Lipari - "Comprendere per prendersi cura: la realtà dei disturbi del comportamento alimentare" è il tema del convegno organizzato dalla sezione Fidapa delle Isole Eolie "Le Sette Sorelle" con il patrocinio del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asp di Messina e la collaborazione della Referente del centro "Il Cerchio D'Oro" che si è svolgto nella Chiesa del Pozzo di Lipari.

"Il Cerchio D'Oro" è un progetto regionale che dal 2004 si occupa a Messina di diagnosi, cura e gestione integrata dei disturbi del comportamento alimentare. Il centro, sito in via Sant'Elia presso l'Unità Operativa DCA dell'Asp di Messina, è un luogo protetto e molto accogliente in cui un'equipe multi professionale medico-psicologica si occupa della persona portatrice della patologia nelle sue diverse fasi e di supportarne i familiari.
La sezione "Le Sette Sorelle", impegnata nell' organizzazione di attività di interesse sociale e culturale, ritiene indispensabile promuovere e sostenere attività di approfondimento della realtà dei disturbi del comportamento alimentare, una problematica estremamente attuale e di grande interesse per le famiglie. I giovani oggi dimostrano di avere un'attenzione particolare per il proprio corpo che quando non induce a stili di vita corretti e diviene eccessiva può sfociare nei cosiddetti disturbi della condotta alimentare. In particolare l'anoressia, la bulimia e la binge eating sono gravi patologie che nascono nella psiche e si servono del corpo per esprimere una sofferenza profonda.
Dopo i saluti della presidente di sezione Marica Ficarra, è intervenuto il Direttore del DSM dell'ASP di Messina Antonino Ciraolo. Sono seguiti gli interventi della Referente dell' Unità Operativa per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare " Il Cerchio d'Oro" del DSM dell'Asp Rossana Mangiapane, dell' operatore psicologo del Progetto "Il Cerchio D'Oro" Laura Profilio . All'incontro ha anche partecipato la Presidente dell'associazione di volontariato Korakanè Rita Sasso. Korakanè riunisce le famiglie dei giovani con disturbi della condotta alimentare e collabora con il centro di via Sant'Elia sostenendo gli utenti nel difficile percorso della cura e della riabilitazione. I lavori sono stati moderati da Rosa Maria Falanga, assistente sociale presso l'ambulatorio del DSM di Lipari.

Le interviste al direttore Ciraolo, alle dottoresse Mangiapane, Profilio e ai presidenti Sasso e Ficarra. 

fidapa lipari

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LE REAZIONI.

di Alfio Ziino

Caro Monsignor Sardella, ho appreso da una locandina che il 26 prossimo venturo, organizzato dalla FIDAPA, si terrà nella Chiesa al Pozzo un convegno avente ad oggetto non rammento bene quali disturbi collegati alla alimentazione.

Non dubito che il tema sia interessante e che vi si possa discettare anche della cachessia ittero verminosa. Ove così fosse, ci si potrà confrontare innanzi il Crocifisso, la Madonna di Lourdes e la Madonna del Rosario, su feci, vermi ac similia eiusdem generis.

Le sembra il caso? Monsignore, la Chiesa, la Chiesa come luogo, ha una sua dignità, anzi una sua maestà che è sacralità. Ridurla a sala convegni mi ha tutta l' aria di un degradarla.

Ci ripensi. Con affetto.

di Giovanni Ferlazzo

Qualcuno dovrebbe informare l'Avv. Ziino che la comunità riuscirebbe a sopravvivere anche se talvolta si astenesse dall'intervenire su qualsiasi argomento. Anche perchè ormai la sua acredine nei confronti del mondo intero è diventata di routine e quindi inefficace. Quasi uno Sgarbi di bassa lega che si scaglia contro tutto e tutti a prescindere.
In questo caso, sono sicuro che Nostro Signore, sarebbe contentissimo che anche solo un suo figlio, traesse giovamento dal convegno che si terrà nella sua casa. Se anche uno solo guarisse da quei disturbi, oggi purtroppo non rari, soprattutto tra i giovanissimi.
Con buona pace dell'avvocato, che in quanto tale, e forse per carenza di clienti, decide di nominarsi d'ufficio nella difesa della dignità della chiesa (scritto minuscolo perchè in questo caso è solo un luogo).
Se mai qualcosa riuscirà a salvare il mondo sarà la bontà, l'intelligenza, la disponibilità (grazie Mons. Sardella) e non il rancore, il fastidio, forse l'odio nei confronti di tutto e tutti.

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