Lipari - In sessione urgente consiglio comunale. In aula 15 consiglieri. All'ordine del giorno un solo argomento: problematica sanità Comune di Lipari.

Apre i lavori il presidente Adolfo Sabatini: questo è un'altro passo verso un percorso virtuoso sulla questione sanità e soprattutto per sollecitare la riapertura del punto nascite. L'amministrazione non è presente perchè il sindaco è impegnato in una riunione a Palermo. La giunta è rappresentata dall'assessore Fabiola Centurrino. Siamo anche  in attesa della visita che i componenti della commissione regionale sanità faranno a Lipari.

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Antonio Casilli, Gruppo misto: ringrazio tutti i consiglieri per l'ottimo lavoro fatto e anche per aver posto un problema sanità e non solo del punto nascite raccogliendo cosi' la mia richiesta. C'è di piu' a Canneto esiste un centro di riabilitazione sprovvisto purtroppo di personale ma la giunta ha destinato i locali di San Giorgio per un centro di riablitazione privato. Eppure i fondi stanziati prevedevano la casa per gli studenti.

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Giacomo Biviano, Pd: il documento è politico ed è la sintesi di ciò che è venuto fuori dal nostro dibattito. Oltre che del punto nascite c'è un problema sanità. Tra l'altro già da diversi anni si doveva aprire il punto nascite a Lipari, ma non si capisce prchè non è stato fatto mentre si è aperto in altri luoghi (vedi Pantelleria...). Sottolineo che piu' volte il consiglio si è occupato del punto nascite ma in generale anche delle problematiche legate alla sanità. La proposta di istituire un tavolo tecnico anche con medici che lavorano presso la struttura di Lipari mi sembra valida anche per presentare un progetto da presentare all'assessorato regionale della sanità. Valido è stato anche il documento presentato da Salvatore De Gregorio dell'Anspi. Il problema gira e rigira è solo economico. Sul centro di riabilitazione di Canneto è grave che i servizi non siano sempre efficienti anche perchè le condizioni dei ragazzi in terapia peggiorano. So di dipendenti pubblici che lavorano con zelo e passione ma cominciando anche dal nostro Comune ci sono anche dei casi negativi. Io so di gente di Lipari che pur di lavorare sarebbe disposta anche a lasciare l'isola. Dunque le colpe sono anche di alcuni dipendenti pubblici. Aprire un altro centro? Certo c'è il rischio che quello di Canneto potrebbe chiudere, ci sono colpe anche dei vertici aziendali. Se l'amministrazione ha scelto di dar spazio a dei privati con convenzione, c'è da sperare che si adopri anche per non far chiudere il centro di Canneto, anche perchè la richiesta di terapie alle Eolie è molto sentita.

Pietro Lo Cascio, La Sinistra: un esponente del centro destra per la sanità invoca il pubblico ed un esponente del centro sinistra invoca il privato. L'immobile di San Giorgio era finalizzato con soldi pubblici per realizzare la casa dello studente e ora si trasforma in centro di riablitazione privato. Voglio ricordare che sul problema punto nascite chiuso era calato il silenzio e se i riflettori sono stati accesi lo sideve ad un comitato di giovani. A loro anche oggi dico grazie. Per l'ospedale di Lipari i soldi dovranno essere trovati. Sono stati sempre trovati per l'emergenza, si dovranno trovare anche per la sanità che alle Eolie rappresenta la vera emergenza.

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Francesco Megna, Il Faro: In estrema sintesi chiedo 3 cose :
1)l' ordine del giorno va integrato con un documento tecnico, redatto da tavolo tecnico, nel quale l'ANSPI deve essere interlocutore privilegiato, in quanto gia presente nei tavoli tecnici presso la Regione ed il Ministero.
2)al Sindaco ho chiesto di spostare il focus della battaglia politica, integrando la legittima richiesta dell'amministrazione che la deroga deve essere subordinata alla sicurezza e dunque agli investimenti sulla struttura, con una richiesta pressante al rispetto della normativa già esistente ed ampiamente disattesa (Piano Sanitario Regionale, Del. GIUNTA 128/2013 sul riordino dei punti nascita, decreto. Ass. 14.01.2015, Il progetto pilota sulle isole minori approvato in conferenza stato.regioni etc..) a supporto della richiesta di deroga.
3) parallelamente non vanno abbandonate iniziative di lotta civile per tenere alta l'attenzione mediatica, spesso piu efficace delle iniziative politiche, iniziative coordinate e collettive, come ad esempio l''invio al Ministero di tutte le tessere elettorali dei cittadini eoliani.

