Bartolino Leone era in diretta

 

L'INTERVENTO

 

di Enza Scalisi

 

Lipari in Festa

 

Un caldo torrido ha accolto le celebrazioni di S. Bartolomeo, ultimo (forse) colpo di coda di un'estate che non vuole lasciare il campo, contro ogni consuetudine meteologica.
Ma i cupi pensieri sul riscaldamento globale, unitamente alle inquietudini sulla crisi politica, si dissolvono in un clima festante che si manifestava già dal pomeriggio nelle vie del Corso, in uno sfoggio di abbigliamento di gala. Anche le giovani turiste solitamente in costume e pareo si sono adeguate con un look prevalente in nero lungo trasparente.
Chi è stato previdente aveva già prenotato un ristorante, una trattoria, un tavolo al bar, un panino da mangiare in piedi…per gli sprovveduti, vomitati da barconi e da altri natanti organizzati per l'occasione, è stata una scommessa rimediare un simulacro di cena.
L'entusiasmo montava, insieme al flusso di arrivi sempre più massiccio, in una mescolanza di consumi, di devozione, di rispetto della tradizione, di desiderio del bagno di folla.
Con l'avvicinarsi dell'ora fatidica era impossibile muoversi: l'unica possibilità lasciarsi trasportare dal flusso.
Non ho osato avventurarmi a Marina Corta. Sono riuscita solo ad intravedere il passaggio del Santo, cercando di precederne l’avanzare da traverse laterali: solo un attimo, un'apparizione: la statua d'argento rifulgeva sotto i flash dei telefonini: Lui ieratico e indulgente si offriva alla devozione.