra con dipinti dedicati alle Eolie e a Stromboli in particolare. Dietro un'apparente naïf si legge l'acquisita disciplina a geometrizzare collocando
nello spazio, propria all'architetto. Opera per stesure di colore dense e contrastanti.
Le isole dei venti la fanno da assolute protagoniste negli acquerelli di Renata Conti. Con questa difficile tecnica che non ammette ripensamenti l'artista ci trascina in una girandola di scorci di paesaggi eoliani colti in tutte le stagioni e in tutte le ore con cieli ora sereni, ora
solcati da nuvole, talvolta grigie e cariche di pioggia. Si aprono al nostro sguardo distese marine di calma piatta, striate di riflessi nella vasta gamma dell'azzurro ma le acque diventano torbide e si frangono a riva, schiumose, contro le canne spezzate dal vento.
Belli i gruppi di vecchie case aggrappate alla roccia. Inusuale e accattivante la lunga striscia con l'isola di Stromboli, vista da Ginostra, irrealmente galleggiante su acque immote.
Questa non breve sequenza di esposizioni si è offerta ai frequentatori del Corso. E' stato un tacito invito alla riappropriazione del Bello, proposto fino a Marina Corta e alla scalinata di S. Giuseppe.
Nello spazio de ll'associazione SS. Cosma e Damiano erano in mostra le sculture di Bartolo Basile, figlio d'arte, e di Francesco Basile. Ambedue hanno operato con le materie depositate nei millenni dai vulcani. Bartolo ha giostrato con l'ossidiana evidenziandone le potenzialità.
Belle le sculture a mezzo busto con le nere e lucide chiome e il personaggio incappucciato, inquietante creatura del mistero.
Francesco Basile, di più lunga attività per ragioni anagrafiche, può vantare capacità ad operare sia con la durezza delle pietre che con i legni traendone figure suggerite dalla stessa materia. Suggestioni di antiche parlate hanno i suoi bassorilievi su pietra: Ippocampo, Geco,
Testa femminile (Strega? Gorgone? Erinni?).
Dispiace sconoscere il nome dell'autore dei modellini di imbarcazioni esposti nella stessa sagrestia.
Accanto alle sculture i gioielli di Emanuela Spina con soluzioni di montaggio originali e attraenti gli accostamenti ossidiana-­‐coralli.
Fugace per l'inidoneità dello spazio assegnatogli l'esposizione dei mini modelli di case eoliane e di navigli creati con materiali di riciclo e pazienza certosina da Carlo Merlino.
A ridosso della chiesa di S. Giuseppe l'organizzatore della rassegna Piero Roux autore di pitture su vetro a soggetto sacro e non, tecnica antica e perduta per cui la sua riproposta è stata una vera sorpresa. Accanto erano i ritratti "immaginati" di Peppuccio Costanzo e personaggi
dai visi cotti dal sole, proposti da Rosario Rossano che, come detto anche da altri, dipinge per un suo personale impulso ad esprimersi, come gli altri, ha risposto all'invito "L'Arte non metterla da parte"accettando anche i pubblici giudizi.

*Storica e critico d'arte

CronacaMostral'arte.pdf

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