Lipari - La banchina di Sottomonastero continua a cadere a pezzi sotto i colpi del mare.

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Dopo lo sgrottamento che inesorabilmente avanza nella parte limitrofa a Punta Scaliddi, ora anche le mareggiate delle scorse settimane hanno dato un ulteriore colpo di grazia, tanto che una parte dell'area portuale è transennata. E' fuor di dubbio tuttavia che il tratto piu' a rischio è la parte della banchina interessata da uno sgrottamento che ormai perdura da decenni.

Si pensi che l'allarme venne lanciato a Vulcano in occasione di un summit tenuto dal sindaco dell'epoca Mariano Bruno con il vertice della Protezione civile nazionale e regionale, guidato dal capo dipartimento Franco Gabrielli. In quel contesto venne proiettato anche un video realizzato dai sub della Capitaneria di Porto con un quadro molto preoccupante dello sgrottamento di Sottomonastero. A questo punto c'è da chiedersi: visto che di interventi per metterlo in sicurezza fino ad ora neppure a parlarne, quanto ancora potrà reggere la banchina ai colpi delle mareggiate e dei traghetti?

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Eolie, ed emergenza vulcanica e sismica, lo sgrottamento di Sottomonastero e la gestione commissariale. Intervista a Franco Gabrielli, capo della Protezione civile

 

Vulcano. Visita del capo della Protezione civile Franco Gabrielli: “urge intervento per lo sgrottamento di Sottomonastero e sta per esaurirsi la gestione commissariale”. Di seguito le interviste e il video del porto

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gabriellibruno1.JPGVulcano - “La banchina di Sottomonastero ove attraccano traghetti e aliscafi è a rischio crollo. Ormai da tempo è interessata da un impressionante sgrottamento…”. A lanciare l’allarme – ancora una volta – è stato il sindaco di Lipari Mariano Bruno che approfittando della visita ufficiale del capo della Protezione civile Franco Gabrielli, ha anche fatto visionare un video realizzato dai sommozzatori della guardia costiera ove si evince l’incombente pericolo.

L’incontro si è tenuto a Vulcano Piano, nell’edificio scolastico. Presenti l’amministrazione comunale, i dirigenti e i rappresentanti delle forze dell’ordine. Il capo della Protezione civile Gabrielli ha subito preso atto della gravissima situazione, considerato che giornalmente dalla banchina di Lipari transitano migliaia di persone tra isolani e turisti, anche con auto, camions e moto, con i traghetti della Siremar e della Ngi e quando le condizioni meteo sono avverse a Punta Scaliddi, come scalo alternativo, attraccano anche gli aliscafi della Siremar e della Ustica Lines. “E’ evidente che occorre un urgente intervento – ha detto Gabrielli – in questo senso solleciteremo la Regione che su questi lavori deve intervenire prioritariamente”.

gabriellidellacqua1.JPGIl problema è che al sindaco Bruno ha già avuto comunicato dall’assessorato regionale che in cassa vi sono solamente 740 mila euro e per questo intervento ci vogliono almeno due milioni di euro….

“So bene che è una questione di quattrini, ma una soluzione al piu’ presto bisognerà trovarla”. Il capo della Protezione civile durante l’incontro ha anche annunciato che a fine anno sicuramente si concuderà la gestione commissariale nelle Eolie. In sostanza – tranne novità – dal prossimo anno niente piu’ pagamento del ticket per sbarcare alle Eolie e per scalare i crateri di Stromboli e Vulcano e quindi bisognerà dire “addio” ai circa 500 mila euro l’anno incassati e poi utilizzati per far fronte alle “emergenze eoliane”. 

“E’ chiaro – ha aggiunto – che in queste isole che va ricordato sono a rischio vulcanico e sismico sottomonasterosgrottamento1.JPGbisognerà potenziare la Protezione civile, occorrerà un maggior coordinamento tra le guide che scalano i crateri e gli esperti del Coe, occorrerà completare l’installazione della cartellonistica lungo il sentiero di Stromboli e in piu’ alcune zone che sono a rischio crolli, dovranno essere interdette”. Tra poco le interviste al capo della Protezione civile Franco Gabrielli, al sindaco Mariano Bruno e il video del porto. 

Eolie ed emergenza vulcanica e sismica, lo sgrottamento di Sottomonastero e la gestione commissariale. Intervista a Franco Gabrielli, capo della Protezione civile.

leone2607.jpgL'intervista

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Lipari&Sottomonastero. Avanza lo sgrottamento. Sopralluogo del Genio civile. Anche Punta Scaliddi a rischio

Le riprese video del Genio Civile (dal nostro archivio)

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asottomonastero.jpgLipari – Si fa ben piu’ grave la situazione nel porto di Sottomonastero dopo il sopralluogo eseguito dal Genio civile opere marittime di Palermo. L’ingegnere Cicirelli e il comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Lipari Giuseppe Donato hanno accertamento che la struttura portuale sia nella parte centrale della banchina che nel porto di Punta Scaliddi è interessata da un profondo sgrottamento che può mettere a repentaglio l’incolumità pubblica. La zona portuale è stata interdetta e – quindi – in caso di avverse condizioni meteo, gli aliscafi dall’approdo a giorno non potranno approdare a Punta Scaliddi. Oltre che per gli aliscafi, disagi – quindi – ci saranno anche per i traghetti di linea, considerato che la struttura portuale di Sottomonatero si è notevolmente “ristretta”. Tra l’altro per gli interventi si prospettano tempi lunghi perchè la Regione dovrà prevedere per i lavori un finanziamento di diversi milioni di euro.

 

Lipari, il rischio del dimenticato porto di Sottomonastero

 

portoarischio.JPGNella fretta e nella gioia di avere un ministro al quale far pagare il prezzo del disastro, i molti politici hanno dimenticato il più importante rischio di Lipari. Lo sgrottamento della banchina di Sottomonastero che giorno dopo giorno le eliche dei traghetti ne consumano la sicurezza. Era l’occasione giusta per dimostrare il rischio liparoto da quando si arriva a quando si parte (salvo dimenticanza voluta). Peggio di così. Ma il ministro ha viaggiato in elicottero, così Sindaco, assessori e consiglieri non sono passati da Sottomonastero. Il porto però non può attendere è al confine di una situazione critica denunciata ormai da alcuni anni anche attraverso la documentazione di video e foto. Chi pagherà il conto?

Controcorrente del 17-11-2014
Fra un danno del mare ed un danno delle navi, si chiudono e si riaprono pezzi di porti delle Eolie. Nel dimenticatoio sembra stia passando lo sgrottamento del porto di Sottomonastero, la cui situazione é sotto gli occhi di tutti avendo visto la ripresa subacquea. Dopo l’allarme, a distanza di anni, niente é accaduto e niente si prevede al momento per mettere in sicurezza il porto. In piazza si dice: o c’era allarme sbagliato prima o c’é sicurezza miracolata oggi.

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