Pino Longo, consigliere di minoranza: sul centro di riablitazione si ha l'impressione che si vuole favorire il privato a discapito del pubblico. Invito l'amministrazione a rivedere questa scelta. Per la questione sanità occorrerebbero anche azioni forti ed eclatanti. Qui invece ci limitiamo a fare un odg. Denuncio l'atteggiamento del presidente Sabatini che ha interrotto il mio intervento e addirittura ha staccato il microfono con l'intenzione di censurare la mia affermazione con la quale riprendevo l'intervento dell'assessore che sostenva che con l'Asp aveva trovato un muro. E addirittura in uno scatto improvviso dichiarava che la seduta era ultimata. E' evidente che lede le mie prerogative ed invito il consiglio a censurare il comportamento nei miei confronti. Se non lo farà non potrò rimanere consigliere. 

Daniele Orifici, vice presidente: il segretario mi fa notare che la seduta era chiusa.

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Longo: la seduta non era chiusa.

Biviano: non condivido la censura. Spesso  si sono verificate di queste situazioni ma mai si era arrivati alla censura. Invito quindi a ritirarla.

I consiglieri di maggioranza abbandonano l'aula, la minoranza è intenzionata a presentare una censura.

Annarita Gugliotta, Vento Eoliano: sulle disfunzioni sanitarie ci sono precise responsabilità sia a livello nazionale che regionale. Vedi il punto nascite è un problema di volontà politica. Stiamo subendo una politica scellerata. Adesso toccherà all'amministrazione dare seguito alle 4 mila firme raccolte da un comitato spontaneo.

Peppe Finocchiaro, Mpa: L'arrivo a Lipari della commissione sanità sarà un'occasione propiziai pr far comprendere quali sono le nostre esigenze, a patire dal punto nascite chiuso. Certamente le battaglie dovranno seguire al documnto istituzinale che abbiamo approvato.

Francesco Megna, Il Faro: sono coinvolti nell'azione politica anche le tre amministrazioni comunali di Salina.

Fabiola Centurrino, assessore ai servizi sanitari: il sindaco è a Palermo dall'assessore Gucciardi ed anche per vedere quando verranno a Lipari i componenti della commissione regionale dell'Ars. Nella commissione tecnica ebbene anche inserire i medici delle isole minori. E' evidente che faremo di tutto per far riaprire il punto nascite. Sul centro riabilitazione non vogliamo assolutamente favorire il privato. Il pubblico da tempo è inesistente. Noi vogliamo dare un'opportunità. Io ho parlato con una famiglia che ha un figlio disabile che a Canneto ha dovuto interrompere la terapia, ebbene mi ha detto che non vede l'ora che apra il centro privato convenzionato. Casa dello studente, la retta è molto alta e con i pochi fondi che abbiamo non si può mandare avanti.

Si vota l'ordine del giorno. Approvato all'unanimità.

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Le interviste al consigliere Casilli ed all'assessore Centurrino.

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Il documento letto dal presidente Sabatini e condiviso dai capi gruppo consiliari. Eccolo:

 

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Comunale di Lipari

premesso che

l’Ospedale di Lipari costituisce il principale riferimento sanitario per un arcipelago di sette isole dove si registrano una popolazione residente di circa 15.000 abitanti e, sulla base dei dati disponibili per l’ultimo decennio, una media annuale di 120-130 nascite;

lo stesso comprensorio è interessato da oltre 500.000 presenze turistiche annuali, dato che lo qualifica tra le principali destinazioni turistiche tra le isole minori italiane e su scala regionale;

