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Lipari - Esame superato a pieni voti. Perfettamente riuscito il collegamento internazionale con la navicella spaziale comandata da Luca Parmitano.

Promossi anche alunni e docenti... Presente anche la troupe di Rai guidata dall'inviata Lucia Basso.

Le interviste al preside Renato Candia, al presidente dell'associazione dei Radiomatori Pino Orto ed all'assessore alla pubblica istruzione Tiziana De Luca.  Il video del collegamento in diretta con le domande dei ragazzi e le risposte del comandante Parmitano.

Il collegamento degli alunni della scuola media di Lipari con Luca Parmitano dalla navicella spaziale 

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Bartolino Leone era in diretta

Parmitano, che emozione rivedere dallo spazio la mia terra

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(ANSA) - LIPARI - "Rivedere dallo spazio la mia terra, la Sicilia, mi ha provocato tante emozioni. Ho provato mille sensazioni, nostalgia, voglia di tornare a casa, l'orgoglio per la mia terra". Luca Parmitano, dalla Stazione spaziale ha regalato una "giornata storica" alla scuola media "Santa Lucia" di Lipari che è l'unica della Sicilia ad avere avuto questa straordinaria opportunità: collegarsi con l'astronauta nello spazio. Gli alunni in due riprese per circa trenta minuti lo hanno "bombardato" di domande manifestando tutte le curiosità, ma Parmitano si è particolarmente emozionato alla domanda di Nunzia Manganato, 13 anni, che frequenta la terza media nella borgata di Pianoconte, sulla Sicilia. "Mi manca molto - ha risposto - mi manca la mia famiglia, la mia gente, ma tornerò presto…". Per l'esame superato da tutti a pieni voti, a fine diretta, il preside Renato Candia ha esultato.(ANSA).

EMOZIONI ANCHE ALL'HOTEL ALL'AKTEA

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di Alessandra Cassarà

Caro direttore, anche dalla sala congressi dell’hotel Aktea l’emozione è stata travolgente. Un bel traguardo per l’isola di Lipari.

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

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di Renato Candia

Progetto ARISS – L’Istituto Comprensivo ‘LIPARI’ di Lipari (ME) incontra in diretta AUDIO il comandante Luca PARMITANO, in collegamento con la stazione spaziale internazionale. EVENTO PREVISTO PER SABATO 07 DICEMBRE 2019

Si comunica che il progetto ARISS è giunto alla fase conclusiva: il giorno sabato 7 dicembre 2019 avverrà il collegamento in diretta audio tra gli alunni di questo Istituto Comprensivo e l’astronauta Luca PARMITANO, primo comandante italiano della Stazione Spaziale Internazionale, in orbita attorno alla Terra. 

L’intera parte tecnica del collegamento è curata dall’ A.R.E. – Associazione Radioamatori Eoliani, che dopo aver provveduto ad allestire le complesse tecnologie necessarie ed aver sostenuto la serie di test obbligati, è ora pronta a sostenere l’intera fase operativa del collegamento. 

Gli alunni invece, dopo aver elaborato le domande che saranno poste al comandante Parmitano, e dopo che le stesse hanno passato il vaglio dell’Agenzia Spaziale, hanno dedicato il loro tempo per approfondire i vari aspetti dell’evento, elaborando materiali originali di varia natura che saranno esposti e illustrati in occasione dell’evento, col supporto dei loro insegnanti.
L’evento sarà strutturato come segue: 

• Sabato 07.12.2019 – dalle h. 10.00 alle h.12.00, presso l’aula magna del plesso S.Lucia: presentazione del progetto e delle attività didattiche elaborate dagli alunni con i loro insegnanti.

• Sabato 07.12.2019 – h. 12.00: arrivo e accoglienza autorità ed ospiti; saluti degli intervenuti e presentazione generale dell’iniziativa; in questa fase potranno essere rivolte ai responsabili di progetto brevi domande sulla parte tecnica e organizzativa.

• Sabato 07.12.2019 – h. 12.40: collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale (solo gli alunni già individuati e autorizzati dall’agenzia spaziale porranno in diretta audio le domande al comandante Parmitano che risponderà di seguito a ciascun alunno; ai presenti non autorizzati non è consentito assolutamente alcun intervento durante il collegamento, che dovrà avvenire nel silenzio più assoluto e senza commenti e/o applausi); 

• Al termine del collegamento, la cui durata prevista sarà di circa 10/15 minuti, potranno essere poste ulteriori domande ai responsabili del progetto. L’evento si concluderà con una breve esibizione musicale. 

