di Bobo Craxi

La vicenda del punto nascita chiuso all'ospedale di Lipari mi ha incurioisto. Sto facendo fare un intervento sul Presidente Crocetta da Nino Oddo, deputato regionale del Pse a cui ho passato le notizie pubblicate dal Notiziario. Personalmente ho anche parlato con Crocetta e mi ha riferito che dipende tutto dalla Lorenzin. Ora vedo. Il problema è la rigidità di interpretazione dei punti nascita. Le isole dovrebbero esserne esentate.

La questione mi é cascata sotto gli occhi per tramite degli articoli del Notiziario. Mi é tornato alla mente il fatto che, nei primi del '900, da Pantelleria e da Lampedusa gli italiani andavano a partorire a Susa (Sousse) in Tunisia dove c'era l'ospedale (italiano) più attrezzato. Quindi per gli isolani le cose non cambiano mai...

Auguri per tutto. Un giorno o l'altro conoscerò la vostra bella isola!

Bobo Craxi ti ha taggato in un post.

Bobo Craxi 29 gennaio alle ore 10:07   Ho tra le mie amicizie Bartolino Leone un valido giornalista delle Eolie. Mi é capitata sotto il naso questa storia bizzarra ovvero che a Lipari e nel resto dell'arcipelago a causa dei tagli non sia più possibile partorire assistiti, quindi i figli nasceranno d'ora in avanti se va bene sulla terra ferma oppure in mezzo al mare.. Ricordo quando ai primi del '900 molti italiani da Pantelleria e da Lampedusa si recavano all'ospedale di Susa (Sousse) per partorire all'attrezzato ospedale (italiano).. Spero che rimedino a questa penalizzazione e che gli eoliani possano venire al mondo senza disagi.

L'INTERVENTO.

di Daniele Corrieri

Ieri sera ho avuto un contatto col il Dott.Bobo Craxi che successivamente ha fatto un intervento con un post su questo gruppo, lo stesso si rende disponibile a fare un documento da far arrivare sul tavolo del Governo Nazionale con lui primo firmatario.
Con l'occasione lo invito di estendere a vari politici Nazionali l'invito a firmare il documento a : Il Senatore Giorgio Napolitano, L’Onorevole Giovanna Melandri , Onorevole Luca Barbareschi.

Il documento da firmare sarà corredato da giusta relazione già in possesso del Dott. Bobo Craxi con richiesta al Governo Nazionale di ridarci il diritto alla Salute con Deroga Ministeriale all’apertura del punto Nascita e la messa in sicurezza dell’Ospedale di Lipari e di tutte le altre Isole Minori tra questi e in particolar modo anche per Pantelleria e Capri.
Ringrazio il Dott Bobo Craxi a nome di tutti gli Eoliani per l’interessamento e la solidarietà e disponibilità data ai cittadini Eoliani e siamo certi che a missione compiuta ci darà buone notizie.

Ecco intervento:

Bobo Craxi

Cari amici, seguo con simpatia e con preoccupazione l'evoluzione della questione che investe l'arcipelago delle Eolie circa il mantenimento del livello minimo e necessario dei servizi pubblici di assistenza al cittadino.
Esso dovrebbe essere salvaguardato per principio dallo Stato trattandosi di comuni che si trovano in una condizione particolarmente disagiata.
Penso che la popolazione dovrebbe richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica nazionale e suggerisco che la popolazione si appelli alle personalità nazionali, Capo dello Stato Emerito in testa, affinché vengano Mantenuti in vita e resi più efficienti i vostri presidi sanitari come é giusto e legittimo che sia.
Per quello che posso, contate su di me, le mie radici messinesi rendono morale prima ancora che politico esprimermi in difesa di una causa giusta come questa.

RIUNIONE DEI CAPI GRUPPO CONSILIARI AL COMUNE DI LIPARI.

di Giovanni Giachino Busacca*

Caro Bartolino,
volevo notiziarti sulla conferenza dei capi gruppo di ieri pomeriggio presso il Comune.
Credo che giornalisticamente "parlando" sia necessario.

Durante la conferenza ho proposto che venga costituita, nei limiti del regolamento comunale, una commissione speciale di indagine e di inchiesta. Ritengo utile la commissione ai fini di studio e, pure, per redigere un documento circostanziato a chiarimento sulla sanità alle Eolie. Ho chiesto che la commissione sia coadiuvata da esperti (a titolo gratuito) sia in materia legale e in materia sanitaria adeguatamente supportata. Ho anche chiesto che venga Istituzionalizzata una visita periodica presso il nosocomio.

Ho spiegato l'importanza della sanità in via "generale" e in via "speciale" siano ad arrivare al punto nascita.
La tutela sanitaria, a mio avviso, passa tanto dal diritto del nascituro e delle mamme quanto a quella socio-assistenziale-sanitario per tutti i cittadini delle Eolie. Una relazione adeguatamente supportata, anche dalle associazioni locali, credo serva per fare chiarezza (e non confusione) opportunamente corredata con note conclusive da portare in consiglio per le determinazioni del caso.

Anche, se il caso, di consegnare questo documento al Presidente della Repubblica.
Un aiuto giornalistico.
Un caro saluto.

Ps. mi piacerebbe conoscere la Forattini delle Eolie. Molto brava.

*Consigliere comunale Art1

L'INTERVENTO.

di Giuseppe Mobilia*

AL SINDACO COMUNE DI LIPARI

In merito alla proposta di ricorso al TAR in difesa del punto nascita si ritiene che sarà quasi sicuramente impossibile vincere il ricorso perché le leggi ed i decreti attuativi non lo permettono.
E' una iniziativa lodevolissima la raccolta di firme soprattutto da parte un gruppo di giovani che rappresentano la speranza ed il futuro del nostro arcipelago, ma la strategia vincente sta nel seguire nel ricorso al TAR la legge 833 della sanità che prevede per tutti i presidi ospedalieri la presenza in essi della U.O. di ostetricia e ginecologia senza la quale il presidio non può essere definito ospedale.
Soluzione percorribile insieme al ricorso al TAR è la richiesta all'Assessore Regionale alla Sanità che nel presidio ospedaliero di Lipari sia presente il reparto di GINECOLOGIA INDISPENSABILE PER LA DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PATOLOGIE COLLEGATE/ per la sterilità di coppia/per le malattie sessualmente trasmissibili/ per la prevenzione dei tumori dell'apparato genitale femminile/ per le disfunzioni del ciclo mestruale/ per le malattie del seno e per la malattie endocrine.

*Responsabile Sanità club Forza Silvio – Isole Eolie