Lipari - Prima visita alla sezione distaccata del nuovo presidente del tribunale di Barcellona Giovanni De Marco, accompagnato dal giudice Fabio Processo.
Nei locali di via Zinzolo ha anche avuto un incontro con il vice sindaco Gaetano Orto.
Nel contempo, per potenziare l'organico da Patti è rientrato in servizio il "pilastro" Italo Toni nella foto con l'ispettore capo della polizia municipale Franco Ficarra.
L'intervista al dottor De Marco ed all'avvocato Orto. Si parla anche di organico (giudici e cancellieri) e locali.
L'INTERVENTO.
di Alfio Ziino*
Egregio Direttore,
ho appena ascoltato l'intervista al neo Presidente del Tribunale di Barcellona P.G. ricavandone la fastidiosa sensazione che altri simili interventi mi hanno procurato.
Il filo conduttore delle dichiarazioni del Presidente è uno ed uno soltanto: il Tribunale di Barcellona P.G., la sua struttura, la sua organizzazione. Cioè il solo aspetto burocratico - amministrativo di un servizio pubblico essenziale quale è quello, appunto, del rendere giustizia. E tanto è figlio della radicata convinzione di tanti magistrati, non di tutti fortunatamente, che debba essere il cittadino al servizio non della giustizia, ma dell' amministrazione della giustizia, e non il contrario.
La non comprensione di tale presupposto, che mi appare ovvio, porta ad affermazioni quali quella che mi si dice sia stata resa dal Presidente, relativa alla "inopportunità" della proroga concessa alla permanenza della Sezione Distaccata di Lipari come se la assoluta specificità di un territorio non avesse una sua valenza: E non per il territorio in sé, ma per i suoi abitanti. Provasse il Presidente, residente in Stromboli, o Panarea, o Filicudi, o Alicudi, ad andar a rendere testimonianza (per solito più volte) in un procedimento penale in quel di Barcellona P.G. restando fuori casa tre giorni. Oppure, se anziano o infermo, a comparire in un procedimento di volontaria giurisdizione promosso a sua tutela. Provasse.
Rammento che, giudici a Lipari la dottoressa Magrì ed il dottor Gugliotta, togati entrambi, la Sezione si era posta i vertici nazionali della produttività dell' amministrazione giudiziaria. Ma senza tanto oggi, e soltanto oggi pretendere, un togato, applicato al civile anche un sol giorno al mese, potrebbe affrontare cautelati, volontaria giurisdizione, ricorsi per ingiunzione. Rammentando che è di civile che il cittadino muore, non di penale. Concetto anche questo estraneo alla maggior parte dei magistrati.
E, consenta il Presidente, che inopportunità per inopportunità, quella vera è l' esistenza del Tribunale di Barcellona P.G. posto a soli trenta minuti dal centro della città di Messina, augurandomi che, nel raptus di accorpamenti in mega strutture in tanti settori della Pubblica Amministrazione, esso venga incorporato nel Tribunale di Messina di cui Lipari, con grande beneficio della utenza, resterebbe Sezione Distaccata. Ed ho ragione di non dubitare che così andrà a finire.
A corollario. Sono in tanti, ai nostri giorni, magistrati di mezza età o più anziani, ad affermare che il collasso dell' amministrazione della giustizia è figlio della soppressione delle Preture Mandamentali. Quando si dice che il piccolo è bello, ben si dice.
Una nota al Vice Sindaco. Rivestire in doghe l' aula di udienza, pavimentarla degnamente, ripitturarla, creare un servizio igienico come si deve, pitturare gli infissi esterni, che son belli, in legno, ma prossimi alla rovina perché nessuno ha mai pensato di farvi passare due mani di impregnante (si vogliono far fare nuovi a mastro Cincotta o Biviano o Puglisi? son decine e decine di migliaia di euro, e non mi periterei affatto dal denunziare, penalmente e contabilmente, amministratori e dirigenti di turno ove il degrado avesse a procedere) , son tutte cose che non necessitano della visita del Presidente per essere poste in essere. Ma, all' evidenza, lavorare nello squallore è cosa irrilevante per chi, con il lavoro, di dimestichezza ne ha poca. O meglio: con la dignità che il lavoro, qualsiasi lavoro, richiede.
*Avvocato