La polemica su pescatori&delfini arriva anche in Germania
di Antonio Pisacreta ROPI Pressefoto Wilhelmstr. 24a 79098 Freiburg Germany
L'INTERVENTO
di Pinuccio Spinella*
Spett.le E.N.P.A. Sig. Presidente Carla Rocchi
- Presenza delfini alle isole Eolie
Gent.ma Signor Presidente, Un Vostro articolo riportato nella rete dal titolo "pescatori contro delfini, ENPA: Denunce in caso di uccisioni o maltrattamenti" si conclude che in caso di uccisioni o maltrattamenti ai danni di delfini alle Isole Eolie, attiverà il proprio ufficio legale per individuare e punire i responsabili d itali reati. Il Vostro articolo è stato riportato da un blog locale che chiede le mie dimissioni in quanto ho dichiarato, nel contesto di una intervista al quotidiano Repubblica: "O noi o i delfini"creando pregiudizio all'immagine delle isole Eolie.
Tengo a precisarLe che tale espressione,proprio nel contesto giornalistico, è la dichiarazione di uno stato di sofferenza di crisi di pescato, che i nostri pescatori stanno attraversando da parecchio tempo ed in maniera più marcata in questi ultimi mesi, tanto a indurli a non esercitare più l'attività in quanto i quantitativi non remunerano neanche i costi del carburante e sei ore di lavoro notturno. Abbiamo rilasciato diverse interveste affermando che i delfini alle Eolie ci sono sempre stati, ci sono oggi e ci saranno ancora in futuro.
Abbiamo raggiunto con il centro di Filicudi Wildlife Conservation una collaborazione per sperimentare l'uso di "pimkers" di nuova generazione, in modo tale, che l'utilizzo possa consentire una reciproca convivenza: una, spettacolare per le dimostrazioni e la presenza dei delfini nei nostri mari e l'altra ai pescatori di poter catturare quei quantitativi di pescato con la "totanara" e con le reti a "tremaglio"che possano remunerare il loro lavoro.
Vista la Vostra particolare attenzione rivolta al mio articolo, gradirei conoscere quali attenzioni avete dato alla intervista rilasciata dalle Iene dal titolo "delfino nel piatto" di cui Le invio copia. Colgo infine l'occasione per invitarLa a sentire il TGCOM delle ore 20 del giorno 21/03/2017 che riporta l'iniziativa dei pescatori delle Eolie (non chiede le mie dimissioni) ed in relazione alla presenza dei delfini alle Eolie, Le invio un comunicato del 26 gennaio 2016 dei dati diffusi dal "Delphis Aeolian Dolphin Center" che attesta la presenza di circa 2,000 esemplari.
Le assicuro che i pescatori eoliani non hanno mai agito e mai agiranno a danno dei delfini , perchè sanno perfettamente che la specie è protetta, ma sono e restano fiduciosi che la loro attività possa essere garantita da Enti, come quello che Lei rappresenta, in uno a Enti che sovrintendono alla tutela dell'occupazione e dello sviluppo locale. Grato per un Suo cortese riscontro, anche a nome dei pescatori eoliani, porgo distinti saluti.
*Vice presidente Cogepa
LIPARI - Alle Eolie è allarme delfini. Lo hanno lanciato i pescatori isolani sempre più preoccupati per i danni causati alle reti ed al pescato. Al palacongressi indetta una riunione dai rappresentanti Pinuccio Spinella, Salvatore Rijtano e Antonio Gugliotta. Presenti anche Monica Blasi, presidente dell'associazione "Filicudi WildLife Conservation" e Federica Tesoriero, coordinatore dell'associazione "Aeolian Islands Preservation Fund" con sede a Londra.
Tra le richieste il blocco della pesca, lo stato di calamità naturale e l'allontanamento dei delfini dai tratti di mare frequentati dai pescatori. I più danneggiati sono quelli che praticano la pesca dei totani e del pesce azzurro.
I COMMENTI
di Felice Merlino*
Se vogliamo salvare il Mare dobbiamo togliere solo una attrezzatura i "vericelli"... per il resto lascerei utilizzare tutte le attrezzature. L'uomo si dimentica che non è padrone della terra....i Delfini sono a casa Loro.... Torniamo a lavorare con le braccia che fa'bene alla saluta.
