Foto di Gabriele Costanzo
"SOS" A TUTTE LE AUTORITA' NAZIONALI E REGIONALI, PROTEZIONE CIVILE COMPRESA: LE MAREGGIATE STANNO "CANCELLANDO" LA FRAZIONE DI ACQUACALDA A LIPARI
Lipari - 2° giorno di isolamento dal mondo per l'Arcipelago delle Eolie. Acquacalda è in ginocchio sotto i colpi violenti delle mareggiate. Una decina le case da evacuare.
Dice l'isolano Nando Favorito: "Ho la casa allagata. Stiamo spalando sabbia dal terrazzo. Ha fatto danni in varie case nella nostra zona. Il parapetto, dalla scuola in avanti è crollato. È un disastro".
Bartola Saltalamacchia: "Non abbiamo più nemmeno la strada, né parapetti, la strada è diventata spiaggia".
2) LANCIO. LIPARI - Onde alte anche sette metri ad Acquacalda, borgo di Lipari sono finite dentro le case a San Gaetano. Una decina di famiglie ha dovuto abbandonare le case. La giunta Giorgianni ha messo a disposizione gli alberghi e chiederà lo stato di calamità naturale. Vittorio Biviano, 93 anni, ha detto: "A mia memoria non mi ricordo una tempesta del genere". Giorgianni ha attivato, questa mattina, il Centro Operativo Comunale, allo scopo di organizzare e svolgere le attività necessarie ad affrontare le criticità dovute all'evento calamitoso, in raccordo con il Dipartimento di Protezione Civile Regionale, in primo luogo per attivare tutti gli interventi più urgenti per la salvaguardia e la pubblica incolumità degli abitanti e successivamente per ristabilire le condizioni delle infrastrutture.
Date le avverse condizioni meteo marine l'amministrazione Comunale ha attivato una collaborazione con Federalberghi che si è resa disponibile ad ospitare all'interno delle strutture associate tutti coloro che non volessero rimanere ad Acquacalda nei prossimi giorni.(ANSA).
Le interviste agli abitanti Vittorio Biviano di 93 anni, Mario Orto e Raul Piemonte
LA TESTIMONIANZA
di Gabriele Furnari Falanga
Acquacalda, la piccola frazione marina di Lipari, è stata risucchiata, inghiottita, masticata e sputata dal mare questa notte. Un paese sgretolato, violentato dal mare: -“Sono arrivata e non sapevo più dove mi trovavo. C’è solo da piangere.”- risponde mia madre al telefono e in sottofondo il mare che continua a sbattere, non si ferma. In sottofondo voci confuse.
“Ci sei, mi senti?”- continua mia madre- “Si ti sento.”- resto in silenzio, ascolto, e piango anche se di mezzo c’è il telefono, anche se non posso vedere l’apocalisse, ma la sento, la immagino, dopo ne vedrò le foto. Sento il mare che continua ad inghiottire e risputare, rumore di pietre che vengono trascinate al risucchio e onde che sembrano bombe esplodere.
Cosa rimane agli abitanti di una comunità? Lacrime, fermi davanti alle proprie case le cui porte sono sfondate. Case inondate. Case ricoperte di sabbia, pietre, detriti. Ha tirato via tutto. Ha capovolto tutto, ha spaccato tutto, tritato, scardinato tutto. Sacrifici, ricordi, sorrisi, allegrie, tutto. Strade inesistenti, saltate in aria, crepate, bucate, sfondate, ricoperte con lo stesso asfalto, cemento, mattonelle di cui sono fatte.
Muretti distrutti, macchine sotterrate, facciate crollate, segnali piegati, pietre, massi, acqua e ancora acqua dappertutto che si mischia all’acqua del mare in tempesta e sulla tempesta si buttano maledizioni, imprecazioni degli stessi abitanti che si agitano, gridano aiuto -“Stiamo affondando! Aiutateci!”- cercano un colpevole, un capro espiatorio su cui gettare la paura, la rabbia, la tristezza.
Occhi spalancati di uomini e donne che pregano che qualcosa cambi, di non restare tutta la notte dietro ad una finestra come una sentinella pronti a dover scappare. Sono notti inquiete, un occhio aperto ed uno chiuso, orecchie attente ad ogni suono, si sente anche l’ansia.
Uomini e donne abbandonati. Un paese abbandonato, forse dimenticato, sicuramente invisibile. Invisibili questi uomini e donne, lacerati, ma potenti nello sbattere i pugni, farsi forza e non mollare, aspettare, anche insultare ma non mollare non si può affondare!
Questi uomini e donne sono immobili sulle macerie di un paese stuprato dalla forza imprevedibile del mare. Il vento continua a soffiare, si coprono con i loro giubbotti e aspettano, si danno da fare, da dove cominciare? Delle lucette di Natale sventolano tra le case ammutinate, mortificate. Di Natale c’è poco. Tutto è avvolto dal grigio di un esilio doloroso di isolani isolati.