                                                                                       

l’arcipelago ospita tre vulcani attivi (Vulcano, Stromboli e Panarea), che fino a un recente passato hanno motivato la definizione di uno “stato di emergenza” per l’intero comprensorio, e risulta caratterizzato da un’elevata densità di fenomeni di natura sismica;

il tempo richiesto per coprire la distanza tra le isole e la terraferma con un mezzo veloce (aliscafo o monocarena) varia da un minimo di 60 a un massimo di 180 minuti;

le isole sono servite esclusivamente da collegamenti marittimi che, nell’assetto attuale, risultano soggetti a interruzioni quotidiane di 12 ore nella fascia notturna, ma che vengono spesso sospesi in presenza di condizioni meteo-marine avverse, anche per più giorni consecutivi e con una frequenza di casi particolarmente elevata in alcuni periodi dell’anno;

anche il servizio di elisoccorso può divenire particolarmente complesso o essere del tutto impedito da condizioni meteorologiche avverse, e in ogni caso le operazioni con mezzi elicotteristici si espletano spesso con tempi superiori ai 60 minuti;

considerato che

il mantenimento del punto nascita dell’Ospedale di Lipari era stato previsto nel Decreto dell’Assessore alla Sanità del 14/1/2015 “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia”, pubblicato sulla GURS il 23/1/2015, ma lo stesso Assessorato non ha predisposto alcun progetto per garantire una prosecuzione dell’attività relativa a gravidanze fisiologiche e non a rischio, e il punto nascita non ha pertanto ottenuto la deroga dal Ministero della Salute;

nel caso dell’isola di Pantelleria, le particolari caratteristiche “oro-geografiche” sono state tuttavia ritenute motivazioni valide a supporto di soluzioni idonee per il mantenimento del locale punto nascita;

nel più ampio panorama delle isole minori italiane, assume particolare rilievo il “Progetto sanità insulare Isola d’Elba”, approvato dal Consiglio comunale di Rio Marina con delibera n. 12 del 9/4/2015 e successivamente recepito dal Consiglio Regionale della Toscana, dove l’Ospedale di Portoferraio viene classificato come “ospedale di base” e tra le sue funzioni operative viene previsto il punto nascita;

nel corso delle ultime settimane sono state raccolte oltre 4.000 firme su supporto cartaceo e oltre 1.500 on-line a sostegno di una petizione per la riapertura del punto nascita dell’Ospedale di Lipari;

ritenuto che

il diverso trattamento riservato all’Ospedale di Lipari e al suo punto nascita appare fortemente discriminatorio e contraddittorio, soprattutto alla luce delle caratteristiche geografiche e demografiche dell’arcipelago;

il trasferimento sulla terraferma, a fronte delle richiamate difficoltà derivanti dagli orari dei collegamenti marittimi o dalle loro frequenti interruzioni, comporti – oltre a comprensibili e gravi disagi di natura psicologica, affettiva e logistica – la necessità di affrontare costi elevati per il viaggio e il soggiorno, tanto in attesa del parto quanto in seguito all’evento, e l’inevitabile perdita di giornate di lavoro per congiunti e familiari;

l’elevata frequenza di tali casi produca rilevanti danni sia al principio delle pari opportunità, sia all’economia locale, e che il perdurare di tale situazione determini discriminazioni di natura economica e sociale a svantaggio delle fasce più deboli, di fatto costrette a severe limitazioni nell’esercizio del diritto di accesso alla salute e all’assistenza sanitaria;

il servizio sanitario in un comprensorio micro-insulare non possa essere limitato a un servizio in rete o ridimensionato a presidio di prossimità, ma debba essere idoneo a fronteggiare emergenze sanitarie semplici, quali gravidanze fisiologiche, interventi chirurgici a bassa complessità e piccola chirurgia ambulatoriale, eventi traumatici – che possono risultare particolarmente frequenti durante la stagione turistica a seguito del massiccio afflusso di visitatori – e a garantire terapie di medio-lungo periodo che, se effettuate in terraferma, causerebbero gravi disagi soprattutto alle fasce più deboli;

DELIBERA

di inoltrare presso il Ministero della Salute, la Presidenza della Regione Sicilia, l’Assessorato Regionale alla Sanità, e per conoscenza alla Presidenza della XII Commissione Affari Sociali, Igiene e Sanità del Senato e della Camera dei Deputati, alla Presidenza della IV Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari, al Prefetto di Messina e alla Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 di Messina, le seguenti richieste:

1. Pieno ed effettivo riconoscimento del Comune di Lipari, e in generale di tutto il comprensorio insulare delle Eolie, quale area territoriale caratterizzata da particolari difficoltà di accesso ai servizi sanitari.