*Comandante dello storico veliero "Sigismondo"
di Lina Paola Costa
Si precisa che i delfini sono mammiferi, non pesci. La vera calamità naturale sono gli umani, alle Eolie.
di Francesco D'Ambra
Stavo pensando a voce alta al grande conflitto tra pescatori e delfini nel mare dell'Eolie, quando Janet Little (mia moglie) ad un certo punto dice: "ma quale conflitto, questa e' una grande opportunita'! Basta che lo Stato dia la possibilita ai pescatori penalizzati, l'esclusiva di portare dei turisti a godersi questi meravigliose creature per fotografarli, ammirarli, ascoltarli nel mezzo della notte. Cosi i delfini si mangiano i totani, i turisti portono a casa delle spettacolari fotografie e i pescatori si gudagnano la pagnotta! E' tutti vissero felici e contenti.Cosa ne' pensate?
L'INTERROGAZIONE
di Saverio Merlino
Segnalo l'interrogazione del parlamentare nazionale Pd Raffaele Ranucci
INTERROGAZIONE
RANUCCI – Ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:
il tratto di mare che costeggia le isole Eolie è attualmente abitato da almeno un centinaio di delfini; secondo il Filicudi wildlife conservation, che si occupa di ricerca sugli animali che popolano il mare, ci sono 42 delfini Tursiope e molti di più della specie Stenella Striata, i primi si aggirano sotto la costa e si cibano di pesce, mentre gli altri rimangono un po' più distanti;
ogni notte i pescatori delle Eolie si trovano costretti a contendersi il pesce con i gruppi di cetacei che circondano le imbarcazioni, danneggiano le reti e si nutrono del pesce, in particolare totani, che dovrebbe essere destinato alla pesca, e ad essere prese di mira sono soprattutto le piccole imbarcazioni di circa 5 metri che non superano le 12 miglia di distanza tra Lipari e Salina e che sono la maggioranza in queste zone;
i pescatori locali hanno lanciato l’allarme lamentando un fatturato decurtato del 70 per cento e la situazione di grave crisi economica delle famiglie; essi affermano che “prima ogni barca portava a terra circa 25 chili di totani, adesso non più di tre chili” e “prima portavamo a casa circa duemila euro al mese, adesso spesso torniamo al porto senza nemmeno aver incassato le spese per il carburante”;
Giuseppe Spinella, vicepresidente del Co.Ge.Pa, il consorzio che riunisce le 119 imbarcazioni che pescano nelle acque attorno alle isole Eolie ha avanzato, a nome della categoria, precise richieste tra cui il riconoscimento dello stato di calamità naturale e l’allontanamento dei delfini dai tratti di mare frequentati dalle imbarcazioni;
tra le ipotesi avanzate, si profila quella di testare, nei prossimi mesi, un dissimulatore acustico denominato “Pingers” che verrà posizionato sulle imbarcazioni o sugli attrezzi di pesca al fine di allontanare i delfini in modo totalmente innocuo, anche se si teme che possa essere solo una soluzione temporanea;
considerato che: la pesca rappresenta per la maggior parte degli abitanti delle isole Eolie una delle poche se non l’unica fonte di sostentamento per il bilancio familiare;
in questi anni si è assistito nell’Arcipelago delle Eolie alla realizzazione di progetti che si propongono di studiare e proteggere delfini e tartarughe marine;
a giudizio dell’interrogante, non si tratta di dover operare una scelta tra pescatori o cetacei, ma di porre in essere le giuste misure per contenere il danno ambientale ed economico generato dal riscaldamento delle acque ed i fenomeni ad esso correlati quali ad esempio la presenza dei delfini sotto costa,
si chiede di sapere: quali provvedimenti i Ministri in indirizzo intendano adottare al fine di sostenere, anche attraverso finanziamenti mirati, l’attività della pesca nell’Arcipelago delle isole Eolie in particolare alla luce dei danni e dei fenomeni generati dal riscaldamento delle acque;
se intendano istituire un tavolo di concertazione per individuare in tempi rapidi le soluzioni adottabili per coniugare il rispetto dell’ambiente e della fauna marina con le esigenze lavorative e reddituali dei pescatori.
RASSEGNA STAMPA
TGCOM Edizione ore 20.00 del 21 marzo 2017
I pescatori delle Eolie in sciopero contro i delfini: "O loro o noi"
Delfini contro pescatori: l'emergenza arriva al ministro dell'Ambiente
Le Eolie e il “problema” delfini, l'ENPA: pronti a denunce in caso di ...
Le interviste ai pescatori Nuccio Raffaele e Gaetano Giuffrè e alla dottoressa Monica Blasi che preannuncia un progetto già finanziato per cercare di allontanare i delfini dal pescato.