• Gli ospiti (alunni, genitori, altro…) che non possono accedere ai posti numerati previsti per l’accesso in aula magna, possono seguire l’evento in diretta streaming c/o la sala congressi dell’Hotel Aktea. 

• L’evento può essere anche seguito in modalità diretta streaming collegandosi nell’ orario previsto al link presente al sito di Istituto ( www.iclipari.gov.it ) e/o alla pagina Facebook dell’ARE-Associazione Radioamatori Eoliani; oppure ancora in TV su TeleSpazio, al canale 611 del digitale terrestre.

*Dirigente scolastico 

I COMMENTI

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di Carlo D'Arrigo*

Sabato 7, Lipari comunica con lo spazio. Ed ecco i Radioamatori

“Il radioamatore, in gergo OM (acronimo dall’inglese Old Man) è uno sperimentatore, senza finalità di lucro, del mezzo radio e delle radiocomunicazioni intese nella più ampia accezione del termine”. E’ questa la definizione che da in rete Wikipedia del Radioamatore. Ma nella quotidianità cosa fa il Radioamatore? Beh fa il suo lavoro che, solitamente, è ben lontano dalle radiocomunicazioni. Sarà un Avvocato, un Professore di latino un Medico o altro ancora, ma quando ha pochi minuti liberi la passione lo porta vicino ai suoi apparati magici e meravigliosi con cui dialogare con tanti suoi simili nel mondo. Si perché il Radioamatore non si limita a comunicare a breve distanza ma, con l’uso delle onde corte, la sua voce raggiunge l’altra faccia della Terra. Gli unici in grado di comunicare a migliaia di chilometri, quando per telefonare al paese vicino bisognava rivolgersi ai centralini della Società telefonica.

Nell’era di Internet è difficile ricordarlo. Eppure i radioamatori, con le loro sigle cui tengono più del nome, non hanno ceduto alle lusinghe delle nuove tecnologie. Coltivano la propria passione, consapevoli di essere di vitale importanza in casi di calamità o se vanno fuori servizio i comuni sistemi di trasmissione. E’ sufficiente un’interruzione di corrente elettrica per sperimentare la fragilità dei consueti mass-media: computer e televisori diventano subito inutili, seguiti a ruota dai telefoni. Questa consapevolezza porta i radioamatori a essere fieri di partecipare alle esercitazioni della Protezione civile per essere pronti in caso di necessità. I Radioamatori sono appassionati di radiocomunicazioni, di elettronica e mi riferisco all’elettronica di base, analogica, e non digitale nata da questa dopo gli anni ’40. La loro storia nasce con Guglielmo Marconi e si protrae nei decenni successivi, fino ai giorni nostri. Esiste una associazione internazionale che accomuna tutte quelle nazionali che si chiama IARU, International Amateur Radio Union.

L'associazione dei Radioamatori italiani invece è l’ARI, Associazione Radioamatori Italiani. L’Ari, iscritta di diritto nell’elenco delle associazioni di volontariato al Dipartimento nazionale di Protezione civile gestisce, tra l’altro, la rete di comunicazione alternativa di emergenza delle Prefetture, i primi organi di governo incaricati di gestire i soccorsi. Anch’io sono stato radioamatore, dall’età di 16 anni e per tanti anni ho smanettato con trasmettitori e ricevitori speciali. Infatti il radioamatore è una persona autorizzata alla trasmissione, ovvero che ha conseguito la cosiddetta patente governativa che gli concede di emettere segnali radio sulle frequenze assegnate internazionalmente al Servizio di Amatore attraverso cui comunicare con altri aventi la stessa passione.

Chi ha questa “passione” prova grandi emozioni nel mandare la propria voce ovunque per familiarizzare e stabilire rapporti di amicizia e collaborazione con persone sparse in tutto il mondo, appartenenti ad aree culturali diverse, al di là delle frontiere politiche, delle differenze di colore, razza e religione. Nulla a che fare con lo spendere 1000 euro per comprare un cellulare, e ben diverso dai cosiddetti Social. L’Elite dei Radioamatori (mi si consenta il termine) non si confonde con Facebook, con Twiteer o Messenger, il loro è un mondo a se fatto di storia, di altruismo e di passione. La loro presenza la si nota sempre nelle calamità naturali, dal Terremoto del Belice nel Palermitano del 1968, cui ha partecipato lo scrivente, alle ultime alluvioni che hanno flagellato l’Italia.