2. Applicazione del Piano Sanitario della Regione Siciliana 2011/2013 “Piano della Salute”, con particolare riferimento al capitolo 8 “Assistenza sanitaria nelle isole minori”, dove si afferma che il presidio ospedaliero micro-insulare deve essere inteso “nell’ottica di offrire un’assistenza di base alle popolazioni di riferimento; dovrà essere attivato il percorso nascita e il percorso chirurgico secondo la logica del ‘doppio binario’ che prevede il trasferimento in presidi a maggiore complessità delle gravidanze a rischio e dei pazienti che devono sottoporsi a interventi chirurgici di maggiore impegno, limitando quindi le attività ostetriche e chirurgiche in loco ai casi di minore complessità”.

3. Adozione delle linee di indirizzo del “Progetto pilota per l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle isole minori e nelle località caratterizzate da difficoltà di accesso” approvato dalla conferenza Stato-Regioni il 30/07/2015, dove si stabilisce che “le Regioni possono mantenere punti nascita con parti inferiori a 500 l’anno, garantendo la presenza dei requisiti e degli standard di sicurezza previsti dall’accordo Stato-Regioni del 16/12/2010”.

4. Applicazione delle indicazioni fornite nel Decreto Ministeriale n. 70 del 2/4/2015, pubblicato su G.U. del 4/6/2015, in merito alla regolamentazione degli standard strutturali, tecnologici e quantitativi nell’assistenza ospedaliera sul territorio nazionale, con particolare riferimento al punto 9.2.2 “Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate”.

5. Nell’ottica di una opportuna integrazione delle indicazioni che derivano dai dispositivi di legge e dai documenti sopra richiamati, l’Ospedale di Lipari deve pertanto essere considerato come “OSPEDALE DI BASE”, anche se con bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti, e come tale dotato di: PRONTO SOCCORSO, MEDICINA GENERALE, CHIRURGIA, ORTOPEDIA, OSTETRICIA E GINECOLOGIA, ANESTESIA E CAMERA IPERBARICA, DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (con TAC e RM), PATOLOGIA CLINICA, EMOTECA.

6. Puntuale verifica dell’effettiva funzionalità dei servizi già esistenti tra quelli sopra richiamati e della loro conformità a quanto previsto dalla pianta organica dell’Ospedale di Lipari.

7. Rispetto delle indicazioni fornite dalla legge sui “Privilege” in merito alla valutazione dei requisiti professionali e della casistica nella selezione del personale medico-sanitario destinato alla turnazione presso l’Ospedale di Lipari.

8. Strutturazione di una rete in sinergia con i centri specialistici di riferimento per l’aggiornamento permanente del personale in forza all’Ospedale di Lipari, al fine di garantire la condivisione di percorsi, protocolli e linee guida e di evitare fenomeni quali isolamento e emarginazione professionale.

DELIBERA

altresì di impegnare il Sindaco e la Giunta ad attivare tutti i percorsi istituzionali finalizzati a conseguire positivi riscontri in merito alle istanze sopra formulate, e in particolare a richiedere entro tempi brevi la convocazione di un tavolo tecnico – di concerto con gli organi competenti della Regione Sicilia – per i necessari approfondimenti relativi alle stesse.

L'INTERVENTO.

di Salvatore Agrip

Vedo con piacere che il consiglio Comunale sulla questione "sanità" sta allargando un po gli orizzonti, uscendo dopo anni dalla sola questione "punto nascite", alla quale sicuramente ci vorrebbe una proposta alternativa e che nessun politico pone però. Sarebbe opportuno partire dalla medicina di base che non funziona al meglio e ci sono molte lacune, come anche la questione dell'assistenza domiciliare allargata ad altri aspetti di patologie, ci si potrebbe produrre anche in un obbiettivo politico, per ottenere una casa di riposo/assistenza per i nostri anziani, che spesso per problematiche familiari e sociali sono costretti in modo emarginale ad essere assistiti fuori dalle nostre isole. L'aspetto "sanità" in queste isole è molto complesso e il Comune di Lipari amministra sei isole su sette, quindi c'è bisogno ancora di allargare gli orizzonti e formulare un reale progetto tecnico/politico per far fronte alle tante esigenze sulla salute di chi vive e soggiorna in questo arcipelago.

