Dopo Bettino Craxi, il paese, la patria, i dialetti, il “presenzismo”, il piano finanziario di Andreatta, la fragilità e il fanatismo, i territori divisi e condivisi, il metodo per il cambio politico, l’Europa in Europa, la decodificazione del 3-7-1991, Amato, la Milano da bere in Milano bevuta, la politica di Palermo calda e senza lotta, la truffa elettorale, il deficit democratico, oltre il socialismo e…
L’intervista del Notiziario a Bobo Craxi, la filosofia socialista
Lipari&Punto nascita chiuso. Intervento di Bobo Craxi
L'intervento
di Gian Piero De Paolis da Roma
L'articolo del prof. Celi e l'intervista a Bobo Craxi spingono anche me ad un ricordo di Bettino Craxi. Egli ha avuto il merito, le capacità politiche e culturali di saper collocare , con determinazione, il PSI nell'alveo della tradizione socialista riformista Turatiana, e quindi nell'ambito della socialdemocrazia europea.
Far prevalere all'interno del PSI questa lungimirante visione del socialismo democratico, non è stato semplice , né facile.La crisi economica degli anni '70 segnò una ulteriore smentita dell'analisi della dogmatica marxista - leninista , secondo cui la fase del capitalismo monopolistico avrebbe condotto alla fase terminale del processo stesso di sviluppo capitalistico. Ipotesi che non si è mai realizzata, e mai si realizzerà, in particolare , nei paesi a capitalismo avanzato.
In quegli anni la corrente autonomista all'interno del Partito Socialista, capeggiata da Pietro Nenni , sostenuto , convintamente , dal suo pupillo Bettino Craxi , incomincio' a tessere la tela per rompere gli equilibri politici all'interno del PSI , collocare lo stesso Partito nell'ambito del Socialismo Riformista , sradicandolo, definitivamente, dalla concezione socialista massimalista. La preparazione, l'organizzazione di questo disegno politico ha avuto bisogno di molteplici capacità politiche e culturali idonee per farlo prevalere. Le tavole rotonde con lo storico Massimo Salvadori, Luciano Pellicani, Domenico Settembrini, Lucio Colletti su Mondoperaio, su Critica Sociale, su Ragionamenti, ne sono un esempio. Ed in questo contesto, Bettino Craxi si è elevato.
Nel 1976 alle elezioni politiche il Partito Socialista scese sotto la soglia del 10% , risultato sotto le aspettative del gruppo dirigente del tempo, capeggiato da Francesco De Martino, segretario del Partito. Al Midas di Roma fu convocato il Comitato Centrale e i capi corrente del PSI decisero di eleggere il giovane Craxi a segretario del Partito , convinti di poterlo rimuovere di lì a pochi mesi , perché all'epoca Craxi non contava niente e la sua corrente fondava la sua esistenza solo sul carisma di Pietro Nenni. E, invece , proprio così non fu.
Un famoso giornalista comunista, Mario Melloni , conosciuto con lo pseudonimo di " Fortebraccio" , lo definì, nei suoi articoli sull'Unita' , per molto tempo , il signor" Nessuno ". Craxi , checché ne dicesse " Fortebraccio" , mantenne il ruolo di segretario socialista per circa 16 anni, e arrivò a guidare uno dei governi più lunghi della storia repubblicana. Segui' una stagione di importanti riforme, di crescita civile e democratica del Paese Italia, ma , già, negli anni 80 esplose il debito pubblico che vide il raddoppio del rapporto del debito pubblico con prodotto interno lordo , che mise in crisi il Bilancio dello Stato , avendo raggiunto cifre ragguardevoli.Questo fatto fece disperare i governi che poi si sono susseguiti nel tempo, e sta facendo disperare anche l'attuale coalizione che , oggi , governa il nostro Paese.
Ciononostante , si deve riconoscere che far prevalere , all'interno del Partito Socialista , la lungimirante visione politica del socialismo riformista di Filippo Turati e di Giacomo Matteotti, rende , ancor di più dei fatti politici, in seguito succeduti e interconnessi, Bettino Craxi , come una figura di rilevante importanza politica , in modo particolare per il Movimento Socialista nazionale ed europeo.
di Armando Esposito
Lipari, decedute le signore Elena Scoglio vedova Lazzaro ed Eleonora Famularo vedova Tricoli