Nelle situazioni di calamità i primi sistemi che si intasano e cessano la loro utilità sono proprio i mezzi tecnologici più avanzati, come i telefoni cellulari. Si pensi l’alluvione di Scaletta Zanclea, in provincia di Messina, avvenuta nel 2009 che portò a 36 morti. In quell’occasione l’acqua portò via persino le antenne dei ripetitori telefonici con tutti i suoi impianti, unica voce fu quella dei radioamatori che, con alimentazione autonoma ad accumulatori e antenne di fortuna, hanno mantenuto i contatti con i servizi di emergenza. La Radio, è uno strumento unico e indispensabile quando si vuol comunicare a grande distanza. Oggi la nostra Lipari sarà protagonista di un evento fantastico, il collegamento diretto con l’astronauta Luca Parmitano, un fatto meticolosamente preparato da Giuseppe Orto, un Radioamatore doc delle Eolie con la passione delle comunicazioni radio e, oggi, anche stellari. Non resta che aspettare sabato 7 per assistere all’eccezionale evento.

*Fisico, Consulente di Acustica del Comune di Lipari carlodarrigo47@gmail.com

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LA NOTA DELLA GIUNTA GIORGIANNI

Sabato 7 dicembre, a partire dalle ore 10:00, presso l’Aula Magna dell’I.C. Lipari S. Lucia, si svolgerà il collegamento radio tra gli studenti eoliani e l’Astronauta Luca Parmitano, al comando della Stazione Spaziale Internazionale, in orbita a circa 400 km dalla Terra, viaggiando a una velocità di circa 28.000 km/h.
Un evento straordinario, di portata storica, una occasione unica resa possibile dall’Associazione Radio Amatori Eoliani, nell’ambito del progetto ARISS , con la collaborazione del Comune di Lipari e dell’Istituto Comprensivo Lipari S. Lucia, grazie a cui Lipari avrà l’onore di essere la prima realtà in Sicilia ad avere un contatto con l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, con cui avverrà un collegamento di circa 10 minuti, come da indicazione della NASA, in cui gli studenti avranno la possibilità di rivolgere alcune domande al Colonnello Parmitano e dialogare con lui, come apice di un percorso didattico e formativo importante svoltosi in questi mesi in preparazione a questo straordianrio momento.
L’evento sarà trasmesso in streaming, per tutti gli interessati, presso l’Hotel Aktea di Lipari.
Sarà inoltre possibile seguirne la diretta Facebook sulla pagina ARE – Associazione Radioamatori Eoliani https://www.facebook.com/AssociazioneRadioamatoriEoliani/
e sul sito del Comune di Lipari
http://www.comunelipari.gov.it

L’Amministrazione Comunale

NOTIZIARIOEOLIE.IT

10 OTTOBRE 2019

Lipari&Istituto "Santa Lucia", sarà l’unica scuola siciliana che si collegherà col primo astronauta italiano Luca Parmitano

29 OTTOBRE 2019

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, in anteprima le prime parole dell'astronauta Luca Parmitano che risponde ad un allievo. Tutto pronto per il collegamento internazionale. Parla il presidente dei RA Pino Orto

28 NOVEMBRE 2019

 LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, meno 10 giorni dal collegamento internazionale dalla scuola media "Santa Lucia" con l'astronauta catanese Luca Parmitano

21 novembre, Giornata Mondiale della Televisione

Proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 21 novembre si rievoca la Giornata Mondiale della Televisione. E’ in tale giornata che si suggerisce alle emittenti televisive del mondo una programmazione dai contenuti che si ispirano alla pace e alla integrazione socio-mondiale. Il 21 novembre 1996, quando Internet era ancora un privilegio per pochi, si svolse a New York il primo World Television Forum in cui si riunirono i principali rappresentanti del medium televisivo per discutere gli sviluppi della Tv nell’informazione, nella cultura e nell’intrattenimento globale. La TV è sicuramente il mezzo di comunicazione più diffuso e ricco di storia. E’ la scatola magica che soggiorna in tutte le case, che ci informa e tiene compagnia.