 

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PUNTO NASCITA CHIUSO, IL SEGRETARIO PD SAVERIO MERLINO INTERVISTATO DA MEDIANEWS EXTRA.

TELE ONE: Medianews Extra 06/02/16 - Marilisa Giammona intervista Saverio Merlino Sergretario PD…
youtube.com

 

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---Il punto nascite dell'ospedale è ancora chiuso e si susseguono gli interventi dell'elisoccorso per soccorrere le partorienti eoliane. 

L'ultimo intervento - in ordine di tempo - è stato effettuato alle 2 di notte. Si è reso necessario per Z.L.G., di 31 anni,  per minaccia parto pre-termine. E' stata trasferita presso l'ospedale di Patti.

E a Lipari si continua a dibattere...anche a livello politico!

di Salvatore De Gregorio*
LA FARSA DELLE DEROGHE Ospedale Lipari – Punto Nascita:
Conclusa la commedia, delle richieste di deroghe; comunicata, con atto deliberativo, la soppressione del punto nascita di Lipari.
Abbiamo assistito per mesi alla richiesta di deroghe per mantenere attivo il punto nascita .
Una commedia, anche mal recitata, sul palcoscenico della organizzazione sanitaria regionale, da tutti gli attori: regionali , provinciali , territoriali.
Sintetica della cronistoria:
1. Piano Sanitario Regionale 2011 – 2013 (Piano della Salute) – (partecipazione ANSPI al gruppo di lavoro)
8. l'assistenza Sanitaria nelle Isole Minori (PROPOSTA ANSPI 2008: Piano Sanitario Isole Minori) : "le strutture ospedaliere potranno essere mantenute nell'ottica di offrire un'assistenza di base alle popolazioni di riferimento; "dovrà essere attivato il percorso nascita secondo la logica del doppio binario" che prevede il trasferimento in a maggiore complessità delle gravidanze a rischio, limitando in loco le attività ostetriche a minore complessità; DISATTESO
2. Definizione degli standard qualitativi, strutturale, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 04 giugno 2015:
punto 9.2.2 (ANSPI: Piano Sanitario Nazionale Isole Minori) Presidi Ospedalieri in zone particolarmente Disagiate "Sono presidi ospedalieri di base"
" le strutture ospedaliere delle isole devono essere integrate nella rete ospedaliera delle aree disagiate e devono essere dotate indicativamente di: (sono indicate le U.O. e servizi con propria dotazione di organico :::::::::)" DISATTESO;
3. Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, 14 gennaio 2015; "Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera – territoriale della Regione Siciliane" – (testualmente) "Visto il Piano Interregionale delle Isole Minori e Località a difficoltà di accesso, valutato dalla commissione salute nella seduta dell'11 giugno 2014; nelle more della definitiva approvazione del Piano interregionale delle "Isole Minori e zone a difficoltà di accesso" in sede di conferenza Stato Regioni, nei presidi in cui vengono dismessi i punti nascita, la possibilità di mantenere le unità operative di ostetricia e ginecologia per le attività, sia di ricovero ordinario che a ciclo diurno, inerenti le prestazioni di ginecologia e ostetricia con la sola esclusione dell'evento parto . DISATTESO
4. Progetto pilota per l'ottimizzazione dell'assistenza sanitaria nelle piccole isole ( Proposta – ANSPI) approvato dalla conferenza stato regioni il 30 luglio 2015, "le regioni possono mantenere punti nascita con parti inferiori a 500/anno, garantendo la presenza dei requisiti e degli standard di sicurezza previsti dall'accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010"; DISATTESO
5. Atto Aziendale e Pianta Organica ASP Messina, settembre 2015, P.O. di Lipari: non è prevista la presenza di ostetricia ginecologia. ( vengono disattese totalmente le indicazioni normative, nazionali e regionali che tutelano i presidi ospedalieri e i servizi sanitari insulari )
Regione Siciliana – al Ministero della Salute , proposte di deroga: (:::::::)
Ministero della Salute – all'Assessore Regionale Sanità Regione Siciliana
Oggetto: ridefinizione rete dei Punti Nascita e valutazione richiesta di deroghe