LA NOTA DELLA GIUNTA GIORGIANNI
A causa della eccezionale ondata di maltempo che nelle ultime ore imperversa sull’intera area del tirreno Meridionale e che questa notte ha colpito con venti di burrasca e fortissime mareggiate il nostro territorio, in particolare la frazione di Acquacalda, il Sindaco
Marco Giorgianni ha attivato, questa mattina, il C.O.C. – Centro Operativo Comunale, allo scopo di organizzare e svolgere le attività necessarie ad affrontare le criticità dovute all’ evento calamitoso, in raccordo con il Dipartimento di Protezione Civile Regionale, in primo luogo per attivare tutti gli interventi più urgenti per la salvaguardia e la pubblica incolumità degli abitanti e successivamente per ristabilire le condizioni delle infrastrutture pubbliche e private.
Una volta ultimati i necessari provvedimenti, lo stesso Sindaco si recherà sul posto, dove sono già presenti i tecnici comunali, il Dirigente del 3 settore Mirko Ficarra, la polizia municipale e la protezione civile.
Dato il perpetrarsi delle avverse condizioni meteo marine, almeno per tutta la giornata di oggi, l’Amministrazione Comunale ha attivato una collaborazione con Federalberghi che si è resa disponibile ad ospitare all’interno delle strutture associate tutti coloro che non volessero/potessero rimanere ad Acquacalda nei prossimi giorni: il numero di Protezione Civile Comunale a cui rivolgersi (Sig.ra Fiorella Restuccia) per comunicare la necessità di essere ospitati è 3400612490.
Il nostro gruppo - dichiarano i consiglieri Eliana Mollica e Gesuele Fonti - invita il Sindaco di Lipari a richiede con urgenza ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Sicilia e al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
E’ un provvedimento - affermano i consiglieri - necessario, anzi indispensabile, dopo gli ingenti danni provocati dalle mareggiate, delle ultime ore, che hanno flagellato la costa a nord dell'isola cancellando la spiaggia e smantellando totalmente l'unica strada che attraversava la frazione di Acquacalda.
È un intervento indispensabile per la popolazione e per le attività di Acquacalda e per l’occupazione delle imprese turistiche, ricreative e delle attività di balneazione.
Alcune abitazioni e strutture turistiche hanno subito danni e la frazione rischia di rimanere isolata ed inagibile.
Il gruppo Moderati per Calderone esprime la propria solidarietà e vicinanza ai concittadini della frazione di Acquacalda
VIDEO
di Leonardo Merlino
Giovanna Giuffrè era in diretta
Gabriele Costanzo
A GINOSTRA E STROMBOLI ONDE DI 8 METRI
LA NOTA DELLA CARONTE & TOURIST
di Tiziano Minuti*
COLLEGAMENTI CON LE EOLIE: LA VERSIONE DELLA SIREMAR/CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI
“Cinque isole dell'arcipelago eoliano (Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi) sono senza collegamenti da una settimana a causa delle pessime condizioni del mare e tra stasera e domani sono in arrivo nuove mareggiate con onde alte anche sei metri”. Così recitava un lancio d’agenzia del 22 mattina. La Siremar/Caronte & Tourist Isole Minori risponde nei termini che seguono.
Rappresentare la difficile condizione delle popolazioni delle isole minori, e nella fattispecie di quelle eoliane, nei casi di reiterate condizioni meteomarine avverse è certamente un dovere dei media.
Ciò che tuttavia non dovrebbe essere consentito è la drammatizzazione e l’enfatizzazione di dati non veri, con finalità su cui potrebbe rivelarsi interessante indagare, ma comunque con l’effetto immediato dell’esasperazione di quelle collettività che riversano sull’incolpevole vettore tutta la loro giustificatissima rabbia.
Non è vero, dunque, che le Eolie o parti di esse diano state isolate per una settimana. L'ultimo collegamento da Lipari a Milazzo risale alla mattina di domenica 22. Nella stessa data, la nave della Siremar ha anche ritardato la partenza da Lipari per consentire di imbarcare anche i passeggeri dell'aliscafo che aveva omesso la partenza delle 07:00.
Il 21 dicembre sono state collegate tutte le isole (a eccezione di Alicudi a causa dell’inoperabilità dello scalo, nonostante la nave sia comunque riuscita ad arrivarvi). Sempre sabato 21, la N/T Laurana proveniente da Napoli ha collegato le isole di Panarea e Stromboli. Venerdì 20 le stesse isole erano state collegate dalla nave Isola di Stromboli.
Giovedì 19 le Isole di Alicudi e Filicudi, Salina e Lipari sono state collegate dalla nave Isola di Stromboli. Sempre Giovedì 19 la Laurana é partita da Milazzo per Napoli collegando tutti gli scali intermedi di linea.
Lunedì 16 la stessa M/N Laurana è partita per Napoli e il collegamento con le Isole di Panarea e Stromboli è stato regolare, anche se con vento forte in attenuazione.
Il tema dei trasporti marittimi per le Isole Minori è troppo delicato per essere affrontato con approssimazione. Ascoltare chi lo gestisce ed esercisce può essere un metodo efficace per evitarlo.
*Responsabile Comunicazione Gruppo Caronte & Tourist
METEO EOLIE
Pioggia e schiarite Temperatura: 15°C Umidità: 81% Vento: molto forte - WNW 64 km/h
Situazione alle ore 11:00
Pioggia e schiarite Temperatura: 14°C Umidità: 86% Vento: molto forte - WNW 60 km/h Situazione alle ore 7:00