Negli anni, questa Giornata mondiale, ha subìto l’influenza della crescente Rete Web. I due medium si sono fronteggiati in una guerra impari, considerate le molteplici soluzioni offerte dal Web considerato come il più grande luogo di memoria dello scibile. Oggi la televisione ha trovato in internet un alleato, piuttosto che un nemico. La comunicazione viene reinterpretata in un’ottica di convivenza tra il nuovo e il vecchio, ossia tra Rete e Schermo televisivo. Si pensi alla nascita delle Smart Tv in grado di combinare e integrare le funzionalità tradizionali del broadcasting con le risorse del Web e della rete. Unitamente alla TV generalista si fa avanti la comunicazione personalizzata, grazie all’influenza che il sistema on Demand, di genesi intenettiana, offre alla tradizionale televisione i cui segnali sono ricevuti dalla semplice antenna. Già presente nelle case dei Paesi industrializzati e nelle terre di oltre oceano, il tre gennaio 1954 anche in Italia nasce la Televisione. Sono le ore 21 di quel giorno quando l’annunciatrice Fulvia Colombo si presenta ai pochi fortunati possessori di apparecchi televisivi con: “La Rai, Radiotelevisione Italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive…”.

Da quel giorno la TV diventa il mezzo di informazione e intrattenimento delle ore serali intorno al quale si riunisce la famiglia. Mike Buongiorno, appena tornato dall’America, condurrà Arrivi e Partenze e, poi, Lascia o Raddoppia. E ancora Il Musichiere, condotto da Mario Riva, farà sorridere grandi e piccini ogni sabato sera. Gli anni sessanta saranno, anche per la televisione, un decennio eccezionale che le permetterà di registrare il più grande boom economico mai raggiunto dagli Italiani. Lo scenario delle comunicazioni future è di fatto imprevedibile, anche dai soloni dell’informatica. Certamente avremo una rete d’accesso globale che permetterà di scambiare suoni e immagini senza tener conto di confini politici e remore ideologiche.

I cantanti confidenziali, Crooner

La perdita di Fred Bongusto ha richiamato sul web e in tv gli appassionati del suo stile canoro, unico nel suo genere. Era un cantante confidenziale e, come dicono gli Americani, era un Crooner, cioè un cantante che si avvaleva con maestria del microfono, e di tutta l’elettronica musicale, per esprimere il suo animo musicale. Spesso, chi non vive specificamente il mondo dell’elettroacustica musicale crede che l’amplificazione sia destinata ad “aumentare”, amplificare, una voce piccola e, magari, non adeguata al canto. Non è così. Fino all’avvento dell’elettroacustica la voce cantata era educata ad essere potente perché tutti potessero sentirla nei teatri, al chiuso o all’aperto. Le inflessioni e la coloritura della voce erano spesso mortificate dalla necessità di dover quasi gridare più che cantare come lo concepiamo oggi. Era, allora, una voce libera e possente, quella nata alle origine del mondo canoro, quando si imponeva al cantante un’impostazione di voce stentorea e squillante, tale che il canto potesse giungere fino alle ultime file dei teatri. Tipico era il canto eseguito nei teatri romani in pietra giunti fino a noi.

Il Crooner nasce invece dopo l’avvento del “microfono” e, con esso, spuntano le canzoni parlate, sussurrate che nascono dal cuore e trasportano sentimenti. Il Crooner è un cantante a metà strada tra la musica popolare e il jazz. Con l’invenzione del microfono i Crooner non furono più obbligati ad avere un suono imponente ma potevano giocare con la loro voce facendo leva su tutte quelle qualità vocali più vicine al parlato, alla confidenza, comprendendo il sussurro, lo sbadiglio e così via. Nel novecento il più popolare dei Crooner è stato Frank Sinatra, americano ma figlio di genitori italiani, che decise di fare il cantante dopo aver ascoltato alla radio Bing Crosby, americano, di cui fu il suo degno erede.

In Italia, questo genere ha avuto popolarità tra la fine degli anni cinquanta e gli anni settanta, con esponenti come Teddy Reno e Johnny Dorelli che sono stati definiti appunto cantanti confidenziali in contrapposizione agli urlatori che nascono in quel periodo come Tony Dallara e Adriano Celentano. I luoghi in cui si esibiscono i Crooner sono locali con luci soffuse, una piccola pista da ballo e clima notturno. Locali, questi, in cui l’accompagnamento più congeniale è costituito da contrabbasso, sassofono e piano. In Italia i Crooner, che tra altri si son distinti, sono cantanti come Bruno Martino, Johnny Dorelli, Peppino di Capri e, contemporaneo, Mario Biondi. Senza dimenticare Fred Bongusto che ci ha lasciati da pochi giorni e che mi ha stimolato a manoscrivere questo ulteriore pezzo in sua memoria.

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