di Marco Gullà e Silvia Iacono
Un Rosario Crocetta a tutto tondo contro il leader del Pd Matteo Renzi, contro i candidati 'figli di' in Sicilia, contro Davide Faraone. Il leader del Megafono dipinge il Pd di Renzi come "il partito del capo".
E lo accusa di aver tradito la sua natura di giovane politico che voleva rottamare il passato. In realtà Crocetta ha detto in conferenza stampa all'Hotel Wagner di Palermo: "Renzi ha rottamato il partito democratico facendone un partito personale. Non ha portato le persone della società civile, ma un blocco di potere della Sicilia affaristico, mafioso e massone".
Il partito democratico è ormai per Crocetta una "Bad company" che ha come amministratore delegato Renzi che ne ha fatto "un partito totalitario". "Un partito di cortigiani medievali, fatto di vassali e valvassori. Renzi è il primo leader politico post medievale. Neanche Berlusconi è arrivato a tanto. Le persone attorno a Renzi sono yesman".
Rosario Crocetta punta il dito contro le candidature che definisce "impresentabili" come quella del rettore di Messina Pietro Navarra. "Navarra, Raciti e Sodano sono personaggi messi da Davide Faraone. Il Pd in Sicilia è diventato il partito di Faraone 'Pdf'".
Hanno fatto particolare scalpore per Crocetta le candidature dei 'figli di', come quella di Sodano e Navarra. "Ad Agrigento si candida il figlio dell'ex sindaco Sodano che è stato accusato di aver fatto lo scempio della Valle dei Templi. In questo caso il figlio è cresciuto in quella famiglia e viene da un percorso politico vicino a Musumeci. Poi c'è il nipote del boss Michele Navarra a Messina. Tutti sono 'figli di'. Io ho sempre contestato che si debba candidare qualcuno perché è figlio di qualcuno – ha continuato Crocetta - Mi chiedo perché sia stato scelto questo rettore come candidato del Pd e non quello della Normale di Pisa o un altro rettore italiano".
L'ex presidente delle Ragione siciliana prevede già una clamorosa sconfitta del Pd per le prossime elezioni politiche del 4 marzo. Perché? "Il Pd è il lato B di Berlusconi e Forza Italia. Il Pd si è lanciato verso una vocazione minoritaria ed è divento una macchiolina di Berlusconi".
Crocetta ha spiegato cosa è successo lo scorso settembre quando ha incontrato Matteo Renzi. "Io avevo chiesto un ruolo politico a Renzi e un riconoscimento politico del Megafono. Io avrei apprezzato che Renzi mi dicesse no un mese fa. Renzi è un pinocchio. Renzi mi ha detto 'avrai un collegio sicuro'. Io ho chiesto la possibilità di candidarmi".
Inoltre il leader del Megafono ha raccontato di una conversazione telefonica con il leader del Pd in cui Renzi ha proposto a Crocetta di fare un passo indietro per dare posto a Micari: "A 36 ore prima della presentazione delle liste delle regionali, alle 6 del mattino, Renzi mi chiama e mi dice che bisognava sostenere Micari come candidato a presidente della Regione. Io ho dovuto ritirare la mia lista e i miei candidati. Io accettato solo per una questione di igiene politica".
Alla fine cosa farà l'ex presidente della Regione Rosario Crocetta? "Farò il disoccupato politico con onore. Ho una pensione di 480 euro al mese della Regione siciliana. Meno male che ho la mia pensione da lavoratore per vivere decentemente. Non rivendico candidature. Io non mi voglio candidare alle europee. C'è troppo freddo a Bruxelles", ha concluso Rosario Crocetta.
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I contratti d'affitto delle sedi in giro per la Sicilia sono stati siglati, il simbolo e il logo sono pronti ma al momento rimangono top secret: Rosario Crocetta, dopo gli annunci sulla volontà di ricandidarsi alla presidenza della Regione, passa ai fatti.
Lo fa con un nuovo movimento che sarà "battezzato" a Palermo, in una kermesse in programma il prossimo 17 febbraio. Il governatore assieme ai suoi fedelissimi ha già preso in affitto, «una sede in centro a Palermo, non è certo un negozio con le vetrine», dice.
«È un movimento di aggregazione, promosso dal Megafono, che raggruppa in federazione tanti altri movimenti e circoli con una forte connotazione sicilianista - aggiunge Crocetta -. È l'unico in Sicilia strutturato senza una gestione accentrata, ogni movimento e circolo ha la sua autonomia nei territori all'interno di un 'pattò di condivisione che si basa sulla sottoscrizione di una nota d'intenti e su valori specifici: difesa dei deboli, coesione sociale, legalità, impegno a tutela della Costituzione e dello Statuto speciale».
Il nuovo movimento, spiega Crocetta, «ha una radice democratica e di sinistra» e «una forte impronta sicilianista, nulla a che fare con il concetto autonomista di certi ceti conservatori e reazionari». «Il nostro scopo - prosegue - è quello di continuare l'azione di risanamento della Sicilia che ho avviato nel corso di questo mio primo mandato e per rafforzare lo sviluppo economico e rilanciare l'occupazione».
«Quelle per le regionali saranno liste forti con tante personalità, con molti giovani e donne - annuncia il governatore - con l'obiettivo di rilanciare l'azione politica e di creare un gruppo solido all'Assemblea regionale siciliana». Il movimento sarebbe pronto inoltre a lavorare per una lista anche a Palermo, dove si voterà in primavera per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. «Non escludiamo di fare una lista pure per il Senato, discutendone con il Pd», conclude.
---"Vogliamo creare la figura di amministratore unico dei parchi archeologici che non necessariamente sia un funzionario, ma potrebbe essere un esponente del mondo della cultura, il compenso sarà pagato con le entrate dei parchi con un tetto di 240 mila euro".
Lo ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palermo. "Faremo un bando. Dobbiamo evitare - ha aggiunto - che tutta questa materia che riguarda la valorizzazione dei beni culturali venga gestita in termini burocratici, non ne abbiamo bisogno".