(richiesta di deroga per il mantenimento di 9 punti nascita per particolari condizioni oro geografiche con volumi di attività inferiori ai 500 parti/anno: Mussumeli, Bronte, Nicosia,Mistretta, Corleone, Lipari, Petralia, Pantelleria e la casa di cura Attardi di Santo Stefano Quisquina).
Per quanto concerne la richiesta di deroghe di cui alle note NN°...... del ............ , si esprime il seguente Parere (Testualmente) : la deroga non è ritenuta accoglibile, per le motivazioni legate alla necessita di assicurare la presenza degli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza di cui all'accordo Stato-regioni del 16/12/2010, nella logica del rispetto dei principi di appropriatezza organizzativa, efficienza ed economicità e sostenibilità economica ed efficacia, per quanto attiene i seguenti punti nascita:
Lipari – Mussumeli – Bronte – Mistretta – Petralia Sottana – S: Stefano di Quisquina – Licata
Pertanto i punti nascita indicati devono essere disattivati per le funzioni specifiche entro il 31/12/2015
per quanto riguarda il PN (Punto Nascita) di Pantelleria, per le caratteristica " oro geografiche" di particolare disagio, si concorda con il mantenimento in attività, esclusivamente per l'espletamento delle gravidanze fisiologiche, mentre per le gravidanze a rischio deve essere previsto il trasferimento della donna verso il centro Hub di riferimento.
Ci chiediamo:
- Caratteristiche " oro geografiche " ma che forse, senza che nessuno se ne fosse accorto, Lipari e tutto l'Arcipelago Eoliano non sono più isole ?? ;
- Ma le richieste di deroga , sono state accompagnate dalla relativa documentazione attestante la messa in sicurezza ai sensi dell'accordo stato regioni del 16 dicembre 2010?? Era chiaro a tutti (Ministero della Salute) : non saranno concesse deroghe in assenza dei requisiti e degli standard di sicurezza previsti dall'accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010"
- Ma non è che forse la richiesta della deroga , così come è stata più volte inoltrata non sia stata una commedia, anche mal recitata. Una autentica farsa
Raggiunto l'obiettivo?? Sacrificata una comunità insulare di circa 14.000 abitanti sul sacro altare ragioneristico del risparmio?? ( ALTRO CHE SICUREZZA)
E' questo ciò che è realmente accaduto?? In maniera scientificamente organizzata e programmata????
UNA FARSA ?
da quando nel 2001 un Manager sbarcó a Lipari per chiudere l'ospedale e strutturare un pronto soccorso con astanteria, abbiamo lavorato anni per focalizzare e portare all'attenzione delle istituzioni le criticità dell'assistenza sanitaria nelle piccole isole Italiane.
Con la collaborazione dell'Associazione, sono stati realizzati progetti e inseriti nei PPSSNN e Regionali dispositivi che possono consentire modelli organizzativi specifici per migliorare l'assistenza sanitaria nelle isole minori.
Continueremo ad attivarci , sul piano Nazionale e delle Regioni in cui sono presenti località insulari, affinché venga definito e adottato un modello specifico di assistenza sanitaria, di presidio ospedaliero insulare e per l'assistenza territoriale, nel rispetto delle norme degli standard e dei requisiti qualitativi, quantitativi, organizzativi e di sicurezza , per restituire dignità, sicurezza e piena cittadinanza alle popolazioni delle Piccole Isole.

*Vicepresidente nazionale e coordinatore regionale Anspi, associazione nazionale sanità piccole isole

Urge sistemare l'impianto elettrico nella pista utilizzata dall'elisoccorso del 118 vicino l'ospedale. Nell'ultimo soccorso per una giovane partoriente di 25 anni, il velivolo peraltro giunto da Palermo, nel cuore della notte, per il forte vento, prima  di atterrarre ha dovuto fare diversi giri perchè l'elisuperficie non era stata illuminata in tempo. C'è di piu': fino a poco tempo con un clic si poteva accendere direttamente dall'elicottero. Ma per le carenze nell'impianto, adesso non è piu' possibile. E può accadere che per il ritardo si può mettere a rischio la vita del paziente. 

 

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